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Parolacce, polemiche, puttanate (aka "Lo fai per le views")

Parolacce, polemiche, puttanate.
Le 3 “P” auree che consentono al 95% di internet di prosperare oggi.
Ormai sono giunto alla solida conclusione che è questo quello che fa andare avanti e fa fare le proverbiali views a un sito internet, a un blog o (meglio ancora) a un canale YouTube.
Un tempo dicevano che la qualità premiava, che contavano i contenuti.
Un tempo.
Oggi...
...oggi sono tutte cazzate.


Vuoi un canale youtube pieno di iscritti?
Fai polemica o strilla come un coglione mentre giochi ai videogames, vedrai che arriveranno masse di persone a polemizzare con te (o a strillare GesùCristi, GiudaBallerini e SanteMadonne nel più pio dei rosari cybernetici).

Vuoi avere un blog con un frappo di commenti?
Fai critica spiccia senza entrare nel merito, fallo sempre e comunque. Parla male di libri, film, telefilm, fumetti o meglio ancora: sputtana altri blogger. Fai in modo di dire che è tutto “merda”.
Stai sicuro che si innescherà una reazione a catena per la quale tutti parleranno del tuo spazio e avrai un’infinità di commenti pro/contro l’argomento in questione.
E sarai innalzato a guru e #massimoesperto, e la tua dottrina sarà vista come l’unica verità possibile.

Vuoi essere sempre sulla cresta dell’onda internettiana?
Parla di puttanate. Le più semplici, le più spicciole. O gettati sull’argomento del giorno. Ma dev’essere “del giorno”, che se già arrivi 3 giorni dopo, nessuno se lo incula più (vedi l’articolo di ieri).
E ovviamente fai tuoi i consigli di sopra: se dell’argomento del giorno parli male, critichi e polemizzi…beh, risultato assicurato, my friend!


Lo fai per le views, d’altronde.
Il che è vero.
Perché vedi, non c’è nessuno sul web che scrive/si riprende per sé stesso. O perché ha voglia di parlare da solo. E sì, ok: c’è quella storia del divertimento, che se non ti diverti a farlo non ha senso comunque.
Ma se poi scrivi un articolo come questo che ha richiesto un’ora di tempo, e al massimo sono venuti a leggerlo in 4 gatti se comparati alla massa che ha letto quello del giorno prima (e che erano 4 cazzate scritte in 5 minuti d'orologio), che senso ha?

Sì, insomma, stiamo tornando sull’argomento spinoso del bloggare.
Avevo promesso una risposta a Davide Mana, che gentilmente, settimana scorsa, mi aveva regalato QUESTO ARTICOLO.
E le promesse internettiane si mantengono.


Io l’ho detto più e più volte: il blog ormai è una piattaforma elitaria. Che nonostante abbia una funzione ben definita, sta cominciando a perdere terreno. Nel giro di pochi anni (profezia sommobutica mode on) rimarranno in piedi solamente quelle piattaforme con un bacino d’utenza enorme, con numeri da capogiro, che hanno per proprietà transitiva profili social con numeri da capogiro.

Facebook, Twitter e fratellini hanno cannibalizzato tutto. YouTube ha fatto il resto, prendendo il posto di quello che erano i blog solo 2-3 anni fa.
Non ritorno su cose dette e scritte, lo sapete voi e lo so io.

Quindi che senso ha bloggare oggi, 9 ottobre 2014?
Che senso ha scrivere un articolo come quello di Primer, o come questo, o come molti altri che sono qui sul blog, che non sono né polemici, né pieni di parolacce, né ricolmi di puttanate?
Bella domanda.
La risposta però, come insegnano i filosofi, è insita nel quesito.
Perché non voglio ridurmi ad essere come quelli che per fare le proverbiali views ricorrono al giochino facile della polemica, della parolaccia o della puttanata*.
O quantomeno, non sempre.

Benchè il livello medio si stia abbassando sempre di più, tanto che anche un semplice “io dico che per me” viene recepito in maniera oggettiva, per cui quel “io dico che per me” diventa un dato fatto incontrovertibile e non un’opinione (e quindi va demolita a suon di “vaffanculo non capisci un cazzo che c’entra…”), voglio ancora sperare di rimanere lucido quel tanto che basta per raggiungere voi, che ancora riuscite a dirmi quanto fa 2+2 se sforzate bene l’unico neurone che vi è rimasto**.


