Ieri sera io e Deborah abbiamo visto Dracula Untold.
E che ve lo dico a fare?
Film trashone che più trashone non si può. Ma era esattamente quello che ci aspettavamo che fosse, e alla fine quell’ora e mezza di divertimento spicciolo il film ce l’ha regalato. Sì, si tratta della classica pellicola (occhio, che sto per usare la locuzione tanto odiata) “da vedere a cervello spento”.
E va bene così.
La cosa che ci ha piacevolmente sorpreso è stato il constatare che almeno per questo truzzissimo Dracula Untold gli autori hanno scelto di mostrare il vampiro nella sua accezione più classica.
E di questi tempi non è una cosa da poco.
Quando si parla di vampiri ormai bisogna fare i conti con quella terribile figura sbrilluccicosa dalla Mayer.
E in questo senso, Twilight ha fatto solamente del male alla cultura del fantastico.
Non trovate?
Intendiamoci: i libri del faccia di Cullen non sono nemmeno tanto brutti (o quantomeno sono meno brutti di quanto la gente pensi che siano). Sono harmony mascherati da fantasy, adatti per un pubblico di ragazzine. E per quel target sono libri perfettissimi.
Il guaio è che ormai, quando si parla di vampiri, il termine di paragone non è più Dracula, capostipite del genere, bensì Edward Cullen.
Anche nelle discussioni più semplici non si parla più della figura del succhiasangue come di un qualcosa di terribile e leggendario, bensì come di un personaggio dolce e romantico, lovvissimo e bellixximo che fa sciogliere il cuore in un brodo di giuggiole.
E la cosa è un tantinello inquietante.
Per il motivo sbagliato*.
Rimaniamo sopresi e siamo contenti se una pellicola come Dracula Untold ci presenta il vampiro “classico” (quindi normale), e non la sua controparte Cullosa.
Insomma: il livellamento verso il basso continua la sua folle corsa. E se pensavamo di essere arrivati sul fondo del barile, facendo beceri paragoni già di per sé inconcepibili, sono anni che stiamo raschiando. Questo perché la figura del vampiro, il "Dracula" tanto per intenderci, sta scomparendo.
Anche questo Untold deve fare i conti con faccia da Cullen, perchè anche lui è bellixximo e dannatixximo e fa quello che fa per ammore. E gira e rigira ci ritroviamo sempre a fare quel commento: “Meno male che però non sbrilluccica, e i vampiri di Untold non sono come i vampiri di Twilight.”
Ma come si è arrivati a questo punto? Com’è stato possibile che una serie di libri tutto sommato dimenticabili siano riusciti ad attecchire così tanto l’immaginario collettivo e intaccare la figura “classica” del vampiro?
Non so dare una risposta: marketing, globalizzazione, mitizzazione, voglia di qualcosa di nuovo e diverso.
Forse.
Fatto sta che io personalmente sono sempre stato attratto dal Dracula classico. Sono cresciuto nel mito del Principe delle Tenebre, il romanzo di Bram Stoker è uno dei miei preferiti**, e tutta la mia infanzia è stata segnata dalla figura del vampiro così come il vecchio ubriacone irlandese l’aveva tracciata.
Nei film, telefilm e cartoni animati che mi hanno cresciuto e pasciuto il vampiro era tratteggiato sulla base di Dracula. Da piccolo a carnevale mi vestivo da Dracula, e quando chiedevo a mia mamma di raccontarmi qualche storia dell’orrore, lei mi raccontava sempre di Dracula che si scontrava con Van Helsing, e alla fine Van Helsing tirava le tende e lo inceneriva.
Sì, esattto: mi raccontava di uno dei tanti film con Christopher Lee che lei aveva visto da giovane.
Persino nonno Vlad della serie tv “I mostri” (The Munsters), per quanto simpatico e bonario fosse, era pur sempre un mostro succhiasangue, così com’era un vampiro classico il leggendario cartoon (tratto da una serie di libri molto popolari) “Little Dracula”.
L’unica eccezione?
Il conte Dacula.
Ma là la colpa non era di Dacula, bensì dei suoi servitori, che avevano utilizzato gli ingredienti sbagliati per svegliare il loro padrone. Al posto del sangue avevano usato della passata di pomodoro, e invece di avere un succhiasangue si erano ritrovati il primo vegano della storia della TV.
