Mi è stato segnalato QUESTO POST.
Quando l'ho letto, sono rimasto basito ed esterrefatto dalla pochezza del contenuto e dai luoghi comuni presenti. Ho scritto un commento, che attualmente è in attesa di moderazione. Non so se verrà pubblicato, ma nel caso, ve lo riporto.
"Ne ho letti di post ridicoli e stupidi su anime e manga. Questo, per luoghi comuni, li batte veramente tutti. Non pensavo fossimo ancora al livello de “e che vuoi che sia? Uno dei soliti cartoni animati giapponesi!”, salvo poi rimanere “scandalizzati” da scene che hanno un senso logico nell’economia della storia (essendo per lei Dragon Ball “uno dei soliti cartoni animati giapponesi” non ha la più pallida idea del perchè “il supereroe” si comporti in quel modo, nè che in Giappone, il vecchio maniaco “guru di un qualcosa” è un clichè strabusato sin dalla narrativa del X secolo).
Purtroppo, fin quando esisteranno persone che ritengono anime e manga roba per bambini (anzi, “soliti cartoni animati giapponesi”) il risultato è questo: pochezza intellettuale. Che rende ridicoli (e francamente inutili) post come questo.
Ma d’altronde siamo il paese in cui la gente lancia i sassi dal cavalcavia perchè guarda Kenshiro. O magari stupra persone perchè da piccole hanno visto Dragon Ball…Sono le stesse che alle 12:30 guardano culi e tette messi in bella mostra da Studio Aperto."
Ad ogni modo faccio fatica a pensare che ci siano ancora persone che ragionino in questo modo. Pensavo che negli ultimi anni fossimo stati in grado di riconoscere al fumetto (e di riflesso, all'animazione) quell'aspetto culturale che, in tutto il mondo (ad eccezione dell'Italia, a quanto pare), gli viene giustamente riconosciuto.
Ma che vogliamo farci? Siamo il Paese in cui il genitore deve parcheggiare il figlio davanti al televisore per forza di cose, perchè non può stargli dietro. Si guardi "i soliti cartoni animati giapponesi"! Gli faranno compagnia! E allora, luogo comune per luogo comune, dato che "i cartoni animati giapponesi" sono "i soliti", che non lo sapete che sono "solitamente pornografici"? E se sapete che "i soliti cartoni animati giapponesi" sono "solitamente pornografici", perchè permettete ai vostri figli di guardarli?
Fategli guardare i film Disney!
Ah, dimenticavo. Quelli pullulano di messaggi erotico-pornografici, senza tener conto degli infiniti messaggi subliminari. Ma evidentemente, dato che Topolino&co. sono culturalmente "carini e coccolosi" si può anche soprassedere.
Ps: Dragon Ball è stato il primo manga che abbia mai letto. Avevo 10 anni, ma lo conoscevo già, proprio perchè sulle reti private mandavano in onda l'anime. Nel leggere (e nel vedere) Goku che fa "Pat Pat" a Bulma per capire se si tratta di un maschio o di una femmina, 17 anni fa, ricordo di essermi divertito un mondo. Sarà che ho avuto genitori che sin da piccolo mi hanno spiegato subito come "funzionava il mondo" (non mi hanno mai raccontato di api, cavolfiori e stronzate varie, ma sono andati dritti al punto alla fatidica domanda "come nascono i bimbi?" e "perchè maschi e femmine sono diversi?"), sarà che da piccolo leggevo con gusto i volumi di "Esplorando il corpo umano" (e vedevo il mitico "Siamo fatti così", ovvero il relativo cartone animato) in cui c'era anche il numero (e la puntata) sulla sessualità e la riproduzione, ma la famosa scena di cui sopra, che di pornografico e di erotico non ha proprio nulla, non mi ha mai turbato, nè trasmesso messaggi fuorvianti.
Idem tutte le altre.
La signora dell'articolo mi ha fatto ricordare molto la seconda parte di una poesia di Carducci, "A proposito del processo Fadda", nella quale il professore criticava il comportamento (falsamente) pudico delle donne dell'epoca, che si scandalizzavano nel vedere le nudità delle statue dei puttini, salvo poi trasformarsi in belve feroci nel momento in cui spettegolavano su questa o quella persona, o ammiravano i galeotti tra un pasticcino e l'altro (senza tener conto delle "zozzerie" che commettevano la notte).
