Questo è un articolo che avrei voluto/dovuto scrivere molto tempo fa, così da avere una presa di posizione chiara sul problema, e “non parlarne più” (come si suol dire in gergo). Approfitto quindi del video di vKlabe a riguardo, che potete trovare cliccando QUI, e di cui quest’articolo è una parziale risposta.
O quantomeno è il modo di affrontare “il problema” in maniera #totaletombale dal mio punto di vista.
Perché oggi, per la gioia di molti, parliamo di AdBlock, croce e delizia dei creatori di contenuti sul web, nonché spauracchio (soprattutto) per quelli che aspirano a fare i proverbiali big money con YouTube.
Pronti?
Prima di impelagarci nel torbido e farci accecare dai più bassi istinti ci sono però due cose che bisogna mettere subito in chiaro. Chi segue Il Viagra della Mente sa che il sottoscritto è sempre stato molto sensibile ai temi della retribuzione per i propri contenuti, tanto che in tempi non sospetti, quando AdBlock non esisteva e su YouTube nemmeno se ne parlava, scrissi il famigerato articolo “E tu? Pagheresti?” che squassò la blogosfera in due. E l’eco di quell’articolo si sente ancora oggi, a dirla tutta.
Per cui, col sottoscritto, non sfondate una porta: abbattete un portone quando si parla di “remunerazione” proveniente dalla propria attività telematica. Credo che sia giusto e sacrosanto che una persona ambisca a guadagnare da e col proprio blog e da e col proprio canale YouTube; e credo che sia assolutamente normale che una persona possa arrivare addirittura a pensare di poterci campare, col proprio blog o col proprio canale youtube*.
Detto questo io non ho problemi a dire che AdBlock ce l’ho installato su entrambi i miei computer; e su entrambi i miei computer è presente sia su Chrome che su Firefox. Non su Explorer, su cui ho l’account del canale di One Piece Report, e col quale vedo e commento i video degli youtuber che più mi interessano.
Il fatto è semplice: a me, vedere quei 5/10/15 (ma pure 30) secondi di pubblicità non cambia la vita. E se con la mia visione di quei 5/10/15 secondi di pubblicità posso fare in modo che il mio youtuber preferito guadagni qualche spicciolo, sono ben contento di ciò. La stessa cosa, naturalmente, vale anche per i blogger. Una singola pubblicità popup che si apre non mi infastidisce. E se quella pubblicità porta una monetina nelle tasche del blogger, ottimo per lui.
Il problema (come per qualsiasi cosa, nella vita) è l’eccesso.
Non mi infastidisce la singola pubblicità per un video, non mi infastidisce il singolo popup su di un sito web. Inizia però a diventare leggermente fastidioso quando su ogni singolo video ci sono pubblicità lunghissime, o quando un sito web propone popup e pubblicità ogni 30 secondi.
Non è umanamente sostenibile doversi sorbire 40 secondi di pubblicità per video di 7 secondi al massimo (come succede molto spesso nelle sezioni “video” delle testate online di quotidiani nazionali molto noti), o essere subissati da pubblicità, popup e reindirizzamenti su siti terzi mentre si sta navigando su una pagina web.
Questo è inaccettabile.
Ed è per casi come questi che io personalmente uso AdBlock.
Sfido chiunque di voi a non perdere la pazienza nel vedere 30 volte nel giro di 10 minuti la stessa identica pubblicità per video molto brevi; sfido chiunque di voi a non smadonnare mentre state leggendo una pagina web, e d’improvviso scappa il reindirizzamento su “Come guadagnare 287 euro online in soli 16 minuti”.
Per quanto riguarda YouTube, invece, ammetto che la faccenda mi tocca poco. Sia perché non guardo tantissimi video, sia perché seguo in pianta stabile molti pochi youtuber (oltre gli amiketty uanpisosi, gli unici che seguo assiduamente sono soltanto cavernadiMinkione, Dario Moccioso, 88FerroMorto, Umiltellow e Tales of Sam – si, insomma, la ghenga fumettosa italiana del tubo). Mi capita ovviamente di vedere video random o condivisi su Facebook, mi iscrivo a canali che reputo interessanti (per esempio ho scoperto da poco il già citato vKlabe, e mi è piaciuto tantissimo il reportage di Bob a New York – tanto che ho recuperato in poco tempo gli altri loro video) e non mi faccio problemi (come già detto) a guardarmi le loro pubblicità per supportarli.