Ecco, forse una risposta alle domande di cui sopra l’ho data inavvertitamente. Sono davvero cambiati i tempi. E i faccia da Cullen hanno preso il posto nei cuori e nella testa di bambini e ragazzini di mezzo mondo allo stesso modo in cui Dracula e derivati stregarono la mia testa e il mio cuore.
Il guaio è che spesso, chi idolatra i faccia da Cullen non ha la più pallida idea di chi siano Dracula e soci. E pensano che i vampiri "veri" siano solamente quelli sbrillucicosi.
Piuttosto triste, vero?
--------
*E qui parte la prima bordata: per quanto adori il film di Coppola, non gli perdonerò mai il fatto di avere a conti fatti trasformato Dracula in un film d'amore e il vampiro in un dongiovanni.
**Ho ancora nel naso il tanfo che investe i cacciatori di vampiri quando penetrano nella tenuta di Carfax. Mentre leggevo quelle righe mi si rivoltò lo stomaco e sentì proprio la zaffata penetrare nelle narici.
La forza della (buona) letteratura...
E che ve lo dico a fare?
Film trashone che più trashone non si può. Ma era esattamente quello che ci aspettavamo che fosse, e alla fine quell’ora e mezza di divertimento spicciolo il film ce l’ha regalato. Sì, si tratta della classica pellicola (occhio, che sto per usare la locuzione tanto odiata) “da vedere a cervello spento”.
E va bene così.
La cosa che ci ha piacevolmente sorpreso è stato il constatare che almeno per questo truzzissimo Dracula Untold gli autori hanno scelto di mostrare il vampiro nella sua accezione più classica.
E di questi tempi non è una cosa da poco.
Quando si parla di vampiri ormai bisogna fare i conti con quella terribile figura sbrilluccicosa dalla Mayer.
E in questo senso, Twilight ha fatto solamente del male alla cultura del fantastico.
Non trovate?
Intendiamoci: i libri del faccia di Cullen non sono nemmeno tanto brutti (o quantomeno sono meno brutti di quanto la gente pensi che siano). Sono harmony mascherati da fantasy, adatti per un pubblico di ragazzine. E per quel target sono libri perfettissimi.
Il guaio è che ormai, quando si parla di vampiri, il termine di paragone non è più Dracula, capostipite del genere, bensì Edward Cullen.
Anche nelle discussioni più semplici non si parla più della figura del succhiasangue come di un qualcosa di terribile e leggendario, bensì come di un personaggio dolce e romantico, lovvissimo e bellixximo che fa sciogliere il cuore in un brodo di giuggiole.
E la cosa è un tantinello inquietante.
Per il motivo sbagliato*.
Rimaniamo sopresi e siamo contenti se una pellicola come Dracula Untold ci presenta il vampiro “classico” (quindi normale), e non la sua controparte Cullosa.
Insomma: il livellamento verso il basso continua la sua folle corsa. E se pensavamo di essere arrivati sul fondo del barile, facendo beceri paragoni già di per sé inconcepibili, sono anni che stiamo raschiando. Questo perché la figura del vampiro, il "Dracula" tanto per intenderci, sta scomparendo.
Anche questo Untold deve fare i conti con faccia da Cullen, perchè anche lui è bellixximo e dannatixximo e fa quello che fa per ammore. E gira e rigira ci ritroviamo sempre a fare quel commento: “Meno male che però non sbrilluccica, e i vampiri di Untold non sono come i vampiri di Twilight.”
Ma come si è arrivati a questo punto? Com’è stato possibile che una serie di libri tutto sommato dimenticabili siano riusciti ad attecchire così tanto l’immaginario collettivo e intaccare la figura “classica” del vampiro?
Non so dare una risposta: marketing, globalizzazione, mitizzazione, voglia di qualcosa di nuovo e diverso.
Forse.
Fatto sta che io personalmente sono sempre stato attratto dal Dracula classico. Sono cresciuto nel mito del Principe delle Tenebre, il romanzo di Bram Stoker è uno dei miei preferiti**, e tutta la mia infanzia è stata segnata dalla figura del vampiro così come il vecchio ubriacone irlandese l’aveva tracciata.