È una sorta di battaglia.
E badate: non voglio fare il filosofo #distaceppa parlandovi di massimi sistemi o di quanto sia stata tatticamente brillante la manovra a tenaglia di Annibale nel corso della battaglia di Canne***.
Non sono qui a darvi risposte, né a risolvere i vostri problemi esistenziali.
Non è compito mio.
Non in questa sede, comunque.

Io posso solo darvi degli input, posso solo aiutarvi a mettere in moto quell’unico neurone di cui sopra****.
Il resto ce lo dovete mettere voi.
Se volete.


Di nuovo, come già detto, non vi punto una pistola alla tempia per leggermi. O per vedere un mio video. O per mipiacciare e commentare i miei status su Facebook.

Rimane il fatto che la “mia” idea di cosa voglia dire bloggare "per me" ce l’ho sempre avuta.
E una risposta ve l’ho anche (appena) data.

Qualcuno direbbe che oggi, dove imperano piattaforme in cui chi “parolaccia, polemizza e (s)puttaneggia” domina, uno spazio che cerca di lanciare input è inutile.
Perché non abbassa il livello, non fa views e non si mette sullo stesso livello degli altri.
Ma a questo punto, oggettivamente, la questione è: se io abbasso il livello, non mi rendo complice alla stessa maniera di chi “parolaccia, polemizza e (s)puttaneggia”?
E quindi non commetto un vero e proprio "crimine"?


La risposta è: ovviamente sì*****.
E io questo non lo voglio.
A costo – paradossalmente – di rimanere a parlare da solo con lo Spider di Google che passa per aggiornare la mia pagina web a beneficio delle Serp.

E questo è uno dei motivi per cui sto preparando, molto masochisticamente, un secondo blog.
Monotematico.
Che viste le recenti "statistiche a tema" sarà davvero letto solo da me e dallo Spider di Google.
Ma che almeno, quando ci saremo trasformati totalmente nella società di Idiocracy e sarò visto come il freak della situazione, potrò dire di essermi costruito una gabbia confortevole.
Perché piaceva a me.
E non perché faceva figo andare dietro al gusto (pieno di parolacce, polemiche e puttanate) degli altri.
Ovviamente, quando sarà (settimana prossima) sarete i benvenuti a bordo.
Sempre che vi interessi.
Sempre che lo vogliate.


Ps: spesso mi arrivano mp e mail da parte di ragazzi che mi chiedono: “Voglio aprire un blog/canale youtube, ma non so cosa scrivere/che video fare. Che cosa mi consigli, sommo?”
La mia risposta standard: “Non fare video. E non iniziare a scrivere.”

-----------

*Sì, lo state pensando. Anche questo in fondo è un articolo polemico, in cui dico sostanzialmente puttanate utilizzando pure qualche parolaccia. Beh, non avete tutti i torti, in fondo. :3
**Sarcasmo mode on.
***Tanto brillante da essere stata studiata nei successivi 2000 anni e insegnata a memoria in tutte le accademie militari del mondo. Ma, ehi…forse non sapete nemmeno di che cosa sto parlando, vero?
****A questo punto dovrebbe entrare in scena quello che dice: “Ehi, nessuno te l’ha chiesto di fare il blogger! Non te la tirare!”. Poi succede che se per una settimana sparisco dai radar internettiani, quando riaccendo il pc mi ritrovo frotte di mp/mail/messaggi da parte di gente che mi chiede perché non aggiorno blog/sito/youtube/facebook.

26 commenti:

  1. Ahahahahahahahahah, le immagini spaccano in maniera clamorosaXD😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

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    1. Crocodile! Il miglior cattivo di OP secondo me! XD
      Comunque, abbiamo ormai anche i commentatori dei blog che fanno gli show man! L' importante in certi casi non è dire cose interessanti, ma essere sacentino, criticare, anche dicendo robe inesatte, ed essere ironico o pseudotale. Ormai sembra non conti più il contenuto, ma la forma! Mah!

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  2. Sommo, mi si spezza il cuore a dirtelo, ma su Amazon puoi comperare a 1 euro e 50 centesimi un ebook da meno di 100 pagine la cui sinossi dice...

    "216 A.D. is the year of Rome's dramatic defeat by Hannibal at the Battle of Cannae. [...]"

    Ha anche una recensione a 5 stelle.

    Qualunque altro tuo argomento è invalidato.
    La battaglia è persa. I ragni sono in ferie. Fuggite, pazzi! (cit.)

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    1. BUHAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAH!
      (prendo fiato)
      BUHAHAHAHAHAHAHAHHHAHAHAHAAHHAHAHAHAHAHAH!

