Settimana libera dal Baretto dei Top Shonen: quale ghiotta opportunità per fare chiacchiere da bar spicce?
E allora oggi ci inoltriamo (di nuovo) nel territorio vasto e profondo del TuoTubo, in una delle diatribe che più appassionano gli utenti feedati.
Esatto, oggi parliamo di questi benedetti Feed aperti, croce e delizia del mondo di YouTube.
Essendo diventato sempre più Social, YouTube è andato incontro ad una trasformazione (in bene, secondo me): ovvero (quasi) tutto ciò che vedi, commenti e mipiacci può essere reso visibile attraverso G+ o attraverso i Feed aperti, che consentono agli iscritti di un canale “X” di monitorare l’attività di chi gestisce quel particolare canale.
Esempio scemo: se io sono iscritto al canale di Kakaroth84 e lui mantiene i feed aperti, posso vedere dove Kakaroth84 ha commentato, che video gli sono piaciuti e a che canale si è iscritto. E queste informazioni, per l’appunto, posso monitorarle da G+ o dalla homepage di YouTube.
Un bel sistema “automatico” per generare condivisioni pulite e spontanee, senza ricorrere allo “spam selvaggio” sui social network.
Da un po’ di tempo a questa parte c’è questa diatriba (o meglio, questa battaglia) portata avanti da diversi YouTuber (su tutti, il “fu” Bonetti e il sempreverde Dellimellow) riguardante l’apertura totaletombale dei Feed da parte di tutti coloro che si servono del TuoTubo come media di comunicazione principale. La questione è semplice: essendo proprio un sistema automatico e pulito di condivisione, se tutti avessero i Feed liberi e aperti, si genererebbe un traffico continuo di contenuti, e si conoscerebbero più canali di qualità.
La questione nasce soprattutto in virtù del fatto che la stragrande maggioranza dei cosiddetti “VIP” del Tubo italiano, che sono cresciuti e diventati “VIP” grazie al passaparola delle persone (quindi al “feed spontaneo vecchia maniera”), lasciano, nella maggior parte dei casi, i propri Feed chiusi.
Quasi come se avessero paura di “sponsorizzare” eventuali canali concorrenti, come se temessero di essere superati dalle loro sponsorizzazioni.
La cosa potrebbe essere una semplice illazione, ma a veder bene, tenendo conto che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, fare 2+2 non è difficile e diventa un gioco da ragazzi: se un guru con 500.000 iscritti mette “mi piace” e commenta un video di uno che di iscritti ne ha 4, e quel “mi piace” e quel commento è visibile, quelle 500.000 persone iscritte al canale del guru possono vedere quel contenuto, e magari iscriversi a loro volta al canale del tipo con 4 iscritti.
Ma se quel guru con 500.000 iscritti lascia “invisibili” le sue azioni, mentre limita i “mi piace” e i commenti unicamente ai suoi video (o a quelli dei suoi amici altrettanto “VIP”) la cosa, oggettivamente, fa pensare.
Per carità: nessuno impone che questi famigerati Feed debbano essere aperti e pubblici. Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma oggettivamente è ridicolo che il 90% dei guru dell’intrattenimento del Tubo lanci strali contro il fatto che YouTube stia diventando trash e non ci siano contenuti di qualità, quando spesso, il trash, lo producono loro per partenogenesi continuata (e di gente con centinaia di migliaia di iscritti e milioni di visualizzazioni che produce roba da far accapponare la pelle ne è piena il Tubo).
Il meccanismo è doppiamente diabolico quando qualcuno con un numero alto di iscritti tenta di giustificare il blocco dei suoi feed parlando di tutela della privacy, per paura di quello che potrebbe “pensare” la gente: posto il fatto che un video su YouTube non è un contenuto “privato” o di tipo “personale”, se un guru che propone video di qualità mette “mi piace” a un video di merda, al limite gli si potrebbe contestare il fatto di avere avuto dei gusti di merda (che poi i gusti sono soggettivi, non bisognerebbe nemmeno stare qui a sindacare). Di certo, la colpa non sarebbe sua che l’ha mipiacciato o commentato, ma di chi, quel video di merda, l’ha fatto*.
Tra l’altro, se il guru di YouTube avesse davvero paura di essere sorpassato per un “mi piace” o per un commento a un canale altro, sarebbe davvero ridicolo.
Volendo fare un esempio scemo, sarebbe come se io non linkassi Luca Verbatim* o non commentassi i suoi video (o peggio: non lo sponsorizzassi) per il semplice fatto che ho paura che mi porti via iscritti dal canale del Report.