Nei film, telefilm e cartoni animati che mi hanno cresciuto e pasciuto il vampiro era tratteggiato sulla base di Dracula. Da piccolo a carnevale mi vestivo da Dracula, e quando chiedevo a mia mamma di raccontarmi qualche storia dell’orrore, lei mi raccontava sempre di Dracula che si scontrava con Van Helsing, e alla fine Van Helsing tirava le tende e lo inceneriva.
Sì, esattto: mi raccontava di uno dei tanti film con Christopher Lee che lei aveva visto da giovane.
Persino nonno Vlad della serie tv “I mostri” (The Munsters), per quanto simpatico e bonario fosse, era pur sempre un mostro succhiasangue, così com’era un vampiro classico il leggendario cartoon (tratto da una serie di libri molto popolari) “Little Dracula”.
L’unica eccezione?
Il conte Dacula.
Ma là la colpa non era di Dacula, bensì dei suoi servitori, che avevano utilizzato gli ingredienti sbagliati per svegliare il loro padrone. Al posto del sangue avevano usato della passata di pomodoro, e invece di avere un succhiasangue si erano ritrovati il primo vegano della storia della TV.
Ecco, forse una risposta alle domande di cui sopra l’ho data inavvertitamente. Sono davvero cambiati i tempi. E i faccia da Cullen hanno preso il posto nei cuori e nella testa di bambini e ragazzini di mezzo mondo allo stesso modo in cui Dracula e derivati stregarono la mia testa e il mio cuore.
Il guaio è che spesso, chi idolatra i faccia da Cullen non ha la più pallida idea di chi siano Dracula e soci. E pensano che i vampiri "veri" siano solamente quelli sbrillucicosi.
Piuttosto triste, vero?
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*E qui parte la prima bordata: per quanto adori il film di Coppola, non gli perdonerò mai il fatto di avere a conti fatti trasformato Dracula in un film d'amore e il vampiro in un dongiovanni.
**Ho ancora nel naso il tanfo che investe i cacciatori di vampiri quando penetrano nella tenuta di Carfax. Mentre leggevo quelle righe mi si rivoltò lo stomaco e sentì proprio la zaffata penetrare nelle narici.
La forza della (buona) letteratura...
Ma quindi, la colpa può essere data a Coppola?
RispondiEliminaPare di sì.
La risposta che mi sono dato è che è naturale. Nel senso che, ci piaccia o no, il vampiro creato dalla Meyer, ha avuto la forza del mito.
E quindi ce lo teniamo.
Non c'è niente da fare.
Il vero guaio è che il vecchio mito è stato rinnegato, anzi semplicemente sepolto, senza che gli sia mai stata data una possibilità, per una serie di fattori anch'essi spiegabilissimi: uno fra tutti la distanza dell'opera dalla sensibilità odierna.
E tu mi dirai che la sensibilità odierna è vanesia.
Sì, e infatti stiamo sui nostri blog a parlarne da cinque anni almeno. :)
Beh a Gary Oldman mancava solo la luccicanza, tutto sommato. :3
EliminaDiciamo che quello che il mito del vampiro stokeriano s'è' costruito in 100 anni, quello della Mayer se l'è costruito in 10. Tenendo conto dei mezzi di comunicazione ci può anche stare.
E' però abbastanza inquietante come gli adepti del nuovo mito rinneghino con forza senza nemmeno voler sapere cosa sia quello precedente. Quello fa paura. I vampiri sono Edward, non sia mai diventino Dracula.
Di più: qualsiasi vampiro oggi deve per forza essere almeno un po' Edward. Sennò non è vampiro. Vedi proprio l'Untold.
Non ho mai amato il trma "fantasy" dei vampiri, amo molto di più il fantasy classico medievale a quello Dark e l' unica serie di pellicole a tema che mi sia mai piaciuta (delle pochissime) che ho visto è que
RispondiEliminala di Blade che nel suo essere una trashata è figo di brutto.
In sintesi, non ho molto da dire, se non che i faccia di Cullen mi fanno schifo.
