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Hunger Games - Un film random

Avevo parlucchiato del romanzo di Suzanne Collins, Hunger Games, qui. Quindi è inutile riportare (o reinventare) la sinossi. Tanto è uguale!
Il libro infatti, tutto sommato, non mi era affatto dispiaciuto. Anzi, l’ho trovato decisamente gradevole, adatto per passare un paio di serate “in allegria”, senza dovermi scervellare troppo.
Il film invece mi ha lasciato molto perplesso.

Il perché è semplice: è un film “random”. Se non avessi letto il libro, probabilmente da metà pellicola in poi avrei assunto la tipica espressione “WTF?”. Questo perché quello che dovrebbe essere il “nucleo” di Hunger Games (gli Hunger Games, per l’appunto), non solo è piatto e noioso…ma è proprio random!

Espressione di chiunque abbia visto HG senza aver prima letto il libro

Ma andiamo con ordine.
Volendo essere più o meno puntigliosi, possiamo sicuramente dire che la parte più “noiosa” del libro era la prima, quella introduttiva, quella dove ‘sti poveri cristi vengono presi, spediti nella capitale e obbligati a partecipare ai simpatici giochi mortali perché i nonni dei loro nonni avevano avuto l’ardire di ribellarsi contro la Capitale che “li dava a mangiare”.
E vabbè.

Mi aspettavo perciò una prima parte lenta, preparatoria, da sogni d'oro, da Filtrofiore Bonomelli. Invece la prima parte di Hunger Games l'ho trovata buona.
Il ritmo non è noioso, le scene sono fatte bene, c’è la giusta opposizione tra gli sfigati (pardòn: “Svantaggiati”, come direbbe il buon presidente Snow – un Donald Sutherland che ormai lo scongelano solo per fare il villain per un minutaggio che non supera i 10 minuti) e i benestanti della Capitale che sembrano tanti Marco Mengoni o elettori finto-borghesi del PDL di qualche anno fa.

Un pittoresco cittadino medio di Capitol City

Funziona all’inizio anche la sterile critica massmediatica ai reality show, qui talmente “reali” da essere fintissimi all’inverosimile.
Quando però iniziano i giochi…
Tutto il resto è noia, come cantava Califano.
E random.
Per l’appunto.

E se lo dice lui...

La vituperata violenza tanto condannata che "dovrebbe" rendere il film "controverso" è solo accennata da qualche spruzzino di ragù sangue. Le parti nevralgiche dei giochi (ovvero Katniss che si muore di fame, che va alla ricerca di acqua, che ogni tanto sta là là per schiattare) sono assenti. Le dinamiche sono semplificate, i cattivi (ovvero Kato&co.) sembrano ragazzotti in gita scolastica che manco là sui monti con Annette, dove il cielo è sempre blu.
Il capolavoro dei capolavori, comunque, si raggiunge quando la protagonista deve andare in cerca di Peeta perché i capoccia del Reality Show hanno cambiato le regole. Uno si aspetta una ricerca disperata, un inseguimento bello sofferto…e invece no! Tempo 10 secondi 10 Katniss trova Peeta e lo porta in salvo.
Così, giusto per gradire.

Finale da volemose tutti bene che gliel'avemo fatta, che non mostra assolutamente l’ambiguità della gnocchissima Katniss (sì, l’attrice che fa Katniss è gnocca, pochi katsi) nei confronti del pesce lesso Peeta, che anche nel film sembra non capire una mazza di quello che è successo.

Jennifer Lawrence...Eh beh!

8 euro buttati.
In modo consapevole, per giunta.
Il peccato più grande è dato comunque dai nomi che hanno “firmato” questa pellicola, perché dall’autrice del libro, Suzanne Collins, e dal regista e autore di Pleasentiville, Gary Ross, uno si aspettava un prodotto buono. Non una cosa random…
Peccato.

13 commenti:

  1. A me non è poi così dispiaciuto invece. Certo alcune scene erano un po' sbrigative però non sembrava malaccio. Sarà perchè non ho letto il libro chissà!

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  2. Ma sbaglio, o sono una delle poche persone al mondo che non si è lasciato sfiorare dall'affare "Hunger Games" (Non ha visto film, aperto libri, toccato Battle Royale per fare il polpettone che Anger Gaims è copiato da lui ma Battol Roial è più faigo...).
    Sono sicuro che se cominciassi mi ci divertirei, ma sarebbero un bel mucchietto di soldi che se ne andrebbero. :D

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    1. Io ammetto di essere stato trascinato da Deborah. Ribadisco che il romanzo non m'è dispiaciuto, poi si sa come vanno queste cose: va da sè che alla fine della fiera al cinema ci vai per forza di cose. Anche se hai letto che il film in questione è "una cagata pazzesca".

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  3. è evidente che non hanno voluto calcare la mano su sangue e co per esigenze di marketing e rating(ha un PG 13 in America e in Italia è aperto a tutti), cosa che sicuramente ha consentito di ricavarci sopra un bel gruzzolo

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    1. Il problema non è tanto la mancata "mano pesante" sulla violenza. Ci poteva anche stare. Il problema è aver confezionato un prodotto vuoto.

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  4. Ne letto i libri, ne visto i film.
    Non so dirti com'è quindi, ma mi fido di te anche perchè non penso che andrò a vederlo xD

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  5. si si.. la vedro, anche se tra ono o due anni, con i l caro e vechio download.

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  6. Accidenti, io volevo vederlo, ultimamente mi sta prendendo questo genere, il che mi fa pensare che io abbia un lato sadico che teme di venire alla luce ma ogni tanto lo fa. Comunque, magari leggerò il libro e ricorrerò al download. La mia fortuna è che il cinema qui è chiuso, così non ho neppure la tentazione di spendere XD
    Q^Q beh, fortuna mica tanto, però magari in questo caso...
    Comunque, è solo una mia impressione, o ultimamente stanno uscendo film molto promettenti che poi si rivelano mal sfruttati nel loro potenziale?

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    1. Per quanto mi riguarda è così: film (all'apparenza) buoni che si rivelano poi vere e proprie ciofeche. C'è da dire però che conta molto anche il gusto personale. :)

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    2. Beh, si, quello è vero. Magari si pretende troppo oppure non ci si fa illusioni. Personalmente non mi piace il genere splatter. Sangue si, ma nelle giuste dosi XD

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