Se uno storico del futuro un giorno volesse studiare la politica italiana dei primi quindici anni del 2000, e circoscrivere la sua ricerca al MoVimento 5 Stelle, probabilmente vedrebbe che la data di nascita può essere ricondotta all’8 settembre 2007, giorno del primo V-Day, mentre quello della sua morte al 27 novembre 2014.
Ieri il MoVimento 5 Stelle, nella sua figura di organo politico a livello nazionale è morto, anzi è stato assassinato dagli stessi identici meccanismi che prometteva di dissipare.
E a leggere quello che è accaduto viene da pensare che è meglio essere grullini che grillini…
I fatti specifici li potete leggere su tutti i quotidiani e sul blog di Grillo stesso. In sostanza alcuni parlamentari sono stati accusati di non aver rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi (com’era loro dovere fare), è stato indetto il voto sulla loro espulsione sul celebre blog, “il popolo della rete” (virgolette d’obbligo, chè 30.000 persone sono un numero risibile per essere definito “popolo”) ha votato e ha espulso.
Peccato solo che i parlamentari, a quanto pare, avessero rendicontato tutto.
Ma se anche non l’avessero fatto, la sensazione è stata quella di un sopruso bello e buono.
Perché se i parlamentari non hanno rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi sulla piattaforma preposta, ma solo su blog e su facebook, lo statuto pentastellato dice espressamente che la mozione di espulsione dei parlamentari può essere indetta sul blog solamente dopo che i gruppi del MoVimento di Camera e Senato hanno votato “sì” in seguito a un’apposita riunione.
Quindi se c’è stato un difetto di forma da parte dei parlamentari, c’è stato un doppio difetto di forma da parte di Grillo, che nominalmente è il gestore dell’omonimo blog.
Sono assolutamente certo che il MoVimento 5 Stelle (e non parlo dei grullini che leggono il blog o discutono su facebook gridando ai gombloddi!!1!1, mi riferisco agli attivisti che stanno sul territorio, e pure agli eletti) sia composto per la maggior parte da persone perbene e oneste.
Ma da troppo tempo è palese che il principio fondante del movimento, quel “Uno vale uno”, è solo un principio di facciata, dato che, esattamente come nella Fattoria degli Animali, “Uno vale uno, ma ce ne sono un paio che sono più un po’ più uno degli altri”.
Anche il processo di “democratizzazione” messo in moto oggi da Grillo è ironico: per anni il MoVimento si è sciacquato la bocca su quanto fosse importante la scelta dei cittadini, e oggi il guru impone dall’alto cinque persone “molto a caso” (guardacaso, i più visibili, i più leccaculo e i più intransigenti, gli yesmen del partito - chiamiamolo ormai col suo vero nome) che lo aiutino a prendere le decisioni.
E se a me quelle cinque persone non stanno bene?
Dov’è il mio diritto di esprimere il mio voto sulle persone di fiducia che io vorrei prendessero le decisioni assieme a Grillo?
Sì, esatto: in piccolo, la votazione di oggi sul blog di Grillo è esattamente equiparabile alle liste bloccate per Camera e Senato, dove tu puoi solo decidere se la cosa ti sta bene o no.
Ironico, tenendo conto che una delle battaglia del MoVimento è quella di consentire ai cittadini di esprimere le proprie preferenze in merito, vero?
Tornando poi alle espulsioni, sembra quasi che siano state fatte per intimidire l’ala movimentista più critica, che per quanto mi riguarda, invece, è proprio la più sana. Se il guru dice che “Va tutto bene”, non puoi dire che “non va bene per niente”, nonostante quell’uno vale uno di cui sopra.
Anche tu sei costretto ad omologarti e a dire che “va tutto bene”.
In questo il MoVimento 5 Stelle è diventato ESATTAMENTE identico ai partiti che diceva di voler eliminare e sostituire*. Sono anni che PD, Forza Italia, Lega e altri ci dicono che va tutto bene, quando invece la situazione è allo sbando più totale. Ma d’altronde, se i leader dicono che “va tutto bene”, va tutto bene.
Aveva ragione Gaber quando diceva di non temere “Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me”; tra Renzi, Salvini e Grillo si sta facendo gara a chi farà rimpiangere, nei prossimi anni, il Cavaliere originale.
