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Un manga riuscito a metà: Claymore, di Norihiro Yagi

In un mondo pseudomedievale, la minaccia degli Yoma rischia di precipitare gli esseri umani in un incubo senza fine. In grado di tramutarsi in esseri umani e passare inosservati, gli Yoma sono in realtà dei mostri, dei demoni ematofagi dalla forza erculea, in grado di sterminare, anche da soli, intere città.
A difendere le persone dai loro attacchi ci pensano le Claymore, guerriere splendide e invincibili, votate solamente alla causa dello sterminio dei mostri.
Le Claymore non pretendono denaro per i loro servigi, sembrano non provare emozioni alcune, e sono in grado di spazzare via, con un singolo fendente, anche gli Yoma all’apparenza più terrificanti. Questo perché sono il risultato di un esperimento condotto da una misteriosa Organizzazione, che le ha dotate della stessa forza degli Yoma.
Le Claymore, infatti, sono mezze umane e mezze Yoma...
Ma quanto ci si può fidare di esseri del genere, che da un momento all'altro possono cedere al lato oscuro demoniaco e andare a fare compagnia all'allegra brigata Yoma?
E quali sono gli scopi di questa misteriosa Organizzazione che si cela dietro il tutto?

Iniziamo da un’osservazione: Claymore (che non è la famigerata mina di prossimità di Metal Gear Solid, e nemmeno una parolaccia) è un bel manga.
E allora perché ho scritto che è riuscito solo a metà?
Ci arriviamo subito, ma prima delle cattiverie, parliamo delle (tante) cose che mi sono piaciute.

Scusa, Snake...

Il “Bersker al femminile” (come viene chiamato da tanti) di Norihiro Yagi è uno di quei manga che ti acchiappano sin dal primo capitolo (o meglio, sin dalla primissima inquadratura). Dote rara per un fumetto, e ancor più rara per ciò che concerne un manga.
La protagonista, Claire, la più “scarsa” delle Claymore, è un personaggio molto intrigante, inizialmente enigmatica, insondabile, una specie di “automa”, che invece, col passare del tempo, si rivela essere umanissima e fragilissima. La caratterizzazione psicologica sua (e delle sue compari Claymore) è sicuramente uno dei punti di forza del fumetto, anche perché gioca tantissimo il “non detto” (l’Organizzazione che cura gli interessi delle Claymore rapisce bambine dai villaggi per trasformarle in future guerriere, e le terribili cicatrici che ricoprono i loro corpi sono tra gli esempi più eclatanti).

Inoltre, il passato di Claire e il suo peregrinare con la splendida “Teresa del Sorriso” è probabilmente il punto più alto e lirico dell’intera storia. Storia che però, nonostante abbia un ritmo elevatissimo e un comparto d’azione veramente eccellente, dal punto di vista narrativo, inizia quasi subito a mostrare il fianco.

E qui iniziano le dolenti note.

Uno dei momenti "Ooooh!" del fumetto...

Claymore è ripetitivo al massimo, tanto che a 1/3 della storia, dopo il flashback su Claire e Teresa, nonostante un plot twist niente male (e un paio di Deus Ex Machina enormi quanto una cattedrale, ma ben piazzati e ben riusciti), si riesce facilmente a sgamare ogni singolo “sviluppo” con largo anticipo.
Non mi è piaciuta per nulla la piega che ha preso il manga, arrivati a un certo punto. Senza fare spoiler di sorta, i famigerati “Yoma Bulimici”, gli Yoma “più forti” (diciamo così), che dovrebbero essere regolamentati (o, quantomeno, tenuti sotto controllo dall’Organizzazione per mezzo di una regola interna che viene messa in chiaro quasi subito) cominciano a spuntare come funghi, quando invece, fino a due minuti prima, erano delle rare rarità che spuntavano fuori di tanto in tanto.

Un simpaticone...

Se ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione psicologica di Claire, stessa cosa non si può dire delle altre protagoniste. Si arriva, ad un certo punto della storia, ad una tale svendita di Claymore che l’autore cerca di spacciare per personaggi centrali e interessanti, ma che invece diventano (perdonatemi il termine) un vero e proprio “tappo in culo”. Eccezion fatta per un paio di nuove protagoniste, tutte le altre Claymore sono dannatamente anonime: e la cosa peggiore, essendo graficamente molto simili tra loro, si fa anche una fatica bestiale a distinguerle. Non si riesce a capire chi sia chi, e risulta molto difficile empatizzare nei momenti di massima tensione con gente che sulla carta dovrebbe farti piangere lacrime napulitane, ma che invece, a conti fatti, ti stimolano il famigerato Momento Kotiomkin.