Alla signora del post, comunque, consiglio caldamente la lettura del PRIMO VOLUME di Dragon Ball. Le si aprirà un mondo.
Quando l'ho letto, sono rimasto basito ed esterrefatto dalla pochezza del contenuto e dai luoghi comuni presenti. Ho scritto un commento, che attualmente è in attesa di moderazione. Non so se verrà pubblicato, ma nel caso, ve lo riporto.
"Ne ho letti di post ridicoli e stupidi su anime e manga. Questo, per luoghi comuni, li batte veramente tutti. Non pensavo fossimo ancora al livello de “e che vuoi che sia? Uno dei soliti cartoni animati giapponesi!”, salvo poi rimanere “scandalizzati” da scene che hanno un senso logico nell’economia della storia (essendo per lei Dragon Ball “uno dei soliti cartoni animati giapponesi” non ha la più pallida idea del perchè “il supereroe” si comporti in quel modo, nè che in Giappone, il vecchio maniaco “guru di un qualcosa” è un clichè strabusato sin dalla narrativa del X secolo).
Purtroppo, fin quando esisteranno persone che ritengono anime e manga roba per bambini (anzi, “soliti cartoni animati giapponesi”) il risultato è questo: pochezza intellettuale. Che rende ridicoli (e francamente inutili) post come questo.
Ma d’altronde siamo il paese in cui la gente lancia i sassi dal cavalcavia perchè guarda Kenshiro. O magari stupra persone perchè da piccole hanno visto Dragon Ball…Sono le stesse che alle 12:30 guardano culi e tette messi in bella mostra da Studio Aperto."
Ad ogni modo faccio fatica a pensare che ci siano ancora persone che ragionino in questo modo. Pensavo che negli ultimi anni fossimo stati in grado di riconoscere al fumetto (e di riflesso, all'animazione) quell'aspetto culturale che, in tutto il mondo (ad eccezione dell'Italia, a quanto pare), gli viene giustamente riconosciuto.
Ma che vogliamo farci? Siamo il Paese in cui il genitore deve parcheggiare il figlio davanti al televisore per forza di cose, perchè non può stargli dietro. Si guardi "i soliti cartoni animati giapponesi"! Gli faranno compagnia! E allora, luogo comune per luogo comune, dato che "i cartoni animati giapponesi" sono "i soliti", che non lo sapete che sono "solitamente pornografici"? E se sapete che "i soliti cartoni animati giapponesi" sono "solitamente pornografici", perchè permettete ai vostri figli di guardarli?
Fategli guardare i film Disney!
Ah, dimenticavo. Quelli pullulano di messaggi erotico-pornografici, senza tener conto degli infiniti messaggi subliminari. Ma evidentemente, dato che Topolino&co. sono culturalmente "carini e coccolosi" si può anche soprassedere.
Ps: Dragon Ball è stato il primo manga che abbia mai letto. Avevo 10 anni, ma lo conoscevo già, proprio perchè sulle reti private mandavano in onda l'anime. Nel leggere (e nel vedere) Goku che fa "Pat Pat" a Bulma per capire se si tratta di un maschio o di una femmina, 17 anni fa, ricordo di essermi divertito un mondo. Sarà che ho avuto genitori che sin da piccolo mi hanno spiegato subito come "funzionava il mondo" (non mi hanno mai raccontato di api, cavolfiori e stronzate varie, ma sono andati dritti al punto alla fatidica domanda "come nascono i bimbi?" e "perchè maschi e femmine sono diversi?"), sarà che da piccolo leggevo con gusto i volumi di "Esplorando il corpo umano" (e vedevo il mitico "Siamo fatti così", ovvero il relativo cartone animato) in cui c'era anche il numero (e la puntata) sulla sessualità e la riproduzione, ma la famosa scena di cui sopra, che di pornografico e di erotico non ha proprio nulla, non mi ha mai turbato, nè trasmesso messaggi fuorvianti.
Idem tutte le altre.
La signora dell'articolo mi ha fatto ricordare molto la seconda parte di una poesia di Carducci, "A proposito del processo Fadda", nella quale il professore criticava il comportamento (falsamente) pudico delle donne dell'epoca, che si scandalizzavano nel vedere le nudità delle statue dei puttini, salvo poi trasformarsi in belve feroci nel momento in cui spettegolavano su questa o quella persona, o ammiravano i galeotti tra un pasticcino e l'altro (senza tener conto delle "zozzerie" che commettevano la notte).