Sono tutti sulla buona strada, ma Grillo, al momento, è leggermente in vantaggio.
Ps: questo articolo ha utilizzato la stessa immagine per entrare esattamente nel mood giusto del perfetto grillino, che espone sempre e solo il pensiero del guru facendo obiezione su tutto.
------
*E non mi stupisce che non prendano più voti. Se non dimostri di non aver fatto nulla, le persone hanno la percezione che non si è fatto nulla. A parte gridare ai gombloddi, alle scie kimike, a salire sui tetti e a discutere di microchip sottocutanei...
Ieri il MoVimento 5 Stelle, nella sua figura di organo politico a livello nazionale è morto, anzi è stato assassinato dagli stessi identici meccanismi che prometteva di dissipare.
E a leggere quello che è accaduto viene da pensare che è meglio essere grullini che grillini…
I fatti specifici li potete leggere su tutti i quotidiani e sul blog di Grillo stesso. In sostanza alcuni parlamentari sono stati accusati di non aver rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi (com’era loro dovere fare), è stato indetto il voto sulla loro espulsione sul celebre blog, “il popolo della rete” (virgolette d’obbligo, chè 30.000 persone sono un numero risibile per essere definito “popolo”) ha votato e ha espulso.
Peccato solo che i parlamentari, a quanto pare, avessero rendicontato tutto.
Ma se anche non l’avessero fatto, la sensazione è stata quella di un sopruso bello e buono.
Perché se i parlamentari non hanno rendicontato la restituzione di parte dei loro stipendi sulla piattaforma preposta, ma solo su blog e su facebook, lo statuto pentastellato dice espressamente che la mozione di espulsione dei parlamentari può essere indetta sul blog solamente dopo che i gruppi del MoVimento di Camera e Senato hanno votato “sì” in seguito a un’apposita riunione.
Quindi se c’è stato un difetto di forma da parte dei parlamentari, c’è stato un doppio difetto di forma da parte di Grillo, che nominalmente è il gestore dell’omonimo blog.
Sono assolutamente certo che il MoVimento 5 Stelle (e non parlo dei grullini che leggono il blog o discutono su facebook gridando ai gombloddi!!1!1, mi riferisco agli attivisti che stanno sul territorio, e pure agli eletti) sia composto per la maggior parte da persone perbene e oneste.
Ma da troppo tempo è palese che il principio fondante del movimento, quel “Uno vale uno”, è solo un principio di facciata, dato che, esattamente come nella Fattoria degli Animali, “Uno vale uno, ma ce ne sono un paio che sono più un po’ più uno degli altri”.
Anche il processo di “democratizzazione” messo in moto oggi da Grillo è ironico: per anni il MoVimento si è sciacquato la bocca su quanto fosse importante la scelta dei cittadini, e oggi il guru impone dall’alto cinque persone “molto a caso” (guardacaso, i più visibili, i più leccaculo e i più intransigenti, gli yesmen del partito - chiamiamolo ormai col suo vero nome) che lo aiutino a prendere le decisioni.
E se a me quelle cinque persone non stanno bene?
Dov’è il mio diritto di esprimere il mio voto sulle persone di fiducia che io vorrei prendessero le decisioni assieme a Grillo?
Sì, esatto: in piccolo, la votazione di oggi sul blog di Grillo è esattamente equiparabile alle liste bloccate per Camera e Senato, dove tu puoi solo decidere se la cosa ti sta bene o no.
Ironico, tenendo conto che una delle battaglia del MoVimento è quella di consentire ai cittadini di esprimere le proprie preferenze in merito, vero?
Tornando poi alle espulsioni, sembra quasi che siano state fatte per intimidire l’ala movimentista più critica, che per quanto mi riguarda, invece, è proprio la più sana. Se il guru dice che “Va tutto bene”, non puoi dire che “non va bene per niente”, nonostante quell’uno vale uno di cui sopra.
Anche tu sei costretto ad omologarti e a dire che “va tutto bene”.
In questo il MoVimento 5 Stelle è diventato ESATTAMENTE identico ai partiti che diceva di voler eliminare e sostituire*. Sono anni che PD, Forza Italia, Lega e altri ci dicono che va tutto bene, quando invece la situazione è allo sbando più totale. Ma d’altronde, se i leader dicono che “va tutto bene”, va tutto bene.
