Sarà stato l’appropinquarsi del Lucca Comics, sarà che Gotham è entrato nel cuore e nella mente di molti di voi nerdoni, ma saranno un paio di mesi che mi state subissando con la stessa domanda: “Sommo, voglio avvicinarmi al mondo di Batman, da dove posso cominciare? Che fumetti posso leggere?”
Il che è una bella domanda.
Complicata, ma bella.
Personalmente quando mi fate questa domanda consiglio sempre, sistematicamente, alcune graphic novel standard. Che se leggete queste poi praticamente state a posto anche tutta la vita per quello che riguarda il Cavaliere Oscuro.
Probabilmente (anzi, sicuramente) sono oggettivamente le migliori novel mai scritte a proposito del personaggio ideato da Bob Kane. Mi sentirei di dire che sono quelle imprescindibili. Ma potrebbe arrivare sempre il solito “precisino della fungia” (cit.) a dire che “no, manca questo, quello e quell’altro”.
Quindi facciamo che queste sono le mie graphic novel imprescindibili su Batman, nonché quelle che consiglio a voi per avvicinarvi al personaggio, ok?
Batman – Anno Uno
Capolavoro di Frank Miller. Ci troviamo alle prese con l’Uomo Pipistrello più amato dai bambini quando ancora non è Batman, ma solo un Batman “work in progress”. Non è un caso che Batman Begins abbia pescato a piene mani da questa novel. Gotham City è un coacervo di criminalità e corruzione, e l’unico baluardo prima dell’oscurità è Gordon. Il fumetto infatti è quasi più incentrato su Gordon alle prese con i suoi guai al dipartimento di Polizia che su Batman che ancora non sa come essere Batman. Il binomio però è davvero incantevole, soprattutto perché sia Batman che Gordon, seppur molto “acerbi”, sono già eticamente il Batman e il Gordon che conosciamo.
Il lungo halloween / Vittoria Oscura
In queste due graphic novel bellissime troviamo ancora un Batman “agli inizi”, ma ben conscio del suo peso e del suo ruolo a Gotham. Soprattutto sono due novel incentrate sulle abilità investigative del Cavaliere Oscuro, che si troverà a dover risolvere alcuni problemi molto seri con la malavita organizzata e affrontare dei criminali piuttosto rognosi.
Fanno la loro grande comparsa alcuni dei villain più importanti di Batman (tra cui il Joker), ma soprattutto Il lungo Halloween è la novel in cui vengono mostrate (e riscritte) le origini di Due Facce. Harvey Dent è solo la punta dell’iceberg di un plot giocato sul tema del doppio, e sarebbe anche solo un delitto spoilerarvi qualcosa delle trame dei due volumi.
Leggeteli e scopriteli da soli.
The Killing Joke
Anche The Killing Joke è un monumento #totaletombale al tema del doppio, inteso però come nemesi e come persona che completa un’altra persona. L’intera graphic novel ruota intorno al complesso rapporto che negli anni si è sviluppato tra Batman e il Joker, figure all’apparenza tanto antitetiche quanto, a conti fatti, estremamente simili. I “deliri” del Joker sono delle pietre tombali, nonché dei duri attacchi critici alla società dell’epoca incentrata sul consumismo, la follia, l’egoismo e la ricerca della fama e della gloria a scapito di tutto (d’altronde lo sceneggiatore è Alan Moore; d’antologia il monologo del Joker sull’uomo medio). Più di una volta ci chiediamo se è più folle una persona diventata “folle” per necessità come il Joker, o uno che fa il vigilante mascherato da Pipistrello.
La verità, come insegnano i filosofi, sta nel mezzo. E lo sanno anche Batman e Joker, due facce della stessa medaglia, destinati a combattersi e ad essere per sempre l’uno la nemesi dell’altro.
Probabilmente di tutte le novel di quest’elenco è quella che preferisco di più. In pochissime pagine Alan Moore ha firmato quello che, per quanto mi riguarda, è uno dei suoi maggiori capolavori.