Sono tutte, fottutamente identiche!

Oltre a ciò, davvero da quattro soldi la “scoperta”sulla vera verità che riguarda l’Organizzazione, una cosa becera e da quattro soldi, che poteva essere studiata (e risolta) con un qualcosa di più stimolante e interessante.

Insomma, nonostante queste storture, come dicevo all’inizio, Claymore è un fumettino che vale la pena di essere letto. Se non altro, come accennato, il ritmo è sempre molto elevato, non ci sono momenti di noia, la narrazione (benchè scontata) è sempre molto veloce, il design di alcuni villain è eccezionale e i combattimenti sono molto interessanti.

Momento Kotiomkin...

E poi bisogna dare atto a Yagi che le Claymore, con i loro spadoni tagliacavallo che ricordano un po’ Gatsu, hanno un concept e un’idea di fondo molto, molto valida.
Quindi sì, Claymore è un manga riuscito a metà: che però vale una chance per i suoi aspetti positivi, che in fin dei conti surclassano quelli negativi.

Certo, se poi Yagi decidesse anche di terminarlo, farebbe un enorme favore a tutti quanti noi…

Voi l'avete letto?
Se sì, che ne pensate?

16 commenti:

  1. io l'ho letto. concordo sull'enorme difficoltà di capire, nei combattimenti di gruppo, chi stia combattendo ecc ecc.
    altra note negativa... esce una volta ogni morte di papa e anche qui, come in naruto, c'è un villain troppo potente: rasenta il ridicolo.
    temo che anche qui vedremo allungare il brodo un po' troppo.....
    comunque grafica ottima. mi è piaciuto

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    1. Niente da aggiungere, perfettamente d'accordo su tutto.

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  2. Sommo lo hai letto tutto?? hai visto l'ultimo capitolo?? personalmente è proprio uno di quei momenti che avevo previsto ancora alla presentazione del personaggio di Priscilla,spero in una svolta della situazione perchè se la faccenda finisse qui sarei molto deluso.
    Per come la vedo io il manga merita anche solo per il flashback di Teresa Del Sorriso che resta il mio flashback preferito nell'universo manga.

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    1. Ho fatto "indigestione", ho letto i primi 100 capitoli in 3 giorni, poi mi sono ricordato che non era finito, e come ogni indigestione, mi è risultato indigesto. Mi sono fermato a quando (più o meno) Priscilla decide di uccidere tutti perchè sì. Mi mancano quindi gli ultimi 20 capitoli, tipo. Finirò quando (o se) sarà finito.

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  3. L'ho letto e mi è piaciuto tanto, l'unico difetto secondo me è la somiglianza delle guerriere ma ci sta :)

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  4. Claymore è un manga che è vissuto sin dalla sua uscita come una sorta di Berserk al femminile. La guerriera solitaria, con un'anima pura e gentile accanto che controlla la sua furia, un flashback con un passato complicato e pieno di brutte avventure con una figura luminosa e spietata (teresa ovviamente). Dopo "la grande battaglia" per capirci senza dire troppo, perde un pò il mirinvengo, come hai detto tu le guerriere cominciano a farle in fabbrica tutte uguali e senza anima. Tutto sommato carino, ma dopo una buona partenza si è dimostrato senza eccessive pretese.

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    1. Diciamo che dal timeskip in poi il problema principale è che l'autore sposta l'attenzione da Claire al resto. Quindi è anche difficile "affezionarsi" alle nuove protagoniste, perchè ti vengono sbattute in faccia così, e te le devi sorbire passivamente.
      Ma non conoscendone la storia o il background è anche difficile affezionarsi...Quindi risultano noiose.

