Leggi il saggio gratis!
30

Chi vende ebook è un criminale!

Li vedete quei signori là, con i forconi e le torce, mentre si asserragliano attorno all’edificio dove pare ci sia il mostro da linciare? Ecco, quelli siete voi! Siete voi il prossimo 1 gennaio.
“Moneygrabber!”
“Venduto!”
“Vuoi solo farti i big money!”
“Perché hai alzato il prezzo dei tuoi ebook?”
Naturalmente il mostro sono io. Io sono quello che sarà linciato. Ma allo stesso modo in cui il mostro (facciamo quello di Frankenstein? Facciamo quello di Frankenstein) non aveva colpe riguardo alla sua condizione (perché il mostro, quello vero, era il dottor Frankenstein, non lui), così io (e tutti gli altri) non ho colpe su quello che accadrà da gennaio in poi.
Ma diranno lo stesso che chi vende ebook è un criminale.
Malfidato.
E moneygrabber.
Mi seguite?

Essù, posate quei forconi e quelle fiaccole!

Ieri mi è arrivata una simpatica e-mail dal signor Amazon, che salutandomi indistintamente, tra un punto, due punti, massì, fai vedere che abbondiamo, abbondantis abbondandum (cit.) mi informava che dal 1° gennaio aumenterà i prezzi dei miei libri.
Perché?

Per rientrare nelle normative europee che prevedono la regolamentazione dell’IVA a seconda del Paese di provenienza. Prima l’IVA era impostata al 3%, poiché era Amazon (per una serie di ragioni legali che non vi sto a spiegare) che impostava direttamente l’imposta sul valore aggiunto. Da Gennaio le cose cambiano, e il venditore deve adattarsi al regime fiscale di ogni singolo paese. Questo perché i lorsignori che stanno a Strasburgo pensano che l’ebook (cioè il libro digitale, quindi il file) sia la stessa cosa dell’ereader (cioè il supporto/dispositivo che serve per leggere il libro digitale).

L'ebbbùk è il lettore!

La cosa potrebbe anche andar bene, se non fosse che in Italia l’IVA sugli ebook è fissata al 22%. Ma questa percentuale non è colpa degli ometti di Strasburgo, bensì dei nostri omini di cartapesta che stanno a Roma.
Sicuramente avrete visto, specialmente su facebook e su twitter, la campagna meme #unlibroèunlibro proposta da Dario Franceschini. Il nostro eminentissimo Ministro dei Beni Culturali vuole equiparare l’IVA degli ebook a quella dei libri cartacei, abbassandola al 4%.

Peccato che chi ha deciso di impostare l’IVA al 22%...sia proprio Franceschini.
DOOOOOOON!!!
COLPO DI SCENA!
ENORME WTF?!?!?!?! DA PARTE DEL PUBBLICO.

#unfessoèunfesso

Eggià, perché il nostro eminentissimo ac reverendissimo dominum, assieme al Sempresialodato Altissimo degli Altissimi sua Eccellenza Matteo Renzi, a maggio ha dato il via libera al Decreto Cultura, che oltre a regolamentare alcuni rapporti per ciò che concerne la tutela dei beni pubblici…aumenta l’IVA sugli ebook al 22%!
EVVIVA!

Ora, è vero che Dariuccio e Matteuccio, qualche settimana fa, hanno inserito un emendamento per abbassare l’IVA al 4%. Ma l’iter per fare approvare il tutto è ancora in alto mare…e quasi sicuramente non se ne farà nulla.

Naturalmente, as usual, chi ci va di mezzo sono i consumatori e (per ovvie ragioni) i piccoli editori. A un colosso come Mondadori, che vende ebook a 9,99, importa poco se l’iva sul suo libro digitale è al 22%. Il grosso delle sue vendite proviene dal mercato cartaceo, ha una visibilità stratosferica (ehi! È imMondatori!), e in ogni caso ha un gigantesco margine di profitto sull’ebook, anche con il ritocco dell’IVA.

Ok, il prezzo è giusto(?)

