Düsseldorf, 1986.
Il giovane e brillante neurochirurgo giapponese Kenzo Tenma salva un bambino di nome Johan da morte certa, contravvenendo così agli ordini dati dal primario di chirurgia che davano la precedenza di operare il sindaco della città in fin di vita e precludendosi così la possibilità di fare carriera all'interno del mondo accademico.
Pochi giorni dopo l'operazione, all'interno dell'ospedale dove Tenma lavora ormai come medico di base, il primario di chirurgia e i due medici con cui Tenma era entrato in conflitto a causa della mancata operazione al sindaco, vengono uccisi.
Tenma, ormai senza "ostacoli", riesce così a far carriera e a diventare uno dei più importanti neurochirurghi a livello internazionale; tuttavia passati nove anni, il neurochirurgo sarà indagato come maggiore sospettato per gli omicidi sopra citati, e sulle sue tracce si metterà l'ispettore di polizia Lunge (un personaggio geniale che per certi versi ricorda l'ispettore Javert de "I miserabili" di Victor Hugo).
Il bello è che l'assassino si rivela essere Johan, il bimbo che Tenma aveva salvato e che ora è cresciuto: per un caso "fortuito", Tenma assiste a uno degli omicidi perpetrati da Johan, e dilaniato dagli scrupoli di coscienza, decide di lasciarsi alle spalle il lavoro e gli amici per catturarlo e ucciderlo, in modo da rimediare all'errore fatto nove anni prima e scagionarsi da tutte le accuse nei suoi confronti...
I manga di Naoki Urasawa non sono semplice intrattenimento.
Il maestro nipponico, in ognuna delle sue opere, è capace di dare una tale profondità e trimensionalità ai suo personaggi, e una tale complessità alle trame che i suoi lavori, se fossero dei romanzi veri e propri o delle pellicole cinematografiche, sarebbero acclamati dei capolavori assoluti (non che i suoi manga non lo siano, beninteso. Anzi...).
Monster non fa eccezione.
E' un manga adulto, non adatto a chi cerca solamente un paio d'ore di svago o divertimento (il volume in formato Deluxe proposto dalla Planet Manga - e in uscita in questi giorni - consta di ben 400 pagine fitte di dialoghi serrati e intelligentissimi).
E' un'opera a metà strada tra il thriller e il poliziesco, dove Urasawa sta ben attento non solo a tratteggiare psicologicamente ognuno dei personaggi principali e secondari, ma anche a intrecciare alla perfezione tutti i personaggi con le trame e le sottotrame, creando così una storia e un intreccio intricato e affascinante.
Un capolavoro, complesso e intelligente.
Se volete leggere qualcosa di veramente, ma veramente eccellente (e adulto) di produzione nipponica che non "scada" nel solito shonen di combattimento, Monster fa proprio al caso vostro.
Continua a farti del male...
Questo primo volume è (ovviamente) introduttivo, senza fronzoli, e allo stesso tempo è quasi interamente dedicato all'azione. La lettura è leggera, "simpatica", anche se l'introspezione e l'approfondimento psicologico dei personaggi è pressochè assente, e i disegni sono abbastanza bruttini (diciamocelo: la Takeuchi non sa disegnare un granchè bene).
Un buon intrattenimento, comunque!
E poi le guerriere Sailor, sono le guerriere Sailor!