Eppure Dracula di Stoker mi permetto di consigliartelo, è un gioiello. ;)
EliminaNon posso che quotare! Veramente intrigante ed affascinante! XD
EliminaMi pare sia l' unico romanzo di vampiri che ho letto a parte uno da ragazzino di quelle collane per ragazzi stile "Piccoli brividi".
Forse perché a me dei vampiri piace l' impatto fisico e quindi preferisco film e fumetti al riguardo.
Assolutamente d'accordo con te, soprattutto riguardo al film di Coppola, che per me è il vero antenato di Cullen. Quando si parla di vampiri, io suggerisco sempre, come film, "30 giorni di buio". Quelli sono Vampiri con la V maiuscola!!! Non potrò mai dimenticare la sequenza dell'attacco alla città, una carneficina da oscar!!! Devo procurarmi ad ogni costo la graphic novel!
RispondiEliminaEcco, io ho letto il fumetto (bello), ma non ho visto il libro. :D
EliminaNel film di Coppola Dracula l'ho trovato molto "classico" sopratutto nella prima parte dentro il castello, dopo nelle scene di Londra perde qualcosina. Se poi voglio vedere un Dracula che non guarda in faccia nessuno mi vedo Nosferatu di Herzog
RispondiEliminahttp://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/d/db/Nosferatu_Kinski.jpg
Il Nosferatu di Herzog è splendido. Ma a questo punto: Murnau? ;)
Eliminaah d'accordissimo con te Sommo :)
EliminaAh ecco: nel mio commento faccio riferimento a un Nosferatu, ma a dirla tutta mi rividi sia quello di Herzog sia l'originale del 1922 (e la ci voleva proprio l'amico intenditore per trovarmelo XD)
EliminaIl libro originale di Dracula è bellissimo, uno dei pochi esempi di romanzi epistolari che mi siano piaciuti, peccato che ultimamente la figura del vampiro sia stata così rivoluzionata.
RispondiEliminaSempre in tema vampiri, hai mai visto il film "Only lovers left alive"? Lì c'è una visione "moderna" dei vampiri che però mi è piaciuta parecchio. Dagli un'occhiata se ti capita che merita secondo me.
OT Ma il blog dei libri? L'hai abbandonato?
No, non l'ho visto. Segno.
EliminaButa's Bookmark torna domani. Facci un salto. ;)
Sommo, mentre leggevo mi è venuto un parallelo al contrario. Io sono fan di batman e quindi tempo fa mi son detto: "bene, cerchiamo di recuperare vecchie storie". Per alcune mi è andata bene, per altre....beh, il batman tranquillo e che è amicone di tutti non mi è proprio piaciuto.
RispondiEliminaIn questo caso è successo il contrario, da una figura mitica e tenebrosa e prevalentemente malvagia si è arrivati a un...boh, meglio evitare la parola. Magari tra 10-15 anni, o anche prima, ci sarà qualcuno che farà tornare i vampiri, veri vampiri. Purtroppo (ma grazie al cielo) le cose cambiano, la fortuna è trovarsi nei periodi di cambiamento "buoni" :D
anche io OT: ma il buta's bookmark??
Con Batman però il discorso è molto più ampio è diverso. Il Batman originale di Kane, pur con tutti i limiti dell'epoca, era tenebroso e oscuro al pari di quello che poi è stato ripreso da Miller e da Moore a fine anni 80, e che conosciamo oggi. Ha vissuto quella ventina d'anni d'oblio comica, colpa (o merito, chè comunque ha contribuito parecchio alla sua divulgazione) del telefilm che trainava il fumetto (che quindi, come succede oggi coi film Marvel, vi si adattava).
EliminaButa's Bookmark torna domani. Facci un salto. ;)
ma in realtà proprio per questo ho fatto il parallelo, come batman ha fatto il ciclo "tenebroso-comico-tenebroso", magari anche i vampiri faranno il loro ciclo "tenebroso-squallido-tenebroso". Io spero che arriverà qualcuno pronto a riportare in auge il vero mito dei vampiri.
EliminaPer il bookmark, attendo con ansia. Nel frattempo ho finito Steelheart...una perla, mi è piaciuto tantissimo, e credo che inizierò a prendere pian piano i vari cicli di Sanderson.