Non credo però che la stragrande maggioranza di quelli che stanno su YouTube meritino questo trattamento che io riservo ai canali sopracitati (ma anche ad altri, eh). Nel senso che per quello che vedo io, negli ultimi anni, YouTube sta diventando sempre di più il salvacondotto per tutti coloro che non hanno né arte né parte. Sono molti quelli che vedono YouTube non più come una piattaforma per condividere idee e pareri (o mettere in mostra la propria creatività): bensì come un mezzo facile per fare soldi**.
Non ho nulla da dire, ma “Ehi! Checcazzomenefotteamme?! Dico tre cazzate su YouTube e mi faccio i big money!”. E sfido chiunque a dire il contrario.
Non voglio nemmeno buttarla nella solita caciara dei contenuti di qualità: non sono nessuno per poter dire chi o cosa è “di qualità” (e chi o cosa non lo è). Rimane il fatto però che siamo arrivati al punto che inizia a mancare proprio la materia prima: il contenuto.
Basta una videocamera per essere una webstar, oggi: premi il tasto rec, denudati, vai sotto la doccia e lancia improperi nei confronti delle donne***. E mi dite voi, di grazia, quale sarebbe il contenuto in una cosa del genere? Perché dovrei consentire a una cosa così di guadagnare soldi? Estendete questa mancanza di contenuti alla stragrande maggioranza dei video sul web. E vedete che la frittata è fatta.
Se tutti pensano che su YouTube qualsiasi cretino può monetizzare, YouTube diventa un posto pieno di cretini****, dove inizierà a mancare la materia prima: il contenuto.
Non stupisce quindi che sempre più spesso canali dediti al trash, alla parolaccia, alla volgarità e al nulla cosmico diventino popolari in pochissimo tempo. È sempre la solita, torbida storia: per anni ci hanno propinato la storia che il contenuto di qualità era quello che pagava, mentre in realtà basta uno smile, un post-it con la frase squallida da bacio perugina o un vaffanculo per essere sulla cresta dell’onda.
E il contenuto?
E sai che palle vedere uno che parla di massimi sistemi per 5 minuti. Famose du' risate che è mejo!
Ed è un giochino, questo, a cui io non voglio partecipare. Le trashate o coloro che non mi trasmettono nulla, contenutisticamente parlando, non avranno da me nemmeno un centesimo e non avrò remore morali a lasciare adblock attivato. È già molto che video dai contenuti assenti abbiano avuto il mio tempo e la mia attenzione; pretendono anche di essere “pagati” (o di guadagnarci), per questo******?
E poi scusate: perché questi signori, quando si parla di AdBlock, si arrabbiano? Volendo rigirare la frittata che molto spesso è stata sbattuta in faccia a noi blogger: Ma quello che fate sul web non lo fate per passione? Nessuno, in fondo, vi ha detto di vloggare. Nessuno ha richiesto la vostra opinione. Non lo fate perché volete condividere i vostri pensieri con gli altri? Non lo fate per creare discussione? Che vi importa dei soldi? Non volete essere visibili?
Quindi che v’importa se una persona utilizza AdBlock oppure no?
Perché se vi importa di AdBlock, e date addosso a chi lo usa tacciando la persona di ladrocinio, allora è ESATTAMENTE come dico io: vi siete buttati su YouTube unicamente per guadagnare. E in quel caso, nel 99% delle volte, non avete nulla da dire. Quindi non preoccupatevi: almeno nel mio caso, se voi non avete nulla da dire, è difficile che io incappi in un vostro video. Se malauguratamente dovessi farlo, avrete avuto il piacere della mia views e del mio tempo perso.
E per il (mio) tempo perso, non c’è moneta che tenga: a conti fatti, ribadisco, sareste voi che dovreste pagare me per la views che vi ho regalato.
E se invece siete bravi, e proponete contenuti di qualità, una persona normale sarà ben felice di vedersi la pubblicità sul vostro canale per consentirvi di continuare a fare quello che state facendo. Perché quindi vi preoccupate inutilmente di AdBlock e ci fate le crociate sopra?
