La redazione del TG Enigma, programma di mistero di una tv locale milanese, è sulle tracce di una motrice di un treno e dei suoi tre macchinisti, scomparsi nel nulla negli anni '70 all'interno di un tunnel ferroviario nei pressi di un paese toscano di nome Monteflauto. Il paesello, nel corso degli anni, è divenuta una ghost town in piena regola, e il tunnel, come avranno modo di scoprire i protagonisti, non è proprio ciò che sembra...
Due letture, due eBook, più che godibili, condite da mistero e azione. Ecco cosa sono Il treno di Moebius e La nave dei folli. Racconto di 40 pagine il primo, short novel la seconda, sono state le prime due letture del 2012. Si fanno leggere che è un piacere, e propongono un tipo di narrazione horror/fantasy che si discosta dai soliti canoni e clichè fatti dai "soliti" nani/orchi/vampiri/elfi&compari.
I richiami di entrambi i lavori del buon Girola vanno dalla Commedia di Dante alle tele di Bosh, strizzando l'occhio a qualche film e videogioco di genere.
Si tratta di due eBook conseguenziali, ma leggibili anche in modo del tutto autonomo. Il consiglio, comunque, è di leggere "La nave dei folli" dopo "Il treno di Moebius", in quanto i protagonisti del secondo ebucco sono legati a quelli del primo.
Probabilmente, il punto di forza di entrambi i lavori è l'ambientazione tutta italiana, condita qua e là da una minuziosa ricerca storico/etnografica del territorio descritto (ho molto gradito le piccole digressioni storiche sulle pratica della Stultifera Navis e su altre minuzie particolari), oltre che il ritmo della narrazione stessa, che non ha mai bruschi cali di tensione e tiene sempre sul "chi va là" non solo i protagonisti dei libri, ma anche il lettore.
Personalmente, avendo ormai dimestichezza con i lavori "a tema" di Girola, avevo immaginato come sarebbe potuto andare a finire Il treno di Moebius, mentre sono rimasto piacevolmente sorpreso dagli sviluppi del suo seguito.
Essendo lunga il triplo, La nave dei folli è sicuramente più avvincente e meglio strutturata rispetto a Il treno di Moebius, anche se, a lettura ultimata, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, o meglio, "m'ha fatto (bonariamente) arrabbiare" perchè la sensazione è quella di aver letto un qualcosa che funge solo "antipasto", data l'immensità dello scenario esistente e proposto. La curiosità, infatti, è quella di sapere chi c'è al di là di certe colline, come siano strutturate certe città, e fare la conoscenza di certi Signori.
E magari, visto l'epilogo, lo vedremo presto in un terzo volume.
Per lo meno, è quello che mi auguro.
C'è qualche refuso da segnalare, ma saranno al massimo cinque o sei, sparsi in entrambi i lavori. Niente che infici o infastidisca la lettura.
Un plauso anche a Luca Morandi per le copertine, a Matteo Poropat per l'impeccabile lavoro di impaginazione, e a Germano M. per il lavoro di editing.
Potete scaricare i due eBook in forma gratuita dal blog dell'autore, e magari, se li leggete e vi piacciono, raccogliete il suo invito a fare una piccola donazione.
Insomma, un paio d'euro post-lettura ci possono stare, no?
Due letture, due eBook, più che godibili, condite da mistero e azione. Ecco cosa sono Il treno di Moebius e La nave dei folli. Racconto di 40 pagine il primo, short novel la seconda, sono state le prime due letture del 2012. Si fanno leggere che è un piacere, e propongono un tipo di narrazione horror/fantasy che si discosta dai soliti canoni e clichè fatti dai "soliti" nani/orchi/vampiri/elfi&compari.
I richiami di entrambi i lavori del buon Girola vanno dalla Commedia di Dante alle tele di Bosh, strizzando l'occhio a qualche film e videogioco di genere.
Si tratta di due eBook conseguenziali, ma leggibili anche in modo del tutto autonomo. Il consiglio, comunque, è di leggere "La nave dei folli" dopo "Il treno di Moebius", in quanto i protagonisti del secondo ebucco sono legati a quelli del primo.
Probabilmente, il punto di forza di entrambi i lavori è l'ambientazione tutta italiana, condita qua e là da una minuziosa ricerca storico/etnografica del territorio descritto (ho molto gradito le piccole digressioni storiche sulle pratica della Stultifera Navis e su altre minuzie particolari), oltre che il ritmo della narrazione stessa, che non ha mai bruschi cali di tensione e tiene sempre sul "chi va là" non solo i protagonisti dei libri, ma anche il lettore.
Personalmente, avendo ormai dimestichezza con i lavori "a tema" di Girola, avevo immaginato come sarebbe potuto andare a finire Il treno di Moebius, mentre sono rimasto piacevolmente sorpreso dagli sviluppi del suo seguito.
Essendo lunga il triplo, La nave dei folli è sicuramente più avvincente e meglio strutturata rispetto a Il treno di Moebius, anche se, a lettura ultimata, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, o meglio, "m'ha fatto (bonariamente) arrabbiare" perchè la sensazione è quella di aver letto un qualcosa che funge solo "antipasto", data l'immensità dello scenario esistente e proposto. La curiosità, infatti, è quella di sapere chi c'è al di là di certe colline, come siano strutturate certe città, e fare la conoscenza di certi Signori.
E magari, visto l'epilogo, lo vedremo presto in un terzo volume.
Per lo meno, è quello che mi auguro.
C'è qualche refuso da segnalare, ma saranno al massimo cinque o sei, sparsi in entrambi i lavori. Niente che infici o infastidisca la lettura.
Un plauso anche a Luca Morandi per le copertine, a Matteo Poropat per l'impeccabile lavoro di impaginazione, e a Germano M. per il lavoro di editing.
Potete scaricare i due eBook in forma gratuita dal blog dell'autore, e magari, se li leggete e vi piacciono, raccogliete il suo invito a fare una piccola donazione.
Insomma, un paio d'euro post-lettura ci possono stare, no?
Grazie per la recensione sontuosa e per aver gradito il mio dittico che prima o poi diverrà trittico.
RispondiEliminaMi fa piacere l'annotazione sulle digressioni storico-folkloristiche, perché ci ho lavorato su qualche notte e speravo proprio colpissero nel segno.
Non aggiungo altro perché senno sembra che mi imbrodi di inutili lodi. Ancora grazie :)
Ciao, scusa lo spam ma ho aperto un nuovo blog di cinema un pò particolare.. passa se sei appossionato/a ma sopratutto se ti va: http://lifefunctionsterminated.blogspot.com
RispondiEliminaA presto!
P.S:Bel blog, ti seguo!
@Alex: io mi limito al solito e laconico "grazie a te per la lettura", sennò poi dicono che facciamo gli "amiketti". :D
RispondiEliminaMi fa sempre piacere che anche la confezione sia apprezzata.
RispondiEliminaA breve recensirò pur'io 'sto eBook e penso di stroncarlo di brutto, così poi i maligni non dicono che siamo tutti una Cricca ;-)
Di meglio in meglio insomma, e figuriamoci il terzo come sarà :D
RispondiElimina@Matteo: è risaputo che le tue "confezioni" siano piccole opere d'arte. :) Il mio PRS ti ringrazia ogni volta. :D
RispondiElimina@Domenico: speriamo sia figo come questi due! :D
Grazie sommo corro a recuperarli :)
RispondiElimina