Leggi il saggio gratis!
18

Chronicle, il film sui "supereroi" dell'anno

Tre ragazzi entrano in contatto con un “oggetto misterioso” che dono loro poteri telecinetici e telepatici.
Come sfrutteranno questi poteri i tre ragazzi?
Penseranno a loro stessi?
Oppure indosseranno un costume, e come da consuetudine, lotteranno contro il male?

Nel vedere il trailer e leggere la sinossi di un film come Chronicle qualcuno potrebbe dire: Niente di nuovo sotto il sole. E qui farebbe un grave errore. Perché se è vero che lo spunto narrativo di Chronicle è probabilmente uno dei più (ab)usati in assoluto, è altrettanto vero che uno svolgimento e una caratterizzazione così “particolare” di “ragazzi con poteri” non se ne vedeva da un bel pezzo.

Non c’è nessun zio Ben a dare buoni consigli su come utilizzare il dono della telecinesi e della telepatia che viene “regalato” ai tre protagonisti. Non c’è nessuna paternale, nessun “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità”. Non ci sono Wayne ammazzati che possono dare un input in grado di far sbocciare moti di giustizia, né Babbo e Mamma Kent con preziosi suggerimenti, né tantomeno nessun Charles Xavier che dica cosa è giusto e cosa non lo è.

C’è solo divertimento, gioventù e follia.
Perché quando hai 18 anni e vieni investito da un dono del genere non pensi a fare altro che a sviluppare i tuoi poteri per divertirti sempre di più. Qualche volta puoi farla anche pagare ai bulli che ti hanno rotto le palle quando eri poco più che uno "zero", ma chissenefrega di salvare il mondo quando puoi giocare a football sopra le nuvole, fare scherzi spostando oggetti e diventare l’idolo della folla facendo finta di essere un prestigiatore.

Giocare a football sulle nuvole. Una figata!

Il problema di fondo però è che davvero da grandi poteri derivano grandi responsabilità.
Per cui, anche i tre protagonisti devono imporsi di rispettare determinate regole. Su tutte, quelle di non utilizzare i propri poteri su esseri viventi, e di non utilizzarli quando si è arrabbiati.
Ma naturalmente, le cose sono destinate a prendere una piega decisamente poco “divertente” nel momento in cui queste regole, per un motivo o per un altro, vengono infrante.

Aspettando il Batman di Nolan lo dico senza problemi: per me è Chronicle il film sui “supereroi” dell’anno. Le virgolette naturalmente sono d’obbligo, proprio perché qui non abbiamo di fronte nessuno Spiderman, nessun Batman e nessun Superman, ma solo tre ragazzi che fanno probabilmente la scelta più logica e sensata per un adolescente. Ovviamente, arrivati a metà pellicola, si riesce a intuire “dove” si andrà a parare, ma non importa: perché i personaggi sono tratteggiati in modo così magistrale che sono coerenti con sé stessi, fino alla fine.

CRASH!

La decostruzione e la demitizzazione della figura del supereroe, con Chronicle, raggiunge i vertici assoluti.
E non siamo nemmeno dalle parti di Kick Ass, di Super e di Defendor.Siamo proprio su ben altri livelli.
Qui il "costume", da sempre metafora dell'eroe che si mette dalla parte della giustizia, viene indossato da uno dei tre protagonisti solo una volta, e unicamente per fare del male. Un male "consapevole" da una parte, e "ingenuo" dall'altra. In piena linea con il protagonista, con la sua storia, e con ciò che di lui ci è stato mostrato.

Tutto oro ciò che luccica, quindi?
Decisamente no. Il film si propone come un mockumentary, perché uno dei tre ragazzi vuole filmare ciò che sono in grado di fare. Forse sarebbe stato meglio un approccio decisamente più “canonico”, invece della “ripresa amatoriale”. Soprattutto perché nella splendida battaglia finale tra le strade di Seattle, questo "giochino" del mockumentary viene meno e molto spesso non si capisce quali siano le telecamere che stanno riprendendo i fatti.

Tolto questo, per me Chronicle rimane la sorpresa supereroistica dell’anno.
Ve lo stra-consiglio.

