Sarà stato un paio di settimane fa, quando l’ineffabile Roberto Recchioni, il salvatore della Patria del Fumetto italiano, a seguito di una critica sul film degli X-Men, si è ritrovato una vera e propria shitstorm sul suo profilo facebook. Il popolo nerd ha tenuto a fargli sapere una cosa ben precisa: Ti ha fatto schifo X-Men – Days of future past? #saràbelloOrfani.
Ora, l’intramontabile RRobe, secondo me, sul film degli X-Men non aveva tutti i torti. Ne abbiamo parlato ieri QUI. Ma ‘st’Orfani, ora che è arrivato al numero 9, com’è?
La verità? Godibile.
Meno peggio di quanto mi aspettassi. Ne avevo letto di peste e corna, sul fatto che Orfani fosse bruttissimo, la catastrofe, la peste bubbonica. Invece non è niente di meno (e niente di più) che un prodotto che punta senza fronzoli al divertimento spicciolo.
E oh, ce ne vuole a fare divertimento spicciolo al giorno d'oggi.
Soprattutto perchè le cose più semplici (che hanno il dono di arrivare a tutti) sono le più difficili da concepire e realizzare.
Personalmente Recchioni non mi piace come “personaggio” (non lo conosco, non so che persona sia – magari è la più squisita che ci sia sulla terra); ma l’aura mistica che lo circonda, assieme al fatto che ormai è praticamente ovunque, unita a un personaggio duro&puro spesso "contro" non me lo fa stare proprio simpaticissimo.
Ma va dato a Cesare (o meglio, a Rrobe) quel che è di Cesare.
Diciamo che è vero che come storyteller è un po' un furbacchione, perchè è bravissimo a riciclare i grandi autori, a rimescolarli e a proporre un qualcosa spacciandolo per nuovo. Ma bisogna riconoscegli che sa farlo perchè riesce a capire, di una storia, cosa funziona e cosa non funziona. Cosa diverte, e cosa non diverte.
Tutti i lavori di Recchioni, in questo senso, sono molto buoni.
Sempre.
Soprattutto perchè hanno un buonissimo ritmo.
Mi viene in mente, giusto per citarne uno, “Il giudizio del corvo”, albo di Dylan Dog che meno “Dylan Dog” si può (se al posto dell’indagatore dell’incubo ci fosse stato Indiana Jones, Lara Croft, Walter White, sommobuta, lo stesso Recchioni, Ironman, Paletta, *metti personaggio random*, il fumetto avrebbe funzionato allo stesso modo), riciclone bonelliano di un Saw – L’enigmista a caso, ma dal ritmo serratissimo, dalla godibilità assoluta e dal divertimento assicurato.
Anche Orfani non sfugge alla regola. Roberto Recchioni ha saccheggiato tutto il saccheggiabile dalla fantascienza classica (Clarke, Heilein e altra ggente), gli ha dato una riverniciatona, l’ha frullato in stile videogame, e ha tirato fuori un buon prodotto.
Un Bonellide come Orfani, fatto in stile “stagione televisiva” (e per di più a colori) è una rivoluzione per la Bonelli; ma dal punto di vista della storia (va detto) di rivoluzionario c’è ben poco.
In soldoni: a seguito di un attacco alieno, una percentuale consistente della popolazione terrestre viene spazzata via. Viene così attuato un programma di allenamento di soldati bambini (sopravvissuti alla catastrofe), che nel giro di pochi anni dovranno affrontare gli alieni sul loro stesso pianeta.
Tralasciando la trama e i colpi di scena scontatissimi e iperprevedibili sin dal volume 1, va detto (di nuovo, che) la narrazione in sé funziona, proprio perché Recchioniscopiazza plagia omaggia situazioni di romanzi e film di genere cult, riproponendoli “a modo suo”. Ogni singolo volume è dedicato a un personaggio della squadra militare degli Orfani, e suddiviso tra il racconto del passato (in cui l’Orfano di turno si addestra e modella il suo futuro carattere) e il presente, in cui gli Orfani sono catapultati sul pianeta alieno e ostile.
I disegni sono oggettivamente molto belli, ogni tavola (anzi, ogni singola vignetta, soprattutto quelle d’azione) sprizza energia e vitalità.
Ogni albo si legge in una decina di minuti, e tutto sommato, è gradevole. Per fare un paragone con un manga che ci sta tanto a cuore, Orfani è il Bleach del fumetto italiano (if you know what I mean).
Divertimento spicciolo, senza eccessive pretese.
E va bene così.
#saràbelloOrfani?
Ma sì, dai.
