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È anche colpa nostra, se La Repubblica scrive quell'articolo sui manga

Diciamo che il discorso serio a 360° l’ha già fatto quel cacacazzo di Caverna di Platone, quindi non ripeto quello che dice lui (anche perché mi ha bruciato l’articolo che tecnicamente avevo programmato per ieri).
Diciamo quindi che io faccio il lavoro sporco, perché mi vedo costretto a fare il discorso “terra terra”.
Perché vedete, l’articolo de La Repubblica ha confermato ancora una volta che “il fumetto”, da noi, è un qualcosa di subculturale (e come tale va trattato).
Ma è questo il vero problema?

Mi rispondeva Michele Foschini, il capoccia di Bao, proprio sul suo blog, che anche nel resto del mondo il fumetto è visto ancora con diffidenza. Gli ho risposto che il sentore che ho qui a Londra è leggermente diverso, ma se uno del settore mi dice così sono portato a credergli. Ho visto (proprio due minuti prima di scrivere questo breve pezzo) che ci hanno anche dedicato parzialmente un articolo intero (forse perchè l'avevo chiesto proprio io? Chissà!). QUI.

E allora se il “fumetto” è visto (ancora) come un prodotto subculturale, dozzinale, che non merita il minimo rispetto (e figuriamoci un articolo di giornale sensato – per non dire documentato), la colpa di chi è?
“Ancora una volta, se cercate il colpevole, non c’è che da guardarsi allo specchio”.

Perché forse (forse) siamo proprio noi lettori che rendiamo il fumetto un prodotto subculturale.


Siamo noi, coi nostri “Gnè gnè, gli anime non sono cartoni animati, gli anime sono prodotti giapponesi, sono diversi, non li mischiamo!”

Siamo noi, coi nostri “Sono arrivato a leggere il fumetto X fino al punto Y, poi mi sono scocciato e l’ho abbandonato; e a vedere com’è proseguito, ho fatto bene”;

Siamo noi, coi nostri “I manga sono migliori dei comics”;

Siamo noi, coi nostri “I comics sono migliori dei manga”;

Siamo noi, coi nostri “Tex Willer fa cagare, vuoi mettere Death Note?”;

Siamo noi, coi nostri “#saràbelloOrfani”;


Siamo noi, coi nostri cosplayer che alle fiere del fumetto ci presentiamo a migliaia, e non abbiamo la più pallida idea di chi stiamo “interpretando”;

Siamo noi, che su Internet facciamo vedere le nostre camerette piene di fumetti, ma se alla fine parliamo solo di Dragon Ball è pure assai;

Siamo noi, che quando si parla dell’importanza di Capitan Tsubasa, LO spokon per eccellenza, arriva sempre, sistematicamente quello che “Sì, ma vuoi mettere la leggenda di Rocky Joe o il realismo di Slam Dunk?”;

Siamo noi, che quando si prova a far capire che magari da un fumetto si può avere qualcosa di più che non sia mera “distrazione&divertimento”, ci infogniamo in ragionamenti che “No, poi è meglio se mi leggo quest’altro, in questo fumetto l’argomento X è trattato meno bene”;

Siamo noi, che “Tu che leggi manga sei un giappominkia”;

Siamo noi, che “Tu che leggi comics sei un ComicNazi”;


Insomma, siamo noi.

La colpa di quell’articolo è sicuramente anche nostra. Che invece di parlare di quanto un fumetto sia culturalmente importante, facciamo tutto il contrario per dimostrare che non è nient'altro che roba per bambini...

65 commenti:

  1. Scusa eh, se ogni tanto faccio un video serio. Il problema comunque è davvero questo, il nostro mondo è composto perlopiù da bambini, e da adulti ancora bambini.

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  2. Mah, non sono molto d'accordo. Abbiamo i nostri difetti, quelli che hai elencato esistono, ma non credo siano sufficienti a trasmettere una certa immagine di manga o fumetto, soprattutto non credo abbiano condizionato in qualche modo il giornalista che ha scritto quell'articolo porcata. Anzi, mi sa che quello proprio non ha idea di quel che dica. Avesse ficcato il naso in una fiera fumettistica qualsiasi credo avrebbe visto un sacco di passione prima di tutto, almeno questo è quel che sento io quando vado a Lucca per esempio, o quello che respiro quando in un paesino minuscolo come il mio fanno lo Scledum Comics.