Alla signora del post, comunque, consiglio caldamente la lettura del PRIMO VOLUME di Dragon Ball. Le si aprirà un mondo.
Esilarante.
RispondiEliminaPiù che altro per il fatto che Dragon Ball va in onda da mille anni, grazie al palinsesto fantasioso di Mediaset, e pare strano che la signora in questione se ne accorga proprio adesso. (Che poi, scene di "sesso" in DB non ne ho mai viste...)
In ogni caso, Buta, il problema è che "noi" abbiamo imparato ad apprezzare i fumetti e a valorizzarli come dovuto, mentre per i soliti bigotti disinformati (aka il 90 % del paese) vanno etichettati come "quelle robe là" e accatastati insieme ad altri frivoli passatempi per ragazzini come i videogames, la fantascienza e i congiuntivi. Povera Italia...
Purtroppo succede solo in Italia uno schifo del genere... magari il figlio della signora guarda film porno su siti per maggiorenni e magari avrà dieci/undici anni ed è già sviluppato fisicamente. Magari avrà capito cos'è la masturbazione e cos'è il sesso da solo. I genitori non gli avranno spiegato niente ed avrà dovuto capire tutto da solo. Perchè per i genitori è solo un bambino, il loro bambino indifeso... Ma imparassero prima a fare i genitori e poi a criticare il resto!!
RispondiEliminaè strano, neanche io ho creduto mai ai cavolfiori, a 6 anni sapevo tutto e ora non sono diventata una ninfomane depravata; eppure la stessa persona che ha impedito la mia ignoranza in merito, dice che gli anime sono per bambini, i manga sono roba porno e i giapponesi sono tutti pervertiti; e poi si esalta se spunta fuori un anime che guardava da piccola perché non sa che è giapponese..... che non ha senso.
RispondiEliminaNoi che li leggiamo i manga sappiamo riconoscere a ogni titolo e genere il suo tipo di valore; la maggior parte delle persone che non conoscono a fondo i manga e li criticano NON VOGLIONO saperne di più, per loro è molto più comodo criticare e dire che un manga è porno "perché sì", e non mettere in discussione i loro falsi principi; io mi preoccupo seriamente su come possono crescere i bambini in un posto dove un anime "è una cosa fuorviante e dannosa ma noi la modifichiamo perché ci fa comodo per vendere gli zainetti ai marmocchi".
Purtroppo succede questo quando qualcuno pretende di avere giudizi su qualcosa che non conosce minimamente.
RispondiEliminaLo stesso identico discorso si potrebbe fare su Metal=Satanismo.
Purtroppo finchè le persone continueranno a essere ignoranti e a giudicare le cose senza conoscerle sarò cotretto a sentirmi dire "Grande e grosso come sei leggi ancora i fumetti?!"
Il tuo commento è stato pubblicato, e l'autrice del post ti ha anche definito "pseudo intellettuale".
RispondiEliminaLOL.
@Giovanni: i congiuntivi ormai sono fantascienza pura. ;)
RispondiEliminaAd ogni modo pensavo che fossimo arrivati allo "step" superiore, ovvero all'accettazione che, anche un prodotto "di serie B" (come molti pensano sia un certo tipo di letteratura, oppure i fumetti) fosse COMUNQUE un prodotto culturale. Invece no. Siamo ancora allo stato in cui i ragazzi fanno a cazzotti perchè hanno visto I cavalieri dello Zodiaco. Brrrr....
@Ciro: mah, mia mamma parcheggiava pure me davanti alla Tv. Però la mamma l'ha saputa fare e non mi ha mai imposto restrizioni. Evidentemente la generazione dei genitori di oggi non è in grado di capire che un bimbo (di oggi) è decisamente più intelligente di un suo omologo di 10/15 anni fa.
@lapersianaperta: bel nickname! ;D
Comunque sì, non c'è apertura mentale. Ormai si parla così, giusto per parlare. :)
@hanubis: beh sì, quello è un altro aspetto del problema. :)
@Kame: ho visto. Ho risposto pure. Me l'aspettavo lo "pseudo-intellettuale". E' la frase tipica di quando qualcuno fa notare un errore in un considerazione. :)
Per prima cosa devo dire che la lettura di quel post mi ha divertito quasi quanto le scenette incriminate di DB. XD
RispondiEliminaMa quello che mi viene da pensare è che evidentemente la signora non abbia cognizione della realtà che ci circonda.
