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A quando il ritorno dei roghi dei libri?

La de(s)putata Gabriella Carlucci se n'è uscita con una proposta brillante e geniale: aprire una commissione d'inchiesta sui libri di testo in uso a scuola poichè Nelle scuole italiane ci sono libri di storia “troppo comunisti”.

C’è da salvaguardare la libertà di insegnamento, un valore sacrosanto ma c’è anche da salvaguardare il diritto degli studenti a ricevere un’istruzione corretta e non faziosa. Tutto il contrario di quel che si legge in molti volumi scolastici italiani.

Proviamo a sfogliare qualche libro di testo. La storia di Della Peruta-Chittolini-Capra, edito da Le Monnier, descrive tre personaggi storici: Palmiro Togliatti, ‘un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali’; Enrico Berlinguer, ‘un uomo di profonda onestà morale ed intellettuale, misurato e alieno alla retorica’; Alcide De Gasperi, ‘uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica’”. Le altre citazioni riguardano testi di diverse case editrici tra cui la stessa Mondadori. Una raccolta di passaggi che tendono a mettere in evidenza “la gravità della questione”.

È per questo  che con questa proposta di legge avanziamo l’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta volta ad accertare e a porre fine a questa situazione a dir poco vergognosa. Non si può, ancora oggi in un Paese che tutti definiscono libero, esercitare un indottrinamento del genere. Indottrinamento subdolo e meschino perché diretto a plagiare le giovani generazioni dando insegnamenti attraverso una visione ufficiale della storia e dell’attualità asservita a una parte politica.

Perchè si sa, i libri di testo scolastici presentano una situazione a dir poco vergognosa. E' risauto che Togliatti, De Gasperi e Berlinguer erano dei delinquenti di estrema sinistra (e quindi comunisti - soprattutto De Gasperi) che miravano al sovvertimento dello status quo italiano e che erano in combutta con una parte della magistratura rossa e politicizzata.

Mente invece non è una situazione vergognosa essere un parlamentare che sta dalla parte di uno che ha fatto falsa testimonianza sulla P2, che è accusato di corruzione, di prostituzione minorile, di concussione, di tangenti alla guardia di finanza, di finanziamenti illeciti a vecchi partiti, di aver creato fondi neri per le sue aziende, di falso in bilancio e frode fiscale, nonchè corruzione in atti giudiziari.
No, quella non è una situazione vergognosa.

Ma sarà forse il fatto che certi libri di testo fanno pensare, e quindi fanno paura?
A quando, dunque, il ritorno dei roghi di libri?

4 commenti:

  1. Parole sante..ma noi, più che votare, che possiamo fare concretamente? E' una brutta situazione, caro Sommo..

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  2. Trovo che il problema sia la visione politica dei docenti e il fatto che molti di essi si ritengano in diritto di rifilare il proprio credo agli studenti come se fosse oro colato. Roba che dovevi essere di destra con la prof di italiano quando scrivevi un tema, ma di sinistra con la prof di storia e filosofia.
    Non so bene come si possa impedire questo, ma se fosse possibile io lo impedirei, e quanto ai libri di testo, ne basterebbe uno "bipartisan" per tutti.

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  3. @Booga: siamo sull'orlo del baratro. Anzi, stiamo già cadendo.

    @Bruno: ti dirò, in tutta la mia carriera scolastica non ho mai avuto problemi del genere. Ho frequentato anche un liceo cosiddetto "rosso", ma non ho mai ravvisato, da parte degli insegnanti, simpatie o antipatie politiche che influenzassero l'insegnamento (o il giudizio verso i singoli studenti). Stessa cosa all'università. :)

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  4. Be', se ti capita di essere valutato non per come scrivi qualcosa, o per il fatto che hai studiato bene la lezione, ma perché hai espresso una idea politica uguale o diversa da quella del docente, ti assicuro che poi te lo ricordi.

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