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Nu poc' e munnezz'...

A differenza di Bagnoli, il quartiere dove abito, il centro (e non solo il centro) di Napoli continua a essere sommerso da tonnellate di spazzatura.
Ci sono cumuli enormi, larghi almeno quattro o cinque metri e alti due, e nelle periferie le strade sono delle vere discariche a cielo aperto, dove gli assemblamenti di monnezza sono talmente lunghi, alti e larghi che occupano interi marciapiedi, strade in tutta la loro lunghezza e metà della carreggiata.

Questo a testimonianza che "l'emergenza" (che non è mai stata risolta, ovviamente) non è "emergenza", ma normalità.
Deborah dice: "Che ci vuoi fare? Ormai siamo abituati!"
Io, sinceramente, non riesco ad abituarmici.

Mi fa schifo camminare in mezzo alla spazzatura, mi dà fastidio fare lo slalom tra sacchetti, monnezza e puzza, e un serpente mi morde le viscere quando vedo i turisti (quei pochi che ancora vengono) che fotografano "a'munnezza", poichè ormai la spazzatura, così come il Vesuvio, la pizza o il nostro stupendo lungomare, è diventata un simbolo caratteristico di Napoli (ok, la foto come avete potuto notare l'ho fatta anche io, ma era esclusivamente per il blog e per questo post).

Questa foto qui sopra poi è emblematica e al contempo spettacolare (nel suo essere tragica).
Il cumulo si trova nel vicolo laterale di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli. Se si va a vedere da vicino, si possono vedere i sacchi col logo del comune, che presentano al loro interno carte protocollate, documenti ufficiali vecchi, timbri, penne, pacchi e altre amenità simili.
Tutti bollati "Comune di Napoli".

Che spettacolo, signori...

2 commenti:

  1. ogni volta che vado a napoli, mi fa un male cane vedere 'sta città, che amo alla follia, ridotta così...

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  2. Angelo perché non fai un post con tre foto e poi chiedi ai lettori di indovinare il posto, come ho fatto e farò io sul mio blog...

    battutaccia eh:-(

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