O sbaglio?
Voi che dite?
---------
*Rimane il fatto che i blogger rimangono oggettivamente dei barboni poveracci, mentre è indubbio che anche il più scrauso degli YouTuber qualcosina la guadagna.
**Non c’è nulla di male in questo, per carità. Ma lasciatemi spiegare.
***Ogni riferimento a un personaggio particolare è puramente voluto.
****Ragion per cui continuerò sempre a preferire la blogosfera. Lo ribadisco per la 44354235° volta: a fare un video davanti la telecamera e dire 4 cazzate siam bravi tutti, a scrivere tre parole di senso compiuto senza sembrare degli zulù (con tutto il rispetto per la tribù), beh, parliamone*****.
*****Corollario: non è un caso che la quasi totalità degli youtuber che negli anni ha provato ad aprire anche un blog l’abbia poi abbandonato quasi subito.
******Sono sicuro che se non ci fosse di mezzo il "guadagno", il 90% della merda su YT non esisterebbe. E quindi, tenendo conto di questo, AdBlock diventa davvero un mezzo "potente", se usato con logica.
O quantomeno è il modo di affrontare “il problema” in maniera #totaletombale dal mio punto di vista.
Perché oggi, per la gioia di molti, parliamo di AdBlock, croce e delizia dei creatori di contenuti sul web, nonché spauracchio (soprattutto) per quelli che aspirano a fare i proverbiali big money con YouTube.
Pronti?
Prima di impelagarci nel torbido e farci accecare dai più bassi istinti ci sono però due cose che bisogna mettere subito in chiaro. Chi segue Il Viagra della Mente sa che il sottoscritto è sempre stato molto sensibile ai temi della retribuzione per i propri contenuti, tanto che in tempi non sospetti, quando AdBlock non esisteva e su YouTube nemmeno se ne parlava, scrissi il famigerato articolo “E tu? Pagheresti?” che squassò la blogosfera in due. E l’eco di quell’articolo si sente ancora oggi, a dirla tutta.
Per cui, col sottoscritto, non sfondate una porta: abbattete un portone quando si parla di “remunerazione” proveniente dalla propria attività telematica. Credo che sia giusto e sacrosanto che una persona ambisca a guadagnare da e col proprio blog e da e col proprio canale YouTube; e credo che sia assolutamente normale che una persona possa arrivare addirittura a pensare di poterci campare, col proprio blog o col proprio canale youtube*.
Detto questo io non ho problemi a dire che AdBlock ce l’ho installato su entrambi i miei computer; e su entrambi i miei computer è presente sia su Chrome che su Firefox. Non su Explorer, su cui ho l’account del canale di One Piece Report, e col quale vedo e commento i video degli youtuber che più mi interessano.
Il fatto è semplice: a me, vedere quei 5/10/15 (ma pure 30) secondi di pubblicità non cambia la vita. E se con la mia visione di quei 5/10/15 secondi di pubblicità posso fare in modo che il mio youtuber preferito guadagni qualche spicciolo, sono ben contento di ciò. La stessa cosa, naturalmente, vale anche per i blogger. Una singola pubblicità popup che si apre non mi infastidisce. E se quella pubblicità porta una monetina nelle tasche del blogger, ottimo per lui.
Il problema (come per qualsiasi cosa, nella vita) è l’eccesso.
Non mi infastidisce la singola pubblicità per un video, non mi infastidisce il singolo popup su di un sito web. Inizia però a diventare leggermente fastidioso quando su ogni singolo video ci sono pubblicità lunghissime, o quando un sito web propone popup e pubblicità ogni 30 secondi.
Non è umanamente sostenibile doversi sorbire 40 secondi di pubblicità per video di 7 secondi al massimo (come succede molto spesso nelle sezioni “video” delle testate online di quotidiani nazionali molto noti), o essere subissati da pubblicità, popup e reindirizzamenti su siti terzi mentre si sta navigando su una pagina web.
Questo è inaccettabile.
Ed è per casi come questi che io personalmente uso AdBlock.
Sfido chiunque di voi a non perdere la pazienza nel vedere 30 volte nel giro di 10 minuti la stessa identica pubblicità per video molto brevi; sfido chiunque di voi a non smadonnare mentre state leggendo una pagina web, e d’improvviso scappa il reindirizzamento su “Come guadagnare 287 euro online in soli 16 minuti”.