E allora incrociamo le dita e speriamo. :D
EliminaNei vari vampiri cinematografici c'è sempre stata una componente erotica. Poi Coppola l'ha messa alla portata di tutti e sì, forse ha contribuito in larghissima parte a creare il vampiro romantico. Anche se l'idea di associare un certo tipo di romanticismo al mito del vampiro non è che se la sia inventata lui.
RispondiEliminaPerò i libri della Meyer vanno oltre e svuotano il vampiro della componente erotica, lasciando solo quella svenevole e romantica.
E poi, scusa ma questa volta dissento, i libri della Meyer (anzi, il primo, ché la mia esperienza si ferma lì) non sono solo brutti, sono orrendi.
E oltre al fattore Harmony hanno una rappresentazione della donna che è medievale. Ed è questo che li rende deleteri, non il vampiro luccicante.
Che il vampiro fosse (anche) una metafora sessuale è indubbio, ci sono fior fiori di testi e saggi psicologici al riguardo.
EliminaCol senno di poi come dicevo altrove, qui e nei commenti, il Dracula di Coppola sembra davvero un Cullen ante-litteram.
Su Twilight: io non sono riuscito ad andare oltre metà (e libro, e film). Se il film è osceno, il libro (scrittoriamente parlando) non è poi così tremendo. E' esattamente nella media del teen-drama. ;)
Non condivido tanto. Il Dracula di Coppola al massimo è romantico con Mina, ma per il resto è cattivissimo!
EliminaTriste è dir poco...
RispondiEliminaNon ho mai letto i libri, ma ho visto solo il primo film.
Ricordo che la mia ex me lo suggerì mentre lo trasmettevano su Italia 1.
Mi disse: "Vedilo, ti ammazzerai di risate!"
Le risate ci sono state... isteriche per non piangere! Ahah
Come detto nel commento sopra, non sono riuscito ad andare oltre la metà, arrivato alla scena della sbrillucicanza nel bosco ho smesso.
EliminaSommo dai tempo al tempo. Fra qualche anno le ragazzine sinstancheranno di questa visione del vampiro che verrà abbandonata, stagnerà e alla fine sarà ripreso nella sua forma originale e farà un successone. Le mode sono sempre cicliche. :)
RispondiEliminase poi dovessi cercare di spiegare il xk di cosi tanto successo credo che risponderei semplicemente "marketing".
L'idea di base della storia non è nulla di che (il solito bello e dannato, che stavolta è davvero dannato e che continua a recitare una marea di romanticherie), però sono stati davvero abili a pompare il libro facendo una trasposizione con attori che piu modelli non si poteva e una ragazza abb. normale (per gli standard di Hollywood) con cui le ragazzine si potevano immedesimare facilmente. A mio avviso senza i film avremmo già dimenticato i culon.
PS: scusa ortografia e grammatica ma sto usando il cell xD
Che i film siano stati un'enorme cassa di risonanza ai libri e a quel tipo di vampiro è verissimo...
Elimina"Fra qualche anno le ragazzine sinstancheranno di questa visione del vampiro che verrà abbandonata, stagnerà e alla fine sarà ripreso nella sua forma originale e farà un successone. Le mode sono sempre cicliche. :)"
EliminaNon posso che quotare! Già la mia cuginetta conosce il vampiro classico, mica quello di "Twilight"! XD
Il primo chiodo nella bara del vampiro classico l'ha piantato probabilmente Anne Rice, ex autrice di erotica che si riciclò in salsa horror e che sviluppò le storie dei suoi vampiri in un momento in cui la mistica del sangue e il fenomeno del contagio erano molto vivi nella cultura occidentale, e non per motivi vampirici. La Rice ci offre i primi vampiri scopertamente omosessuali, e sfrutta all'osso l'idea del vampiro come rock star (che tuttavia Gail Petersen aveva fatto infinitamente meglio in The Making of a Monster - quello è un romanzo vampirico da recuperare!)
RispondiEliminaPrima ancora c'era stato probabilmente Myriam si Sveglia a Mezzanotte - non tanto il film (per quanto la maggior parte abbia visto solo il film) quanto il romanzo.
Il mix di vampirismo come ribellione e devianza si trovava anche in Lost Boys.
