Non è ancora stato reintrodotto il reato d’opinione.
Per fortuna.
Eppure, per certe opinioni, ci vorrebbe la galera (o, più simpaticamente, come direbbe mia nonna, “Palettate di mer*a in bocca”).
Nessuno ha la verità in tasca, tutti possiamo esprimere i nostri pensieri liberamente…Mabenedettoilsignore, perché dietro le invocazioni al diritto d’opinione si celano, spesso e volentieri, le più grandi boiate della storia dell’umana umanità?
È davvero una cosa che fatico a capire. Il nascondersi dietro lo scudo dell’opinione personale.
Se dici una sciocchezza, dici una sciocchezza.
Al di là dell’opinione.
Hitler era una brava persona.
Gesù rubava.
Steve Jobs ha fondato Microsoft.
sommobuta è magro.
Qualsiasi persona sana di mente bollerebbe queste quattro cose come cazzate.
Eppure.
Eppure c’è gente che, a conti fatti, lo dice.
Prendete, ad esempio, la sempiterna diatriba cartaceo vs digitale.
Spesso, in discussioni anche illuminate, dove chi è “pro” e chi è “contro” stanno sviluppando un discorso interessante (fatto di esperienze e dati certi), arriva il solito minchione ad ammazzare il tutto con la fantomatica frase sul “profumo della carta”.
L’opinione più indecente e deficiente che possa esistere al mondo su questo argomento, perché si presuppone che se anche tu sei amante del cartaceo, tutt’al più può piacerti l’edizione e la cura con cui un tomo è confezionato; ma è abbastanza inverosimile che tu sia affezionato al cartaceo unicamente per questo motivo (a meno che i tuoi polmoni e il tuo olfatto non abbiano qualche problema – da ricercarsi comunque tra le sinapsi cerebrali), ed è abbastanza inquietante che possa inebriarti il puzzo d’inchiostro sintetico (per non parlare dei volumi vecchi, così pieni di polvere da essere in grado di far venire un’asma fulminante anche al più santo tra i salutisti).
Credo dovremmo sforzarci un po’ di più ad essere onesti prima di tutto con noi stessi, e poi con gli altri.
E rimanere in silenzio, quando non si conosce un argomento, per evitare di fare brutte figure.
Qualche giorno fa, su di un simpatico gruppo Facebook, si parlava di quale ci piacesse di più tra Narnia e Il Signore degli Anelli, e quali, secondo noi, fosse il più bello, sia per quanto riguarda i libri che per quanto riguarda i film.
Per me, a parità di adattamento, i film di Narnia sono più belli di quelli del Signore degli Anelli perché fatti addirittura meglio rispetto ai libri (che essendo per bambini e con chiaro intento pedagogico, sono molto elementari). Poi è chiaro che a parità di scrittura Tolkien batte Lewis senza nemmeno scendere in campo, così come la trilogia cinematografica di Jackson asfalta quella di Narnia su tutti i fronti.
Naturalmente, in questa discussione interessante, dove ognuno stava argomentando la propria opinione, ecco arrivare puntalmente l’imbecille di turno, pontificando che Narnia fa cagare perché, oltre ad essere un catechismo cristiano per decerebrati, a Tolkien non piaceva. La motivazione: “Io ho letto tutti i saggi su Tolkien, gnègnè” (ovviamente non sia mai fare riferimento al fatto che lo stesso Lewis, nelle lettere a Tolkien, ci rideva su, perché a differenza del compare, lui non voleva fare mitologia, ma voleva scrivere precisamente storie “per bambini”. Evvabbè).
Sarebbe come se io andassi da un ricercatore del Cern, intervenissi ad un dibattito sulla velocità della Luce, e dicessi che i neutrini sono più veloci perché l’ha detto la Gelmini e ho letto tutti i saggi che sono stati scritti su di lei.
Volendo poi agganciarmi a quanto successo in questi giorni con il video su One Piece, sono sempre portato a chiedermi cosa spinge una persona a discutere di cose che non conosce.
Perché ognuno si sente in grado di dare la propria opinione su “qualcosa”, pur non avendone la competenza adatta?
Quali sono le dinamiche che portano una persona (nel mondo 2.0) a pigiare le dita su di una tastiera, senza riflettere prima un secondo su quello che vuole comunicare?
Per fortuna.
Eppure, per certe opinioni, ci vorrebbe la galera (o, più simpaticamente, come direbbe mia nonna, “Palettate di mer*a in bocca”).