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  5. Secondo me, tranne per la questione delle spade enormi e l'ambietazione simil-medievale, non c'azzecca nulla con Berserk. A me piace molto e devo dire che continuo a leggere ogni volume che esce con grande gioia :D

    PS: All'inizio non è che non ci fossero gli Yoma bulimici, semplicemente l'Organizzazione non faceva nome della loro esistenza e quindi la protagonista (che è il punto di vista del lettore) non li conosceva nel dettaglio (tant'è che non sapeva che fossero risvegliati). Già nei primi volumi vengono presentate delle guerriere che facevano le cacciatrici di risvegliate (tra cui Ofelia, ma anche Milia e Teresa stesse avevano partecipato a delle cacce) ^^

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    1. Però un po' una svendita di "Yoma Bulimici" c'è, nel senso che pure Claire dice che sono molto rari, e così afferma il tipo dell'Organizzazione.
      Capisco anche che si tratta della svolta per dare nemici più forti alle protagoniste, però...l'ho trovata una forzatura, soprattutto perchè si presuppone che le Claimore sappiano quando stanno per "passare al lato oscuro". Con le conseguenze del caso.

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  6. Letto quasi 3 anni fa, prestato da un mio amico. Non è riuscito ad entusiasmarmi più di tanto neanche all' inizio. Non mi piaceva molto l'idea che i nemici, di poco conto, venissero uccisi quasi sempre nello stesso modo ( una bella affettata e voilà ). Concordo sul fatto è impossibile distinguere le ragazze. Il flashback di Teresa perà vale avvero la pensa di essee letto, l'unica parte del manga che davvero mi ha tenuto con il fiato sospeso. Per il resto...ripetitivo all'infinito.

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    1. Eh, il flashback è bello. Anche perchè Teresa e le altre Claymore sono molto ben definite, come personaggi, nonostante le poche pagine a disposizione.

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  7. Dopo questo articolo mi sono incuriosito e sono andato a leggerlo.. Concordo con te su tutto.. Il design dei "bulimici" intriga.. Caratterizzazione dei personaggi praticamente inesistente, sia caratterialmente che fisicamente (anche se secondo il mio parere il fatto che le claymore siano pressoché identiche sia voluto dall'autore).. Comunque un manga da leggere :)

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  8. "Leggiti Claymore, che è Berserk al femminile"
    Quanti fumettari mi hanno detto questa frase...
    No, per me non lo è.
    Lo sento pure io, ci manca qualcosa... mi aspettavo qualcosa di molto di più

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  9. Non convincono sul fatto che tu dica che è un opera a metà , i personaggi sono tutti ben curati anche raccontando la loro infanzia come accade anche per i nemici e la storia pian piano che va avanti riesce a dare tutte le risposte che non sono per niente banali e sugli yoma bulimici non è che compaiono all'improvviso ma è claire che prima della caccia con Milia non veniva mandata a cacciarli e anche lei non sapeva cosa fossero , anche io però temo che possano farsi ingolosire dai buoni risultati e cerchino di allungare il brodo con una trama assurda , speriamo scelgano il momento giusto per terminarlo con un degno finale , a differenza dell'anime che è stato rovinato con le ultime puntate .

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  10. Io li ho letti tutti, praticamente ne divoravo uno al giorno. Mi è piaciuto moltissimo e, anche adesso non vedo l'ora che esca il prossimo volume (25). Tutta via non posso fare a meno di essere d'accordo con quanto scritto: l'identicità delle guerriere Claymore è tale da non capirci più niente e questo, di fatto, rappresenta un enorme deficit che abbraccia il manga in toto.
    Invece per quanto riguarda la durata, personalmente, adoro le storie infinite, molti potrebbero dire giustamente che tirando la storia per le lunghe si arriverebbe al punto di snaturarla rovinando "l'opera" nel complesso. Io vedo la cosa in un altro modo: mi piacerebbe che uscissero una 40/70 di volumetti, voglio essere esagerato, lo ammetto, voglio proprio per vedere cosa è in grado di fare la fantasia di Yagi, la curiosità di vedergli tirare fuori da fodero altre idee e troppa, staremo a vedere.
    Infine pochissime parole per l'anime: Personalmente non mi è piaciuto per niente, usando parole gentili e, qui mi fermo.

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  11. l'ho letto tutto e mi è piaciuto molto. non mi sono pentita di averlo acquistato, l'unica è la copertina che magari potevano farla meglio. comunque a parte tutto mi piace

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