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    1. La disinformazione è uno dei problemi cardine per cui un prodotto come "il fumetto" si tramuta in qualcosa di subculturale.
      In questo, il giornalista ne è l'esempio lampante.
      E il nesso con le "nostre colpe" è lo stesso: spesso parliamo alla cazzo. Senza avere la minima cognizione di quello che stiamo dicendo.

      Il problema è questo.

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    2. Ma noi possiamo parlare alla cazzo finché siamo bambini del cazzo che nessuno ascolta, altro conto è se lo fa un giornalista. Caverna dice che è pieno bambini, ma sti bambini non se li caga mica nessuno eh! Quelli che vengono cagati nel web sono gli ex bambini, quelli che non avevano internet come c'è ora, e che adesso sono cresciuti e sono un sommobuta, un domenico, un santo moccia e compagnia bella. E questi, che hanno seguito, penso diano degno spazio all'argomento fumetto. Tutt'al più i bambini li vedete tra i vostri commentatori (difatti riporti roba che hai letto nei commenti mi pare), ma sono una minoranza, credo... no?

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    3. P.s comunque tutto è partito dai tuoi video su One Piece, perché prima chi cazz è che parlava di fumetti?! Chi cazz è che faceva una pagina fb su un manga? E' colpa tua! Tutta colpa tua! ;)

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    4. Penso di essere stato il primo ad associare "fumetto" (in questo caso, One Piece) ad "altro". E ultimamente mi viene rinfacciato perchè secondo alcuni snaturo il senso di One Piece. Mai snaturato niente, in realtà, sono sempre partito da One Piece per raccontare altro, ma lasciando One Piece per quello che è.
      Ma va bene così. :)
      Poco male, insomma.

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    5. Cervello, pensi che i bambini siano una minoranza? Portano avanti l'editoria, sono loro che rendono il nostro universo infantile.

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    6. La cosa triste in questa faccenda è che l'aggravante non sia l'ignoranza ma il dolo.
      Non si tratta di uno che parla "alla cazzo", senza cognizione di quello che scrive...anzi!
      Basta googlare Giampaolo Visetti, autore dell'articolo di Repubblica, per farsi una rapida idea sul suo conto: uno che per lavoro, ed evidentemente per vocazione, si diletta nello scrivere bufale sul Giappone e sull'Asia in generale.
      La vera domanda è "perché?"
      Una cosa è certa: Repubblica dovrebbe scegliersi meglio i corrispondenti esteri e dare una controllata a certi articoli prima di schiaffarli sul proprio giornale.

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  3. Condivido tutto, ogni fandom (passatemi la parola) che ho visto mi ha sempre deluso, pochi sono capaci di andare al di là del proprio naso e accettare qualcosa di alieno.
    Per esempio, io sono un "metallaro", mi piacerebbe trovare qualcuno con cui discorrerne ma il 99% non fa altro che essere sentenzioso. "Che ne pensi del gruppo X? Eh no, fanno schifo, Y 4 ever" (ciao Metallica e Megadeth) "Ti va di ascoltare questo album? No, non mi ispira la copertina" "Che ne pensi dei Periphery/gruppo djent a caso? K SKIFO, copiano solo i Meshuggah/makerobaè il djent"
    Mi scuso per il discorso senza capo nè coda ma volevo sfogarmi

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  4. Non so se sia colpa nostra o meno,però quello che so è che bisognerebbe ignorare tutto e tutti,e leggere ciò che più ci aggrada senza farci influenzare dagli altri.
    Alla fine i manga sono divertimento,e solo questo è l'importante,il resto è fuffa per quel che mi riguarda(certo,l'articolo sulla Repubblica è davvero difficile da ignorare in effetti)

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  5. C'è gente che parla e riparla dell'importanza culturale dei fumetti ma purtroppo sono un parte irrisoria

