Picatrix, la scala per l’inferno è una delle mie copertine preferite in assoluto. Mi piace l’accostamento del verde a questi due gargoyle (o mostri, o serpenti becchiformi), anche perché le due figure sono leggermente in rilievo, e danno un maggior senso di profondità. Tra l’altro, se ieri avevo scritto che Cherudek è probabilmente il miglior romanzo della saga di Eymerich, oggi vi dico che Picatrix è il mio preferito (non solo dal punto di vista della copertina). Questo perché in Picatrix c’è un Eymerich “double face”. È sempre spietato, cattivo e integerrimo (e probabilmente è il libro dove mostra il massimo della sua cattiveria), ma ha anche dei dubbi e una “parvenza” di umanità.
Recuperate Eymerich, se potete. Sono sicuro che non ve ne pentirete.
Il (pur bravo) Evangelisti tratta, ahimé, tematiche a me poco congeniali.
RispondiEliminaMa questa copertina mi sfizia parecchio. ;)
L'immagine non rende giustizia alla copertina. Avrei voluto farci una foto con la mia personalissima copia, ma mi son scordato... XD
EliminaC'è da dire che la maggior parte delle copertine dei lavori di Evangelisti sono sempre piuttosto particolari ed evocative. Meritano tutte.
Io dico questa.
RispondiEliminaCi sono anche altre copertine che mi piacciono molto, ma ho scelto l'opera di Huxley perchè la volevo citare in uno dei 30 giorni.
Ne consiglio la lettura a tutti. :)
Sicuramente la copertina dell'edizione che è arrivata a me de Il Canzoniere di Saba.
RispondiEliminaDavanti c'è il ritratto di Saba fatto da Carlo Levi (qui)
Dietro poi c'è l'immagine della poesia stampata "Da un colle" con le correzioni a penna dello stesso Saba. (qui.) Meravigliosa.