Nessuno di questi esempi, tuttavia, mostrava derive coccolose.
Il Dracula di Coppola recupera l'elemento deviante (Dracula e Mina che si fanno d'assenzio, il continuo richiamo ad elementi sessuali che così espliciti in epoca vittoriana neanche a pagare ecc.) e ci aggiunge la mistica dell'amore che conquista ogni cosa.
Da lì in giù, naturalmente, è tutta discesa.
C'è da dire però che almeno i vampiri della Rice (che a me non piace) rispettavano comunque il canone stokeriano e non infrangevano le leggi vampiriche classiche. Con la Mayer si è andati proprio oltre. Chiamiamolo vampiro chè fa comodo...Anche se è tutt'altro.
EliminaGrazie per il solito prezioso consiglio di lettura. :D
Anche a me è venuta in mente l' opera della Rice. Limitatamente. Perché ho visto solo il film del 94.
Elimina"Nessuno di questi esempi, tuttavia, mostrava derive coccolose."
"Con la Mayer si è andati proprio oltre. Chiamiamolo vampiro chè fa comodo...Anche se è tutt'altro."
Non posso che quotare! Manco in "Buffy" mi pare avessimo visto certe cose! XD
che tristezza.. anche io sono cresciuto con le storie del conte ddddracula,
RispondiEliminala versione di aldo giovanni e giacomo è anche meglio di quella di cullen XD
tornando a noi, quando sentii che twilight era una storia dove i vampiri erano sbrilluccicosi mi venne il voltastomaco!
e per di più il lupo mannaro diventa carico e coccoloso!
MADDAI.
la base del fantasy deve rimanere quella, non è che cambiamo le carte in tavola. Ora facciamo sì che gli orchi sono bravi e gentili! (ops c'è shrek XD) i troll e i goblin aiutano gli hobbit per rendere il mondo migliore e poi arrivano i little pony cavalcando gli arcobaleni!
C'è un limite a tutto!
Possono anche aver venduto milioni di copie, ma la maggior parte dei lettori erano ragazzine adolescenti in piena esplosione ormonale...
quindi i numeri non contano XD
Il guaio è che le ragazzine continueranno a leggere quello, e non andranno mai oltre a quello...
Elimina"la versione di aldo giovanni e giacomo"
EliminaAh, ah! Il top! XD E non è neanche banale!
La Meyer però non ha rovinato solo la letteratura sui vampiri: ha rovinato pure la termodinamica D: ormai non riesco più a pensare al libro del povero Callen (con la a, uno dei migliori libri di termodinamica in circolazione) senza pensare al Cullen D:
RispondiEliminaMaledetta! XD
EliminaUn articolo del buta sui vampiri... Sono commosso... Io adoro i campiri da fin quando ho memoria (ho 27 anni), non posso certo definirmi un esperto ma una mia idea la ho. Credo che la Meyer non abbia rovinato nulla, così come Coppola, per un semplice motivo, i vampiri non esistono ( e se esistono son ben nascosti) quindi ognuno può immaginarseli come meglio vuole, lei ha aggiunto il fattore sbrilluccicoso, ma appunto, la Rice li ha fatti bisex e pedofili, Coppola ha fatto un Dracula in perenne pene d'amore, in Hellsing (uno dei miei manga preferiti) è un demone sanguinario perchè per l'appunto ognuno ha il diritto di immaginarseli come vuole. Il vero Dracula, cioè Vlad Tepes III secondo alcune leggende è diventato uno strigoi e gli strigoi hanno un aspetto non proprio bellissimo ma nei romanzi o film al 99% sono dei fotomodelli che accalappiano una donna con uno sguardo manco fossero Fonzie XD.
RispondiEliminaNel mio immaginario invece sono (sentimentalmente e caratterialmente parlando) identici agli esseri umani, solo all'ennesima potenza.
Il bello dei vampiri è questo, sono creta pura, ognuno di noi può plasmarli e immaginarli come vuole ed è per questo motivo che sono fonte di ispirazione da secoli e lo saranno probabilmente per molto molto molto tempo.