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  6. Come possono i media italiani considerare un fumetto/comics/manga un prodotto "culturale" o "artistico" se il pubblico di tali prodotti è infantile?Repubblica ha sgarrato, ma capisco i discorsi di chi mi dice:" i fumetti sono per bambini". Come non quotarli?;)

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    1. Questo è il nocciolo della questione. Vuol dire che non scrivo a vanvera. Meno male. ;)

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    2. Potremmo mandare i tuoi video su Naruto e Death Note a Repubblica...magari da pedopornografia diranno "pedoritardografia". lol

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  7. Certo che se certa gente(di cui non faccio nomi per evitare guerre) non si mettesse a sputtanare manga qua e lá sul Tubo o sul web,certe cose non succederebbero....

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    1. Non faccio nomi XD
      Altrimenti ci dovrei parlare molto probabilmente su questo forum e non mi andrebbe propio XD

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    2. Per me puoi fare tutti i nomi che vuoi, fino a prova contraria c'è libertà d'espressione. XD

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    3. Eh,lo so,ma considerando la stupidità della gente sul web non mi stupirei se quel qualcuno rispondesse in maniera poco garbata

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  8. scusa è ma #SaràBelloOrfani, detto poi da uno che quando parla di fumetto cerca sempre di estrapolare il significato filosofico dell'opera xD

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  9. Siamo noi, che quando si parla dell’importanza di Capitan Tsubasa, LO spokon per eccellenza, arriva sempre, sistematicamente quello che “Sì, ma vuoi mettere la leggenda di Rocky Joe o il realismo di Slam Dunk?” Sono proprio io,capitan Tsubasa sarà anche importante,non lo metto in dubbio,ma non è paragonabile con slam dunk. Lo so che non centra niente con quello che intendevi nell'articolo,però volevo scriverlo lol

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    1. E questo dimostra che hai ragione..

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    2. - si comunque mi sarei giocato qualcosa sul fatto che qualcuno l'avrebbe scritto BUHAHAHAHAH

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  10. Il fumetto in Italia passato come roba seria ?
    Mi viene da ridere.

    Noi siamo la patria di Lando e Sukia, come possiamo minimamente sperare che il fumetto, qui in Italia, sia preso sul serio e non come prodotto subculturale ?

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    1. Diciamo che le parole di Foschini capitano a fagiolo.

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    2. E io ovviamente ti rispondo con Pratt, Pazienza, Crepax, Jacovitti... XD
      senza estremizzare, ci sono vie di mezzo come i fumetti Bonelli o Bonellidi che purtroppo vengono visti come robetta. Qualcuno lo sarà, ma qualcun altro tra un divertimento e l' altro ha inserito messaggi e tematiche interessanti.
      Senza stare a parlare delle storie di Barks, nell' 83 usciva "Zio Paperone e la rivoluzione elettronica" di Pezzin... XD comunque penso di capire il tuo cocetto e cioè che il fumetto italiano si è fatto del male da solo. Non posso che quotare. Lo stesso Castelli qualche hanno fa l' ha detto. L' altro giorno ho visto che a fine anni 80 in edicola uscivano certi fumetti boiate come una parodia-sexy di Stallone e Brigitte Nielsen volgarotta o un poliziesco-sexy con un tipo basato fisicamente proprio su Sly. Poi ci si lamentava che in quel decennio c' era la crisi del fumetto in Italia! XD Non immaginavo che in quel periodo potessero uscire ancora ste robe.

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  11. Quando penso a questa storia mi viene sempre in mente quella frase di pazienza.
    Dove il fumetto è evasione, se poi esce altro è anche meglio...

    Poi... mi domando come facciano a scrivere certe cose i giornalisti. Non parlo solo sull'argomento, ma su qualsiasi notizia.
    Sto sempre 10 minuti a revisionare un post prima di pubblicarlo.sempre per timore di aver scritto cazzate.
    .. ma loro non ci pensano?

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    1. Ma chi lo sa. Va be' che il giornalismo in Italia è quello che è, ma stiamo proprio dalle parti "Informarsi è bene, non informarsi è meglio".

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    2. "Dove il fumetto è evasione, se poi esce altro è anche meglio..."

      Già!