In primo luogo farei un torto ai miei stessi utenti, perché li priverei di una voce e di un pensiero “diverso” dal mio su quello che è un argomento di discussione che sia io, sia i miei utenti, abbiamo in comune con lo “sponsorizzato” (e che io, guardandolo e commentandolo ritengo interessante); in secondo luogo farei un torto a me stesso, perché ho la presunzione di credere che se ho 5500 persone interessate al canale del Report, le continuerò a mantenere anche se tutte le “mie” 5500 persone si dovessero iscrivere in massa al canale di Luca. Ma essendo Luca diverso da me, pur parlando di cose simili, quelle 5500 persone saranno sicuramente interessate ad ascoltare sia me che lui proprio perché le esponiamo da due punti di vista differenti.
Quindi, se qualcuno ha paura che questi feed aperti possano dare una mano alla concorrenza, nutrono poca stima nei confronti di loro stessi, in quanto la concorrenza non esiste e c’è spazio per tutti***.
Posto questo, faccio anche l’avvocato del diavolo: sono assolutamente pro i Feed aperti per tutte le questioni qui sopra esposte, ma rimango della convinzione che siano in pochi coloro che visualizzano le attività dei canali a cui sono iscritti. Di certo lo fa chi è più addentro a YouTube e chi lo utilizza in maniera massiccia e costante, ma un fruitore medio, che spesso vede video perché condivisi sui social (o perché trovati alla cazzo di cane) difficilmente arriverà al video del tipo con 4 iscritti perché quello con 500.000, che ha i feed aperti, l’ha commentato.
Da questo punto di vista, lo spam totaletombale (o meglio: il passaparola classico eseguito come spam totaletombale) sui social network batterà sempre il feed aperto.
Ma il guaio, anche da questo punto di vista, è la sindrome dell’indice pigro: l’utente ci pensa sempre 100.000 volte, prima di cliccare su “Condividi”.
Nemmeno gli costasse un milione di euro.
----
*O allo stesso Dellimellow, o a tutti gli altri che si occupano di One Piece su Youtube.
**Cambiando totalmente argomento (ma nemmeno poi tanto), tranne alcuni casi, molti siti e molte pagine facebook (anche quelle grosse) hanno fatto finta che il mio eBook su One Piece non esistesse, e non si sono degnate nemmeno di segnalarlo. Non è un imperativo categorico segnalare, ma mi fa ridere che gli appassionati di una cosa ostracizzano produzioni di altri appassionati dello stesso argomento "per paura di tirare acqua al loro mulino". LOL
***Discorso analogo lo posso fare per il blog: sarebbe come se io, nel post su Pacific Rim, non avessi linkato i blog che ne hanno parlato in maniera interessante per paura che questi potessero sottrarmi lettori. O ancora, parlando di eBook: sarebbe come se io non vi linkassi eBook di autori che ho letto e gradito per la paura che voi potreste scegliere di spendere soldi per gli altri eBook e non per il mio. Roba ai confini della realtà (ma c’è gente che lo fa e lo pensa, eh; ne parleremo presto).
E allora oggi ci inoltriamo (di nuovo) nel territorio vasto e profondo del TuoTubo, in una delle diatribe che più appassionano gli utenti feedati.
Esatto, oggi parliamo di questi benedetti Feed aperti, croce e delizia del mondo di YouTube.
Essendo diventato sempre più Social, YouTube è andato incontro ad una trasformazione (in bene, secondo me): ovvero (quasi) tutto ciò che vedi, commenti e mipiacci può essere reso visibile attraverso G+ o attraverso i Feed aperti, che consentono agli iscritti di un canale “X” di monitorare l’attività di chi gestisce quel particolare canale.
Esempio scemo: se io sono iscritto al canale di Kakaroth84 e lui mantiene i feed aperti, posso vedere dove Kakaroth84 ha commentato, che video gli sono piaciuti e a che canale si è iscritto. E queste informazioni, per l’appunto, posso monitorarle da G+ o dalla homepage di YouTube.
Un bel sistema “automatico” per generare condivisioni pulite e spontanee, senza ricorrere allo “spam selvaggio” sui social network.
Da un po’ di tempo a questa parte c’è questa diatriba (o meglio, questa battaglia) portata avanti da diversi YouTuber (su tutti, il “fu” Bonetti e il sempreverde Dellimellow) riguardante l’apertura totaletombale dei Feed da parte di tutti coloro che si servono del TuoTubo come media di comunicazione principale. La questione è semplice: essendo proprio un sistema automatico e pulito di condivisione, se tutti avessero i Feed liberi e aperti, si genererebbe un traffico continuo di contenuti, e si conoscerebbero più canali di qualità.
