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Sussurri del Cuore - Aoi Hiiragi

Shizuku Tsukishima è una ragazzina di prima media a cui piace leggere.
I suoi romanzi preferiti sono quelli fantastici, dove fatine, elfi e unicorni sono i protagonisti assoluti. Divora libri "fantasy" uno dietro l'altro, e fa spesso la spola tra casa sua e la biblioteca. Un giorno, per caso, Shizuku nota una cosa strana: sulle schede della biblioteca, un tale di nome Seiji Amasawa ha letto tutti i suoi stessi libri esattamente prima di lei. Comincia così una ricerca molto particolare, condita da fantasie su questo fantomatico Seiji Amasawa e fantasticherie tipiche di una ragazzina di 12 anni...

Credo sia la prima volta che scrivo di uno shojo manga sul mio blog. Non che non ne abbia mai letti (penso a roba come "Marmelade Boy", o a "Il giocattolo dei bambini", conosciuti qui da noi come "Piccoli problemi di cuore" e "Rossana" - ok, potete anche pigliarmi per culo fino all'infinito, se volete -), ma questo l'ho trovato molto particolare.
E molto valido.

C'è un preambolo da fare. Ovvero come sono arrivato a leggere questo volume (che è autoconclusivo, se vi interessa). Avevo letto una piccola recensione su un blog di un anime realizzato dallo Studio Ghibli, ovvero I sospiri del mio cuore, realizzato da Yoshifumi Kondo, un maestro che, se non fosse morto prematuramente, sarebbe divenuto il successore artistico di Miyazaki. Ne parlavo con Deborah, quando se n'è uscita con: "L'anime non è poi tutto questo granchè. Il manga è molto più caruccio. Eccolo qua!"
Tira fuori dalla libreria il volumozzo simpatico, e me lo porge.
Ora, sarà che sono cecato io, ma in quattro anni questo volumettino proprio non l'avevo mai visto in mezzo ai suoi fumetti.
Ma vabbè.

Sussurri del Cuore si legge in una ventina di minuti. Lo stile di disegno è tipico di uno shojo della fine degli anni '80, quindi non aspettatevi chissà quale grandiosità estetica. Però la storia merita tantissimo. Eccome se merita. Oltre ad empatizzare con tutti i protagonisti, il manga di Aoi Hiiragi si presta a due chiavi di lettura estremamente interessanti.

La prima chiave di lettura è il nucleo centrale del manga: ci troviamo davanti a una storia di formazione che segna il passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Le prime cottarelle, le prime dichiarazioni d'amore, i primi fidanzatini, i primi batticuori, imbarazzamenti, silenzi, arrabbiature, e così via.

La seconda chiave di lettura, invece, è molto più sottile: si parla di amore incondizionato per l'arte, e dell'importanza, oltre che dell'influenza, che questa esercita su ognuno di noi. La protagonista è una lettrici di quelle maniacali. Non riesce a vivere senza leggere, e arriva al punto (naturale) in cui, non sentendosi soddisfatta di ciò che trova nei libri che le piacciono tanto, prova a cimentarsi con la scrittura per liberare ciò che ha dentro.
Stesso identico discorso per Seiji Amasawa: adora leggere, ma se ne vergogna (perchè il padre lo vuole medico). Inoltre è un ottimo pittore, e sa realizzare tele davvero niente male.

Ci troviamo di fronte a due personaggi complessi, che fanno quello che fanno perchè gli piace. Non si tratta di "arte per l'arte", ma di puro e semplice divertimento che porta gradimento e beneficio personale.

Una piccola perla, questo Sussurri del Cuore di Aoi Hiiragi, che sono lieto di aver letto.
Perciò ringrazio la sempredolcissima Deborah per avermelo prestato.

5 commenti:

  1. sono nakay danti bazzico spesso sulla fa page di sommobuta, nonche assiduo frequentatore/lettore de "il viagra della mente" , pero perche debora ha aspettato 4 anni per porgerti questo volumetto? forse a lei nonha entusiasmato tanto quanto a te...? comunque non credo sia una vergogna essere uomo ed aver letto shojo anzi ce ne sono parecchi che vale la pena leggere cito ad esempio la prima takahashi che ne pensi ad esempio di maison ikkoku...?

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    Risposte
    1. We Nakay! Che piacere averti qui!
      Perchè Deborah non me l'ha mai fatto leggere? Boh, probabilmente pensava non fosse roba per me. :D
      Maison Ikkoku è molto sfizioso, l'ho letto a suo tempo! :D

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    2. In realtà ho scoperto che è un seinen se non erro. Comunque non shojo.

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  2. Io sugli shojo non ho mai avuto pregiudizi. Certo, "Piccoli problemi di cuore" lo leggerei solo se mi pagassero profumatamente XD!

    ""L'anime non è poi tutto questo granchè. Il manga è molto più caruccio. Eccolo qua!""

    Tipica frase fatta! XD

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  3. Non sapevo che purtroppo il regista fosse venuto a mancare prematuramente.

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