Questo non potete proprio non leggerlo.
The Killing Joke è una delle mie graphic novel preferite in assoluto...
Il ritorno del Cavaliere Oscuro
Qui siamo probabilmente alla vetta massima, alla cima inarrivabile, al punto più alto di Batman. Potreste anche solamente leggere Il ritorno del Cavaliere Oscuro e stareste a posto per il resto della vostra vita.
La storia la conoscono anche i sassi: Gotham City è assediata dal crimine e dalla gang dei mutanti. Batman è solo una leggenda. Sono anni che nessuno lo vede, e tra i vicoli e i notiziari lo si ricorda solo come un qualcosa di vago, come un qualcosa che non è mai esistito.
Bruce Wayne ormai è un vecchio cinquantenne disilluso dalla vita. Ma quando un suo vecchio antagonista torna in scena, il sangue di Batman che scorre nelle vene di Bruce torna prepotentemente in scena. Bruce non può fare altro che rivestire i panni del Cavaliere Oscuro, vivendo una seconda giovinezza…
Il capolavoro di Miller è una distopia cupa, una critica alla società imperialistica nonché all’uso distorcente dei mass media. E poi c’è lo scontro più epico mai visto in una graphic novel…
Ne parlammo in maniera un po’ più approfondita QUI.
Ci sono anche altre novel batmaniane che meritano tantissimo di essere lette. Cos’è successo al cavaliere oscuro?, scritto da Gaiman, è metafumetto che pone alla luce l’intera essenza che ruota intorno alla figura e alla leggenda non solo di Batman, ma anche dei suoi più importanti villain e comprimari; Batman Arkham Asylum, scritto da Morrison, è incentrato sul manicomio criminale più famoso del mondo, nonché sui suoi inquilini più conosciuti. È una graphi novel che io non ho apprezzato mai moltissimo, sebbene sia scritta oggettivamente benissimo e abbia uno stile grafico folle e particolare (in piena linea con il “senso” del fumetto).
Mi azzardo poi a segnalarvi anche due fumetti di cui abbiamo già parlato, che non sono strettamente su Batman ma nel quale l’Uomo Pipistrello fa la sua porca figura: Superman Red Son e Kingdome Come. Nel Red Son, Batman è un terrorista che si oppone al regime totalitario del Superman comunista. Batman riesce a mettere l’Uomo d’Acciaio alle strette in un combattimento che sta quasi ai livelli di quello del Ritorno del Cavaliere Oscuro. E quindi è un must read.
In Kingdom Come, invece, Batman è vecchio; ma un vecchio con stile, nonché il protagonista più terrificante dell’intera graphic novel. Quando sorride, un brivido corre lungo la schiena del lettore. Provare per credere.
A questo punto sono curioso: quali sono, secondo voi, le migliori storie su Batman?
Ps: è finito Naruto! Ne parliamo domani!
Il che è una bella domanda.
Complicata, ma bella.
Personalmente quando mi fate questa domanda consiglio sempre, sistematicamente, alcune graphic novel standard. Che se leggete queste poi praticamente state a posto anche tutta la vita per quello che riguarda il Cavaliere Oscuro.
Probabilmente (anzi, sicuramente) sono oggettivamente le migliori novel mai scritte a proposito del personaggio ideato da Bob Kane. Mi sentirei di dire che sono quelle imprescindibili. Ma potrebbe arrivare sempre il solito “precisino della fungia” (cit.) a dire che “no, manca questo, quello e quell’altro”.
Quindi facciamo che queste sono le mie graphic novel imprescindibili su Batman, nonché quelle che consiglio a voi per avvicinarvi al personaggio, ok?