La questione nasce soprattutto in virtù del fatto che la stragrande maggioranza dei cosiddetti “VIP” del Tubo italiano, che sono cresciuti e diventati “VIP” grazie al passaparola delle persone (quindi al “feed spontaneo vecchia maniera”), lasciano, nella maggior parte dei casi, i propri Feed chiusi.
Quasi come se avessero paura di “sponsorizzare” eventuali canali concorrenti, come se temessero di essere superati dalle loro sponsorizzazioni.
La cosa potrebbe essere una semplice illazione, ma a veder bene, tenendo conto che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, fare 2+2 non è difficile e diventa un gioco da ragazzi: se un guru con 500.000 iscritti mette “mi piace” e commenta un video di uno che di iscritti ne ha 4, e quel “mi piace” e quel commento è visibile, quelle 500.000 persone iscritte al canale del guru possono vedere quel contenuto, e magari iscriversi a loro volta al canale del tipo con 4 iscritti.
Ma se quel guru con 500.000 iscritti lascia “invisibili” le sue azioni, mentre limita i “mi piace” e i commenti unicamente ai suoi video (o a quelli dei suoi amici altrettanto “VIP”) la cosa, oggettivamente, fa pensare.
Per carità: nessuno impone che questi famigerati Feed debbano essere aperti e pubblici. Ognuno è libero di fare quello che vuole, ma oggettivamente è ridicolo che il 90% dei guru dell’intrattenimento del Tubo lanci strali contro il fatto che YouTube stia diventando trash e non ci siano contenuti di qualità, quando spesso, il trash, lo producono loro per partenogenesi continuata (e di gente con centinaia di migliaia di iscritti e milioni di visualizzazioni che produce roba da far accapponare la pelle ne è piena il Tubo).
Il meccanismo è doppiamente diabolico quando qualcuno con un numero alto di iscritti tenta di giustificare il blocco dei suoi feed parlando di tutela della privacy, per paura di quello che potrebbe “pensare” la gente: posto il fatto che un video su YouTube non è un contenuto “privato” o di tipo “personale”, se un guru che propone video di qualità mette “mi piace” a un video di merda, al limite gli si potrebbe contestare il fatto di avere avuto dei gusti di merda (che poi i gusti sono soggettivi, non bisognerebbe nemmeno stare qui a sindacare). Di certo, la colpa non sarebbe sua che l’ha mipiacciato o commentato, ma di chi, quel video di merda, l’ha fatto*.
Tra l’altro, se il guru di YouTube avesse davvero paura di essere sorpassato per un “mi piace” o per un commento a un canale altro, sarebbe davvero ridicolo.
Volendo fare un esempio scemo, sarebbe come se io non linkassi Luca Verbatim* o non commentassi i suoi video (o peggio: non lo sponsorizzassi) per il semplice fatto che ho paura che mi porti via iscritti dal canale del Report.
In primo luogo farei un torto ai miei stessi utenti, perché li priverei di una voce e di un pensiero “diverso” dal mio su quello che è un argomento di discussione che sia io, sia i miei utenti, abbiamo in comune con lo “sponsorizzato” (e che io, guardandolo e commentandolo ritengo interessante); in secondo luogo farei un torto a me stesso, perché ho la presunzione di credere che se ho 5500 persone interessate al canale del Report, le continuerò a mantenere anche se tutte le “mie” 5500 persone si dovessero iscrivere in massa al canale di Luca. Ma essendo Luca diverso da me, pur parlando di cose simili, quelle 5500 persone saranno sicuramente interessate ad ascoltare sia me che lui proprio perché le esponiamo da due punti di vista differenti.
Quindi, se qualcuno ha paura che questi feed aperti possano dare una mano alla concorrenza, nutrono poca stima nei confronti di loro stessi, in quanto la concorrenza non esiste e c’è spazio per tutti***.
Posto questo, faccio anche l’avvocato del diavolo: sono assolutamente pro i Feed aperti per tutte le questioni qui sopra esposte, ma rimango della convinzione che siano in pochi coloro che visualizzano le attività dei canali a cui sono iscritti. Di certo lo fa chi è più addentro a YouTube e chi lo utilizza in maniera massiccia e costante, ma un fruitore medio, che spesso vede video perché condivisi sui social (o perché trovati alla cazzo di cane) difficilmente arriverà al video del tipo con 4 iscritti perché quello con 500.000, che ha i feed aperti, l’ha commentato.