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  3. Guarda... sai che sono d'accordo con te, anche se non ci vedo tutto questo dramma.
    Ad esempio, il tuo post sul film io stesso non l'ho letto perché non conosco l'opera in questione. Hai scritto un articolo (sicuramente bello, vado sulla fiducia) ma di nicchia.
    Non lo hai scritto nemmeno in un blog cinematografico, dove comunque il pubblico poteva essere pronto a trovare una retrospettiva su tal titolo.
    Contano anche queste cose. Lo sappiamo bene e lo sapevi bene.
    E giustamente, lo hai postato ugualmente: e hai fatto benissimo.

    Fidati che blog (ma anche canali YT) che fanno solo confusione/critiche/vuoto imploderanno. Perché alla lunga la fuffa si sgama.
    E credo proprio che tu rimarrai dopo lo tsunami che è già in atto ;)

    Moz-

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    1. Mah, sai, rimango sconcertato quando un articolo in mezza giornata fa un numero "X" di views (alte, molto alte) e il giorno dopo fa -10000X.
      Questo è il rapporto.
      Sono la stessa persona del giorno prima. E posso capire l'argomento di "nicchia", ma fatico a compredere il perchè di crolli verticali sulle reviews delle singole cose (fatto che invece non succede quando propongo un articolo "generale" con 4 impressioni spicciole su parecchi libri/film/fumetti).

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    2. Guarda, in effetti a me non è successo in modo così drastico. Ho pubblicato delle guide lunghe ed articolate (erano sì tutti argomenti famosi, ma erano monografie molto diverse tra loro, con target diverso e certe volte fuori dall'ottica del MoC), il pubblico ha risposto bene o male allo stesso modo.

      Non è che dipende dal pubblico che ti segue? Ossia hai una nicchia che da te si aspetta determinate cose, con un certo piglio e spirito, e appena hai provato a cambiare (e bada bene, non ho detto "alzare il tiro" o altro, sai bene come la penso in proposito!) si è trovata spaesata?
      Potrebbe essere la risposta, forse.
      In ogni caso è un argomento di discussione interessante...

      Moz-

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    3. Come dico sempre io so già in largo anticipo quale sarà la portata di un articolo. Ormai conosco bene le potenzialità non solo dei miei articoli, quanto dalla fruibilità degli stessi.
      Quindi è chiaro che un articolo su Naruto e OP fa un tot di views (alte), uno generale rimane in media, uno di nicchia...rimane di nicchia.

      Ma mi stupisco comunque di come un articolo X faccia 10, un articolo Y faccia 5 e un articolo Z faccia -1000X+Y

      Il perchè lo so e l'ho anche scritto. ;)

      Probabilmente sono sbagliato io che quando sono interessato a qualcuno (internettianamente parlando - e non solo) resto ad ascoltare quel qualcuno a prescindere dall'argomento di cui tratta.

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    4. Sommo scrivo qui perchè avete toccato la variabile di visite. Per quanto mi riguarda (e magari, visto che sono un utente medio, molti faranno come me), seguo il tuo blog e leggo praticamente tutto quello che scrivi, ma quando ha senso. Mi piace un sacco il baretto, ma per non fregarmi con spoiler (e soprattutto per capire quel che dici) non lo leggo prima di aver letto i capitoli in questione. Stesso discorso per Primer, ho salvato la pagina tra i preferiti per poterlo leggere quando avrò tempo di vedere il film. Prima non ha senso farlo. E come me ci saranno altre 10-20-1000 persone (non so bene le tue statistiche) che magari non hanno fatto in tempo a vedere il film e quindi evitano apposta il post per non bruciarsi.

      Ultimo commento, sinceramente capisco che tu voglia fare molte visite e altro, ma quando scrivi articoli apposta per totalizzare visite e le riempi di parolacce o argomenti li apposta mi da fastidio, a mio vedere è prendere a pesci in faccia noi lettori "fedeli". Come dire: "voi non mi bastate e quindi uso trucchetti vari".

      Ma chiaramente, e come tu spesso ribadisci, è solo una mia opinione.

      Saluti e continua con gli articoli interessanti.

      PS: ora vado a vedermi la tattica di Annibale.

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    5. Al di là delle "views" (che comunque non è il punto della discussione, nel senso: sono contento quando un articolo fa 15000 hit in mezza giornata, ma sono contento anche se un articolo di ultranicchia come primer ne fa 150 - perchè 150 persone non sono poche) ti rispondo sullo scrivere articoli "apposta".
      Che sono dosati.
      Molto.