Se volete leggere qualcosa per puro svago, potrebbe non dispiacere a voi così come non sta dispiacendo a me.
D'altronde diceva Andrea Pazienza: "Il fumetto è evasione, è sempre evasione, deve essere evasione, del resto la parola evasione è una bellissima parola, evadere è sempre bello, la cosa più saggia da fare... Poi se c'è qualcos'altro ben venga."
E noi, da un fumetto come Orfani, evasione vogliamo...
Poi comunque io non l’ho comprato, ma piratato*. Non ne vado fiero, se ci fosse stata l’edizione digitale avrei sganciato i miei danè (come faccio con felicità con tutti gli albi Bao disponibili sul Kindle Store), ma qui in Albiolandia i bonellidi non ci sono.
Penso che quando rientrerò, un pensierino alla collection Bao ce lo faccio sul serio, se non trovo i bonellidi disponibili.
---
*Se Recchioni passa malauguratamente di qua e legge che non “l’ho pagato”, mi cala una fatwa tra capo e collo.
Ora, l’intramontabile RRobe, secondo me, sul film degli X-Men non aveva tutti i torti. Ne abbiamo parlato ieri QUI. Ma ‘st’Orfani, ora che è arrivato al numero 9, com’è?
La verità? Godibile.
Meno peggio di quanto mi aspettassi. Ne avevo letto di peste e corna, sul fatto che Orfani fosse bruttissimo, la catastrofe, la peste bubbonica. Invece non è niente di meno (e niente di più) che un prodotto che punta senza fronzoli al divertimento spicciolo.
E oh, ce ne vuole a fare divertimento spicciolo al giorno d'oggi.
Soprattutto perchè le cose più semplici (che hanno il dono di arrivare a tutti) sono le più difficili da concepire e realizzare.
#saràbelloOrfani
Personalmente Recchioni non mi piace come “personaggio” (non lo conosco, non so che persona sia – magari è la più squisita che ci sia sulla terra); ma l’aura mistica che lo circonda, assieme al fatto che ormai è praticamente ovunque, unita a un personaggio duro&puro spesso "contro" non me lo fa stare proprio simpaticissimo.
Ma va dato a Cesare (o meglio, a Rrobe) quel che è di Cesare.
Diciamo che è vero che come storyteller è un po' un furbacchione, perchè è bravissimo a riciclare i grandi autori, a rimescolarli e a proporre un qualcosa spacciandolo per nuovo. Ma bisogna riconoscegli che sa farlo perchè riesce a capire, di una storia, cosa funziona e cosa non funziona. Cosa diverte, e cosa non diverte.
Ho riso: tanto. :D
Tutti i lavori di Recchioni, in questo senso, sono molto buoni.
Sempre.
Soprattutto perchè hanno un buonissimo ritmo.
Mi viene in mente, giusto per citarne uno, “Il giudizio del corvo”, albo di Dylan Dog che meno “Dylan Dog” si può (se al posto dell’indagatore dell’incubo ci fosse stato Indiana Jones, Lara Croft, Walter White, sommobuta, lo stesso Recchioni, Ironman, Paletta, *metti personaggio random*, il fumetto avrebbe funzionato allo stesso modo), riciclone bonelliano di un Saw – L’enigmista a caso, ma dal ritmo serratissimo, dalla godibilità assoluta e dal divertimento assicurato.
Anche Orfani non sfugge alla regola. Roberto Recchioni ha saccheggiato tutto il saccheggiabile dalla fantascienza classica (Clarke, Heilein e altra ggente), gli ha dato una riverniciatona, l’ha frullato in stile videogame, e ha tirato fuori un buon prodotto.
Ad Hal 9000 piace questa copertina
Un Bonellide come Orfani, fatto in stile “stagione televisiva” (e per di più a colori) è una rivoluzione per la Bonelli; ma dal punto di vista della storia (va detto) di rivoluzionario c’è ben poco.
In soldoni: a seguito di un attacco alieno, una percentuale consistente della popolazione terrestre viene spazzata via. Viene così attuato un programma di allenamento di soldati bambini (sopravvissuti alla catastrofe), che nel giro di pochi anni dovranno affrontare gli alieni sul loro stesso pianeta.
Tralasciando la trama e i colpi di scena scontatissimi e iperprevedibili sin dal volume 1, va detto (di nuovo, che) la narrazione in sé funziona, proprio perché Recchioni
I disegni sono oggettivamente molto belli, ogni tavola (anzi, ogni singola vignetta, soprattutto quelle d’azione) sprizza energia e vitalità.