      "Sto sempre 10 minuti a revisionare un post prima di pubblicarlo.sempre per timore di aver scritto cazzate.
      .. ma loro non ci pensano?"

      Anch' io! XD O ricontrollo se mi ricordo bene una cosa e se non ritrovo qualche informazione metto un espressione di dubbio per non darla come effettiva. XD

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    3. "ma stiamo proprio dalle parti "Informarsi è bene, non informarsi è meglio"."

      Decisamente! XD

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  12. Pienamente d'accordo con te dalla prima all'ultima riga, sommo. Purtroppo la maggior parte di coloro che leggono fumetti, e in particolare la parte di fan dedita ai manga, sono altamente immaturi, e ciò non dipende da quali manga leggono, attenzione. Ciò dipende dall'atteggiamento che hanno nei confronti sia delle opere stesse che degli altri fan, creando liti per cose veramente stupide (ma davvero ci si può arrabbiare perché si chiama manga un fumetto quando effettivamente lo è?) e dividendosi sempre più in microfazioni.
    Un'ennesima riprova dell'infantilità del pubblico """"otaku"""" l'ho avuta andando a leggere le critiche che molti, su pagine facebook a tema anime, hanno fatto a quell'articolo, ancor più infantili e insensate dell'articolo stesso e che, viste da un occhio esterno, non avranno fatto che peggiorare l'immagine del "lettore di manga". Quindi sono lieto che una persona (quando serve) lucida e coerente come te abbia scritto qualcosa di sensato in merito a questa faccenda, farò leggere il post a più persone possibili.

    Un'ultima cosa che c'entra poco con la faccenda: mi potresti dire un indirizzo e-mail a cui contattarti, perché vorrei chiederti qualche consiglio, come già scritto nel post su Italia-Costa Rica, per il mio blog, e non vorrei invadere i commenti. Ho provato a cliccare su "contatti" ma, a parte far crashare il mio browser, non è servito a molto...

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    1. Se clicchi su "Contatti" c'è la mail. ;)

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    2. Cliccare aveva provato senza successo ad aprirmi Outlook, generando 9001 messaggi di errore, ma passarci il mouse sopra mi ha mostrato la mail XD
      Ti contatterò li a breve ;)

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    3. Oppure mandami un pm su facebook, sulla fanpage. è uguale. ;)

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  13. A me piacciono i fumetti (comics, manga, bd ecc.) e francamente di come "vengono considerati" dall'establishment culturale "alto", mi frega abbastanza poco, praticamente quasi niente.
    I fumetti (in ogni loro declinazione) tali sono - lo so, è tautologico, eppure è ancora necessario ribadirlo - e si va dal Lando succitato (avercene oggi!) elle robine con mille puzze sotto il naso di quelli che non pubblicano fumetti (nooooo, mica!), ma Graphic Novel (vuoi mettere?!?!).
    SEMPRE FUMETTO E' e ognun* se lo gode come gli/le pare, indipendentemente da come "viene considerato" da... ma da CHI, scusate???
    Vivaddio che il fumetto non sia considerato alla stregua, chessò, della letteratura (per dire), viste le millemila cagate che escono in libreria ogni giorno!
    Ah no, scusa... forse il problema sono i cosplayers, eh già... colpa loro, sì sì, se non fosse per loro, all'università, al corso di laurea in filosofia, si insegnerebbe "Fumetto", sì sì sì...
    (Scusa anche il mio, di sfogo)

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    1. Eccolo lì: "è colpa dei lettori di manga"... scritto proprio lì sopra...
      Complimenti neh!
      C'hai azzeccato proprio: e' colpa dei lettori di manga!
      (Scusate, vado a bruciare la mia collezione di manga: sono colpevole! Ma siate clementi... vi prego...)

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    2. Se ti riferisci a me, sappi che ovviamente non me la prendo con TUTTI i lettori di manga, ma con un ampio gruppo di "bambini" che, purtroppo, fanno fare brutta figura a tutti. Pure io sono un lettore di manga (e non solo), che ti credi?

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    3. Sfogo più che accettabile. XD
      Ti posso dire come la vedo io, al di là della provocazione estremissima dell'articolo (che comunque ha un nesso con la puttanata de La Repubblica, basta andare a vedere il flame che ha generato): è vero che il fumetto da noi viene ancora snobbato, ma per fortuna con le nuove generazioni qualcosa sta cambiando.