Aveva ragione Gaber quando diceva di non temere “Berlusconi in sé, ma il Berlusconi in me”; tra Renzi, Salvini e Grillo si sta facendo gara a chi farà rimpiangere, nei prossimi anni, il Cavaliere originale.
Sono tutti sulla buona strada, ma Grillo, al momento, è leggermente in vantaggio.
Ps: questo articolo ha utilizzato la stessa immagine per entrare esattamente nel mood giusto del perfetto grillino, che espone sempre e solo il pensiero del guru facendo obiezione su tutto.
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*E non mi stupisce che non prendano più voti. Se non dimostri di non aver fatto nulla, le persone hanno la percezione che non si è fatto nulla. A parte gridare ai gombloddi, alle scie kimike, a salire sui tetti e a discutere di microchip sottocutanei...
Son d'accordissimo su tutto, ma sono straconvinto che se Grillo si facesse da parte staremmo meglio....Animal Farm era d'obbligo
RispondiEliminaSi fa da parte rimpiattato da 5 tipi che sono suoi cloni? LOL
EliminaSiamo in tema con l'uscita di Star Wars
EliminaLa vera sorpresa, almeno per me, è che questo partito sia durato così a lungo.
RispondiEliminaSecondo me continuerà a durare. Stile Chievo in serie A, tra alti e bassi. ;)
EliminaSensei mi è sembrato che questo articolo abbia alla base una discreta delusione da parte tua, il che implica che tu avessi delle speranza nel cinquestelle. E poi penso. Come si poteva avere speranza in un uomo (poi tutti a prendersela (Sx e CentroSx e chi non sa dove stare) coL Presidente perché "proprietario del partito" (vero, verissimo ma non sbagliato)), perché Grillo è il Movimento 5 stelle, ed esso non esiste se non in lui e in quello che dice, un uomo appunto che incarna dei modi di fare pseudo-fascisti, delle idee e proposte ideali (ideali perché poi non sono mai state portate) estremiste ad un livello che nella politica mondiale non esiste più nemmeno in Cina (Qualcuno si ricorda di quando osó parlare di completa pubblicizzazione dell' istruzione? Chè questo paese senza l' istruzione paritaria avrebbe dei mostruosi problemi ben più gravi degli attuali nell' istruzione da un punto di vista economico, scusate il bisticcio)?
RispondiEliminaNon si capirà una ceppa di questo commento perché ci ho messo troppe note fra parentesi e incisi.
Grande che mi citi Gaber, anche se non credo che ti piacia lo stesso "periodo" che piace a me; io lo preferisco nella ultimissima fase della sua carriera in cui era un pochino più vicino ai Cattolici (per farti capire, lo conosco solo perché ai Meeting a Rimini di Comunione e Liberazione lo idolatravano, e meno male, altrimenti non lo conoscerei) e al CentroDestra Berlusconiano.
Per intenderci, amo, AMO La mia generazione ha perso.
Gaber Berlusconiano e cattolico?...anche nell'ultimo periodo a me è sembrato sempre ironico ma non di destra...l'ho conosciuto solo attraverso le canzoni, ma non mi sembra che ci stato questo cambiamento.
Elimina@Filippo: si, molto deluso. Assolutissimamente deluso.
EliminaMah. Per un attimo, per un piccolissimo attimo, forse il giorno in cui hanno detto "Nasce il partito 5 Stelle" ci avevo sperato. Il giorno dopo la mia speranza era già morta. E non per l'80% degli aderenti che, come hai detto, sono brava gente mossa da ottime intenzioni e idee valide, ma per chi sta al vertice del partito stesso, persone in grado solo di urlare e mandare a quel paese. Come Waldo in Black Mirrors. Per questo alla speranza il giorno dopo era già subentrata la paura che potessero farcela....
RispondiEliminaCome Waldo in Black Mirror ?
EliminaSperiamo proprio di no.
Guarda, ne parlavamo con un'amica nel 2010 sotto la cattedrale di Notre Dame, durante l'interminabile coda per entrare. Ricordo distintamente che avevamo detto "A me Grillo fa paura. Speriamo non entri in politica". Detto, fatto. Tante belle idee ma non c'è di coesione né vera democrazia e sotto sotto si tende ad alimentare il malcontento senza cercare di costruire qualcosa nel caos, cosa tipica del "mugugno" di noi liguri. Ecco perché mi ricorda molto Waldo.