Beh è un punto di vista particolare, il tuo.:D
EliminaSicuro che i vampiri non esistono? :3
Non al 100% XD
EliminaBah! Io continuo concordare con buta: "Chiamiamolo vampiro per comidità"! XD
EliminaÈ vero che non esistono come non esistono i draghi e quindi ognuno se li immagina come vuole (basti pensare alla differenza tra quelli di harry potter e di tolkien),però non hanno semplicemente creato un filone,hanno quasi cancellato la storia che c‘è stata finota..anche gli elfi sono di pure fantasia,ma per creare elfi “diversi“ son state create stirpi e razze,non “gli elfi sono così punto“..
RispondiEliminaNo comment sulla sorte letteraria dei vampiri, che è poi il simulacro di quello che è accaduto un po' a tutta la letteratura che oggi spacciano per horror: armony con spruzzate insensate di "soprannaturale", un mezzuccio per riciclare, oggi, un genere letterario, che altrimenti con le ragazzine non avrebbe alcun appeal, perchè troppo "vecchio". E io quando vedo in libreria robe come twilight nel settore horror, mi verrebbe voglia di bombardare il locale.
RispondiEliminaNon so come sinceramente il vampiro possa tornare ad essere quello che era o comunque qualcosa che non consista nel livellamento verso il basso (come con lo zombie, idem), a meno che le nuove generazioni non decidano di alzare l'asticella del gusto. Per quanto mi riguarda come ti avevo detto, una delle opere che più ha deliziato sulla figura del vampiro è tutta italiana: il buon Vergnani ha secondo me fuso benissimo l'idea classica del vampiro, quella più mistica e soprannaturale con quella gore e terrificante dell'animale predatore...fantastico. Infatti consiglio senza ombra di dubbio la lettura!
Diciamo che negli ultimi 20 anni abbiamo assistito un po' alla bimbominkiazione del fantasy in generale. Basta anche farsi solo un giro in libreria per vedere quali sono i titoli presenti.
EliminaSono completamente d’accordo con te a parte il fatto che i libri della Meyer, ti giuro, sono la merda. :D Scritti male e “sceneggiati” peggio, con personaggi che vanno oltre il piatto… sono concavi! XD
RispondiEliminaInoltre su questa via per il vampiro sempre più boyfriend e meno mostro, citerei anche Lestat “Sono il Figo di Dio” de Lioncourt e Louis “Mi puzza la Non-vita” de Pointe du Lac, perché la Rice – con tutto che l’ho davvero amata prima che si scrivesse addosso – aveva iniziato un percorso di metamorfosi in dandy che sospetto possa aver influenzato la versione di Coppola, che a me è piaciuta molto ma è un’interpretazione di Stoker figlia del suo tempo. :) Quello che verrà dopo fatico a immaginarlo, se si può scendere oltre Edward Cullen credo che troveremo nuovi Abissi che ci faranno l’occhiolino, ma per l’amor di Cthulhu, non rispondere a quello sguardo. XD
Perchè, si può andare oltre Cullen? Non credo, dai, sarebbe TROPPO XD
EliminaSe non l'hai già vista, pur se cancellata a causa bassi ascolti, ti consiglierei la serie Tv Dracula del 2013 della NBC, Si, all'inizio sembra di vedere il Conte di Montecristo, ma solo all'inizio con la presentazione del personaggio. Nella serie nessun vampiro brillante. Si, cerca di "rinnovare" la classica storia, ma lo vedo un pregio perché cosi ci dona un personaggio non stereotipato, ma almeno non mi pare ridicolizzi il Dracula originale come Twilight. Lo stanno trasmettendo su La 5 il sabato alle 21... dura solo 10 episodi. La pecca e' appunto che hanno cancellato la serie, siano maledetti i bassi ascolti XD. A me sta piacendo e non poco, anche per le scenografie ed i costumi e trovo molto buona la sceneggiatura, ma non sono un critico esperto come te (lo dico con onesta). Provala o se l'hai sarei curioso di sapere cosa ne pensi.
RispondiEliminaAvevo visto i trailer e non mi aveva detto nulla. Proverò a buttarci un occhio... ;)
EliminaA me è piaciuta, non ha nulla a che fare con il romanzo e la cosa mi è piaciuta, per quanto adoro Dracula di Bram Stoker, è giusto anche ispirarsi per fare un qualcosa di diverso. La serie parte un pochino lenta ma poi migliora molto, la consiglio pure io.
