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La Foto della Settimana: Lo Stato non ci tutela, la Camorra sì

Per questo ritorno in pompa magna de “La foto della settimana” ho deciso di lasciare da parte le immagini troll e prendere un meme a caso, anche piuttosto banale e qualunquista*. C’è una frase che è più di una settimana che (vi giuro) mi tormenta: “Lo Stato non ci tutela, la Camorra sì”.
Ed è di quello che voglio parlare.
O meglio: potrei scrivere anch’io fiumi di parole come hanno fatto giornalisti, opinionisti, blogger, vlogger e tutti noi sui social network.
Ma per questa volta mi astengo.
Lascio a voi campo libero.

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*Potrei citarvi a memoria tutte le volte che sono state organizzate manifestazioni, proteste e fiaccolate per i caduti “innocenti” e uccisi dalla Camorra.

5 commenti:

  1. Che dire Buta-sensei, sarà anche qualunquista, ma uno come me che vivo lontano da lì, e che non ho mai sentito di queste manifestazioni a cui ti riferisci nella nota (*) (che bada, non metto in dubbio vi siano state), e che invece deve sorbirsi di tutto in una situazione come questa anche solo accendendo la televisione o aprendo Facebook o Google.it non risulta poi tanto qualunquista...

    Posto che io ritengo che le proteste che mobilitana folle siano estremamente futili, stupide e provocatrici di violenza spesso gratuita... oltre che una triste eredità d' altri tempi!

    Sarebbe stato parecchio divettente se avessi messo l' ormai leggendario (giustamente perché fa morire dal ridere): "Ma se un Marò spara ad un Orsa sul motorino senza casco a Napoli, da che parte state?"

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  2. Angelo (o preferisci sommobuta? ;) ) io sono napoletano, e capisco bene il tuo astensionismo... davanti a episodi del genere, che dire? Ma perchè, c'è bisogno di parlare?
    Quest'ultima vicenda mi ha fatto veramente pensare che qui lo stato non abbia proprio intenzione di vincere. Non che non possa vincere, ripeto, ma che non voglia vincere. Credo che se le cose a Napoli vadano così, se l'ignoranza, la criminalità e l'inciviltà di massa prosperano in alcune zone è perchè faccia comodo a qualcuno. E mi dà fastidio che invece il cittadino incensurato, diligente, che non sia nè un eroe ma nemmeno un farabutto debba subire ed essere costretto a tollerare atteggiamenti del genere, che accadono attorno a sè. Dico "costretto a tollerare" perchè oggi anche chi si indigna è un ignavo, e si indigna solo davanti al pc, senza unirsi ad altri indignati, schifati dell'atteggiamento che certe persone adottano, colonizzando e maltrattando Napoli, senza provare a mettersi contro questi ultimi. Non sopporto che quella che viene diffusa in Italia sia l'idea che i napoletani siano tutti così, plateali nelle loro offese e disadattati in uno stato civile. Mi piacerebbe potermi distinguere, potermi identificare in un gruppo che apertamente di fronte a questi concittadini "sfortunati, bravi ragazzi", che non hanno mai accettato le regole di una pacifica convivenza ma che sono pronti a reclamare e fronteggiare con violenza lo stato, dichiari "MI VERGOGNO DI VOI".

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  3. La sub-cultura della mafia ormai rappresenta lo Stato nello Stato. Quindi uccide e tutela come la Repubblica Italiana, né più né meno.

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  4. Ormai lo sappiamo benissimo Butino! È vergognoso....ma questo è anche colpa nostra! Io non sono napoletano quindi non so dire quanto sua raducata la cultura dell'omertá, ma i primi ad abbatterlo dovrebbero essere i giovani nelle piazze come fece impastato.

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  5. A me sentire una frase come “Lo Stato non ci tutela, la Camorra sì” fa solo passare la voglia di dire qualcosa.

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