La TV è piena di riferimenti sessuali, così come i cartelloni pubblicitari ed i film "per famiglie".
Oltre a questo ovviamente ci sono tonnellate di pregiudizi e stereotipi in quel post.
Io non ho mai fatto a botte con nessuno, eppure il mio manga ed anime preferito è proprio "Ken il Guerriero".
La signora (ed i genitori in generale) non dovrebbero limitare i ragazzi nel vedere questo e quell'anime o questo e quel programma TV, dovrebbero invece cercare di insegnare al proprio figlio a giudicare da solo, in modo da capire le cose da cui si deve prendere esempio da quelle che invece devono rimanere limitate allo schermo della TV (o del PC).
Ciao sommo ho lascito un commento anch'io dimmi che ne pensi!!!cioko web
RispondiEliminaBuongiorno a tutti!
RispondiEliminaVorrei fare qualche piccola precisazione in merito al post e ai relativi commenti: il figlio in questione della Signora (che sarei io!) all'epoca aveva 5 anni. E il merito del mio articolo non era una condanna ai cartoni giapponesi (pardon: anime e manga) ma al mancato avviso circa il loro contenuto.
A me non me ne importa nulla che il vecchio maniaco “guru di un qualcosa” sia (come scrivi tu) un cliché stra-abusato sin dalla narrativa del X secolo). E non credo che un vecchio che chiede a una bambina di mostrargli le mutandine in cambio di qualcosa non debba essere considerato un pedofilo. O se preferisci vecchio porco.
Piuttosto sono sconvolta dalla reazione al mio post da parte dei sostenitori di anime e manga! Sul nostro blog abbiamo affrontato moltissimi argomenti tra politica, arte, sesso, scienza, religione… (andate a vedere, fatevi un giro!) ma nessuno di questi ha mai scatenato risposte così violente (non sapete quanti commenti siamo state costrette a cancellare a causa del loro contenuto volgare e ingiurioso).
Ragazzi, tranquilli! Sono solo fumetti! Perché vi accalorate tanto?
E a proposito di congiuntivi, Mr. Giobblin, mi hanno fatto sorridere alcuni commenti sul nostro blog proprio da parte di sostenitori di Dragon Ball: così sgrammaticati che probabilmente i loro autori pensano davvero che il congiuntivo sia una malattia degli occhi!
Ora basta però, scusatemi, ma devo andare a buttare qualche sasso dal cavalcavia!
ALicE
Benvenuta, Alice. :)
RispondiEliminaMi permetto di darti del tu, se posso. Io penso che il "problema" del tuo post sia riconducibile al fatto che da noi, prodotti come anime, manga, cartoons, comics e strip vengano comunemente assimilati come "qualcosa per bambini". Quando in realtà non è così.
Naturalmente si prestano alla visione dei più piccini, il loro scopo primario nella maggior parte dei casi è quello del loro intrattenimento, e alcuni sono più adatti di altri; ma anche su un cartone come Heidi possiamo parlare un mese intero su quali sono i messaggi che trasmette e quali sono i suoi vari piani interpretativi. Non è un caso infatti che l’opera originale della Spyri tratti di tematiche quali l’analfabetismo, l’handicap e il lavoro minorile.
Penso che il tuo post su Dragon Ball abbia suscitato clamore in quanto denota poca conoscenza dell’opera e del contesto, oltre che pregiudizi e banalità. Gli esempi da te riportati, che ti hanno scandalizzata, sono come quelle intercettazioni telefoniche, che decontestualizzate possono sembrare tutto e il contrario di tutto. Probabilmente, se il tuo bambino si divertiva nel guarda Goku che smutanda Bulma e ne rimane terrorizzato, è perchè lui stesso ha capito che il simpatico "supereroe" non aveva la più pallida idea che la ragazza fosse "una ragazza", diversa cioè dal nonno in quanto persona senza pene.
