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La critica ai tempi del web (di imbecilli, stupidi e utenti intercambiabili)

Potrei dire che una buona fetta dei fruitori del web sono dei coglioni che non capiscono un cazzo.
Ma dato che l’ho già detto, sarei poco originale.
Quindi prendiamola alla larga, e divertiamoci.
Perché si sa che il flame tira, e voi siete già là coi popcorn in mano a godervi lo spettacolo.
Un’altra tiritera sulla dabbenaggine del popolo del web?
Sì. Contenti?

Il mio amico Germano dice che i creatori di contenuto sul web sono intercambiabili.
Questo vuol dire che una persona vale l’altra, un contenuto vale l’altro, un blog vale l’altro.
E per questo fatto, dato che non gliene frega più un cazzo (cit.) li ha implicitamente mandati a quel paese perché se le cose stanno così, anche gli utenti, transitivamente, sono intercambiabili.
Io sono intercambiabile, voi siete intercambiabili.
E questa è una sacrosanta verità, che lo vogliate o no.



Per cui io sono sempre e solo quello di One Piece.
Non importa quante cose possa conoscere, non importa quanti articoli io possa scrivere. Rimarrò sempre e solo quello di One Piece. Se domani ricevessi una telefonata da Stoccolma e mi annunciassero di aver vinto il Nobel per la letteratura, a voi non interesserebbe: rimarrei sempre e solo quello di One Piece.
Se io scrivessi il miglior articolo di denuncia sociopolitica, e mi guadagnassi il Pulitzer, a voi non importerebbe: rimarrei sempre e solo quello di One Piece.
Se facessi il miglior video su YouTube Italia, un reportage , riceverei 299 views perché a voi non importerebbe: rimarrei sempre e solo quello di One Piece.

Sul web la critica è diventata pari alla discussione: sterile. E inutile. Come chi la esercita, probabilmente (e sì, mi ci metto anche io).
Il fatto è che io non voglio diventare come (la stragrande maggioranza) di voi, popolo del web intercambiabile e dal cervello di paramecio. Io voglio continuare a divertirmi con la consapevolezza che il mio divertimento è ancora frutto di un ragionamento.


Più o meno...

Quando scrivo un articolo (qualunque articolo), che sia idiota o serio, inutile o importante, ho piena consapevolezza di quello che sto facendo. E questo mi porta a creare il mio “contenuto” in un modo ben determinato. Nulla è lasciato al caso, niente viene fatto “tanto per”.

E sapete questo cosa comporta?
Che se voi vedete un mio video su One Piece o leggere un mio articolo qui sul blog mi basta una veloce occhiata per capire se quel video l’avete visto, o se l’articolo l’avete letto. Perché tutti i miei contenuti sono “costruiti” apposta a prova di troll.
Anche quello più apparentemente innocuo.


Ogni mio articolo lo è...

D’altronde ce lo ricordiamo tutti “One Piece è una merda”, vero?
Oppure l’articolo di ieri.
Che è rimbalzato sul web in ogni nerderia possibile e immaginabile.
Un articolo semplice, con un titolo accattivante, il cui scopo però era altro: ovvero testimoniare il fatto che voler paragonare due fumetti del genere è cosa decisamente inutile.
Naturalmente (naturalmente) una buona fetta dell’utenza 2.0 si è limitata al titolo.
L’articolo manco l’ha letto.
E ha fatto tutto il contrario di quanto si voleva discutere nell’articolo: sui social network, là dove l’articolo è stato spammato, gli utenti hanno cominciato a dire “è meglio Tizio perché…”, “No, Sempronio è più bello perché…”.
L’esatto contrario di quanto dicevo.


Ribadiamolo!

E poi, naturalmente, sono saltati fuori i geni.
Gli illuminati.
Quelli che hanno criticato direttamente l’articolo senza nemmeno averlo aperto.
Sono gli utenti di cui parlavamo sopra. Gli utenti intercambiabili.
Per cui tu vai bene se parli di “X”, se parli di “Y” diventi automaticamente un coglione senza voce in capitolo.
E badate: potreste anche aver scritto un libro da premio Nobel o un articolo da Pulitzer (o potreste aver girato un video da Oscar), se avete parlato del problema “Y” sarete dei coglioni.
Sempre.
Comunque.
E a prescindere.

Niente di nuovo sotto al sole, è roba di cui abbiamo parlato spesso anche da queste parti. Eppure ammetto di rimanere ogni volta sorpreso. In negativo.
Perché non riesco a capire come si possa anche solo criticare una cosa senza sapere “cos’è” quella cosa.


Una regola aurea...