Per quanto riguarda YouTube, invece, ammetto che la faccenda mi tocca poco. Sia perché non guardo tantissimi video, sia perché seguo in pianta stabile molti pochi youtuber (oltre gli amiketty uanpisosi, gli unici che seguo assiduamente sono soltanto cavernadiMinkione, Dario Moccioso, 88FerroMorto, Umiltellow e Tales of Sam – si, insomma, la ghenga fumettosa italiana del tubo). Mi capita ovviamente di vedere video random o condivisi su Facebook, mi iscrivo a canali che reputo interessanti (per esempio ho scoperto da poco il già citato vKlabe, e mi è piaciuto tantissimo il reportage di Bob a New York – tanto che ho recuperato in poco tempo gli altri loro video) e non mi faccio problemi (come già detto) a guardarmi le loro pubblicità per supportarli.
Non credo però che la stragrande maggioranza di quelli che stanno su YouTube meritino questo trattamento che io riservo ai canali sopracitati (ma anche ad altri, eh). Nel senso che per quello che vedo io, negli ultimi anni, YouTube sta diventando sempre di più il salvacondotto per tutti coloro che non hanno né arte né parte. Sono molti quelli che vedono YouTube non più come una piattaforma per condividere idee e pareri (o mettere in mostra la propria creatività): bensì come un mezzo facile per fare soldi**.
Non ho nulla da dire, ma “Ehi! Checcazzomenefotteamme?! Dico tre cazzate su YouTube e mi faccio i big money!”. E sfido chiunque a dire il contrario.
Non voglio nemmeno buttarla nella solita caciara dei contenuti di qualità: non sono nessuno per poter dire chi o cosa è “di qualità” (e chi o cosa non lo è). Rimane il fatto però che siamo arrivati al punto che inizia a mancare proprio la materia prima: il contenuto.
Basta una videocamera per essere una webstar, oggi: premi il tasto rec, denudati, vai sotto la doccia e lancia improperi nei confronti delle donne***. E mi dite voi, di grazia, quale sarebbe il contenuto in una cosa del genere? Perché dovrei consentire a una cosa così di guadagnare soldi? Estendete questa mancanza di contenuti alla stragrande maggioranza dei video sul web. E vedete che la frittata è fatta.
Se tutti pensano che su YouTube qualsiasi cretino può monetizzare, YouTube diventa un posto pieno di cretini****, dove inizierà a mancare la materia prima: il contenuto.
Non stupisce quindi che sempre più spesso canali dediti al trash, alla parolaccia, alla volgarità e al nulla cosmico diventino popolari in pochissimo tempo. È sempre la solita, torbida storia: per anni ci hanno propinato la storia che il contenuto di qualità era quello che pagava, mentre in realtà basta uno smile, un post-it con la frase squallida da bacio perugina o un vaffanculo per essere sulla cresta dell’onda.
E il contenuto?
E sai che palle vedere uno che parla di massimi sistemi per 5 minuti. Famose du' risate che è mejo!
Ed è un giochino, questo, a cui io non voglio partecipare. Le trashate o coloro che non mi trasmettono nulla, contenutisticamente parlando, non avranno da me nemmeno un centesimo e non avrò remore morali a lasciare adblock attivato. È già molto che video dai contenuti assenti abbiano avuto il mio tempo e la mia attenzione; pretendono anche di essere “pagati” (o di guadagnarci), per questo******?
E poi scusate: perché questi signori, quando si parla di AdBlock, si arrabbiano? Volendo rigirare la frittata che molto spesso è stata sbattuta in faccia a noi blogger: Ma quello che fate sul web non lo fate per passione? Nessuno, in fondo, vi ha detto di vloggare. Nessuno ha richiesto la vostra opinione. Non lo fate perché volete condividere i vostri pensieri con gli altri? Non lo fate per creare discussione? Che vi importa dei soldi? Non volete essere visibili?
Quindi che v’importa se una persona utilizza AdBlock oppure no?