La stessa cosa non avviene per un piccolo editore che magari ha provato a puntare sul digitale in Italia*. Con un’IVA al 4% può proporre ebook a prezzi onesti e concorrenziali, e giocarsela con un colosso come Mondadori, nonostante proponga, molto probabilmente, autori poco conosciuti e titoli di nicchia. Un’IVA al 22% naturalmente gli distrugge qualsiasi piano di vendita, dato che i prezzi dei suoi libri digitali saranno maggiorati del 22%. Ed è un sovrapprezzo fatto unicamente di tasse: il venditore infatti guadagnerà esattamente quanto guadagnava prima dell’aumento del prezzo dei suoi libri.
Bello, eh? :D

Ovviamente, un acquirente preferirà spendere 9,99 dell’autore Mondadori Den Braun Silkepil, pubblicizzato urbi et orbi finanche da Babbara D’Usso piangente in diretta tv a reti unificate, piuttosto che tirar fuori 3 euro per il romanzo di Mario Rossi.
D’altronde Den Braun Silkepil è Den Braun Silkepil, vuoi mettere?

Besteller #totaletombale

Cosa cambia invece, per quanto mi e vi riguarda? Che i saggi sommobutici, per gli effetti di cui sopra, dal 1° gennaio passeranno automaticamente dagli attuali 2,69 ai 2,99.
30 centesimi in più. Che per carità, non sono nemmeno tanti, però sono una piccola scocciatura. E oh, se avessi la certezza matematica che l’imposta serve a migliorare servizi a livello nazionale mi starebbe anche bene: ma la certezza chi ce la dà?

Resta l’amarezza nel constatare, ancora una volta, che da certe parti si predica bene e si razzola male. Perché sarà sicuramente vero che #unlibroèunlibro; #mailculoperòèilnostro.

O no?
Voi che ne pensate?

----

*E tenendo conto che già non si legge in cartaceo, figuriamoci in digitale, è un azzardo. Da applausi, ma sempre azzardo.

30 commenti:

  1. Giusto per curiosità, che sono pigra e non ho voglia di farmi del nervoso per di più cercando... In Italia IVA al 22%, negli altri paesi europei invece? Dai, Sommo, mi facci ridere, tanto nella Repubblica delle banane c'è rimasto solo quello da fare....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Varia, ovviamente. Non vorrei dire 'na cazzata, ma mi pare che in Francia è il 7%, in Lussemburgo 4%, in Inghilterra al "massimo standard", cioè 20%.

      Noi superiamo addirittura il massimo standard. :3

      Elimina
    2. Ecco da Wikipedia, l'IVA di tutti i paesi dell'UE

      http://it.wikipedia.org/wiki/Imposta_sul_valore_aggiunto#Paesi_dell.27Unione_europea

      Elimina
  2. Penso che tu abbia ragione e penso tutto il male possibile di chi ci "governa".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che rimango sempre perplesso quando leggo certe cose, nel senso che Franceschini, che si sta attivando per l'abbassamento dell'IVA è quello che a conti fatti l'ha avallata. E' davvero un WTF? incredibile. XD

      Elimina
  3. Mai come stavolta ti condivido... Chissà se nascerà mai un politico coerente (bella contraddizione di termini)...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mah, se penso ai partiti che ho visto nascere e crescere l'unico che mi ha ispirato sul serio fiducia al 100% è stato IdV.

      Elimina
  4. Mi stupisce sempre come l'idea di limitare la pirateria digitale ed ampliare il mercato corrisponda poi effettivamente ad un'innalzamento dei prezzi finali al consumatore che crea quindi un incremento della pirateria uccidendo mercato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qua più che limitare la pirateria si è fatta una norma (non ne ho parlato perchè sennò entravamo troppo nel burocraticese) per livellare i gettiti fiscali di tutti i paesi in modo da contrastare l'evasione dell'IVA. ma come al solito, s'è fatto un pastrocchio.

      Elimina
  5. Sappi che con Dan Braun Silkepil hai vinto tutto.
    Per il resto, ho già ampiamente esposto le mie ragioni nel gruppo USOP...viviamo nella "Repubblica" delle Banane, What did you expect? ;)

    RispondiElimina
  6. Visto che il livello culturale medio in Italia è parecchio elevato, perché non abbattere le vendite degli e-book con l'aumento dell'IVA? Mi sembra abbastanza sensato e geniale da parte di lor signori... Ma questo italico scempio avrà mai fine? Oppure dovremo sprofondare sempre più nel baratro dell'ignoranza e della superficialità? Lo squallore aumenta sempre di più in questo paese, e quando pare che si possa aver toccato il fondo, qualcuno tra i "capi" lassù trova un punto più basso in cui trascinare il popolo. Comunque credo che questo sia il risultato della fuga di cervelli all'estero: i cervelli sono fuggiti via, e a governarci sono rimasti solo i cogl... ehm, i testicoli...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma io sono sicuro che l'eminentissimo Franceschini nemmeno lo sapeva dell'IVA al 22% nel decreto cultura. As usual. Poi gliel'hanno detto, si sarà battuto la mano sulla fronte e avrà esclamato: "DANNAZIONE!"