Da oggi però sarà tolleranza zero, su questo punto.
Almeno per le cose che riguardano me.
Accetto qualsiasi critica, purché nel merito.
Non vi punto nessuna pistola alla testa, dietro di voi non ci sono io che vi tengo sotto mira e vi obbligo a leggere un mio articolo, a vedere un mio video o a mipiacciare un mio status facebook.
Ma se volete commentarmi, abbiate il buon gusto di sapere di cosa sto parlando.
Altrimenti, così come voi vi prendete gioco di me, io mi prendo gioco di voi.
Come alle elementari. Perchè se siete rimasti a quel livello mentale, e vi piace fare ancora i bimbi delle elementari, non c'è problema: vi accontento.
Così ci divertiamo un po' tutti.
L'abbiamo detto: il flame tira, no?

Voi mancate di rispetto a me (perché si, non leggere un articolo che ha richiesto tempo per essere scritto e commentarlo alla cazzo è una mancanza di rispetto nei confronti di chi quell’articolo l’ha redatto; stessa cosa vale per i video)? Io manco di rispetto a voi.
Pretendete di essere trattati da “pari a pari”?
Benvenuti a questo nuovo gioco.


Il primo partecipante si chiama Antonio.
Potete farvi 4 risate CLICCANDO QUI.
Buon divertimento

58 commenti:

  1. Ieri mi sono letta tutta la discussione e sì, ho riso parecchio. Fai bene ad incazzarti, così come fa bene Germano, è avvilente quando uno si sbatte a scrivere un articolo e la gente legge le prime due righe o il titolo e poi commenta ad mentula canis.
    Concentrandomi maggiormente sul cinema, a me succede una cosa ancora più avvilente però (e mi succede su Google+, dove ogni tanto condivido le mie "recensioni"): spunta di tanto in tanto la persona che commenta il post leggendo SOLO il titolo del film e replicando quindi con una lunghissima recensione dove, fondamentalmente, dice le mie stesse cose in modo ovviamente diverso (ché non siamo tutti uguali) o magari aggiungendo "forse non sai che...". Belinone/a! Se avessi letto il post avresti visto che LO SO invece, senza forse!

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    1. Più che incazzato, basito.
      E divertito.

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    2. Mi sono persa la discussione ma mi è capitato di avere sei commenti super trollosi (che ho rimosso) su post di telefilm di gran grido. Pare che per alcuni veder scritto " non mi è piaciuto" (e poi si fermano lì, mica le leggono le seguenti paginate di motivazioni) sia motivo sufficiente per iniziare una crociata. Non avrò il tuo pubblico ma già quei pochi li ho trovati fastidiosi e stupidi >__<

      La mia policy dei commenti è che si può discutere anche all'infinito, ma se scappa un insulto verso persone (che non siano il regista/attore cane di un qualcosa - che quelli li tollero ancora) allora si è automaticamente silurati ^^
      Non accetto bestie idrofobe che sbavano insulti sulla tastiera come se fosse la loro unica ragione di vita ^^

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  2. Chittesencula [cit.]
    http://www.zerocalcare.it/2014/09/08/i-litigi-su-internet/

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  3. Totalmente a favore di questa nuova politica contro la feccia. Ha già fatto fin troppe vittime illustri.
    Tutto dovrebbe partire dal principio che se non si ha nulla di intelligente da dire, si taccia. E se non si ha il tempo di leggere un post, logica vorrebbe che non si abbia nemmeno tempo per flammare.

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  4. Si, ok, ma quando esce il prossimo report su One Piece?

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    1. Abbiamo il secondo candidato al gioco.
      XD

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    2. Tornando seri, la situazione è critica.
      L'attention span dell'utente medio è INESISTENTE.
      Commentano i link senza leggere, i video senza finirli o manco iniziarli, la notizia senza conoscere il contesto.
      Ho letto qualche articolo di esperti di blogging statunitensi sull'argomento, proprio l'altro giorno. Strategie agghiaccianti ma purtroppo necessarie per mantenere l'attenzione salda.
      Articoli di max 400-600 caratteri.
      Spaziature tra i paragrafi.
      Immagini grandi, preferibilmente Gif.
      I social network hanno vinto, il blogging sta agonizzando. :(

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    3. Come dicevo l'altro ieri quello che il blogging era 5-6 anni fa oggi è il vlogging. A parte i siti e i blog grandi con un pubblico enorme (sono pochi, ma ci sono), il resto pian piano sta venendo cannibalizzato o dai social network o (è indubbio) da YouTube.

      Io penso che ci siano ancora margini per il blogging, nella misura in cui si riesce a fidelizzare il pubblico. Ma anche qui, è una questione di consapevolezza.