Perché se vi importa di AdBlock, e date addosso a chi lo usa tacciando la persona di ladrocinio, allora è ESATTAMENTE come dico io: vi siete buttati su YouTube unicamente per guadagnare. E in quel caso, nel 99% delle volte, non avete nulla da dire. Quindi non preoccupatevi: almeno nel mio caso, se voi non avete nulla da dire, è difficile che io incappi in un vostro video. Se malauguratamente dovessi farlo, avrete avuto il piacere della mia views e del mio tempo perso.
E per il (mio) tempo perso, non c’è moneta che tenga: a conti fatti, ribadisco, sareste voi che dovreste pagare me per la views che vi ho regalato.
E se invece siete bravi, e proponete contenuti di qualità, una persona normale sarà ben felice di vedersi la pubblicità sul vostro canale per consentirvi di continuare a fare quello che state facendo. Perché quindi vi preoccupate inutilmente di AdBlock e ci fate le crociate sopra?
O sbaglio?
Voi che dite?
---------
*Rimane il fatto che i blogger rimangono oggettivamente dei barboni poveracci, mentre è indubbio che anche il più scrauso degli YouTuber qualcosina la guadagna.
**Non c’è nulla di male in questo, per carità. Ma lasciatemi spiegare.
***Ogni riferimento a un personaggio particolare è puramente voluto.
****Ragion per cui continuerò sempre a preferire la blogosfera. Lo ribadisco per la 44354235° volta: a fare un video davanti la telecamera e dire 4 cazzate siam bravi tutti, a scrivere tre parole di senso compiuto senza sembrare degli zulù (con tutto il rispetto per la tribù), beh, parliamone*****.
*****Corollario: non è un caso che la quasi totalità degli youtuber che negli anni ha provato ad aprire anche un blog l’abbia poi abbandonato quasi subito.
******Sono sicuro che se non ci fosse di mezzo il "guadagno", il 90% della merda su YT non esisterebbe. E quindi, tenendo conto di questo, AdBlock diventa davvero un mezzo "potente", se usato con logica.
Adblock é una manna, dei loro guadagni me ne fotto.
RispondiEliminaIo l'ho messo per esasperazione dopo essermi sorbito 10 volte la stessa pubblicità su Repubblica per vedere video di non più di 20 secondi.
EliminaBen detto Buta-sensei, anche se onestamente tante volte io anche dove vorrei sostenere un autore scordo di mettere le eccezioni ad AdBlock... eh capita! Grazie al cielo YouTube lo guardo da Mobile!
RispondiEliminaAdBlock è un programma coi controcoglioni, a tutti i livelli! (utilità, programmazione, etc...)
Io ho le eccezioni per una ventina di siti. Va bene così. :D
EliminaConcordo.
RispondiEliminaSul tubo non mi cambia la vita spendere 5 secondi, così come su siti come adfly e simili.
Però,quando la pubblicità a un argomento ti evita di vedere l'argomento stesso, aprendo una scheda dove uno parla o aprendo un indirizzo su quello stesso indirizzo... NON VA PIU' BENE!
Cioè cavolo... se sto cercando una cosa, mica devi chiudermi la pagina per farmi vedere l'ennesimo che guadagna grazie a internet in x secondi!
Da "blogger" (si fa per dire) sono d'accordo pienamente con te.
Adblock, se usato con intelligenza, è un ottimo strumento.
Condivido l'articolo u.u
Come detto il problema è l'eccesso
EliminaHo capito. Il Sommo guadagna con AdBlock. Furbo, per la miseria...
RispondiEliminaAHAHAHAHAHAHHAAH XD
EliminaSommo con te si può ragionare seriamente quindi dico la mia.
RispondiEliminaYoutube perché non è mai corso ai ripari come hanno fatto altri portali con le pubblicità? Tipo su Mtv esce un messaggio che ti dice di disattivare AdBlock. Youtube sa bene quanto siano preziosi gli accessi degli utenti che usano AdBlock, in termini di visualizzazioni, like ecc... Dunque a Youtube pare importare poco degli youtubers con pochi iscritti. Quando c'è del vero talento di metodi per remunerare seriamente ce ne sono tanti. Youtube è soltanto un trampolino di lancio.