      Elimina
  7. pare che il mercato di fiaccole e forconi ultimamente sia redditizio ... Fiaccole e forconi a metà prezzo signori, è un occasione .. ah, no, scusa

    RispondiElimina
  8. Noi italiani siam poi sempre un passo avanti a tutti, che grandi :')

    Comunque è giusto che i prezzi vengano alzati ecchediamine, vorrai mica invogliare gli italiani a mettere insieme una fila di parole in frasi di senso compiuto, e magari chissà? IMPARARE QUALCOSA?

    *grasssissime risate time*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh infatti, vogliamo mica ridurci ad essere un paese colto?

      Elimina
  9. Io non so più che pensare...sarò malpensante io ma un così evidente favoreggiamento dell'editoria cartacea mi puzza...

    RispondiElimina
  10. Vi giuro che se potessi farei sgombrare l'Italia dagli italiani, me compreso e ci farei trasferire sulla Luna, mentre l'Italia la diamo ai paesi del nord...ultimamente queste faccende mi stanno spossando, perchè sono cose davvero stupide e di una semplicità disarmante da sistemare e invece nada. Comunque per quanto mi riguarda i 30 centesimi non mi cambiano nulla, però davvero per principio siamo stufi marci dell'incompetenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, esatto, il guaio è quello: l'incompetenza assoluta.

      Elimina
  11. Sensei la cosa più triste è che, non solo in Italia, al di là di questa questione, ogni volta o quesi che la tecnologia cerca di emergere e mette pian piano in difficoltà i servizi canonici, chi governa non cerca di agevolare chi fa impresa o, come in questo caso, chi si lancia nel settore, ma fa di tutto per aiutare chi "c' era già prima" anche a Costo di penalizzare la novità. Assurdo.

    Ed è così in tutto, anche se è ovviamente più complesso per i Governi monitorare e regolamentare ciò che avviene in digitale o comunque sul Web!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A chi governa interessa la poltrona, poi fanculo il resto. E non è populismo, eh...

      Elimina
  12. per me sei un criminale, ma per un altro motivo:

    "Sono state due settimane toste. E in molti mi hanno chiesto “Oh, ma Buta’s Bookmark?”
    E Buta’s Bookmark è rimasto un poco indietro. Ma non ce ne siamo dimenticati.
    Da oggi ritorna tutto "alla normalità"(cit.)

    "Da oggi la nostra programmazione riprende cadenzata con articoli fissi il lunedì-mercoledì-venerdì, con il consiglio il lunedì, l’articolone #totaletombale il mercoledì e il SuperSondaggione il venerdì.
    Contenti?" (cit.)

    = )

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, tocca scrivere che almeno fino a gennaio il blog va in standby, così ho tempo di organizzare il tutto per bene. Purtroppo quando inizio coi saggi il tempo è quello che è: la voglia di gestire le altre attività c'è, ma manca il tempo materiale per farlo. :|

      Se fosse questo il mio lavoro, non mancherei nemmeno a un impegno digitale XD

      Elimina
    2. tranquillo, ti vogliamo bene lo stesso

      Elimina
  13. Sommo sbrigati a rilasciare tutto il materiale che hai programmato per i prossimi due anni entro il 31 dicembre. Mica vorrai farci pagare 30 cent in più a ebook, vero? ;D

    RispondiElimina
  14. Bello scterzo, Stato burlone!
    Spero che sistemino presto, così sembra una brutta barzelletta (di quelle che iniziano con "ci sono un italiano, un francese e un tedesco ... " solo che qui è "ci sono un libro e u. E-book XD).

    RispondiElimina

 
Copyright 2009 Il Viagra della Mente Template creato da Angelo "sommobuta" Cavallaro