Mamma mia! Che scandalo! Che scena volgare! :D
Facevo poi l'esempio del " vecchio guru maniaco" per sottolineare il fatto che in un qualsiasi tipo di narrazione ci sono clichè, stereotipi e archetipi ricorrenti, la maggior parte dei quali hanno radici culturali. In tutti i cartoni animati giapponesi (nessuno escluso) troverai un vecchio maniaco o anche solo “un maniaco”. Cosa che tra l’altro si vede tutti i giorni per strada (non facciamo i bigotti, i vecchietti – e non solo - sono uguali in tutti i paesi del mondo). Naturalmente questo viene portato all’eccesso nei fumetti e nei cartoni.
Il discorso che fai tu, per come la vedo io, ha un cortocircuito paradossale.
Bisognerebbe avvisare del contenuto dei cartoni animati. Oh bella! Ma se sono “solo” roba per bambini, che avviso vuoi avere? Quindi ammetti che i cartoni animati non sono “cose per bambini”. E allora perché lasci tranquillamente che tuo figlio li guardi, salvo poi “scandalizzarti” se trovi scene che per te non sono adatte ai più piccini?
“Attenzione, nel cartone di Snoopy c’è un brachetto che fa palesemente filosofia, scrive libri e crede di essere il Barone Rosso”. Questo è l’avviso che dovremmo riportare prima della messa in onda del cartone su Charlie Brown e compari.
Credi davvero che perché in un cartone un cane si comporta così, un bimbo sia portato a credere che tutti i cani si comportino in quel modo? Non penso. Se ha dietro un genitore che gli spiega la distinzione tra finzione e realtà, persino un bimbo di 5 anni può apprezzare i Peanuts. Le cui strisce e i cui cartoni animati non sono per nulla per bambini.
Ad essere sincero, me la spasso quando leggo che "non va bene che i bimbi guardino i cartoni animati dove ci sono vecchi sporcelloni", salvo poi leggere che "Il re leone" è il cartone animato Disney più bello e il più amato dalle famiglie con bambini".
Mi piace sempre sottolineare che il Re Leone parla di un omicidio - Scar che assassina Mufasa - e vendette, per inteso. Infatti è la rielaborazione dell’Amleto.
Quindi un assassino va bene, mentre un maniaco no? :)
Solitamente non commento mai, ma in questo caso voglio fare un'eccezione.
RispondiEliminaPenso che le scenette come quelle riportate da alice siano da depravati, se viste con occhi da depravati, divertenti se viste con gli occhi di un bambino!
Alice ci sono cose molto peggiori di cui preoccuparsi e non qualche cartone giapponese che scherzosamente sottolinea la differenza tra maschietti e femminucce.
Riporto un testo molto bello che giudico attinente di Anthony de mello.
_________________________________
Un prete cattolico va a fare un pic-nic con un gruppo di ragazzini tra gli otto e i dieci anni. Sono sulla spiaggia e vanno avanti, mentre il prete si trova in retroguardia con intorno tre o quattro ragazzi. Quelli davanti s'imbattono in una donna anziana che è una prostituta, e le dicono:
"Ciao" e lei: "Ciao". I ragazzi le chiedono: "Chi sei?". Lei risponde: "Sono una prostituta".
Loro non sanno cosa significhi, ma fingono di saperlo.
Uno dei ragazzi, che sembra un po' più esperto degli altri, dice: "Una prostituta è una che fa certe cose se la paghi.
Gli altri chiedono: "Farebbe quelle cose, se noi la paghiamo?". "Perché no?" è la risposta.
Così, fanno una colletta e le danno i soldi, dicendo: "Adesso che ti abbiamo dato i soldi, ci fai quelle certe cose?". Lei risponde: "Certo, ragazzi, cosa volete che faccia?". L'unica cosa che viene in mente ai ragazzi è farla spogliare. Così, lei si spoglia. Loro la guardano: non hanno mai visto una donna nuda prima di allora. I ragazzi non sanno cos'altro farle fare, e così le dicono: "Potresti ballare?. E lei: "Certo". Tutti si mettono in cerchio, cantando e battendo le mani; la prostituta muove il didietro e i ragazzi si divertono un mondo.
Il prete vede tutto: corre da loro e si mette a urlare contro la donna. In quell'attimo, i ragazzi persero l'innocenza: fino a quel momento, erano puri, splendidi.
Ci si potrebbe inventare una sorta di PEGI per gli anime, perchè se è vero che Dragon Ball (che tra l'altro non sopporto, pur apprezzando gli anime) resta per un pubblico principalmente adolescente (quindi non prettamente adulto) è pur sempre per adolescenti, non per bambini.