EliminaCome ti capisco, Buta!
RispondiEliminaAnch'io ero un grande fan della figura del vampiro tradizionale, e odio come essa si sia ormai distorta nella cultura pop per colpa di quell'insulsa serie di libri! Che, come hai detto giustamente, manco devono essere scritti male (fonti: mio cugino che ne ha letto uno, io il tempo da buttare a leggerli non ce l'ho, e il primo film mi è bastato XD), ma è vergognoso che abbiano del tutto eclissato la figura del vampiro classico. Pensa che un paio d'anni fa, proprio per "protesta", mi rividi un po' di roba con vampiri seri: il film di Coppola (in cui Dracula sarà pure dongiovanni, ma almeno ha un suo stile!), il vecchissimo Nosferatu (DVD rimediato da un amico hipster cinefilo), e non ultimo Vampire Hunter D, lungometraggio anime tratto da una serie di libri illustrati da Yoshitaka Amano, il character designer di Final Fantasy :)
Nosferatu di Murnau fa ancora paura. Dopo 100 anni per me rimane il vampiro più inquietante mai fatto.
EliminaMamma mia! Vero! XD
EliminaAggiungo a titolo puramente documentario che una versione "romantica" del vampiro, e proprio del Dracula di Stoker, venne prodotta a suo tempo, nel 1979, con Frank Langella nel ruolo del protagonista (e Lawrence Olivier che faceva van Helsing). Si tratta di una rilettura - basata su un lavoro teatrale - in fondo molto fedele all'originale stokeriano, e che non stravolge alcun elemento canonico come invece fa Coppola.
RispondiEliminaVale certamente la pena di recuperarlo per vedere come si fanno certe cose.
E aggiungiamo che Langella da giovane era decisamente più credibile, come seduttore, di Gary Oldman.
Ah sì! L'ho visto qualche anno fa. Molto molto sfizioso!
EliminaNon posso che quotare!
Eliminaanche se in ritardo...
RispondiEliminabuta l'hai visto zora la vampira? parla del classico dracu che si trasferisce nel sud italia e si ritrova alle prese ocn la gioventù e cultura contemporanea
Ah, ah! Mitico" Ingiustamente sottovalutato! XD Verdone poliziotto coatto alla Cobra è il top! XD
EliminaComunque non banale ed anticipa la migrazione da noi di un certo est europa!
Il danno fatto dalla Mayer è irreparabile, non c'è speranza che un quindicenne oggi sia più spaventato dalla figura del vampiro. La Rice aveva fatto un lavoro particolare usando il vampiro come metafora del diverso, ma nonostante tutti i patemi i suoi vampiri erano sempre e comunque mostri - che ti avrebbero ammazzato. La Rice si è sbarazzata delle vecchie "superstizioni" stile aglio e crocifisso (e in modo intelligente), ma la Mayer si è sbarazzata del senso di pericolosità, li ha castrati tutti. Pure il nuovo libro della Rice è un tripudio di volemose bbene e i-vampiri-sono-comunque-esseri-umani. fare una parodia del genere è cosa sacrosanta, ma se mi dici che il vampiro è uno come te, e che non c'è pericolo a frequentarli, e morire non è poi 'sta gran cosa, allora io non so da che cosa si può ripartire...
RispondiElimina"ma la Mayer si è sbarazzata del senso di pericolosità"
EliminaNon posso che quotare! Io francamente ho poco e niente da dire su film e libri di "Twilight", perché la storia non mi acchiappa affatto e quindi non li ho letti ne visti.
Parlando del vampiro classico anch' io sono cresciuto con questa figura e nonostante le varie derive, anche da commedia come "Amore al primo morso", che devo ancora recuperare, e i passaggi dagli anni 70 in ambientazioni moderne, sono d' accordo con sommobuta che la figura rimaneva comunque riconoscibile e ben definita.
Anche Castelli in "Un vampiro a New York" di Martin Mystere, ci offre un personaggio particolare di succhiasangue, ma lo fa ovviamente in tutt' altro modo della Mayer!