Nessuno ha la verità in tasca, tutti possiamo esprimere i nostri pensieri liberamente…Mabenedettoilsignore, perché dietro le invocazioni al diritto d’opinione si celano, spesso e volentieri, le più grandi boiate della storia dell’umana umanità?
È davvero una cosa che fatico a capire. Il nascondersi dietro lo scudo dell’opinione personale.
Se dici una sciocchezza, dici una sciocchezza.
Al di là dell’opinione.
Hitler era una brava persona.
Gesù rubava.
Steve Jobs ha fondato Microsoft.
sommobuta è magro.
Qualsiasi persona sana di mente bollerebbe queste quattro cose come cazzate.
Eppure.
Eppure c’è gente che, a conti fatti, lo dice.
Prendete, ad esempio, la sempiterna diatriba cartaceo vs digitale.
Spesso, in discussioni anche illuminate, dove chi è “pro” e chi è “contro” stanno sviluppando un discorso interessante (fatto di esperienze e dati certi), arriva il solito minchione ad ammazzare il tutto con la fantomatica frase sul “profumo della carta”.
L’opinione più indecente e deficiente che possa esistere al mondo su questo argomento, perché si presuppone che se anche tu sei amante del cartaceo, tutt’al più può piacerti l’edizione e la cura con cui un tomo è confezionato; ma è abbastanza inverosimile che tu sia affezionato al cartaceo unicamente per questo motivo (a meno che i tuoi polmoni e il tuo olfatto non abbiano qualche problema – da ricercarsi comunque tra le sinapsi cerebrali), ed è abbastanza inquietante che possa inebriarti il puzzo d’inchiostro sintetico (per non parlare dei volumi vecchi, così pieni di polvere da essere in grado di far venire un’asma fulminante anche al più santo tra i salutisti).
Credo dovremmo sforzarci un po’ di più ad essere onesti prima di tutto con noi stessi, e poi con gli altri.
E rimanere in silenzio, quando non si conosce un argomento, per evitare di fare brutte figure.
Qualche giorno fa, su di un simpatico gruppo Facebook, si parlava di quale ci piacesse di più tra Narnia e Il Signore degli Anelli, e quali, secondo noi, fosse il più bello, sia per quanto riguarda i libri che per quanto riguarda i film.
Per me, a parità di adattamento, i film di Narnia sono più belli di quelli del Signore degli Anelli perché fatti addirittura meglio rispetto ai libri (che essendo per bambini e con chiaro intento pedagogico, sono molto elementari). Poi è chiaro che a parità di scrittura Tolkien batte Lewis senza nemmeno scendere in campo, così come la trilogia cinematografica di Jackson asfalta quella di Narnia su tutti i fronti.
Naturalmente, in questa discussione interessante, dove ognuno stava argomentando la propria opinione, ecco arrivare puntalmente l’imbecille di turno, pontificando che Narnia fa cagare perché, oltre ad essere un catechismo cristiano per decerebrati, a Tolkien non piaceva. La motivazione: “Io ho letto tutti i saggi su Tolkien, gnègnè” (ovviamente non sia mai fare riferimento al fatto che lo stesso Lewis, nelle lettere a Tolkien, ci rideva su, perché a differenza del compare, lui non voleva fare mitologia, ma voleva scrivere precisamente storie “per bambini”. Evvabbè).
Sarebbe come se io andassi da un ricercatore del Cern, intervenissi ad un dibattito sulla velocità della Luce, e dicessi che i neutrini sono più veloci perché l’ha detto la Gelmini e ho letto tutti i saggi che sono stati scritti su di lei.
Volendo poi agganciarmi a quanto successo in questi giorni con il video su One Piece, sono sempre portato a chiedermi cosa spinge una persona a discutere di cose che non conosce.
Perché ognuno si sente in grado di dare la propria opinione su “qualcosa”, pur non avendone la competenza adatta?
Quali sono le dinamiche che portano una persona (nel mondo 2.0) a pigiare le dita su di una tastiera, senza riflettere prima un secondo su quello che vuole comunicare?
Come diceva un certo Bertrand Russell (me lo sono andato a cercare per non rischiare di sbagliare...appunto):
RispondiElimina"The fundamental cause of the trouble is that in the modern world the stupid are cocksure while the intelligent are full of doubt." aka "La causa principale dei problemi è che al mondo d'oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi."
La mia professoressa di filosofia al liceo diceva che quando eravamo sicuri di aver capito qualcosa...probabilmente non avevamo capito un katso.