RispondiEliminaPerchè un tredicenne è diverso da uno che ha 5 anni, e interpreta le immagini in modo diverso.
Una sorta di Pegi non risolverebbe il problema (nei videogiochi risolve ben poco) ma darebbe ad alcuni una buona guida sul cosa vedere o acquistare, senza commettere l'errore di comprare qualche cartone animato per il figlio e ritrovarsi tra le mani Violence Jack (che è invedibile persino per i depravati).
condannare così una cosa che non si conosce affatto,ritenendola "pornografica" è davvero inaccettabile.
RispondiEliminaquando poi queste "mamme paladine del pudore" lasciano guardare ai propri figli programmi(falsi,idioti,subdoli, ecc. ecc.)come: GRANDE FRATELLO (dove il sesso è all'ordine del giorno e tra l'altro è la rappresentazione più veritiera sull'ignoranza dell'umanità),AMICI(programma dove di arte,non c'è un bel niente,ma ci sono pianti,litigi e quant'altro.
Semplicemente perchè un'opera (perchè i manga sono vere e proprie opere d'arte),viene snobbata come "roba per bambini",passandola in TV in palinsesti del tutto errati,lasciata alla visione di chi non sa assolutamente cosa sta guardando. Sarebbe meglio accettare la propria "ignoranza" rispetto all'argomento di cui si sta parlando e cercare di informarsi a riguardo,prima di sputare sentenze,ripeto,false e senza fondamenta!
Signora Alice, lei ha ragione a voler essere avvisata sul contenuto di qualcosa che i suoi figli guarderanno, ma se il problema è soltanto il non essere stata avvertita che in Dragonball c'erano scene erotiche, allora lei ha sbagliato l'oggetto della sua indignazione. Non importa che l'eremita sia un vecchio maiale, non importa se Goku sfila le mutande di Bulma; la colpa è di chi, in Italia, ha detto a lei e a migliaia di altri genitori che Dragonball è per bambini solo per guadagnarci sopra. Ho letto un post in cui lei dice di non essere a favore della censura; allora non faccia moralismi sul sangue dal naso del maestro Muten, protesti al MOIGE che ha presentato gli anime come roba per l'infanzia. Le scene che l'hanno indignata sono sul dvd, non nella versione televisiva censurata, però se lei pensava che Dragonball fosse adatto a chi ha 5 anni è solo perché in Italia c'è questa censura insensata.
RispondiEliminaCome è già stato detto in un commento sopra, dipenda da chi le guarda. Per il bambino erano scene divertenti e spassose, nulla di che. Il genitore, non so perchè, abituato probabilmente a vedere pornografia ovunque, l'ha vista anche li e ha reso il cartone pornografico per il bambino, che si affida al giudizio del genitore, giudizio molto sbagliato.
RispondiEliminaIo, e penso molti altri qui, sono cresciuto con gli anime, tra cui Ken il Guerriero...e nonostante questo non vado in giro tentando di far esplodere persone con le dita .-.
@sommobuta: ah, grazie! :)
RispondiEliminaPrima di partire a razzo coi commenti anti-razzisti su chi non conosce cosa, leggiamo bene.
RispondiEliminaLa signora contesta inizialmente il termine "cartone animato", salvo poi concentrarsi sul vero problema da lei ribadito dell'età non riportata chiaramente sulla confezione del DVD.
Ora io non ho il DVD a portata di mano. Però ritenere quelle scene come "SESSO" mi pare leggermente esagerato, visto che anche in questo caso chi accusa non conosce il significato del termine: l'ambito in questo caso è quello giuridico.
Riporto da Wikipedia:
"Il sesso nel diritto è il rapporto tra individui, naturalmente teso alla riproduzione, che consiste in differenze biologiche e psichiche e in attività unitive spirituali e corporee."
Al giorno d'oggi rapportiamo alla parola sesso fin troppe cose, tra cui persino la nudità senza contatti (persino la masturbazione "solitaria").
I casi di Goku e Bulma/Bulma e Muten possono essere ampiamente approvati come scene NON SESSUALI, ma neanche di NUDITA'. Non si vede niente!
Il contesto poi va capito: la scena in cui Goku fa "pat pat" al bacino di Bulma è esilarante!
Perchè Goku non ha la minima idea di quello che sta facendo, non c'è malizia o altro.
