Naturalmente, un manoscritto direbbe Umberto Eco.
Che nel mio caso, più che "manoscritto", si tratta di tre pagine scarse di un raccontino scritto chissà quando con una infinità di note vicino.
Note che, oltre a svelare quella che doveva essere il plot generale della storia, riportano per filo e per segno un numero piuttosto alto di dotte citazioni, assieme a una che mi ha colpito particolarmente di Stanislaw Jerzy Lec.
Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo.
Per l'appunto.
Il racconto che ho trovato mi è piaciuto.
L'ho trovato "simpatico". Talmente simpatico che quelle note non sfruttate mi hanno fatto pietà e mi hanno indotto a pensare che non si potevano proprio ignorare.
Così, a tempo (molto) perso, ho cominciato a "lavoricchiare" a Non aspettatevi troppo dalla fine del Mondo.
Non vi dirò ancora di cosa parla (è troppo presto, ma il titolo non depone a suo favore in questo senso), nè chi saranno i suoi protagonisti.
Magari, qua e là, vi posterò qualche breve estratto (anche se questo potrebbe rovinare qualche sorpresa sui personaggi della storia).
Al momento, comunque, il racconto è più o meno a metà (un 10 mila parole circa).
Conto quindi di sfornare una "piccola novel" e darvela in pasto per farmi mandare a quel paese per fine agosto/inizio settembre.
Non prima.
Anche perchè il tempo è quello che è, sono estremamente lento nello scrivere, e non credo di saperlo fare così tanto bene.
Vi tengo aggiornati, comunque...
Sperando sia cosa gradita.
Continua a farti del male...
Che nel mio caso, più che "manoscritto", si tratta di tre pagine scarse di un raccontino scritto chissà quando con una infinità di note vicino.
Note che, oltre a svelare quella che doveva essere il plot generale della storia, riportano per filo e per segno un numero piuttosto alto di dotte citazioni, assieme a una che mi ha colpito particolarmente di Stanislaw Jerzy Lec.
Non aspettatevi troppo dalla fine del mondo.
Per l'appunto.
Il racconto che ho trovato mi è piaciuto.
L'ho trovato "simpatico". Talmente simpatico che quelle note non sfruttate mi hanno fatto pietà e mi hanno indotto a pensare che non si potevano proprio ignorare.
Così, a tempo (molto) perso, ho cominciato a "lavoricchiare" a Non aspettatevi troppo dalla fine del Mondo.
Non vi dirò ancora di cosa parla (è troppo presto, ma il titolo non depone a suo favore in questo senso), nè chi saranno i suoi protagonisti.
Magari, qua e là, vi posterò qualche breve estratto (anche se questo potrebbe rovinare qualche sorpresa sui personaggi della storia).
Al momento, comunque, il racconto è più o meno a metà (un 10 mila parole circa).
Conto quindi di sfornare una "piccola novel" e darvela in pasto per farmi mandare a quel paese per fine agosto/inizio settembre.
Non prima.
Anche perchè il tempo è quello che è, sono estremamente lento nello scrivere, e non credo di saperlo fare così tanto bene.
Vi tengo aggiornati, comunque...
Sperando sia cosa gradita.