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Lasciar parlare gli altri

Oggi lascio parlare "gli altri" e vi rimando a due post (ovvero QUESTO e QUESTO) che condivido al 300%.
Ultimamente in rete si è sviluppato una sorta di sport internazionale dove essere fighi significa buttare merda e parlar male.
Per carità, non voglio fare il censore e limitare il diritto di critica di nessuno.
Tuttavia c'è critica e critica.
E quando la critica sfocia in insulto gratuito, in denigrazione e cialtronata, con la scusa dell'essere "figo e simpatico" o peggio ancora, con la pretesa di essere superiore e oggettivo in quanto detentore di verità assoluta derivante danonsisaqualebene "titolo", non è critica.
E' altro.
Peccato che ci siano personaggi strampalati che credono il contrario...
Quindi buona lettura.

Inoltre, dato che oggi "lascio parlare gli altri", ringrazio di cuore Gianluca per il suo parere su "Una lunga nottata". E ringrazio anche tutti gli 800 e passa che l'hanno scaricato (e quelli che mi hanno scritto sia qui sul blog che sulla fanpage per dirmi che è piaciuto). :D

5 commenti:

  1. Grazie della segnalazione Angelo, ma soprattutto di aver compreso il mio discorso.
    Altri non comprenderanno mai, peggio per loro.

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  2. Grazie Angelo.
    Il punto è proprio che qualsiasi cosa si faccia, se lo si fa per mostrare quanto si è fighi e non perché c'è una spinta sana dietro, perde ogni significato.

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  3. Mah!
    "Tizi che non hanno la minima idea delle correnti che vanno per la maggiori al di fuori di questo triste paese, ma che giocano a fare gli intellettuali che la sanno lunga."
    ..potrei metterci uno specchio davanti e riproporre loro la stessa affermazione. Ok alla rabbia di persone mortificate dalle pubblicazioni italiane (ritenute da loro insulse), ok alla (loro) espressione di pensiero, ma sparare nel mucchio non mi sembra nemmeno troppo "da gran signore". Dopotutto, a mio modesto parere, per migliorare la condizione culturale media, basterebbe che ciascuno si impegnasse nel leggere un buon libro (scritto in ITALIANO, da un ITALIANO) anche in intermezzi temporali morti (es. treno, bus, aereo...). Mio nonno mi ripeteva sempre che "In una valle di ciechi è beato chi ha un solo occhio"...voi ambite ad averne due e al momento è utopistico!Quello che voglio dire è che non mi sembra necessario ergersi ad intellettuale snob, denigrando la letteratura italiana, quando sarebbe già una gran cosa se gli italiani prendessero un libro in mano.Spero che almeno in questo blog venga rispettata la mia opinione, senza essere classificato come "troll o imbecille". Mi espongo nel dire che, SECONDO ME, in italiana esistono autori e case editrici di gran rispetto (vedi SELLERIO). Grazie per lo stazio e tempo dedicatomi.

    D.G.

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    Risposte
    1. Ho sempre pensato che i "troll" e gli "imbecilli" fossero coloro che denigrano unicamente l'altra parte, sproloquiando o attacando sul personale, assieme a quelli che sviano il discorso principale per portare l'altra parte a polemiche sterili o inutili che col discorso non hanno niente a che vedere.

      Per il resto - e se sei un lettore di queste sponde dovresti saperlo - ho sempre accolto tutti quanti, soprattutto chi ha idee differenti dalle mie. Finchè si rimane sui binari del buonsenso, delle buone maniere e di un confronto normale, civile e pacato, benvenga il confronto, no?

      Riguaro quello che dici, i post in questione sono piccoli sfoghi dovuti a (chiamiamoli così) eccessi di zelo da parte di individui che sembrano godere nello "sparare nel mucchio", facendo finta di recensire un prodotto quando invece non solo lo denigrano, ma insultano chi a quel prodotto ha lavorato.

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    2. Sicuramente se fossi stato nei panni del denigratore di libri, mi sarei limitato a eplicitare il perchè e il quanto non mi sia piaciuto il libro in massimo 10 righe. Superati certi limiti si entra effettivamente nel "de Filippismo" dell'insulto (dove per "de filippismo" ci si riferisce a programmi tv della De Filippi, non di certo al mitito Eduardo). Francamente solo ora capisco lo sfogo, anche se continuo a non condividerne certi aspetti: indipendente = migliore.
      Penso anche che, pur riconscendo l'ottimo impegno nella scrittura di un'opera, non è assolutamente scontato l'ottima riuscita:)...dico sempre che se non esistessero i mediocri, non si riuscirebbe ad apprezzare l'eccellenza! Sia ben chiaro che con questo nn voglio offendere nessuno :D.

      D.G.

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