E se ci si scandalizza al giorno d'oggi che i bambini non possano vedere neanche biancheria intima, allora andrebbero rinchiusi nella loro camera fra quattro mura bianche ed un letto (ah, ed andrebbero tenuti nudi).
Carissima signora,
RispondiEliminaMi fa il piacere di spiegare come suo figlio che all'epoca aveva 5 anni è stato capace di utilizzare il pc per trovare una scena, censurata in Italia, su internet?
Molti bambini all'età di cinque anni ancora non riescono ad imparare a leggere e a scrivere e anche chi è più precoce e ci riesce, di certo non sarebbe capace di utilizzare al meglio una tastiera, un motore di ricerca come google e un programma java per vedere il video tanto "incriminato". Suo figlio percaso è un genio precoce? O per caso è stato educato fin dall'età di 3 anni ad utilizzare il pc? Perchè non racconta tutta la verità? Lei ha scritto nel post che sentiva ridere suo figlio dalla cucina, quindi suo figlio, di cinque anni, era su internet a computer da solo? O forse stava vedendo un dvd come windows media player? Anche in questo caso è da chiarire dove ha preso il dvd? Glielo ha comprato lei?
La responsabile dell'accaduto alla fine è lei non il dvd. Se suo figlio stava su internet da solo allora poteva benissimo andare a finire su un sito porno senza accorgesene, a volte i pop up si aprono da soli ed hanno contenuti del genere... Se invece lei ha comprato quel dvd a suo figlio la responsabilità è sempre sua perchè non ne ha controllato il contenuto. Ma lo sa che dragon ball è uno shonen e quindi è per un pubblico adolescenziale e non per bambini come suo figlio? E' inutile accusare un prodotto che non c'entra niente con l'accaduto. I "cartoni" trasmessi in tv sono censurati e quindi suo figlio li può guardare, mentre quelli sui dvd o che si trovano su internet non lo sono. Io personalmente credo che l'errore sia suo, anche perchè ho alle spalle l'esperienza dei miei genitori che quando mi compravano una cassetta video, si perchè quando avevo l'età di suo figlio non esistevano ancora i dvd, prima di darmela e farmela vedere la visionavano loro per assicurarsi del contenuto. I figli non vanno sempre controllati e bisogna lasciargli libertà, questo è vero, però quando sono ancora in un età precoce sarebbe bene informarsi su quello che guardano, specialmente se siamo noi a fornirglielo. In ogni caso lei potrebbe informarsi meglio sul mondo degli anime e dei manga, anche perchè suo figlio ci crescerà con questi "cartoni animati" mi creda e ne andrà anche fiero un giorno, perchè al di là dei contenuti giudicati da voi " sessuali", vi sono anche altri messaggi morali davvero di alto valore come l'amicizia, l'amore, il coraggio, l'impegno e il dolore per conquistare e difendere un ideale. Spero che non diventi una di quelle mamme , se non lo è già, che fanno pregiudizi su tutto e che per il "bene" dei figli sono pronte a criticare tutto. Ogni cosa va a suo tempo e a suo modo..
Le auguro tante belle cose, a lei e al suo bambino.
Ciro la scena l'ha vista su DVD non su internet...
RispondiEliminaDa notare:
RispondiElimina"Ma se la cosa più bella è la vostra reazione spropositata all’articolo????
Neanche stessimo parlando di… Dante? Raffaello? Beethoven…" - (indovinachi)
Toriyama invece è una pezza da sedere? XD
Sulla fanpage di sommobuta, Silvio Rocchi scrive: "caro Sommo, in proposito al tuo articolo "OMMIODDIO! Ci sono ancora persone che ragionano così!"... ho riconosciuto che il filmato incriminato è quello de "La nascita degli eroi", film di circa 80 minuti del '96, che è sostanzialmente il riassunto di Dragon Ball fino alla saga del Red Ribbon, ridisegnato in stile GT e dallo stesso staff. Lo si può riconoscere dal fatto che le scene "hard" possono essere trovate solo in questa versione, dato che la Mediaset le ha censurate da parecchio tempo.