      Sì, assolutamente d'accordo che alla fine ci importa poco di come viene recepito il medium fumettistico dai "non lettori", ma sarebbe opportuno comunque che chi ne parla, oltre a documentarsi, prendesse atto che è comunque farci un ragionamento un tantino sensato, di tanto in tanto, male non farebbe.

      O no? ;)

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    4. Più che altro si va a ondate. Fine anni 40, metà anni 50 "anatema"! XD C' è pure un video di cui non ricordo il titolo al riguardo dell' epoca che non ho capito se era serioso o ironico. XD Castelli ha notato come in un' enciclopedia che parla dell' editoria italiana, quella a fumetti non venga minimamente nominata! Mah!
      Poi sdoganamento... G.L. Bonelli intervistato a destra e a manca per dire... fumetto d' autore... qualche caccia alle streghe di nuovo nei 90, quando curiosamente ci fu una risalita del settore: processo ad autori, con assoluzione, de "L' intrepido (!) O_O, critiche a Tex sul favorire il fumo, qualcosa su Julia di cui non ricordo... e di nuovo, anche grazie a film, definitivo sdoganamento. Tra l' altro repubblica 10-12 anni fa fece importanti iniziative per i fumetti. XD Ogni tanto quindi ricicciano ste robe negative sui fumetti! Mah!

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  14. I motivi sono tanti. Innanzitutto, la scarsa considerazione che c'è ancora in certi ambienti per la cultura legata al fumetto, visti come robaccia di poco conto (e non solo i manga). Io ricordo ancora quando fui rimproverata da un selezionatore del personale perché avevo scritto sul curriculum che mi occupavo di fumetti e tutta la battaglia in casa perché dicevano che non potevo occuparmi di fumetti come lavoro perché i fumetti al massimo sono un hobby. Poi il tizio in questione pare che non sia nuovo a cappelle da incompetenti, e diciamo che forse i giornali dovrebbero sforzarsi di far scrivere su un argomento gente che ne capisce qualcosa. I giappominchia non piacciono nemmeno a me, ma non sono causa di tutti i mali del mondo!

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  15. Sommo, questa volta, sono in pressochè totale disaccordo con te: è parzialmente vero che la maniera in cui una "massa" di persone guarda qualcosa di avulso è condizionata, profondamente, da come chi vive quel qualcosa lo presenta (contorto ma avrai capito), MA se c' è questa sorta di disinformazione o ignoranza, mettila come vuoi, che porta ad esempio ad un articolo come quello su LaRepubblica, a mio modo di vedere, va imputato al 100% a chi scrive, a chi giudica o a chi la pensa in questa maniera!

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    1. Ma assolutamente. E' fuori discussione che per un articolo come quello vada biasimato il giornalista.
      Però a ben vedere, alle volte ci mettiamo anche un po' del nostro, a fare da collante ad una certa mentalità. O no?

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    2. Questo è vero, ma bisogna ricordare che buona parte del pubblico dei fumetti (drei più che altro dei manga, in Italia) è composto da ragazzini per cui buona parte degli atteggiamenti elencati sono assoluta normalità! Chi oserva esternamente deve avere il buon senso e l' intelligenza di rendersene conto!!!

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    3. "Però a ben vedere, alle volte ci mettiamo anche un po' del nostro, a fare da collante ad una certa mentalità. O no?"

      Già! Oggi penso meno, ma quanti negli anni 70, 80 smisero di leggere fumetti considerandola solo roba per bambini e ragazzini. Alcuni per fortuna cambiarono idea, ma altri come lettori sono stati persi per sempre! Oppure, quanti genitori hanno fatto e fanno conoscere i fumetti che leggevano ai figli?

