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30 GdL - Giorno 6: Il libro più corto che abbia mai letto

Anche qui, difficile dirlo. Potrei citare una marea di eBook, ma mi butto su Il gabbiano Jonathan Livingstone, letto una volta sola a quattordici anni e mai più dimenticato. La voglia di Jonathan di elevarsi, di volare perché è bello e piacevole è un qualcosa che mi è rimasto dentro.
Impagabile.

19 commenti:

  1. aiha qui mi metti in difficoltà, mha forse devo ripetermi e quindi ri-cito(sempre se possibile) "jack frusciante è uscito dal gruppo" in fondo son solo 128 pagine, ammetto nuovamente la mancanza di aver letto "il gabbiano jhonatan" o quanto meno l'ho letto a pezzi in antologia e come "il nome della rosa" mi son ripromesso di leggerlo quanto prima, so che è una gran belle storia segno che la quantita di pagine non fanno un bel libro.

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  2. Non saprei.
    Dico "Il piccolo Principe", ma potrei anche sbagliarmi. :D

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    1. Ghhghghgh...ne parleremo sicuramente del principino. :D

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    2. Mi pare di capire, anche da un tuo commento di qualche giorno fa, che non ti piaccia.
      Beh, anch'io non lo ritengo questo gran capolavoro.

      Forse ho anche capito in quale occasione ne parlerai...

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  3. Ce ne sono molti...fra i libri molto corti preferisco quelli di filosofia o qualche classico greco o latino...fra i più corti ci sono: "Critone" di Platone, "De brevitate vitae" e "Dell'ozio e della serenità" entrambi di Seneca (mio autore classico preferito in assoluto)...poi si passa a cose "recenti": "Candido" di Voltaire e "Tales of mistery and imagination" di E.A. Poe e, per concludere, "Alice in wonderland" di L. Carrol e "Christmas Carol" di Dickens...ne ho elencati un po ma, se devo oggettivamente scegliere il più corto, dico "Critone"...poche pagine con dietro un intero sistema filosofico e morale di ingente valore...bello, bello, bello!

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    1. A Christmas Carol...mamma mia che faticata leggerlo.

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    2. Davvero hai faticato? Come mai?...io penso scorra abbastanza bene.

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    3. L'ho trovato molto, molto pesante. C'è da dire che lo lessi pure abbastanza piccolo, ma mi è capitato di rileggere qualche brano qualche tempo fa, e l'ho (ri)trovato di una pesantezza unica. Ciò non toglie che il contenuto, la storia, sia da urlo. :)

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  4. I 100 epigrammi proibiti di Marziale

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  5. Alessandro de Concini28 febbraio 2012 alle ore 14:22

    "La morte a Venezia", di Thomas Mann. Capolavoro

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    1. Credo sia una sfida tra quello di Mann che lessi perchè obbligato (senza offesa, ma du' palle...) e Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Sepúlveda, che mi regalò mia madre da piccolo.
      Se devo scegliere quale ho preferito tra i due non ci metto molto xD.

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    2. Alessandro de Concini28 febbraio 2012 alle ore 18:56

      Dipende un po' anche dai gusti. Quanto al valore letterario oggettivo è considerato uno dei migliori lavori di Mann in assoluto, poi soggettivamente ognuno può dire la sua, ho amici che sostengono che leggere Tolkien è "du palle", quindi ci può stare. In ogni caso io l'ho trovato meraviglioso, in parte perchè ambientato in luoghi che mi sono cari (Venezia dove sono nato e il Lido di Venezia dove ho passato tutte le estati da bambino e dove ho ricordi fenomenali legati anche alla mia partecipazione alla Mostra del Cinema come giurato della giuria giovani), in parte perchè ricrea un'atmosfera un po decadente ed estetica che amo alla follia. Una sorta di decadimento e un po' morbosa malattia che trovo eccezionale.

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  6. "Candido, o l'ottimismo" di Voltaire (tra parentesi "costretto" a leggere a Psicologia&Pedagogia).

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  7. Precisamente non saprei, ma direi che il merita indubbiamente di essere citato Pinocchio. Forse è veramente lui il libro più corto che ho letto, ma certamente uno dei più meritevoli.
    Ci sarebbero anche Sulla Tolleranza di Voltaire e Bàrnabo delle Montagne di Buzzati che se la battono con il capolavoro di Collodi, oppure anche Lo strano caso de Dr. Jekyll e Mr. Hyde, però scelgo Pinocchio anche per l'affetto verso il libro.

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  8. Così, su due piedi (o meglio, sulle quattro rotelle della sedia sulla quale poggio le mie gentili terga), direi "il vecchio e il mare" di Hemingway...se non sbaglio, non erano nemmeno cento pagine, o comunque ci gira attorno

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