RispondiEliminaEbbene, dato che la madre in questione si lamenta tanto di come certe scene possano essere messe in un "prodotto per bambini", sono andato a guardarmi la copertina del mio DVD originale... e che ti trovo? "SI CONSIGLIA LA VISIONE AD UN PUBBLICO ADULTO"! Quindi la mammina ha poco di cui lamentarsi, dato che è proprio lei che lo fa vedere al figlio, non curandosi di leggere eventuali avvertenze! Detto questo, anche io come te avevo visto tutto da bambino e sono venuto su benissimo lo stesso... l'ignoranza è proprio una brutta bestia!"
:)
Non che fosse necessaria una conferma, questi avvertimenti campeggiano ovunque sui DVD di anime vari. ;)
RispondiEliminaLeggere tali raccomandazioni avrebbe risparmiato alla frettolosa madre il tempo di scrivere un lungo ed inutile post e -ovviamente- la sacrosanta valanga di indignazione da parte dei vari cultori.
Non so perché non riesco ad entrare col mio nickname di Google, nel caso leggesse qualcuno che mi conosce, sono Cercavoce.
RispondiEliminaMi ricordo benissimo di quel cartone, lo vidi da piccolo in tv e ricordo abbastanza bene la scena in cui c'è il "terribile pat pat". Risi molto, davvero, ma ciò che ricordo di più è il finale, in cui piansi molto.
Mi piacque davvero tanto e le scene, seppur credo censurate (erano in tv e in effetti non ricordavo le immagini di "nudo"), mi fecero solo ridere, null'altro.
Penso sempre che sia tutta una questione di coscienza e di consapevolezza. Se uno vuol pensare male, pensa male anche con le scene censurate e con l'avvertenza, se uno non pensa male (notare il doppio significato di "pensa male"), non ci pensa neanche con le scene originali. ^_^
E si sappia che se un bambino "cresce male" non è per i messaggi che stanno dietro ai cartoni/anime/fumetti/film, né a quelli subliminali (sempre che ci siano, a parte quello di Bianca e Bernie gli altri della Disney mi sono sempre parsi delle stupidate), ma solo a come esso viene preparato e come la sua coscienza si sviluppa.
Ma qui entro nel noioso campo della pedagogia. Meglio lasciar stare, tanto i sordi restan sordi ^_^
@Kira: esempio splendido :o
esatto...toriyama non è una pezza...è un artista come tutti gli altri, ha faticato per creare questa storia, non si può screditarlo cosi
RispondiEliminaQuand' ero piccolo mi piaceva moltissimo guardare dragonball, purtroppo però mia madre, viste le innumerevoli scene di violenza presenti nell' anime, me ne impedì categoricamente la visione fino a che non diventai un pò più grande. Questo a dimostrare che non è così difficile scegliere ciò che i figli possono o non possono vedere, basta prestare un po' d' attenzione!
RispondiEliminaChe dire... hai tutta la ragione del mondo Buta, anche a me vengono i brividi a sentire ancora queste cose. E anche io come praticamente tutti dall'80 in poi sono cresciuto con i cartoni più violenti del mondo, a partire da Ken, Saint Seiya, tutti i robottoni, l'Uomo tigre, Dragonball, e aggiungici tutti quelli che si guardavano mie sorelle (sono più grandi e detenevano il controllo XD). E aggiungici X-Files, se si vuol parlare di cose pesanti, ché all'asilo lo guardavo. Inserisci poi videogiochi come Mortal Kombat 4, dove volavano teste e c'erano fontanelle di sangue, Tekken 3, Driver e mille altri.
RispondiEliminaOra si consideri che non ho mai fatto a botte, non ho mai violentato in nessuna maniera nessuna ragazza/donna di questo mondo, e sono una delle persone più tranquille di questa terra. Faccio teatro, cosplay, il DAMS, suono. Ho una mentalità assai aperta, e sono un pò più saggio dei miei coetanei che non hanno vissuto ciò, probabilmente anche grazie a tutte queste cose.
Che poi è molto più semplice di come la si faccia, la situazione. Più qualcosa è lontano dalla realtà, meno sarà oggetto di simulazione. Più semplice di così ;)
P.s. E pensare che mia madre è una di quelle che dice giochi violenti=violenza -.-
guarda che la signora in quell'articolo ha specificato di aver controllato chiaramente sulla copertina del DVD e di non aver trovato scritto niente del genere, in quell'articolo non si sta lamentando perchè in un prodotto per bambini ci sono scene non adatte, si sta lamentando proprio perchè è un prodotto non adatto ai bambini eppure non è stato segnalato.
RispondiElimina