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  16. A leggere quell'articolo mi veniva da vomitare.
    Chi ha scritto quella roba non ha nemmeno una mezza idea di come (o cosa) siano i vari fandom. Così come non l'hanno la stragrande maggioranza delle persone che in Italia, ma non solo, ancora considerano il fumetto una minchiata, nella sua totalità.
    No Sommo, il nostro comportamento infantile da solo non può mantenere una tale IGNORANZA nei confronti di un'arte. È sempre la stessa storia, che si ripete sempre: il diverso è sbagliato, ed il fumetto ad oggi è ancora un qualcosa di diverso, se considerato serio.

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    1. Sì, ma così dicendo torni al punto iniziale: cosa fa il fandom per far capire che il fumetto è arte? Crea pagine facebook piene di hentai, di cui molti lolicon? Si scanna per quale Shonen sia migliore (questione, a parer mio, molto soggetta ai gusti, visto che tutti gli shonen più famosi hanno innumerevoli pregi e difetti)? Sbraita se si chiamano gli anime "cartoni", quasi fosse un termine offensivo (sciocchezza, visto che certi cartoni occidentali sono superiori a moltissimi anime)? Non prendiamoci in giro, se ad un articolo come quello si risponde, non con critiche intellettuali, ma con frasi sconnesse, bestemmie ed offese vogari, nessuno prenderà mai sul serio i fumetti.

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    2. Certo, non nego le colpe lei vari fandom che trattano la materia che amano in modo infantile.
      Quel che dico è che, anche se tutti i fandom dell'universo fumettistico propagandassero il fumetto come arte (come si deve, non appunto sputando su chi non è fan del loro idolo), i risultati a parer mio non sarebbero molti, perchè c'è, come c'è sempre stata, chiusura mentale nei confronti di qualcosa che è ritenuto dai più (e contano i più nelle idee dell'uomo medio) una roba minore, una lieve distrazione, quando invece per esempio One Piece ci insegna come superare il razzismo!
      È anche (e soprattutto secondo me) la mentalità generale che va cambiata...
      Anche per questo porterò alla maturità la tesina sui messaggi di one piece, perchè se convincerò anche solo quei 5 tizi della commissione d'esame che un fumetto per ragazzi può insegnare cose importanti, avrò fatto la mia minuscola parte.

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    3. Google mi ha cancellato il lungo commento, sarò costretto a riscriverlo (facendo attenzione a copiarlo prima di cliccare pubblica)...

      Bella l'idea di fare una tesina a tema fumettistico, lo feci anch'io al tempo (mi sento vecchio), con Watchmen. Ora, il fumetto di Alan Moore è sicuramente impareggiabile in quanto a spunti intellettuali, ma è ammirevole che tu voglia tentare l'impresa con un fumetto per ragazzi. Anche se sinceramente non amo per niente One Piece, sono consapevole del fatto che anche uno shonen possa avere contenuti interessanti, basti pensare a Naruto, di cui diversi elementi non sfigurerebbero in un romanzo, o Bleach, che evolve in senso più maturo la struttura del vecchio Dragon Ball.

      Riguardo al fatto di cambiare la mentalità, penso sia un'impresa troppo esagerata e, per certi versi, ingiusta. Ciò a cui dobbiamo puntare è far cadere pian piano i pregiudizi troppo diffusi sul fumetto: il migliore dei risultati sarebbe quello di equipararlo al cinema, ma anche li si tratterebbe di qualcosa di futile. Voglio dire, se i tizi al bar sotto casa pensano che i fumetti siano sciocchezze, pazienza. Noi dobbiamo semplicemente dare il nostro buon esempio comportandoci in modo maturo. Pensa se qualcuno avesse risposto al famigerato articolo in modo lucido ed intellettualmente valido, invece di offendere e bestemmiare (comportamenti che, a mio parere, fanno ricadere chi li attua nella parte del torto a prescindere, perché simboleggiano la sua incapacità di dialogare civilmente): non pensi che sarebbe stato un grande passo avanti?
      La stampa generalista, poi, è piena di persone bendisposte nel fumetto, basta metterli nelle condizioni di agire a nostro favore. Ti lascio con questo bellissimo articolo di qualche tempo fa di Rai 3 (esatto, la Rai) su Roberto Recchioni, autore di Orfani (ah, il #saràbelloOrffani dovrebbe farti capire ancor meglio il livello culturale del lettore medio di fumetti).
      http://www.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-36094f07-d92a-429a-9764-f009d056d8f0.html?refresh_ce