      Quest'articolo, tra quelli di questa settimana, è probabilmente il più interessante.
      So per certo che sarà quello meno visto e meno letto.

      Perchè? Perchè "io sono quello di OP". E quando non parlo di OP o di fumetti, la risposta dell'utente intercambiabile è: #chittesencula

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    4. E' la questione fidelizzazione che mi fa impazzire.
      Quanti tra i miei lettori "interagiscono" davvero coi miei contenuti? Il 10%? Il 5%? Meno?

      Siamo davvero così intercambiabili, che anche cliccare "Like" per dimostrare apprezzamento risulta indigesto?

      PS: Notare che siamo passati dal "Paghereste per leggere un blog" di un paio di anni fa al "Almeno leggete gli articoli, facce da schiaffi" XD

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    5. Arriveremo al "ti pago per leggere il mio blog, vuoi?"
      :O

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  5. Il problema è più antico del web 2.0; ricordo con agghiacciante terrore recensioni (sia letterarie che cinematografiche) fatte da "giornalisti" che pubblicano tutt'oggi su testate nazionali, senza leggere vedere. Mi viene anche in mente il caso di un film (quindici anni fa più o meno), che all'uscita era lammerda, poi ,dopo che ha vinto un paio di manciate di oscar è diventato capolavoro assoluto (stesa persona, sullo stesso giornale)

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    1. Il fatto è semplice: pare che abbiamo perso il senso della realtà. Se io sono in un gruppo di amici che parlano di medicina, e non so nulla di medicina, mi sto zitto o critico i miei amici?

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    2. Voglio bene al Mereghetti che mi ha fatto conoscere tanti film, ma non riesco a capire bene come possa aver trasformato film secondo lui o chi per lui mediocri a belli e viceversa °_O!

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  6. Oh, grazie Sommo. Condivido, di gusto, di principio e di fatto. :D

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  7. Sono d'accordo, però la maggiorparte della gente sul web non ha sbatti di mettersi a leggere un articolo, legge il titolo, e commenta il titolo... e se il titolo è ingannatore, capace che non lo scoprirà mai.


    Tipo se io scrivo "Got fa schifo" su 10 persone 4 neanche leggono l'articolo, mi commentano sotto.

    Io non dico che ognuno debba leggere tutti ma tutti gli articoli, ma se devi commentare cerca di sapere cosa stai commentando ( un po' come Yotobi che recensisce un telefilm di cui ha visto 7 puntate su 40)

    Per il resto, continua così!

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    1. Ti dirò, secondo me è una questione un po' diversa.
      A leggere un articolo ci metti 5 minuti, a vedere un video un quarto d'ora, a leggere un libro una settimana, a vedere una serie tv anche dei mesi.

      E' questione di priorità. Per cui il giudizio che puoi avere su un articolo non sarà percettivamente uguale a quello di una lettura di un libro o della visione di un telefilm.

      Quindi penso sia normale che magari arrivato ad una puntata X di un telefilm che ha un numero XYZ di puntate possa non piacerti. E puoi avere tutto il diritto di criticare quello che hai visto se non t'è piaciuto. :)

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    2. Anche perchè "almeno" quello che non t'è piaciuto l'hai visto. XD

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    3. "Quindi penso sia normale che magari arrivato ad una puntata X di un telefilm che ha un numero XYZ di puntate possa non piacerti. E puoi avere tutto il diritto di criticare quello che hai visto se non t'è piaciuto. :)"

      Quoto! Rispetto (prima meno XD), mi a sorella, compresa, lettori che si sono fermati alle prime 20-30 pagine de "Il signore degli anelli" dicendo che è un libro noioso! XD
      Posso arrivare a finire a vedere un film di un' ora e mezza, due ore, anche se non mi sta prendendo tanto, ma non chiedetemi di vedere ancora tot puntate di una serie TV che non mi sta piacendo! XD

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  8. Penso che il "problema" sia collegato al fatto che il web è semplice estensione di noi stessi che, grazie al presunto anonimato che protegge, riesce ad estremizzarsi.
    Io personalmente ne ricordo poche di discussioni decenti anche nel colloquio diretto, nella vita reale. La maggior parte moriva a "si, hai ragione però..." (se ho ragione come fai a dire "però", porco Superman).
    Mi sovviene il classico esempio dello scacchista e del piccione :D

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    1. Sì, vero, ci siamo lentamente de-criticizzati.