      Nel senso, se avessi voluto giocare sporco (perchè lo è, non c'è bisogno di ribadirlo - qualcuno lo chiamerebbe marketing, io lo chiamo frodare il lettore) l'articolo di ieri avrei potuto chiamarlo "Cosa pensano le sentinelle: Froci, culattoni e ricchioni di merda"

      Sarebbe stata una pioggia di hits. Ma dà fastidio anche a me.

      Allora per un "Davide Mana è uno stronzo!" (cit.), ci sono venti articoli con il loro titolo originale. ;)

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    6. Sommo, anche io sono tendenzialmente come te, però ci sono delle eccezioni: ad esempio, se tu scrivessi un post sulla matematica o fisica, non saprei manco che cazzo scriverti! :)
      Pensa che non ho letto il nuovo fumetto di Miura perché non amo lo sci-fi :p

      Moz-

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  4. Concordo pienamente in tutto quello che dici. Io ti seguo perchè mi piace quello che scrivi/dici, sui manga, film, società. E se continui a lavorare in questo modo io continuerò a seguirti.
    Se il tuo blog/facebook/youtube diventasse una merda come quelle che nascono ogni giorno strapiene di consensi, probabilmente non ti seguirei più.
    Quello che voglio dire è che il tuo pubblico è abituato ad un certo tipo di proposte da parte tua, concrete e non buttate li come quelle polemiche ecc.. di conseguenza il tuo pubblico, che apprezza quello che fai, continuerà a seguirti in questo modo.
    Se ti abbassi al loro livello non si risolve nulla, anzi, noi abituati in un certo modo, rimarremmo molto delusi.
    Capisco che vedere tante persone che scrivono del nulla assoluto e ricevono molti consensi senza far niente è brutto, ma i tuoi successi e quelli dei blogger/youtuber seri, hanno uno spessore molto più sostanzioso.

    Detto questo a me i film non interessano più di tanto, quindi se voglio leggermi un tuo articolo magari non scelgo uno che tratta film, ma un'altro. Le persone ti seguono per motivi diversi, per gusti diversi.

    Spero di essere stato abbastanza chiaro nel mio discorso.

    Continua così! :D

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  5. Ehi, nessuno te l’ha chiesto di fare il blogger! Non te la tirare!

    Ora che ho fatto il mio dovere, passiamo alle cose interessanti: Buta-sensei, io sono quel tipo di Utente, fra i tuoi, che legge qualsiasi cosa tu scrivi, scritta bene o scritta male (anche se non ne ho ancora trovata), con cui concordo (praticamente mai) o con la quale se fossimo di fronte ti strozzerei per poi tornare a dialogare docilmente, et cetera, ma come molti dei tuoi utenti, ne sono certo, sarei il ptimo a farti notare nel momento in cui inizia a scrivere puttanate, perché sono affezionato ad argomenti interessanti, argomentati (perdona il bisticcio), divertenti e tendenzialmente con una buona profondità!

    PS: non ho letto quello di Primer ma giuro che lo farò, non per un qualche assurdo senso del dovere, ma perché ci tengo; solo non ho avuto ancora tempo/voglia (voglia) di guardarlo!

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  6. Bravo Buta, mi copi prima ancora che io abbia fatto. Sei proprio un geniaccio!

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    1. Sono sempre un passo avanti... :3
      Mó ti vado a leggere

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  7. Distruggere, criticare a caso e spammare merda è anche troppo facile oggigiorno.
    Ma costruire, realizzare qualcosa di valido come questo blog, diffondere conoscenza... non ha prezzo.
    Il che fa schifo, perchè in un mondo sensato sarebbe il contrario.
    Tieni duro, non sei solo in questa battaglia contro il nulla. B)

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  8. A me personalmente non mi dà fastidio che le merdine trollose facciano più visite di me. In fondo di quelle visite (cioè quelle di quelle persone che crede che certa cacca che gira sui social sia "contenuto di qualità") non mi interessano proprio. Meglio quattro gatti che riescono a leggere una pagina fino in fondo senza farsi venire un aneurisma celebrale che migliaia di bimbominkia che commentano senza nemmeno leggere (e spesso senza neanche accendere il cervello) :D

    La domanda rimane: perché dev'essere una gara a chi fa più like o più visualizzazioni? O uno pensa di arricchirsi con le pubblicità (ma campa cavallo, se si scrive in italiano) e in quel caso è legittimato a cercare di fare visite a tutti i costi (anche se è un metodo squallido e svilente, quello che va per la maggiore - ossia puntare sulla lite, sul sensazionalismo e sul porno soft) o è mero "celholunghismo" (il contatore delle visite, intendo!). In quest'ultimo caso è ancora più triste. Non si fa contenuto, non si crea pensiero, si bercia come dei bonobi in calore e non si ottengono neppure soldi.