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    4. ma che merda watcmen onepiece è più meglio1!1 #saràbelloWatchmen scherzo eh! xD

      Certo, avrei potuto portare fumetti molto più "seriosi" e trovare facilmente il collegamento per filosofia, ma se dimostro che un fumetto che viene da una cultura ben diversa dalla nostra (quindi, manco a dirlo, largamente snobbata) ,che non ha troppe pretese e che è indirizzato ai ragazzini può insegnare qualcosa anche di importante, figurati cosa potrebbero pensare poi queste persone su Watchmen o Maus!

      Anche se i più grandi intellettuali di tutti i tempi si mettessero a difendere il fumetto con superlativa eloquenza ed educazione, però, certo sarebbe un passo avanti che manco Neil Armstrong, ma chi deve ricevere il messaggio, sarà disposto ad accettarlo? Prima di equiparare il fumetto al cinema, bisognerebbe far sì che tutti conoscano il fumetto, perchè non si stupiscano di vederlo equiparato al cinema. Se penso poi che i videogiochi, nati molto dopo, sono già molto più accettati da tutti, mi chiedo se la questione non sia anche economica, visto che, immagino, dietro al mercato videoludico girano molti più soldi... ALT! lo so che chi giocava negli anni 80 lo fa ancora oggi e quindi l'utenza è sia aumentata che cresciuta, e i videogame di conseguenza, ma perchè ciò non accade coi fumetti?

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    5. "che non ha troppe pretese e che è indirizzato ai ragazzini può insegnare qualcosa anche di importante, figurati cosa potrebbero pensare poi queste persone su Watchmen o Maus!"

      Già! XD E dire che certi videogiochi sono ben più allucinanti dei fumetti (tipo quelli in cui investivi le persone). XD E vengono giustamente secondo me criticati.

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  17. ma... in tutto ciò la gente come umberto eco ( che su fumetti ne ha scritto ) non insegna proprio nulla? e sì che non è proprio l'ultimo arrivato...

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    1. Vero! Non posso che quotarti. E non solo lui! Mah!
      Mitico (e giustissimo XD) l' elogio a "Topolino giornalista"! ^^

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  18. Mah. Non credo che il pubblico sia così interessato al fandom, nè che ne sia tantomento influenzato.

    Questo in generale, parlando di qualsiasi fandom.... che siano fumetti, serie tv, libri, sport... ci saranno sempre bimbetti idioti che si scannano su internet, superficialità, ma non per questo certi prodotti vengono così denigrati dal pubblico.

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    1. Già! Il calcio, dove ci sono scappati pure i morti purtroppo, dovrebbe essere snobbatissimo ed invece...

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  19. beh, che la colpa è proprio dei lettori forse è l'unica cosa sicura, nonostante ci siano quelli che come te, come caverna (a cui mando un saluto) o come me (? credo...) cercano di tirare fuori la serietà anche dai manga in cui non c'è, o forse dove è proprio coperta da quel velo di stupidità che per alcuni è invalicabile e per altri è sottile come un foglio di carta. io comunque confido nel fatto che ogni buon mangaka abbia voluto mettere dei significati concreti nel proprio manga, e che ci sia riuscito o meno, io voglio credere che ci abbia provato. ovvio che magari con il tempo l'opera è diventata commerciale, ma all'inizio si parte sempre con un buon intento secondo me, quindi vale la pena sforzarsi un minimo quando si legge un manga per trarne più messaggi e insegnamenti possibili, come si fa in una conversazione.

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  20. A proposito di DB, vi ricordate, mi pare in Liguria, quel casino che successe con l' anime-comics nel 2002?!? Poco dopo partì la terza edizione e la Star per evitare casini legati a quell' avvenimento censurò il primo numero?!? Dopo 3 anni chi si ricordava più di quel fatto?!? Eppure la censura se non erro è stata mantenuta anche nella perfect edition (alla faccia che è perfetta! XD)! °_O Mah!

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  21. Ma quell' astrusità con Ryu da dove viene? Da repubblica o da un articoli di tempi "primitivi" sulle serie giap? XD

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