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    2. Io invece penso che per fortuna quelle discussioni fossero più "semplici" perché la gente parlava a livello emotivo come ha detto anche (mo cito pure io qualche youtuber che qui nei commenti pare che vada XD) Dellimellow parlandone con Francesco Alò. Ora invece ci si avventura in discorsi tecnici. La gente tira fuori ormai in certi casi la mitica espressione: "buco di sceneggiatura", anche a sproposito. Mi ricorda un po l' ingegner Cane di MDD che diceva "mille" ogni 3x2. XD
      Certe cose negative che scrivevano i critici di film come "I predatori dell' arca perduta" e "L' impero colpisce ancora", ora ci pensa anche lo spettatore medio su internet a proporle! Meno male che certi film non sono usciti oggi. XD

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  9. Hai centrato il punto.
    Quando dici: "Io voglio continuare a divertirmi con la consapevolezza che il mio divertimento è ancora frutto di un ragionamento." è così che dovrebbe essere la rete!
    Sulla questione troll e superficialità ti capisco benissimo.
    Ti faccio un esempio di un post che feci tempo fa.
    Un anno fa scrissi un post dove mi chiedevo se Fairy Tail plagiasse One Piece: tuttavia all'epoca non conoscevo a pieno il manga di Mashima, scrissi che la mia era un "Indagine" da scoprire insieme ai lettori. Magari sarei anche potuto sbagliare.... Mi limitai a mostrare le classiche immagine di paragone che si trovano su internet, come questa: http://nsa33.casimages.com/img/2013/03/19/130319044508707110.png

    I lettori fissi che mi seguono scrissero le proprie opinioni.

    Qualche mese dopo arrivarono gli anonimi.
    Ok, non ci fu nessuna fosse verbale... Ma non sai quanti commenti dei fan del manga con scritto: "Questo post è inutile"
    E la mia risposta è sempre stata: "Se stai commentando, forse gli stai dando un pizzico d'importanza ;)"

    La morale è che ti capisco benissimo.
    Su internet c'è davvero troppa superficialità ... e proteggersi dietro uno schermo aiuta troppo questi comportamenti!

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  10. Guarda, ho letto il tuo articolo e non sono d'accordo con niente di ciò che hai detto. Il tuo è un discorso assurdo, a partire dalle prime pretestuose righe che poi virano verso il petulante e sfociano addirittura nel didascalico. Giri e rigiri sempre sugli stessi concetti nella speranza di inculcarli nel lettore a forza di leggerli nonostante la palese mancanza di argomentazioni. Quest'ultima ad un certo punto tenti di nasconderla con le battute che non fan ridere nessuno. Ma poi, seriamente, a fine articolo si capisce benissimo che non sapevi più che pesci prendere. Qual è il succo del mio discorso? È che Hunter x Hunter è meglio.

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  11. Hai fatto bene a sfogarti sensei, ma porco cane la situazione di ieri è stata maledettamente divertente!

    Immagina se fossero ancora attivi i commenti anonimi qui! Non avrei nient' altro da dire se non: lol!





    Però uffa, sei cattivo, io volevo mega articolo su Naruto! xD

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    1. No, occhio, non è uno sfogo. Non me la sono presa, e non mi importa "personalmente parlando".
      Ma è l'esempio perfetto per parlare di un argomento che a me sta sempre molto a cuore.

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    2. Ah scusa! Ho frainteso... sarà che fossi stato in te io invece mi sarei proprio dovuto sfogare in una situazione del genere! ;)

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  12. Entusiasmante. Sia il post che la raffica di commenti di Antonio su faccialibro. XD
    Qui dalle mie parti (ma forse un po' ovunque), in alcuni esercizi commerciali, sta cominciando a spopolare un bellissimo cartello: "il cliente non ha sempre ragione. Il cliente ha ragione nel momento in cui è cortese e paziente verso una persona che sta svolgendo un lavoro nel quale il cliente non è competente".
    Trovo che sintetizzi perfettamente il mio pensiero a riguardo... Negli ultimi tempi, nel mondo del consumismo e del capitalismo (no, niente pippotto "rosso", giuro :D) è stata data l'impressione ai clienti/consumatori/utenti che contassero un po' troppo... Il potere di cambiare canale ha dato alla testa a tutti.

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    1. Davide (Mana) spesso dice che a voler abbassare la qualità della discussione per fare in modo che tutti capiscono ha come effetto quello di rendere l'utenza scema. Insomma, si ottiene l'effetto contrario.

      A questo punto proviamo l'effetto shock. Io sono sicuro che l'utente Antonio, d'ora in avanti, se vorrà criticare qualcosa, ci penserà qualche secondo in più, prima di scrivere senza aver letto nulla. :D

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  13. Sì, ma quando torni a parlare di One Piece?