Batman – Anno Uno
Capolavoro di Frank Miller. Ci troviamo alle prese con l’Uomo Pipistrello più amato dai bambini quando ancora non è Batman, ma solo un Batman “work in progress”. Non è un caso che Batman Begins abbia pescato a piene mani da questa novel. Gotham City è un coacervo di criminalità e corruzione, e l’unico baluardo prima dell’oscurità è Gordon. Il fumetto infatti è quasi più incentrato su Gordon alle prese con i suoi guai al dipartimento di Polizia che su Batman che ancora non sa come essere Batman. Il binomio però è davvero incantevole, soprattutto perché sia Batman che Gordon, seppur molto “acerbi”, sono già eticamente il Batman e il Gordon che conosciamo.
Il lungo halloween / Vittoria Oscura
In queste due graphic novel bellissime troviamo ancora un Batman “agli inizi”, ma ben conscio del suo peso e del suo ruolo a Gotham. Soprattutto sono due novel incentrate sulle abilità investigative del Cavaliere Oscuro, che si troverà a dover risolvere alcuni problemi molto seri con la malavita organizzata e affrontare dei criminali piuttosto rognosi.
Fanno la loro grande comparsa alcuni dei villain più importanti di Batman (tra cui il Joker), ma soprattutto Il lungo Halloween è la novel in cui vengono mostrate (e riscritte) le origini di Due Facce. Harvey Dent è solo la punta dell’iceberg di un plot giocato sul tema del doppio, e sarebbe anche solo un delitto spoilerarvi qualcosa delle trame dei due volumi.
Leggeteli e scopriteli da soli.
The Killing Joke
Anche The Killing Joke è un monumento #totaletombale al tema del doppio, inteso però come nemesi e come persona che completa un’altra persona. L’intera graphic novel ruota intorno al complesso rapporto che negli anni si è sviluppato tra Batman e il Joker, figure all’apparenza tanto antitetiche quanto, a conti fatti, estremamente simili. I “deliri” del Joker sono delle pietre tombali, nonché dei duri attacchi critici alla società dell’epoca incentrata sul consumismo, la follia, l’egoismo e la ricerca della fama e della gloria a scapito di tutto (d’altronde lo sceneggiatore è Alan Moore; d’antologia il monologo del Joker sull’uomo medio). Più di una volta ci chiediamo se è più folle una persona diventata “folle” per necessità come il Joker, o uno che fa il vigilante mascherato da Pipistrello.
La verità, come insegnano i filosofi, sta nel mezzo. E lo sanno anche Batman e Joker, due facce della stessa medaglia, destinati a combattersi e ad essere per sempre l’uno la nemesi dell’altro.
Probabilmente di tutte le novel di quest’elenco è quella che preferisco di più. In pochissime pagine Alan Moore ha firmato quello che, per quanto mi riguarda, è uno dei suoi maggiori capolavori.
Questo non potete proprio non leggerlo.
The Killing Joke è una delle mie graphic novel preferite in assoluto...
Il ritorno del Cavaliere Oscuro
Qui siamo probabilmente alla vetta massima, alla cima inarrivabile, al punto più alto di Batman. Potreste anche solamente leggere Il ritorno del Cavaliere Oscuro e stareste a posto per il resto della vostra vita.
La storia la conoscono anche i sassi: Gotham City è assediata dal crimine e dalla gang dei mutanti. Batman è solo una leggenda. Sono anni che nessuno lo vede, e tra i vicoli e i notiziari lo si ricorda solo come un qualcosa di vago, come un qualcosa che non è mai esistito.
Bruce Wayne ormai è un vecchio cinquantenne disilluso dalla vita. Ma quando un suo vecchio antagonista torna in scena, il sangue di Batman che scorre nelle vene di Bruce torna prepotentemente in scena. Bruce non può fare altro che rivestire i panni del Cavaliere Oscuro, vivendo una seconda giovinezza…
Il capolavoro di Miller è una distopia cupa, una critica alla società imperialistica nonché all’uso distorcente dei mass media. E poi c’è lo scontro più epico mai visto in una graphic novel…
Ne parlammo in maniera un po’ più approfondita QUI.
