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L'Uomo Tigre e l'opposizione politica in Italia

L'Uomo Tigre (Tigermask) - al secolo Naoto Date - è uno dei personaggi più carismatici, conosciuti e significativi dell'animazione nipponica.
La sua storia è un vero e proprio cult, un inno al riscatto personale e sociale (a mio avviso) ineguagliabile: orfano nel poverissimo Giappone post bellico, Naoto Date vuole diventare "forte come una tigre".
Per realizzare il suo sogno, si sottopone ai peggiori allenamenti possibili e immaginabili presso un'organizzazione clandestina di lotta denominata "Tana delle Tigri", che forgia i migliori combattenti del mondo e che lucra su un giro di scommesse a sua volta clandestino grazie all'intermediazione di manager spietati, corrotti e senza scrupoli.

Una volta cresciuto, Naoto Date diviene uno dei più forti lottatori di wrestling del mondo. Tutti lo conoscono come Uomo Tigre, anche se il soprannome che la gente gli ha affibbiato a causa della violenza e delle scorrettezze che compie nel corso dei combattimenti è "Demone Giallo".

Sarà l'incontro con gli orfanelli e con gli ex-compagni di orfanotrofio che si prendono cura di loro a far cambiare l'Uomo Tigre e a trasformarlo in un campione vero, votato alla giustizia, che fa beneficenza devolvendo (in maniera anonima) i suoi incassi agli orfanotrofi di tutto il mondo, e che ha come obiettivo quello di distruggere una volta e per sempre Tana delle Tigri, che sfrutta ragazzini e orfani (com'era lui un tempo) per i suoi loschi affari.

Sul suo cammino, l'Uomo Tigre affronta tutti i migliori combattenti che Tana delle Tigri gli manda incontro per sconfiggerlo, e lo fa combattendo lealmente, a differenza dei suoi avversari, quasi sempre scorretti, meschini e ultraviolentissimi.

Per avere la meglio sui suoi nemici, l'Uomo Tigre si sottopone ad allenamenti durissimi, inventa ben due supermosse, e grazie alla tenacia con cui resiste alle provocazioni e alle scorrettezze dei lottatori di Tana delle Tigri, diventa ben presto il beniamino del pubblico.

Ci sono delle eccezioni, però: quando l'Uomo Tigre combatte con coloro che sono ai vertici di Tana delle Tigri, non può permettersi di combattere in modo leale, e deve tornare a essere quel "Demone Giallo" che tutti detestavano.
Il perchè è presto detto: i leader di Tana delle Tigri non rispettanoi regolamenti, sono estremamente scorretti e violenti, e sferrano colpi proibiti.
Nonostante i buoni propositi, per vincere e raggiungere il suo scopo, l'Uomo Tigre è costretto quindi a scendere al loro livello, per non soccombere e per non gettare al vento tutti i sacrifici fatti. Sa che combattere scorrettamente è sbagliato, ma sa anche che è l'unico modo per giocarsela alla pari con i suoi peggiori avversari.
Soprattutto, sa bene che la gente, in un modo o nell'altro, non solo capirà questa sua scelta, ma lo perdonerà perchè ha agito per il bene di tutti.

Ecco, l'opposizione in Italia dovrebbe prendere esempio dall'Uomo Tigre e fare allo stesso modo.
Quando il partito di maggioranza gioca sempre e comunque in modo scorretto, cambiando le carte in tavola e le regole del gioco a partita inoltrata, l'opposizione dovrebbe fare altrettanto.
Non ha senso continuare a lottare seguendo le regole, quando l'avversario - sistematicamente - è scorretto, violento, e sferra colpi proibiti.
Anche perchè la partita in gioco, in questo preciso momento storico/politico, è veramente alta.
E il prezzo del gioco - ovviamente - lo paghiamo tutti noi.



3 commenti:

  1. Io ammiro veramente il personaggio di Naoto Date (e di conseguenza dell'Uomo Tigre), ma vincere scorrettamente perchè non ci sono altri modi non lo riterrei un comportamento giusto.

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  2. Beh, il problema è che arrivati a questo punto, giocare corretto quando gli altri sono scorretti al massimo è controproducente (oltre che stupido).

    Se è per una giusta causa, tutto è lecito... :)

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  3. Ti faccio i complimenti per questo bel parallelismo e per l'ottima analisi de "L'Uomo Tigre"; lo guardavo da bambino e tutt'ora lo considero un gran bell'anime (il manga non l'ho mai letto).

    Sulla riflessione finale sono d'accordo con te, nel senso che la sinistra deve smetterla di dire che Berlusconi va battuto alle elezioni, "sul campo" (ma perchè sempre quest'espressioni calcistiche, poi?) ecc. ecc.
    Tanto anche le elezioni sono falsate, visto il totale controllo sui media da parte di Silvio.
    Dobbiamo smetterla di fare gli intellettuali, quelli che vogliono vincere "pulito".

    Quel criminale va mandato a casa, in qualsiasi modo, che sia per i processi, per lo scandalo Ruby, perchè ha litigato con Fini, per tutto quello che vi pare, l'importante è che se ne vada.

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