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  14. Sinceramente ti leggo più volentieri quando non parli di One Piece :)

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  15. Dario ma cosa ne pensi di Naruto?


    .....D'oh!!!!!

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    1. Poveraccio. Negli ultimi 2-3 giorni l'ho visto prendersi a capelli con della gente assurda. Povero Dario.

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    2. Ci vuole veramente una pazienza da Santi, per essere lui.

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  16. Sono anche io d'accordo, come è stato più volte detto, che molto di questo approccio minimalista-superficiale verso il blogging (e non solo) da parte dell'utenza sia dovuto alla fruizione "flash" di internet che soprattutto le nuove leve (ma non solo) sperimentano attraverso i social network (che comunque si possono e si devono usare bene). Che dire...bisogna abituarsi a non vedere semplicemente quello che ci scorre attorno ma rallentare un pochino e osservare più da vicino le cose...chissà magari ci si apre un mondo davanti. D'altra penso che sia un atteggiamento accostabile all'orecchio per la buona musica o per le lingua: va allenato.

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    1. Evidentemente c'è qualcuno che lo sforzo di allenarsi non lo vuole più fare. Sono molti quelli che vogliono gareggiare alla finale dei 100 metri con Bolt, senza aver mai fatto un allenamento in vita loro.

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    2. Già! Mi è rivenuto in mente quando hai parlato del referendum in GB con gente qui che all' ultimo minuto si è lanciata in analisi politiche senza sapere ovviamente la situazione li! XD

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  17. Angelo, ti sembrerà strano ma tu per me non sei assolutamente "quello di One Piece". Non ho mai visto per intero un tuo One Piece Report e seguo la tua attività solo tramite il blog. Quindi tu per me sei solo il Sommo: "quello del blog ubermega figo"! XD

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  18. per qualcuno sarai sempre "quello di one piece", perchè ora si etichetta tutto per facilitare le cose. anch'io, inizialmente ti seguivo solo per lo one piece report. poi mi sono iscritto al gruppo USOP- utenti sommobutici organizzati potentissimamente dove via via posti questi articoli che leggo sempre volentieri, diventanto così da quello di one piece a sommobuta. che volevo dire... chi ti segue in tutto, o quasi, quello che fai sarai sommobuta, apprezzeranno o non apprezzeranno i tuoi articoli, i tuoi video, la persona con i vari pregi e i vari difetti (infatti mi dispiace non esserci per il lucca per poterti conoscere, nonostate sia solo ad una 60 di km, visto che sono a lavorare) per altri sarai quello di one piece che appena vedranno un video o un articolo non inerente al mondo di oda si limiteranno a leggere il titolo e, se ti va bene non lo cagano di striscio e lasciano fare, al peggio ti faranno commenti idioti. secondo me dovresti evitare di schernirli non tanto perchè non se lo meritano, ma più che altro perchè sembra che vuoi dargli importanza, quando in realtà non sono neanche da prendere in cosiderazione, anche se mi rendo conto che tanti commenti del genere possono dare noia... cmq aspetto sempre l'uscita di history.

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    1. "perchè ora si etichetta tutto per facilitare le cose."

      Più semplice e un po pigro. XD

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  19. https://www.youtube.com/watch?v=0qQhmNk8C-0

    Direi che ci sta proprio a pennello... E non serve aggiungere altro XD

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  20. Bene Buta, capisco benissimo cosa intendi. Purtroppo internet, e anche il suo lato nerd, è pieno di gente superficiale che non ha voglia di leggersi per bene gli articoli e commenta a casaccio. E contando che anche io gli articoli li stracuro, al punto che non ho ancora fatto quelli su molti dei miei videogiochi e anime preferiti perché semplicemente temo di non scrivere articoli che ne rispecchino la grandezza, puoi immaginare quanto mi roda.

    Io comunque, te lo dico con tutta onestà, ti considero tutto tranne che "quello di One Piece". Non seguo gli One Piece Report (ne ho visti sì e no 2-3), neanche la pagina facebook salvo rari casi, e qua sul blog mi ero rotto le scatole del mese di One Piece, semplicemente perché volevo sentirti parlare di altra roba come storia, altri fumetti, o leggere qualche bell'articolo di riflessione come questo :)

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  21. Ma perchè scrivi sta roba? Te non eri quello di One Piece? XP

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  22. Ciao, sono appena arrivato sul tuo blog. Posso trollarti?

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  23. Ho solo una cosa da dire su quest'articolo:
    "Quant'è divertente!"
    [cit la tizia di Scrubs della foto]

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  24. Beh, intanto scrivi benissimo anche quando non parli di One Piece!!
    Questo è il mio primo commento sul tuo blog... Saluti e complimenti!

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