Tavola random
Ogni albo si legge in una decina di minuti, e tutto sommato, è gradevole. Per fare un paragone con un manga che ci sta tanto a cuore, Orfani è il Bleach del fumetto italiano (if you know what I mean).
Divertimento spicciolo, senza eccessive pretese.
E va bene così.
#saràbelloOrfani?
Ma sì, dai.
Se volete leggere qualcosa per puro svago, potrebbe non dispiacere a voi così come non sta dispiacendo a me.
D'altronde diceva Andrea Pazienza: "Il fumetto è evasione, è sempre evasione, deve essere evasione, del resto la parola evasione è una bellissima parola, evadere è sempre bello, la cosa più saggia da fare... Poi se c'è qualcos'altro ben venga."
E noi, da un fumetto come Orfani, evasione vogliamo...
#saràbellosommobuta
Poi comunque io non l’ho comprato, ma piratato*. Non ne vado fiero, se ci fosse stata l’edizione digitale avrei sganciato i miei danè (come faccio con felicità con tutti gli albi Bao disponibili sul Kindle Store), ma qui in Albiolandia i bonellidi non ci sono.
Penso che quando rientrerò, un pensierino alla collection Bao ce lo faccio sul serio, se non trovo i bonellidi disponibili.
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*Se Recchioni passa malauguratamente di qua e legge che non “l’ho pagato”, mi cala una fatwa tra capo e collo.
Sono arrivato fino al 6 di Orfani e condivido il tuo pensiero riguardo la godibilità, i disegni, l'intrattenimento, ma, la storia ha preso una piega che mi ha annoiato, così ho venduto tutti gli albi. Onestamente non ne sento la mancanza anche se non lo sconsiglio, evidentemente ho altri standard :p
RispondiEliminaSarò sincero al massimo: se fossi stato in Italia l'avrei comprato per curiosità e probabilmente l'avrei continuato senza problemi. Come detto, quando ritorno per le vacanze, se non lo trovo in bonellide, e non ho spese folli tra libri e fumetti, un pensiero alla collection Bao pornolusso lo faccio.
Elimina"ho venduto tutti gli albi"
EliminaMa darli ad una biblioteca? XD Non capisco perché il fumetto è quello che si vende di più! Forse perché qualcuno che lo compra lo trovi facilmente, anche per il basso costo di solito?
Mah!
NOn sono un fan dei bonelli, quindi mi sono tenuto a distanza..
RispondiEliminae credo proprio che continuerò... non mi attira il genere.
Buta, vedi che molti tuoi fan in segreto vogliono leggere un tuo articolo sulla prima stagione di Gomorra.
Senza nominare youtuber, ma solo il buon vecchio Angelozzo butico, degli altri non ce ne fotte nu cazz :P
Vabbuò, ja. Mò verimm'.
EliminaXD
tutt appost!
EliminaScusa, ma che significa, non sono fan dei Bonelli? Come chi dice: "Non sono fan dei fumetti giapponesi o americani". Boh!
EliminaBAH,ti dico Sommo che per quanto mi riguarda il manga è si un buon (e niente di più) mezzo di evasione,ma che in ogni caso sia per la disarmante prevedibilità della storia e sia per il già visto di fondo che permane per tutto il corso dell'opera,non può essere che essere considerato, sempre secondo me,un manga nient'altro che discreto.
RispondiEliminaIl fatto è che sono stanco di questa roba,il fatto che la trama sia una cosa già vista e rivista in altre milioni di altre opere,mi sono davvero rotto le palle (XD)....c'è proprio bisogno di qualcosa di veramente nuovo, qualcosa come Homunculus(spero che tu lo abbia letto e ti sia piaciuto) che è davvero allucinante a livello di trama o qualcosa come Cesare(altra fantastica opera) o come Murena(bellissimo) e poi ce ne sono tanti altri(Vagabond,One punch man,tutte le opere di Urasawa)
È vero che i manga sono puro e semplice intrattenimento e che vanno letti per svagarsi e "uscire" dalla realtà,però dopo un pò uno si stanca anche di questo......cavolo,voglio qualcosa di più compensatorio e profondo per "perdere"(tra milioni e milioni di virgolette sia chiaro) il mio tempo nel leggere i fumetti.....poi sarò io magari,ma mi pareva che anche tu,Sommo,avessi detto una cosa simile una volta......
Probabilmente a me è piaciuto e sta piacendo proprio perchè punta esclusivamente al divertimento senza fronzoli. E perchè in ogni numero becco almeno quei 4-5 rimandi a qualche opera. :)
EliminaIl mondo è bello perché è vario!
