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Un fumetto incredibile: Bambino! di Tetsuji Sekiya

Shogo Ban è un giovane universitario appassionato di cucina. Per racimolare qualche spicciolo, e coniugare passione e impiego, lavora di tanto in tanto in un piccolo ristorante italiano, gestito da un cuoco affabile e capace. Shogo, però, sembra essere davvero abile, e così il gestore del ristorante decide di affidarlo alle sapienti mani del rinomato chef Tekkan Shishido, gestore di uno dei più importanti ristoranti italiani di tutto il Giappone, Il Baccanale.
Shogo si ritrova così catapultato in una realtà tostissima, dove resistono (ed emergono) soprattutto i migliori. Dovrà abbandonare università e fidanzata per dedicarsi anima e corpo al suo sogno: diventare uno dei migliori chef di cucina italiana.
Ma per il momento è ancora un novellino. Anzi, visto il suo cognome, Ban, è un vero e proprio “Bambino”, in cucina.
Riuscirà il nostro eroe ad affermarsi nel campo di battaglia del Baccanale?

Tetsuji Sekiya firma, con questo Bambino!, uno dei migliori seinen degli ultimi 10 anni. Il manga, infatti, è del 2005, è composto da 15 volumi, e si è concluso nel 2009. Sono cinque anni che aspetto che una Casa Editrice nostrana lo porti da noi. E puntualmente, ogni anno, vengo deluso. Non riesco a capire perché si voglia lasciare nell’oblio un fumetto così.
Davvero: è inconcepibile.

Bambino! è superbo, sotto ogni punto di vista. La storia è molto lineare, ad un’occhiata veloce è quasi banalotta. Il protagonista, da lavapiatti al Baccanale, si impegna nella classica “scalata” che lo porterà a diventare uno dei pilastri del ristorante, tanto che il gestore, alla fine, deciderà di affidargli la direzione della preparazione della Pasta nel nuovo locale, la trattoria Legare.


Ban Shogo, il nostro Bambino! protagonista!

Lo so, è un piccolo spoiler, ma è la conclusione di un percorso naturale (e quasi scontato) che tutti, sin dal primo capitolo, possono sgamare. La bellezza di Bambino!, infatti, non sta nella trama, ma nelle sue pieghe, nella sostanza. Bambino! è come un bel piatto, come una bella pasta al forno: sin dalla prima occhiata fa bella mostra di sé, dal punto di vista estetico sai cosa ti stai trovando davanti, ma è solo quando lo assaggi, solo quando la pasta la cominci a mangiare, che esplode in tutta la sua potenza, il sapore della salsa si scioglie sul palato, la consistenza della polpetta titilla le papille gustative e i denti masticano con gioia il rigatone sposato alla gustosissima provola filante.

In ogni volume Ban Shogo si troverà costretto ad affrontare prove culinarie più o meno impegnative, veri e propri step che metteranno a dura prova il suo carattere, il suo temperamento e la sua creatività da cuoco. Per arrivare al traguardo della direzione della Pasta, il nostro Bambino! imparerà che un ristorante è come un orologio precisissimo che funziona bene solo grazie a meccanismi ed ingranaggi bene oliati.


Ban alle prese con un prosciutto (credo)!

Cucinare non basta, è solo una “parte” del lavoro. Il Baccanale è un organismo vivo, dove ognuno, dal lavapiatti al cuoco, dallo chef al cameriere, dal pasticciere all’usciere, sono parte fondamentale di quegli ingranaggi.

La “scalata” di Ban Shogo è entusiasmante, soprattutto perché il nostro protagonista è un personaggio positivo, di quelli che non si arrende. Un po’ tagliato con l’accetta, forse un po’ stereotipato, ma simpatico quanto basta per fare il tifo per lui sempre e comunque.

Le sfide culinarie in cui si troverà invischiato sono uno spettacolo. Ce ne sono un paio che sono davvero entusiasmanti (su tutte, quella di pasticceria e quella a New York), e il cast di comprimari è favoloso, soprattutto perché, a differenza del protagonista, hanno spesso storie e background veramente straordinarie.


I cavatelli! Specialità siciliana!

E poi c’è l’elemento cucina. Al di là delle 6454 ricette proposte, Bambino! vi farà venire una fame spropositata. Sul serio. Se avete intenzione di leggerlo (e ovviamente vi invito caldamente a farlo) abbiate l’accortezza di avere vicino a voi qualcosa da sgranocchiare, perché davvero: è un dramma.