E' esattamente come dici tu. Soprattutto perchè YT, essendo Google, è quella che gli advertise li mette. E li mette perchè qualcuno ha pagato per metterli. Quindi i soldi YouTube già se li è belli e intascati. Quindi se ne sbatte di AdBlock. XD
EliminaSulle pubblicità YouTube ci fa addirittura il "surplus". Io partner, se monetizzo, devo dare una percentuale (piccola, non ricordo se il 5 o il 7%) dei ricavi di AdSense a YT/Google. Fai te. XD
Da Youtube ai film di Ruffini, chissà se un giorno ci vedremo anche il buon Buta.
RispondiEliminaTenendo conto che non mi conosce nessuno e soprattutto IO non conosco nessuno, penso di no. XD
EliminaPoi nel film di Ruffini sarebbe proprio da suicidio...
Guarda, per me è una manna dal cielo quel programma. Pubblicità fastidiose a parte (dico, non da molto, ogni pochi minuti di video mi partiva il trailer di Noah. Lo sapevo a memoriaaaa!!) per me è una questione di sopravvivenza, visto che mi sono trovata sia sulla mail, che sul Tubo popup o trailer di film horror. E, sì, ok, fa un po' ridere, ma non li sopporto. E siccome la pubblicità la fanno indiscriminatamente dalle povere vittime che se la sorbiscono, non mi faccio problemi a toglierla. u.u
RispondiEliminaSi, è una manna dal cielo.
EliminaVisto che tutti vogliono - giustamente - guadagnare col proprio lavoro online, non mi spiego ancora, a distanza di due anni da quell'E tu? Pagheresti?, tutto l'odio che ci venne riversato addosso neanche fossimo la banda dei presidenti.
RispondiEliminaMa poi penso che siamo sempre nel solito paese. Ogni commento ulteriore è inutile.
ADblock forever.
Non lo so perchè ci uccisero, dopo quell'articolo. Scoperchiammo un vaso di Pandora prima del tempo, probabilmente. A rifarlo oggi quel discorso probabilmente le persone sarebbero più ricettive. Su YouTube, quantomeno, è così. Sulla blogosfera non saprei... :3
EliminaMi dispiace ma io userò sempre Adblock.
RispondiEliminaDopo avere subito per anni pubbicità scassapalle in televisione, finalmente ho la possibilità di dire no grazie, non me ne frega niente dei tuoi prurriti intimi, non mi interessano i tuoi profumi francesi, i cinepanettoni li metterei all'indice, non ho i soldi per comprarmi quei SUV da esaltati e soprattutto credo di poter sopravvivere senza bifidus e senza informazioni sulla regolarità intestinale di quella lì...
Per quello che riguarda i guadagni... un po' mi dispiace, ma in fin dei conti nessuno obbliga qualcuno a fare dei video e io sono ancora convinto che i contenuti di youtube debbano essere (più) frutto della passione che della ricerca di un guadagno, altrimenti in breve sarà solo un'altra faccia della televisione.
Poi chiaramente ognuno la pensa come vuole.
Chiaramente.
EliminaIo come detto non mi faccio problemi, la maggior parte dei video che mi interessano li vedo da Explorer (o sul tablet), quindi bypassiamo adblock. Per il resto, è come capita. Sicuramente non lo demonizzo come programma, e non demonizzo chi lo usa.
Se penso che con un click, faccio guadagnare anche solo un centesimo a persone che perpetrano ignoranza, mi cadono le palle. Per questo ho ed avrò sempre Adblock installato nel mio browser. Ovviamente, per le pagine web e canali Youtube che ritengo giusti (e che soprattutto abbiano un senso), lo disabilito.
RispondiEliminaPiù le persone che creano contenuti vuoti si incazzano, più mi faccio una risata gridando: "Vaffanculo". Schiaffandogli in faccia quella bella manina aperta nel divieto che non diventerà mai un ok che in pochi meritano.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Elimina92 minuti di applausi!!! Sia all' articolo che ai commenti. XD
RispondiElimina"se sto cercando una cosa, mica devi chiudermi la pagina per farmi vedere l'ennesimo che guadagna grazie a internet in x secondi!"
Ah, ah! Già! Che piaga sociale! XD
Sommo, però fai un cavolo di nome. Non so a quale personaggio in particolare ti riferisci! XD
RispondiEliminaAh, ah! Comunque hai ragione! Con il web si possono vedere e fare tante cose interessanti e diversa gente invece lo usa per le p...anate! XD