Da questo punto di vista, lo spam totaletombale (o meglio: il passaparola classico eseguito come spam totaletombale) sui social network batterà sempre il feed aperto.
Ma il guaio, anche da questo punto di vista, è la sindrome dell’indice pigro: l’utente ci pensa sempre 100.000 volte, prima di cliccare su “Condividi”.
Nemmeno gli costasse un milione di euro.
----
*O allo stesso Dellimellow, o a tutti gli altri che si occupano di One Piece su Youtube.
**Cambiando totalmente argomento (ma nemmeno poi tanto), tranne alcuni casi, molti siti e molte pagine facebook (anche quelle grosse) hanno fatto finta che il mio eBook su One Piece non esistesse, e non si sono degnate nemmeno di segnalarlo. Non è un imperativo categorico segnalare, ma mi fa ridere che gli appassionati di una cosa ostracizzano produzioni di altri appassionati dello stesso argomento "per paura di tirare acqua al loro mulino". LOL
***Discorso analogo lo posso fare per il blog: sarebbe come se io, nel post su Pacific Rim, non avessi linkato i blog che ne hanno parlato in maniera interessante per paura che questi potessero sottrarmi lettori. O ancora, parlando di eBook: sarebbe come se io non vi linkassi eBook di autori che ho letto e gradito per la paura che voi potreste scegliere di spendere soldi per gli altri eBook e non per il mio. Roba ai confini della realtà (ma c’è gente che lo fa e lo pensa, eh; ne parleremo presto).
Io posso testimoniare l'importanza dei feed come normale utente di Youtube: ho iniziato senza nemmeno avere un account sul Tubo. Poi ho iniziato a seguire canali, e poi ancora ho capito l'importanza di sostenere gli youtuber con i "mi piace" e le condivisioni. Grazie proprio al Bonetti!
RispondiEliminaAnche come semplice utente, però, non davo importanza ai feed in senso stretto, finchè poi ho realizzato. Guardando le live di SdR, ho scoperto il canale fumettoso di Dellimellow. Con i suoi feed ho scoperto OnePieceReport e Cavernadiplatone, che mi hanno portato a scoprire questo blog. Questo mi ha condotto verso altri blog del blocco C, e sul tubo ho conosciuto i canali di youtuber come TNBT e il dottor Luca Verbatim. Sempre grazie alle condivisioni ho iniziato a seguire alcune pagine Facebook, mi hanno stimolato a scrivere io stesso qualcosa su OP, mi hanno spinto a commentare parecchio... fino a collaborare con il GG Sanji!
E' solo la mia esperienza personale, ma è stata determinante.
Il blocco C della blogosfera regna supremo. :D
EliminaNo, scherzi a parte, bella condivisione!
" Ma il guaio, anche da questo punto di vista, è la sindrome dell’indice pigro: l’utente ci pensa sempre 100.000 volte, prima di cliccare su “Condividi”."
RispondiEliminaSommobuta, se voglio fare palestra faccio l'abbonamento ù.ù ... non è questione di euro.
Ahahahah, questo è uno dei commenti più splendidi che abbia mai letto in tanti anni di blogging.
EliminaIo ho paura di condividere i video di Dellimellow, perchè tutti potrebbero diventare pro-sanji XD
RispondiEliminaUn bel discorso, effettivamente certi divi del tubo, non facciamo nomi, una volta sponsorizzavano alcuni canali, ed era una cosa bellissima, ora non avviene più questa cosa... o sono in pochi.
per quanto riguarda il discorso che poca gente vede i feed, diciamo che è al 50 e 50, perchè in homepage ti si apre "cosa guardare" prendendo spunto dai feed delle persone, poi inoltre spesso e volentieri, alcuni video sono diventati più visualizzati perchè qualche vip li ha commentati.
Esempio Dellimellow in Basta con i Pokeminkia, alcuni ragazzi avevano visto il video perchè commentato dal loro beniamino Dario.
Quindi il sistema dei feed FUNZIONA, e permette di far conoscere e farsi conoscere.
Ma secondo me basta anche una condivisione una tantum sui propri social. Male non fa.
EliminaBellissimo Articolo Sommo. Non c'è nulla da fare i Feed andrebbero liberati, e i "VIP" che abbiamo creato si sono rivelati dei veri e propri Stronzi, come detto dal Maestro "Ei fu" Bonetti. Se penso alle vagonate di visualizzazioni che ho dato a queste persone credendoci anche in quello che facevano mi riempe il cuore di rabbia
RispondiEliminaMa "dare la visualizzazione" a un prodotto che piace va bene a prescindere, poi starebbe a chi sta dall'altra parte fare altrettanto.