EliminaLa puntata di Waldo ricorda davvero un certo populismo all'italiana estremizzato al massimo, io non mi stupirei se gli sceneggiatori abbiano pescato qualcosa proprio da noi.
EliminaE io che pensavo (anni fa) che avrebbero potuto smuovere in modo positivo le cose, sono stato un illuso.
RispondiEliminaNon è stato fatto nulla in parlamento, se non opporsi agli altri, invece di unificarsi nell'aiutare il paese.
Quel che si fa in politica è favorire il partito, non il paese.
Il fine non è il bene della nostra patria, ma un fine egoistico, cioè tutto a favore di una cerchia di persone che teoricamente dovrebbe rappresentare una piccola parte degli italiani.
La morte dei valori, degli ideali.
L'opposizione la fanno, e anche bene. Il guaio è come vengono percepiti: male.
EliminaNon sono perfetti ma sono sempre meglio di Renzi e del nano.
RispondiEliminaCome collettivo sicuramente. Come singolo Grillo in quanto leader, siamo da quelle parti...
EliminaOk, sembra che la faccio apposta a spammare ogni volta un post dal mio blog ma questo mi sembra davvero adeguato, l'ho scritto a maggio 2014 e rappresenta esattamente quanto io possa essere d'accordo con te e con questo post!!!
RispondiEliminahttp://pensieripergioco.blogspot.it/2014/05/wwwbeppegrilloit-e-una-cosa-pazzesca.html
Andrea
Dopo passo a leggerlo. :)
Eliminaa me personalemte grillo non è mai piaciuto, e non ho mai votato il moVimento perchè non ho mai creduto in loro (non come persone, ma come seguaci di grillo), però sono stato contento quando hanno preso quel risultatone alle elezioni politiche, perchè speravo davvero che potessero dare una scossa alla vecchia politica italiana. a mio avviso il loro primo immenso sbaglio è stata la non coalizione con il pd al tempo di Bersani, perchè sarebbero stati al governo e avrebbero così dato davvero la scossa che dicevano di voler fare. invece, per dare il contentino ai suoi elettori di centrodestra sono voluti rimanere all'opposizione, urlando, non risolvendo assolutamente nulla.altro immenso errore è stato lasciare il potere in mano a grillo, lui rappresenta esattamente ciò che un politico non deve fare. con lui c'è la "dittatura" politica, sei con me? bene campi. sei contro di me? sei silurato.la politica è discussione, sei con me? bene sei contro di me? bene discutiamo come mai sei contro e vediamo di trovare un accordo, se ci riusciamo. il moVimento è nato su una idea che può essere giusta e condivibilissima, ma avrebbero dovuto continuare su basi estremamente diverse
RispondiEliminaIdem per me su quasi tutto.
EliminaGrillo è un comico. Punto.
RispondiEliminaovviamente il "punto" è voluto visto che ami tanto questa cosa ;)
EliminaThis
EliminaAnche Berlusconi lo era, un cabarettista da crociera, ma non l'avete mai detto ai tempi. Punto.
EliminaLeggendo la di Gaber citazione mi è scappato un "qualcuno ERA -grillino-" (1). E me ne sono vergognato.
RispondiEliminaPer dire, Gaber parlò di "gabbiani ipotetici"; io più che altro mi sento(2) più un pollo, e neanche tanto ipotetico. Mai un voto causò tale senzazione di squallore e pateticità(3). "Ah, quanto fumo si levò che non fu fiamma"(4).
1. Uso il termine "grillino" SOLO perchè stilisticamente sta meglio che "uno che ha votato per M5S -once- e ci ha creduto". Anche perché, oltre a quel voto, non ho minimamente contribuito. Per fortuna o purtroppo...
2. A distanza di ANNI.
3. Nel senso che io MI sento squallido e patetico per averci creduto.
4. Scusate se canto, ma 'sto commento m'ha rovinato la mattutina solita gioia.
Vi prego di scusare codesto cumulo di infelicitá e caxxate
perchè ti è andato in culo ! E' evidente da ogni tua parola !
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminavedi il 5 stelle non è un partito,ma un arrivato, in tempo
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