    Io scrivo perché mi piace parlare di certi argomenti e mi piace parlare con persone interessate. Punto. Poi se faccio visite sono contenta, non lo nego, ma non scrivo per quello.
    Al massimo, fonderemo un club dei freak che scrivono per il piacere di scrivere e di condividere dei contenuti :D

    PS: La risposta che dai a chi ti fa quelle domande è perfetta. Se non si hanno idee è meglio lasciar perdere ^^

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    1. No, occhio, non si tratta nemmeno di una gara. Come dicevo anche sopra vuole essere un tentativo di comprendere certe dinamiche per cui magari l'articolo di oggi che è normale fa 2500 hit, quello di domani su OnePiece/Naruto/BLEACH 20.000 e quello di sabato non arriva nemmeno ai 500.
      XD
      È questo il punto.

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    2. Temo che sia un'equazione con potenzialmente infinite variabili. Dipendendo molto dalle condivisioni e dai commenti sui social diventa estremamente imprevedibile (a patto di non pagare per avere visualizzazioni extra o fare una campagna di marketing) ^^

      E le condivisioni e il "chiacchiericcio" dei social dipendono molto dall'argomento trattato e da come viene trattato. E da quanto è "fresco" e da mille altre variabili del caso ^^

      Comunque, secondo me, il blogging non è in via d'estinzione, semplicemente siamo in fase di ricambio generazionale. Tra i tanti bimbominkia che affollano i social adesso ce ne saranno sicuramente alcuni che cominciano a sentire la piattaforma stretta e proveranno a creare qualcosa di più. Magari ad alcuni basterà una pagina su un social o su una piattaforma di mini-blogging ma magari tra qualche tempo saranno tra le fila dei grafomani :D

      Internet è una realtà molto fluida. Quello che vale oggi domani non è detto che valga più ^^

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  9. Manca una nota sommo. Quella dei 5 asterischi non c'è. Anzi, forse manca quella dei 4 perché sembra che si riferisca ad altro.

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    1. Non me ne sono accorto. Evidentemente quella messa come 5 era la 4

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  10. Bel post Buta, e quel che dici è comprensibilissimo, ma io te lo ripeto: di avere le visualizzazioni di quella gente che si diverte vedendo youtuber che bestemmiano nei video di gameplay, o che sanno solo creare flame che coinvolgano gente più famosa per attirare l'attenzione, non me ne frega nulla. Io scrivo un articolo su un videogioco mettendoci tutto il cuore e se lo fila solo una persona? Pazienza, quella persona vale più di tutti gli idioti che avrei conquistato urlando e guadagnandomi scomuniche in un video. E sul fatto che chi vuole fare un blog ma non sa di che parlare farebbe meglio ad evitare, è vero. Io avevo alcuni articoli ancor prima di apire il blog, che è nato proprio per un mio bisogno personale di esprimere le mie impressioni sulle cose che amo, ma fare un blog tanto per farlo non ha senso... per postare qualche scemenza ogi tanto ci sono già feisbuk o social network vari.

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  11. Parole sacrosante! Non mi aspettavo altro che questa butica reazione da te sommo di fronte ad un problema a parer mio molto importante perchè formante (almeno in parte) le menti giovani e quindi future. Se io penso alla magnificenza di questi strumenti multimediali e alle meraviglie che si possono creare, soprattutto tra noi giovani, per poter crescere divertendoci, è davvero svilente limitare il tutto alla moda e al meccanismo "economico" delle views a tutti i costi. Mi dispiace però e capisco il grande rammarico di persone che mettono impegno e cuore ne loro lavoro di blogger per poi vedersi mettere da parte i loro articoli non per un fattore qualitativo ma perchè chiedono solo di mettere cuore anche nel leggerlo e nel commentarlo. Però penso che finchè almeno una persona si lì a "vivere" di quel lavoro assieme al blogger, sì, ne possa valere la pena. Dal canto mio, continuerò per quel che mi riesce a leggere e a commentare (se ho qualcosa da dire ovviamente) il tuo lavoro e son stra-contento del nuovo progetto bloggoso a singolo tema!

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