EliminaMi trovo totalmente d'accordo su quanto hai scritto, il problema è che da lettore ormai abbastanza navigato, ho bisogno di qualcosa che sia altro dal puro intrattenimento coi pistoloni, per cui non fa per me, anche se capisco possa piacere. Per quel che riguarda il Giudizio del corvo, sicuramente fu una lettura tutta d'un fiato e che m'intrattenne, ma quando mi appresto a leggere Dylan Dog voglio altro, per cui oggettivamente decente, ma per la testata totalmente fuori luogo. In sintesi Orfani, lungi dall'essere una rivoluzione, è per me una normalissima serie Bonelli, con i suoi soliti standard, nulla di nuovo, né brutta né bella. Purtroppo quando si legge molto, bisogna fare una cernita fra le letture, Orfani l'ho scartata, tanto più (non so se ti è giunta voce), che faranno ben 4 stagioni (assicurate!), ed insomma 4 stagioni sta roba…
RispondiEliminaSimone Cilli
Chiarissimo. Concordo al 100%. Ma vale quello che ho scritto sopra: Orfani lo sto apprezzando proprio perchè vuole offrire divertimento puro e semplice. Un po' come quei blockbusteroni al cinema, che vai a vedere per il puro gusto della caciara. ;)
EliminaPs: avevo letto della conferma della terza, non della quarta stagione.
EliminaFino al quinto volume potevo inserirmi senza problemi fra i detrattori. Buon disegno, trama scontata ma ben ritmata... insomma, un prodotto decente ma al tempo stesso, simile a tanti altri.
RispondiEliminaPoi ho proseguito, e mi trovo ad ammettere che gli ultimi albi sono decisamente meglio (anche se i plot twist sono di un prevedibile da far impressione).
Ormai la curiosità ha preso piede, quindi credo che arriverò in fondo, covando la speranza che a un certo punto avvenga quella svolta che mi farebbe gridare "al capolavoro!" :D
Diciamo che i colpi di scena sono stati tutto meno che "colpi" e "di scena". L'unico che mi ha colpito è stata l'identità del cecchino, e ammetto che ero più contento se fosse rimasto l'Orfano grassoccio. ;)
EliminaSpero in qualche plot twist finale anche io. Vedremo. In ogni caso è sfizioso. E no, non lo boccio.
godibile è godibile, ma a 4,50 € al mese diciamo che le mie finanze non me lo permettono, l'ho abbandonato verso il numero 5 senza alcun pentimento sara che durante la lettura non mi ha detto assolutamente niente, soprattutto in alcuni momenti che mi hanno lasciato davvero F4, tipo il matrimonio del secondo numero, e poi tutta la carica epica che cerca di avere con quelle frasi che più sborone non si può(Noi non facciamo arte noi facciamo cadaveri). Menzione d'onore ai disegni e alle copertine davvero favolose
RispondiEliminaP.S. l'edizione bonellide puzza di colla in una maniera indecente
Le sboronate fanno parte del gioco. E sì, diciamo che il prezzo non è proprio "user friendly", ma penso che sia anche colpa del colore, che fa lievitare i costi.
EliminaMazza, 4.50 al mese caro!?! Non per farmi i fatti tuoi, ma almeno dimmi che non spendi 5-10 ogni due settimane o anche meno per il cell! XD
EliminaGuarda, non so come sia dal punto di vista umano, io ho avuto l'occasione di vederlo solo una volta, pochi giorni fa all'Etnacomics. Non stava facendo nulla, parlava e aveva appena preso un pacchetto di sigarette. Gli ho solo chiesto un autografo, né una foto né tantomeno un disegno, solo un fottutissimo scarabocchio. Ora io non sono nella sua testa, poteva essere stanco, avere la luna storta, essersi imposto di non fare nulla a priori quando non è seduto lì, pagato per starci. Sta di fatto che mi ha solo detto "No, ho appena staccato, ripassa dopo". Ovviamente non è più tornato.
RispondiEliminaIl fumo uccide. Gli autografi. ;)
EliminaSommo, a proposito di citazioni ecc..., allora la fortuna di DD è che non è uscito oggi o anche qualche anno fa! XD
EliminaAll' epoca c' erano alcuni fanzinari, oggi una miriade di gente che s' improvvisa recensore e alcuni si atteggiano pure. E, un po paraculamente, non mi sto ovviamente riferendo a te XD. Parlavo in generale.
Ho deciso di leggere il primo volume, effettivamente diverte, è godibilissimo.
RispondiEliminaNon sarà la storia dell'anno, ma magari aiuta molti ad avvicinarsi ai fumetti bonelli.
un buon inizio.