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Il Gladiatore (Ridley Scott, 2000)

Il generale che divenne schiavo.
Lo schiavo che divenne gladiatore.
Il gladiatore che sfidò l’imperatore.

In questa battuta di Commodo è racchiuso praticamente tutto lo spirito de Il gladiatore, una delle pellicole (forse) più amate degli ultimi dieci, quindici anni. Io lo andai a vedere al cinema, e rimasi piuttosto soddisfatto. Perché al di là degli strafalcioni storici, al di là di qualche forzatura, e al di là di qualche momento di vuoto, il film è un bel blockbusterone che ha saputo riportare la gloria di Roma ai fasti che meritava.

Il Gladiatore non è un film perfetto.
Anzi.
La seconda parte della pellicola è piuttosto noiosetta, banalotta e scontata. Sì perché sappiamo bene che il piano di Lucilla e del Senatore Gaio per far ricongiungere Massimo con i suoi uomini di stanza ad Anzio fallirà. Ed è un peccato, perché il contrasto delle macchinazioni (anche politiche) dei “buoni” e dei “cattivi”, per quanto potrebbero essere interessanti a me sono sempre sembrati dei riempitivi per arrivare al confronto finale.

Anche a Commodo non piace il suo piano...

Viceversa, la prima parte del film è un vero splendore.
I dieci minuti iniziali, quelli della battaglia contro i barbari, sono una gioia per gli occhi. Quel "poco" che si vede sono sicuro che fa andare in visibilio ogni amante dell’esercito romano. Solo la disposizione delle legioni di Crasso nello Spartacus di Kubrickiana memoria gli è superiore, dal punto di vista filmico (almeno, secondo quello che è il mio gusto personale).

Cuore pulsante del film però è l’arena, il terreno dei gladiatori. E sebbene gli scontri siano abbastanza frettolosi (eccezion fatta per la riproposizione della Battaglia di Zama), sono dannatamente fighi. Dalle arene polverose di un’Africa umida e afosa, al palcoscenico “internazionale” del Colosseo, i “morituri” salutano folla e imperatore, sapendo di andare incontro al proprio destino.



Destino che per Massimo Decimo Meridio, Comandante dell’esercito del Nord, Generale delle Legioni Felix è un macigno opprimente. “Il Generale” è indubbiamente un bel personaggio, il classico romano vecchio stampo tutto lealtà, impero, onore e famiglia, che si ritrova a dover fronteggiare il più terribile degli eventi: il suo Imperatore - un Marco Aurelio che più figo non si può - ucciso da suo figlio Commodo per il potere. Tenendo conto di come la pensavano i romani “di quella pasta là” Massimo è piuttosto credibile e verosimile nei suoi comportamenti. Forse un po’ troppo rigido, ma plausibile.

Quello che invece m’è sempre parso deboluccio è proprio Commodo, che alla fine rimane un piagnone incestuoso che sembra fare quello che fa perché da piccolo babbo Marco Aurelio non gli ha regalato i giocattoli…

E’ un film, Il Gladiatore di Ridley Scott, che riguardo sempre con molto piacere.
Perché è uno di quelli che, nonostante il passare degli anni, non (mi) stancano mai.

8 commenti:

  1. Sì sì l'inizio è strepitoso.

    Sai che io uso le batture del gladiatore come "Trainig autogeno?"

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    1. Sì, Ferru, ti ci vedo a sussurrare "Ciò che facci(am)o in vita riecheggia nell'eternità". :D

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  2. Forse sto per dire un eresia, ma a me il film non è che mi faccia proprio cagare, ma ci va vicino...è una cosa ovviamente personale, per carità, ma mi sembra davvero un film pessimo, almeno in relazione alla grande pubblicità che se ne fa...come dice buta ci sono forzature, è pieno di irregolarità storiche che farebbero partire in guerra una legione di insegnanti di storia romana, e che in confronto 300 potrebbero proiettarlo nelle scuole come storia greca, e cerca di avere uno spiritò di epicità che però proprio non viene...salvo la colonna sonora (quella si molto bella), la recitazione di Russel Crowe, sempre all'altezza, e anche il personaggio di Massimo, se lo si ripulisce da quella forzata e invana ricerca di epicità, è in fondo credibile e accettabile...

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    1. Diciamo che ormai va visto per quello che è: un bel blockbusterone che rimane comunque godibile.

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  3. 12 Anni! Come possono essere passati 12 anni! Ma oooh! D:

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  4. Ti dico solo una cosa... mi hai fatto venir voglia di rivedere il gladiatore..

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