Eliminaperò non lo fanno, e sono queste le cose che fanno arrabbiare. Ma perché negare un prodotto che hai visto, e che ti è piaciuto, e poi fare la mammoletta in Live dicendo che YouTube fa sempre più schifo? E' da incoerenti e soprattutto da Stronzi madornali
EliminaScusa se te lo dico sommo,ma non mi piace avere peli sulla lingua.
RispondiEliminaIo lo so che tu non vuoi fare nomi,ma il fatto che tu abbia citato dellimellow(i suoi ultimi video li ho visti) è un chiaro riferimento al "comportamento" di yotobi.
Probabilmente hai steso l'articolo sull'onda di quello che ha smosso delli.
Io la faccio breve:
Un bar non sponsorizza un altro bar come una ristorante non ne sponsorizza un altro,e fino qui è lecito dato che cmq si parla di denaro che mantiene famiglie.
Su youtube invece ci si permette(vedi dellimellow)di essere un po' più bacchettoni su comportamenti come nascondere i feed.
Ma fidati che se sul Tubo girassero i BIG MONEY(e non le "semplici" visualizzioni che cmq sono buone e positive xk motivo di orgoglio e soddisfazione delle proprie fatiche) "l'oscuramento" dei feed sarebbe quasi LEGGE(basta ragionare sull'esempio bar vs bar/ ristorante vs ristorante).
Che piaccia o no un po' di concorrenza c'è anche su YouTube.
Dimmi cosa ne pensi(puoi anche non essere d'accordo è chiaro,amici come prima)
Avevo intenzione di affrontare l'argomento prima o poi, ho preso solo la palla al balzo. Ma è una cosa che penso da tempo. E credo di poter fare un discorso superpartes, sia perché YT non è il mio mezzo - o non il mio principale e preferito -, sia perché, non monetizzando, non ho "interessi" di sorta. E poi, comunque, non mi sono mai fatto problemi a fare nomi.
EliminaLa questione rimane, Yotobi o non Yotobi: oggettivamente, tra i "big" è tutto un pacche sulle spalle tra di loro. Vedere canali con 400.000 iscritti che commentano o mi piacciano solo i propri video (o quello dei soliti amyketty) fa pensare.
Il discorso è quello.
Soprattutto perché c'è la lamentela sempiterna di molti dei Big sul fatto che YT non produce "qualità" (parola stuprata e abusata che significa tutto e niente).
Per quanto riguarda il non essere d'accordo il blog serve a quello: è uno spazio di discussione. Non sia mai che tutti concordino sempre con quello che penso io, sarebbe inquietante (e ovviamente vale il contrario). :D
vorrei dire che blogghi come facevi video ma, ahimè, direi una bugia. Il blog mi piace di più.
RispondiEliminaSalutoni Sommobù, sempre in gamba.
Anche perchè di video buoni non ne ho mai fatti.
EliminaStando a fonti attendibili nemmeno io. Sono in buona compagnia allora.
EliminaJammuncenne a braccetto, allora. :P
EliminaSi grazie per la risposta Buta.
RispondiEliminaDiciamo che il comportamento del "non Feedare"(passami il termine),per la maggior parte delle volte,è un po' quello che un nobile farebbe con un contadino della più bassa classe sociale:non lo cagherebbe.
E poi magari quelcuno tiene cosi tanto alle sue visualizzazioni che,complice l'eccessivo compiacimento o la voglia di primeggiare,non condivide,tranne che con i suoi soci per non fare una figuraccia.
Non ti è mai capitato che qualcuno ti scippasse qualche articolo de "Il Viagra della mente" e lo spacciasse per suo senza nemmeno citarti???
Scusa se lo voglio sapere ma vorrei appunto sapere quale è stato o quale sarebbe il tuo comportamento.
Quando si parla di blog la questione è molto più spinosa che su youtube.
Sui blog la questione è molto più semplice: digiti su google una stringa di ricerca e arrivi alla fonte, se ci sono dei "copioni" li riconosci subito.
EliminaArticoli copiati no, hanno sempre avuto la buona creanza, al limite, di mettere i credits. Ma la blogosfera, per quanto sia un brutto mondo - e l'ho sempre detto a tutti, compresi i compari del blocco C - è il paradiso in terra rispetto al Tubo.
Anche perchè il blog, come piattaforma, è oggettivamente più elitario (e l'ho spiegata in un vecchio articolo), o lo sai fare - e i risultati col tempo si vedono, oppure t'attacchi.