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WWWW - World Wide Web War (o Prima Guerra Mondiale Digitale)

La chiamano già WWWW - World Wide Web War (ovvero guerra mondiale digitale) quella che si sta svolgendo in questi ultimi giorni. Sta di fatto che, se non è guerra, poco ci manca.
Prima la questione SOPA con tanto di Wikipedia inglese auto-oscurato, poi la chiusura da parte dell'FBI di Megaupload e Megavideo, quindi l'attacco di Anonymous alle più importanti majores discografiche e ai siti governativi (FBI compreso), infine la giornata di sciopero di Google, Twitter e Facebook  che si terrà il 23 Gennaio.

Insomma, il web in questo 2012 è davanti a una svolta epocale.

Non voglio entrare nel merito di ciò che è "pirateria telematica" e di quali possano essere o non essere i suoi danni (ne ho già parlato QUI e QUI), ma resta il fatto che il web si sta dimostrando comunque una sorta di vero e proprio "mondo".

Un mondo che sembra essere impossibile da ingabbiare e tenere legato. Nell'anno appena trascorso è stato il Web il vero protagonista: le news vengono date in tempo più che reale, i collegamenti tra una parte e l'altra del mondo sono immediati, e la Rete diventa strumento di lotta e informazione (mica ce la siamo già dimenticata la Primavera Araba e il ruolo fondamentale che hanno avuto blog e social network, Wikileaks, oppure il tram-tram sui Referendum di quest'estate, vero?).

La sensazione è sempre la stessa, fin dai tempi di Napster: per quanto si possa chiudere un "servizio" (colpevole di diffusione - con scopo o meno di lucro - di materiale) che viola le leggi sul copyright (e non solo), non si possono tenere chiuse le menti brillanti. Non si possono intrappolare le idee, e per un Napster o un Megaupload che chiude, per uno Sean Parker o un Kim Schmitz incriminato e condannato, ci saranno sempre un Brin e un Page che inventeranno un "Google", uno Zuckerberg qualsiasi che metterà mano a un "Facebook", e un team di simpaticoni che inventeranno un "Win MX", un "eMule", un nuovo sito di filesharing, un nuovo sistema P2P, una nuova piattaforma forum, un nuovo social network, un nuovo tipo di chat e un nuovo modo per comunicare.

In fondo, la vera "guerra" telematica è proprio questa: superare chi è venuto prima, per migliorare quello che già esiste in rete.

5 commenti:

  1. è incredibile, poichè il web è una delle poche cose veramente libere che sono rimaste nella società odierna, e senza di esso sarebbe molto più difficile esprimersi liberamente.
    Spero che la gente si renda conto di tutto ciò, anche se oramai sembra che l'ignoranza stia per vincere definitivamente.

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  2. Come già ti dicevo su Twitter, siamo di fronte ad una svolta. Il termine "guerra" mi fa sorridere, ma il 2012 potrebbe rappresentare una nuova epoca per il Web- in peggio o in meglio. Speriamo in meglio, và :)

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  3. @Alessandro: beh, a me conforta il fatto che sempre più persone usino la rete. Poi dipende sempre dal COME la si usa. :D

    @Giobblin: sì, è molto forte come termine quello di "guerra". Però effettivamente se i presupposti sono questi... Vediamo come evolveranno tutte 'ste faccende, ma dubito si riuscirà mai ad operare una stretta totale tombale sul web. Una scappatoia prima o poi si trova sempre.

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  4. "infine la giornata di sciopero di Google, Twitter e Facebook che si terrà il 23 Gennaio."

    trattasi di bufala che circola su facebook.
    i tre colossi non possono chiudere per 24 ore perdendo cascate di soldi, in più dovrebbero avvisare con qualche giorno d'anticipo, e su nessuno dei blog ufficiali a loro appartenenti, è scritto che chiuderanno il 23.

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  5. Strano, avevo letto la news anche su Repubblica. Poco male, comunque. :)

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