Ci sono anche altre novel batmaniane che meritano tantissimo di essere lette. Cos’è successo al cavaliere oscuro?, scritto da Gaiman, è metafumetto che pone alla luce l’intera essenza che ruota intorno alla figura e alla leggenda non solo di Batman, ma anche dei suoi più importanti villain e comprimari; Batman Arkham Asylum, scritto da Morrison, è incentrato sul manicomio criminale più famoso del mondo, nonché sui suoi inquilini più conosciuti. È una graphi novel che io non ho apprezzato mai moltissimo, sebbene sia scritta oggettivamente benissimo e abbia uno stile grafico folle e particolare (in piena linea con il “senso” del fumetto).
Uno spettacolo!
Mi azzardo poi a segnalarvi anche due fumetti di cui abbiamo già parlato, che non sono strettamente su Batman ma nel quale l’Uomo Pipistrello fa la sua porca figura: Superman Red Son e Kingdome Come. Nel Red Son, Batman è un terrorista che si oppone al regime totalitario del Superman comunista. Batman riesce a mettere l’Uomo d’Acciaio alle strette in un combattimento che sta quasi ai livelli di quello del Ritorno del Cavaliere Oscuro. E quindi è un must read.
In Kingdom Come, invece, Batman è vecchio; ma un vecchio con stile, nonché il protagonista più terrificante dell’intera graphic novel. Quando sorride, un brivido corre lungo la schiena del lettore. Provare per credere.
A questo punto sono curioso: quali sono, secondo voi, le migliori storie su Batman?
Ps: è finito Naruto! Ne parliamo domani!
Ho letto solo The Killing Joke, preso per puro caso, e Superman red son, preso perché me l'hai fatto accattare tu. Sicché non saprei che dirti :D
RispondiEliminaSicchè sgancia e comprati qualcos'altro. :3
EliminaE se ti rispondessi così?
RispondiEliminahttp://mikimoz.blogspot.it/2014/05/parade-4-i-migliori-prodotti-su-batman.html :)
Alcune opere cartacee le abbiamo in comune! E comunque condivido in pieno le tue scelte! Ci avrei messo giusto Secrets, ma ti lodo per la menzione a Kingdom Come, uno dei miei fumetti preferiti di sempre.
Un Bruce quasi pelato, ancora più sottilmente folle nella sua mania... stupendo.
Moz-
Ah tu però hai fatto un mix tra fumetti/film/cartoon/serie tv. :D
EliminaIo ho preferito limitarmi ai fumetti. E sì, il Bruce di KC è inquietantissimo...
Sì, ho trattato Batman nella sua interezza!
EliminaPer me il miglior Batman possibile è quello di TAS :D
Moz-
Cavoli, del mondo dei fumetti ammeregani ho sempre ignorato l' esistenza di tutto ciò che non è Marvel, ma magari quello di Moore e i due di Miller potrei leggermeli... uhm! Quanto costeranno Buta??
RispondiEliminaNon ti so dire i prezzi delle nuove edizioni, perchè io ho le absolute vecchie. E i prezzi sono altini. Dai 20 euro in su. Come minimo.
EliminaIo ci metterei dentro anche questo: http://comicsbox.it/serie_ita.php?serie=BT_VEL_PP
RispondiElimina:)
E questa è molto bella, come novel.
EliminaIo ci metterei anche "Mad Love" (ma forse sono un po' un Paul Dini fag), e JOKER di Azzarello e Bermejo. Se poi non rimaniamo sulla carta e cerchiamo storie che a parte pochi accenni, non sono prese da fumetti già pubblicati, "La maschera del fantasma" (il primo film della serie animata degli anni '90) è un vero capolavoro.
RispondiEliminaSincerissimo: la novel di Azzarello/Bermejo non m'ha mai convinto.
EliminaIl lungo halloween mi manca, anzi ad esser sincero nemmeno lo conoscevo :)
RispondiEliminaTi divertirai non poco, allora. :)
EliminaQuesta quattro le ho lette tutte e la mia preferita è sicuramente Batman Anno Uno, tra i testi di Miller e i disegni di Mazzucchelli non so cosa preferisco.