Elimina:D
Exactly!
Eliminamolto d'accordo.
RispondiElimina:)
EliminaTotalmente d'accordo sommo. Il problema è che la gente pur di parlare è pronta a dire qualsiasi cosa, ha la voglia di partecipare alla discussione a qualsiasi costo, anche non avendo minimamente idea di ciò che si sta dicendo.
RispondiEliminaPS: Articolo GENIALE XD
Thanks!
EliminaLeoni da tastiera.
RispondiEliminaGirom
Roar!
EliminaBrace yourself, because people who say "ma come puoi dire che Hitler fosse una brava persona?" are coming (tanto qualcuno che legge solo il titolo ci sarà sicuramente XD)
RispondiEliminaSicuramente prima o poi qualcuno arriverà a scriverlo. XD
Eliminabeh a me narnia non è piaciuto per niente, lo comprai e lo lessi sulla spinta del 1° film, è stata l'agonia letteraria più grande della mia vita (ancora superiore al conte di montecristo di dumas, iniziato più volte e mai finito).
RispondiEliminaLo trovo lento, prevedibile, palloso all'inverosimile. Lo lessi con la stessa inerzia con cui leggo e ho letto certi manga, ossia con la consapevolezza che voglio arrivare alla fine e mi devo caricare le balle in spalla e andare avanti nella lettura!
E cmq One Piece è una merda, e naruto èmmeglio!
Ma perchè è per i bimbi, Narnia, perciò...
EliminaAh, l'annosa questione della libertà di "aprì bocca e daje fiato", come si dice a Roma.
RispondiEliminaÈ una questione culturale, noi saremo sempre un Paese pieno di gente che vorrebbe spiegare al ct della nazionale che squadra schierare, agli economisti il problema del capitalismo, ai teatranti come si fa a recitare, agli scrittori come si fa a scrivere), ai poveri come si fanno i soldi e così via... Salvo poterlo fare comodamente seduti al tavolino del Bar Sport.
Siamo un popolo che ci piace, il Bar Sport...
Eliminavabbeh visto che siamo in tema... citando Oscar Wilde, la gente non rispetta il semplice adagio:
RispondiElimina"A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio"
Buta sti giorni ti vedo in forma XD
RispondiEliminaSono ispirato dalle rotture di palle. :D
Elimina:)
Elimina“Anti-intellectualism has been a constant thread winding its way through our political and cultural life, nurtured by the false notion that democracy means that 'my ignorance is just as good as your knowledge.'”
RispondiEliminaIsaac Asimov
Come vedi non è un problema del mondo 2.0
Semplicemente nel mondo 2.0 si hanno più mezzi per romper le palle
E pure questo è vero...
EliminaMa io penso che la questione "profumo della carta" non dovrebbe essere bollata come boiata a prescindere. Ricordo che tempo fa girava un video dove c'era un ragazzo che mostrava i vantaggi del libro, una "tecnologia" touch (giri le pagine col dito), non ha bisogno di pile e blablabla. Il che era simpatica come cosa.
RispondiEliminaPiù che profumo della carta, io parlerei di fisicità della carta. Lo posso toccare l'ebook? No. Lo posso accartocciare o bruciare? No.
Faccio l'esempio dei giochi di Steam: ne ho più di cento, ma non ho davanti a me una libreria con cento giochi originali con custodia, manualetto interno e cd-rom. Mi sento un po' spaesato a pensare di possedere materialmente più di cento giochi, ma ci si fa l'abitudine.
Questo per dire che la questione "profumo della carta" ha un suo perché, ma svanirà per forza di cose nel tempo, l'abitudine del nuovo fa dimenticare il passato.
Altrimenti saremmo qua a disquisire sul profumo delle tavolette di cera.
Per tutto il resto, sì, ok.
Ricordo le lezioni di Pedagogia all'università.
RispondiEliminaNella discussione della comunicazione efficace, la mia prof diceva sempre:" Ricordate che tutti hanno libertà di parola. Ma questo non vuol dire che tutti abbiamo ragione."
Sembra un'ovvietà, ma quanta gente parla per dar aria alla bocca!
Poi per la questione del video di One Pice...
Sto leggendo molte crastonerie che la gente posta ogni giorno.
La cosa che più mi preoccupa che molte di loro sono ragazze: e per di più anche arroganti! Non voglio fare il sessista... ma mammamia, alcune sparano stronzate assurde!