Ne avevo sentito parlare a destra e manca come di un capolavoro.
E se magari capolavoro non è, è di sicuro un bellissimo - e originalissimo - libro, questo di Brooks.
Se la storia di fondo è l'archetipo più (ab)usati della narrativa di genere horror che tratta di zombie (ovvero un'infezione virale che diventa pandemia e fa "resuscitare" i morti), la costruzione dell'intero romanzo è quantomai insolita e riuscitissima.
World War Z infatti si configura come una specie di documentario storico, dove i sopravvissuti alla "Guerra degli Zombie" raccontano in prima persona le loro esperienze personali, rendendo il volume verosimile e terrificante.
In World War Z, attraverso le parole e i racconti dei più disparati testimoni (dalla casalinga, all'ex soldato, al politico, al parente dell'eroe di guerra, al regista affermato, al traumatizzato, ecc...), l'autore riesce a ricostruire con puntualità l'evolversi della catastrofe che stava per portare all'estinzione il genere umano.
Si viene a sapere così che i primi casi riscontrati del "morbo" si ebbero in alcuni paesi remoti della Cina, che la questione divenne di dominio pubblico solo dopo gli avvistamenti in Sudafrica - benchè i governanti fossero già stati informati del pericolo imminente, e che gli eserciti, nonostante fossero supportati da apparati bellici modernissimi e ipertecnologici, poco potevano fare contro orde di milioni di morti viventi, che non accusavano sintomi di stanchezza, che non avevano paura, e che erano mossi solo dall'istinto primordiale di uccidere.
Alcuni racconti sono inquietanti e assolutamente "reali", tanto che ti fanno quasi credere che ci sia stata effettivamente una guerra degli Zombie.
Su tutti, mi ha colpito la testimonianza di uno dei dirigenti di una casa farmaceutica addetta alla produzione del Phalanx, una sorta di vaccino del tutto inutile contro il morbo; il cinismo del dirigente è qualcosa di straordinariamente reale e naturale, dove emerge il lato puramente commerciale della realizzazione del Phalanx, creato soprattutto per cavalcare la paura delle persone nei confronti del morbo, in modo da ottenerne il maggior profitto possibile.
Davvero un ottimo libro, che si fa leggere (anzi, divorare, con piacere).
Un grazie a Deborah, che me l'ha regalato per San Valentino.
E se magari capolavoro non è, è di sicuro un bellissimo - e originalissimo - libro, questo di Brooks.
Se la storia di fondo è l'archetipo più (ab)usati della narrativa di genere horror che tratta di zombie (ovvero un'infezione virale che diventa pandemia e fa "resuscitare" i morti), la costruzione dell'intero romanzo è quantomai insolita e riuscitissima.
World War Z infatti si configura come una specie di documentario storico, dove i sopravvissuti alla "Guerra degli Zombie" raccontano in prima persona le loro esperienze personali, rendendo il volume verosimile e terrificante.
Si viene a sapere così che i primi casi riscontrati del "morbo" si ebbero in alcuni paesi remoti della Cina, che la questione divenne di dominio pubblico solo dopo gli avvistamenti in Sudafrica - benchè i governanti fossero già stati informati del pericolo imminente, e che gli eserciti, nonostante fossero supportati da apparati bellici modernissimi e ipertecnologici, poco potevano fare contro orde di milioni di morti viventi, che non accusavano sintomi di stanchezza, che non avevano paura, e che erano mossi solo dall'istinto primordiale di uccidere.
Alcuni racconti sono inquietanti e assolutamente "reali", tanto che ti fanno quasi credere che ci sia stata effettivamente una guerra degli Zombie.
Su tutti, mi ha colpito la testimonianza di uno dei dirigenti di una casa farmaceutica addetta alla produzione del Phalanx, una sorta di vaccino del tutto inutile contro il morbo; il cinismo del dirigente è qualcosa di straordinariamente reale e naturale, dove emerge il lato puramente commerciale della realizzazione del Phalanx, creato soprattutto per cavalcare la paura delle persone nei confronti del morbo, in modo da ottenerne il maggior profitto possibile.
Davvero un ottimo libro, che si fa leggere (anzi, divorare, con piacere).
Un grazie a Deborah, che me l'ha regalato per San Valentino.
OOOOOOOOOOOOOOOOOH YEAH!
RispondiEliminaprestò mi farò vivo con la recensione!!
SAJA
Punto primo: lo sto rileggendo per la terza volta.
RispondiEliminaPunto secondo: sto scrivendo la mia versione di WWZ adattata al Survival Blog.
Si capisce che è un libro che mi piace? ^___^