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Senza politica si sta bene

Da quando sul mio blog non parlo più di politica mi sento decisamente meglio.
Anzi, mi sento proprio bene.
Per carità, continuo ancora ad interessarmi di certi argomenti e temi più o meno scottanti. Insomma, la politica mi interessa, ma meno ne parlo e più sto in pace con me stesso e col mondo.
Quando mi mettevo alla tastiera per redigere post su questo o quel politico, su questo o quell’aspetto che non funzionava, vi giuro che stavo male dentro. Idem quando affrontavo certi argomenti e certi dibattiti con i miei amici “sensibili alla politica”.
Perché a rielaborare certe cose si sta male.
Soprattutto, mi ero accorto che certe tematiche, per quanto scottanti, non interessavano a nessuno (o quasi). Agli italiani non importa dei disonesti e di chi compie azioni che danneggiano (gravemente) lo Stato.
Allora ho capito che farsi il sangue amaro doppiamente (prima nel recepire e capire la notizia, poi per rielaborarla e scriverci su un post) era dannoso e deleterio.
Meglio eliminare alla radice il problema.
Meglio non parlarne più.
Vigliaccheria? "Omertà"?
Forse. Anzi, sicuramente.

Però ho notato che senza politica (o meglio, senza un certo tipo di politica) si sta bene.
E sotto certi versi l'hanno capito pure gli Islandesi. Hanno capito che la politica bisogna farla autonomamente, senza bisogno di imbecilli, intermediari e corrotti.

9 commenti:

  1. A parlare di certe cose ci si ingrossa il fegato e basta. Sarebbe bello poter eliminare definitivamente questa farraginosa e inutile macchina politica, "Kira-Style"... (Sto rileggendo Death Note ultimamente, certi pensieri non possono non comparire :D)

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  2. Dopo la rilettura di Death Note, dovresti provare a dare una chance ad Akumetsu, se non lo conosci... :D

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  3. Spè, è quello col tizio mascherato che uccide i corrotti? L'aveva pure pubblicato la Mondadori, no? Provvedo a recuperarlo :)

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  4. Sì, il tipaccio che uccide politici e banchieri corrotti. :D

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  5. Lo scambio di idee fa bene ad entrambe le parti quasi sempre.
    Secondo me dialogare è con una persona educata è una delle cose più costruttive e utili che l'uomo possa fare. In fondo siamo esseri sociali che hanno bisogno di confrontarsi con gli altri.
    Purtroppo però ci sono argomenti sui quali è quasi impossibile ricavarne qualcosa di buono.
    Da quello che ho capito della politica, ormai i modi migliori per vivere organizzati sono stati individuati e le persone ci credono. Però nonostante tutto si continua a imbrogliare e lucrare sulle spalle degli altri.
    In fondo ognuno di noi ha dei principi morali che lo portano a fare quello che ritiene giusto.
    Nonostante questa giustizia spesso le azioni delle persone coincidono con quello che va contro il corretto funzionamento dello stato.
    Forse fa piacere non parlare di certi argomenti perchè ci si sente un po' responsabili e un po' impotenti.

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  6. è proprio perché tutti la pensano cosi che la politica è quello che è... tutti se ne lavano le mani è poi giù a lamentatisi che le cose vanno male... "spegnere" il cervello, non parlarne in modo critico e confrontarsi in modo costruttivi è proprio quello che la politica corrotta vuole... la politica italiana è l'esatto specchio del popolo italiano... corrotto, ignorante, pigro, apatico... è il momento di guardarci allo specchio e decidere onestamente se le cose ci vanno bene così o se è il momento di cambiare... è prima di cambiare la politica deve cambiare la mentalità dalla gente... parlarne per quanto dolorose è il primo passo raggiungere la consapevolezza e rimediare... il tuo blog era uno di quei pochi posti di "sana" politica e mi faceva piacere leggere post politici ogni tanto per quanto non condivida certe tue opinioni...

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  7. In parte mi sento di appoggiare l'anonimo qui sopra: io sono tra costoro convinti che, se invece di andare a votare o a esprimere la tua preferenza in un referendum te ne vai al mare o ti astieni "perché tanto è tutto un magna magna, signora mia", allora perdi anche il diritto di lamentarti se le cose non vanno come vorresti.
    Il guaio è la ormai cronica mancanza di un'alternativa, semmai. Personalmente, mi sto buttando sul movimento Cinque Stelle perché mi sembrano i più promettenti, ma non vuole essere certo una propaganda per nessuno.
    Detto ciò, quoto anche praticamente ogni parola di hanubis.

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  8. Considerazioni più che condivisibili quelle già espresse negli altri commenti.
    Aggiungerei solo che bisognerebbe almeno segarne la metà (come avevano proposto sia da destra che da sinistra, senza però portare a termine la riforma), se non altro costerebbero un po' meno.

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  9. @Ariano: che onore averti qui! :)
    Rispondo un po' in maniera generale. Nemmeno a farlo apposta, l'argomento è saltato fuori anche in ufficio. Il problema non è tanto "l'informazione" (penso che tutti, chi più chi meno ci teniamo informati), quanto il sentimento politico in generale. Ad oggi, non c'è (più) nulla che mi spinge a fare certi discorsi. Per carità, se mi trovo invischiato in determinati dibattiti non mi tiro indietro, ma rispetto a prima non sono più propositivo su certi argomenti, ecco.

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