18 commenti:

  1. Incredibile avevo letto una recensione di parere totalmente opposta alla tua! In caso leggi un po' qua (che tra l'altro è un blog che merita a mio parere) ;) http://fantascienzarock.blogspot.it/2012/05/post-che-non-centra-nulla-chronicle.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, alla fine è sempre questione di gusti. Vedi anche me con Avengers, no? :)

      Elimina
    2. Grazie per la pubblicità :D
      Comunque per estendere ciò che ho già scritto sul blog, avevo grandi aspettative per questo film viste le premesse (ottime): supereroi-adolescenti-un po' sfigati, girato in found footage ecc.. a metà film però non ce la facevo più, mi sono impegnata per riuscire a vederlo fino alla fine per poi uscire dal cinema incazzata come un'ape a cui è stato messo a ferro e fuoco l'alveare, e i motivi ci sono per esteso nella mia "recensione".

      Elimina
    3. In spam we trust! :D
      E ci stanno, come motivi. Credo che finchè una persona è onesta con sè stessa e scrive una recensione onesta, nessuno possa dire nulla, sia che si tratti di una recensione positiva che negativa. Il tuo parere, che avevo letto, mi è sembrato genuino (e ho riso come un imbecille per dieci minuti per il paragone con la Bellucci XD).
      L'importante secondo me è sempre spiegare, nei modi giusti, il perchè una cosa piace o non piace. :D

      Elimina
  2. hai davvero ragione a me è piaciuto moltissimo anche perche il doppiatore del protagonoscta è lo stesso che doppia light in death note

    RispondiElimina
  3. Sottoscrivo ogni parola.
    Anche sulla discutibile scelta del mockumentary-style, non necessariamente funzionale alla storia.
    Mi chiedo se ne trarranno un sequel.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, avevo letto anche la tua recensione sul blog. :)

      E purtroppo a quanto pare ci faranno un sequel.

      Elimina
  4. Bei tempi quando c'era Heroes

    RispondiElimina
  5. A me è piaciuta anche la ripresa da diverse telecamere alla fine, si capiva cosa succedeva, pure se passavano da tante telecamere diverse.. per il resto concordo totalmente con te, anche a me è piaciuto tantissimo il film ed è piaciuto anche agli amici che mi sono trascinato dietro e che all'inizio erano scettici :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh più che altro alla fine riesce difficile il "giochino" del mockumentary. Però si fa davvero guardare bene.

      Elimina
  6. Dai Sommo, fa un bel post sulla quantità di fan bimbominkiosi che, come reputano Hunger Games il clone di Battle Royale, reputano anche Chronicle la scopiazzatura di Akira. :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahahahahahahahahahah...
      Lo dico: c'avevo pensato. :P

      Elimina
  7. Bhe per metterli vicino ci vuole un pò di coraggio... c'è qualche riferimento, soprattutto per la follia del protagonista derivante dalla vita repressa che ha condotto... ma per il resto è tutto un0'altro mondo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh alcune idee di fondo però è indubbio che provengano da Akira (o almeno, la sensazione che ho avuto io è quella). Ma non è comunque motivo per non guardarlo o non apprezzarlo.

      Elimina
  8. Il film è molto buono, tranne la scelta di girarlo come se fosse un mockumentary, cosa che trovo ridicola.
    Non so nemmeno se definirlo un film supereroistico (come sottolinei tu), ma sta di fatto che funziona nel suo essere minimal per buona parte della pellicola.
    La battaglia a Seattle comunque è bellissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le virgolette sui "supereroi" sono state messe apposta. Diciamo che è una bella variazione sul tema, anni fa (ne parlavamo proprio stamattina con un paio di amici "nerdoni") c'erano queste storie quasi "rebootate" di Spiderman dove per la prima volta l'arrampicamuri se ne fregava di tutto e di tutti e utilizzava i suoi poteri per puro diletto. Oggi sembra essere tornata di moda questa decostruzione dell'eroe (vedi anche Misfits). Quindi pur non essendo nei canoni supereroistici più "stretti", siamo comunque da quelle parti. :)

      Elimina

 
Copyright 2009 Il Viagra della Mente Template creato da Angelo "sommobuta" Cavallaro