Il tratto di Tetsuji Sekiya è molto pulito, molto realistico, soprattutto per ciò che concerne proprio i piatti e la loro preparazione. Nel vedere i protagonisti cucinare vere e proprie prelibatezze (non dimentichiamoci che cucinano cose italiane) vi verrà davvero una fame da pazzi. Starete lì, a sfogliare (digitalmente) le pagine, con la bava alla bocca.

E maledirete qualsiasi Casa Editrice, che un fumetto così ancora non l’ha pubblicato.


Slurp...

E qui elogio il lavoro di sensei12 – lettore sommobutico, tra le altre cose -, che si è occupato della traduzione e dell’editing di tutti e 15 volumi di Bambino!
Il suo è un lavoro veramente eccellente sotto tutti i punti di vista, e credo di aver visto raramente scanlation tradotte, adattate ed editate con tanta cura. Quindi, a lui e al suo team, vanno i miei più sinceri ringraziamenti.

Se dovessi trovare un difetto al manga, direi solo che non finisce. Per il semplice fatto che Bambino! termina nel momento in cui il nuovo ristorante, il Legare, apre i battenti. Proponendo a Ban e alla nuova squadra di cuochi una nuova, avvincente sfida.


Un dessert gnammellosissimo!

Bambino Secondo! è la nuova serie del manga.
Fino a un paio di settimane fa, non se ne sapeva nulla. Finalmente, invece, stanno cominciando ad uscire le scan. In inglese, naturalmente.

Recuperate Bambino!
Vi farà venire l’acquolina alla bocca.
Letteralmente.

14 commenti:

  1. ho fame solo grazie a questo articolo xD

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  2. se non sbaglio hanno fatto anche un dorama su bambino! molto bello un tempo era caricato tutto su youtube con sottotitoli in spagnolo ma da un pò di tempo a questa parte non li trovo piu :(

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    1. Possibilissimo, i giappi fanno film su qualsiasi fumetto. XD

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    2. https://www.youtube.com/watch?v=8PmXI-9LP6k eccolo!! XD si trova qualche ep anche in ita xD

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  3. Sono questi i manga che mi piacciono più, prendono un argomento particolare e lo fanno diventare qualcosa di passionale ed emozionante.
    Ottimo suggerimento!

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  4. E' la versione manga di Masterchef xD

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  5. Sul Jump e' uscita ultimamente una serie shounen culinaria.. Shokugeki no Souma, che sta riscuotendo un successo parecchio notevole. Non so se la rivista Shuiesha ha voluto seguire una strada simile a quella di Bambino, pero' Souma devo dire che piace davvero tanto ai Giapponesi.. e' come un battle manga vecchio stampo pero' con la cucina.. ci sono i tornei, ma sono culinari; ci sono i personaggi fighi e tamarri, ma sono chef che provengono da tutto il mondo.
    Il tratto poi e' ottimo, anche perche' l' autore, Tosh, prima di quest' opera faceva solamente hentai... e si sa che in genere i disegnatori hentai sono pure bravissimi (vedasi Oh Great!).

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    1. Me lo stanno segnalando in tanti. Ci darò un'occhiata. :D

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  6. Grazie per l'interessamento, Sommobuta. Avevi accennato ad un post su Bambino! ed eccolo qui.

    Personalmente parlando, Bambino! ha rappresentato per me un compagno di viaggio, un viaggio lungo quattro anni e pieno di alti e bassi, un viaggio che ho vissuto in parallelo col protagonista, ritrovandomi in situaziosi quantomeno simili (come ho scritto nello spiegone finale a scanlation concluse). Forse lo stesso modo di approciarsi, con questo stile serio ma non troppo, al tema trattato è riscontrabile solo in Bartender, dove anche lì si esalta al massimo la passione del protagonista, ovvero i cocktail, facendoli vedere sono tutta un'altra luce e facendoti appassionare. Gli altri manga di cucina che ho visionato, a parte quelli non tradotti in una lingua da me compresibile, sono quasi tutti battle manga o similari, col cibo che fa più da cornice che da contenuto. Quelli non battle manga, invece, non mi hanno dato la stessa scintilla di Bambino!.
    L'unica eccezione, al massimo, è Addicted to Curry, veramente interessante.

    Il dorama interamente sottotilato in italiano lo si trova dai MDW Fansub, hanno pure i download diretti. Non penso sia spam, è una informazione pertinente alla cosa e facilita la ricerca per chi è interessato.

    Per quanto riguarda il fattore scanlation, qualche refuso di battitura c'è, mi prometto ogni volta di rimetterci mano e poi non lo faccio mai. Nei primi volumi, poi, qualche frase andava adattata in maniera più fluida. Ma nel complesso sono soddisfatto di quel che è uscito fuori.

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