RispondiEliminaLi ho letti tutti!
RispondiEliminaIl mio preferito è Year One, in cui nonostante manchino i cattivi tradizionali si riesce a cogliere perfettamente lo spirito del pipistrello. Invece nel lungo halloween c'è quella che secondo me è la migliore versione di catwoman (anche se il costume è "strano").
Menzione onorevole anche a JLA La torre di babele, in cui a l'intelletto e la paranoia di Bruce portano all'annientamento dell'intera justice league. Non si scherza col pipistrello.
Anche batman hush, tra i più recenti, non è male.
Si, Hush è bellissimo. Non ho letto JLA torre di babele. Segno.
EliminaBatman non mi ha mai interessato.
RispondiEliminaMa visto che adoro le graphic novel, grazie per l'ennesima dritta su quale potrei comprare :)
...oltre a superman terra uno
Ehehehe, prego! Poi nel caso fammi sapere ;)
EliminaIo aggiungerei:
RispondiEliminaTerra di Nessuno
Hush
Cuore di Hush
Giochi di Guerra
Non sono al livello di Killing Joke e compagnia, ma sono tutte ottime storie!
Hush è bellissimo. Giochi di Guerra pure m'è piaciuto tanto.
EliminaSe ti è piaciuto Hush recupera anche Cuore di Hush. Puoi considerarlo un "ideale" sequel di Hush. Sviluppa alcune sottotrame interessanti. Un Paul Dini in formissima!
EliminaLi ho letti tutti e sono tutti molto belli (il mio preferito probabilmente è Anno Uno, mi è molto piaciuto come fanno nascere i rapporti tra certi personaggi)! Da poco ho recuperato Red Son in inglese (era da una vita che volevo leggerlo) e l'ho adorato ma il mio Bruce vecchio preferito rimane quello di Batman Beyond <3 (Ho anche cominciato a leggere il cartaceo e merita, ma la serie animata è un'autentico gioiellino - io sono una fan sfegatata del DCAU da Batman TAS in giù :D)
RispondiEliminaRed Son è la mia storia preferita in assoluto su Superman. Al di là che io nutro un amore omosessuale verso Millar, ma la storia in sè è proprio splendida.
EliminaLette tutte e cinque. Tutte storie bellissime, ma la mia preferita credo sia The Killing Joke.
RispondiEliminaLi ho tutti in formato cartaceo e sono uber bellissimi, però nonostante tutto la mia storia preferita rimane Arkham Asylum: A Serious House on Serious Earth. Adoro i disegni e la storia è parecchio disturbante!
RispondiEliminaLE mie le elencai qua:
RispondiEliminahttp://storiedabirreria.blogspot.it/2012/10/batman-le-storie-piu-belle.html
Ne ho messe un po' di più di te...:-D
Di questi ho letto solo the killing joke, che trovo semplicemente perfetto, e il lungo halloween che personalmente ho trovato un pochino noioso e "banale".
RispondiEliminaA me killing joke ha fatto letteralmente impazzire, perchè rappresenta la caducità della vita in una maniera così semplice ma efficacie. Tutta la nostra vita è condizionata da dei momenti che in realtà non sono che brevissimi. Pochi attimi, situazioni, che stravolgono tutto il corso della vita e alle quali non puoi opporti o semplicemente ricominciare da capo. Così come il joker in un giorno diventa un pazzo serial killer, così come qualunque persona di noi in un giorno disgraziato può rovinarsi la vita. Siamo solo esseri in balia degli eventi. O per lo meno questo è ciò che mi ha trasmesso e che non ho, fin'ora, mai ritrovato in nessun altro fumetto. Per questo l'adoro (oltre ai vari discorsi sulla follia del joker che sembrano davvero parte di un breve trattato) <3
The killing joke regna su tutto!
RispondiElimina