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Primo

Roma, 1938.
Gli uomini dell'EPRA lavorano solerti affinché l'italica gioventù possa abbeverarsi dei sacri ideali littori. In realtà, il loro ufficio ha una funzione ancora più importante: è una facciata dietro a cui si cela un laboratorio segreto. Sta prendendo forma un progetto che ha la benedizione del Duce in persona. Il valoroso Primo Cossi si sottopone a un esperimento destinato a trasformarlo nel perfetto esemplare di supersoldato fascista. Ma qualcosa va storto. Primo si risveglia nel 1969, in tempo per diventare protagonista occulto di una delle stagioni più nere della storia italiana. Un'ombra che si allunga fino ai giorni nostri.

La graphic novel che più mi è piaciuta quest'anno.
Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso confezionano un ottimo mix di azione, Storia e fantascienza con una spruzzatina ina ina di ucronia (che male non fa mai), al servizio di una storia fruibile, leggera e allo stesso tempo ottimamente congegnata e complessa, che diverte e fa anche pensare.

Primo è l'antieroe per eccellenza: burbero, risoluto, sboccato quel tanto che basta, dalle maniere spicce, fscista fino al midollo.
Tuttavia, il mondo in cui viene risvegliato non è più il Ventennio, ma la fine degli anni '60.

E Primo, supersoldato dalla forza erculea, che non invecchia, non sente dolore e non teme la paura, viene ingaggiato in un primo momento come agente di una delle tante organizzazioni neofascite che operavano tra gli anni '60 e '70 (una a caso tra Ordine Nero, Avanguardia Nazionale, NAR...) coinvolte in alcuni degli attentati terroristici più sanguinosi del nostro paese (Primo è l'esecutore materiale della strage di Piazza Fontana), e poi rinchiuso in un carcere speciale dove sono detenuti supersoldati come lui.

Il mondo di Primo infatti è un mondo dove la bomba atomica è solo un "diversivo", dato che tutti i governi, dall'inizio del '900, hanno impiegato denaro e risorse per creare o supersoldati perfetti (come Primo), o fortissime bioarmature meccaniche per migliorare le prestazioni standard dei soldati.

Il bello è che Primo riesce a scappare dal penitenziaro speciale con un sotterfugio, e se di lui sembrano essersi perse le tracce, in realtà ogni tanto saltano fuori notizie sulla sua persona: avvistamenti, segnalazioni su azioni singole in cui sono coinvolti i Servizi, lavori in qualità di guardia personale di questo o quel dittatore...

E credetemi, le due pagine finali, sono una vera e propria chicca.

Da non perdere.

Ps: ottima l'intervista a fine volume ad Aldo Achille Certozzi, il papà di Primo. Viene spiegata per filo e per segno la nascita del primo supereroe italiano (concepito pochi mesi dopo l'apparizione di un tale di nome Kal El proveniente dal pianeta Krypton) a "immagine e somiglianza" del Duce in persona (ma solo più giovane e con qualche capello in più).

9 commenti:

  1. "ucroina"? XD

    Comunque complimenti per la recensione.Interessante si trova facilmente su internet? Grazie vorrei leggerlo

    Lion Green

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  2. Ucronia...

    E comunque no.
    Lo devi comprare. ^_^

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  3. Ah scusa ho letto male ^^'. Spero di trovarlo da me ci sono solo piccole librerie :)

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  4. Wow, sembra interessante!

    Ma è un volume singolo o si tratta del primo di una serie?

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  5. @sekhemty: sì, per fortuna è un volume singolo autoconclusivo. :)

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  6. Dunque, mi è piaciuta la storia, cattivissima e coraggiosa. Per una volta si è utilizzato il fascismo come da anni fanno col nazismo: in pura salsa fanta-narrativa, senza sterili polemiche di contorno.

    I disegni però non sono granché, devo dire che non li ho molto apprezzati. Peccato, perché la trama è validissima!

    Comunque la cosa migliore in assoluto è l'intervista/dossier di fine volume. Interessantissima!

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  7. A me invece il tratto non mi è dispiaciuto. Sarà pure perchè avevo già letto il volume su Peppino Impastato, quindi ero già abituato e preparato allo stile spigoloso di Bonaccorso.
    Anzi, penso che prenderò pure il volume su Pantani. Ho visto alcune tavole, e le ho trovate molto buone.

    Sulla storia, l'ho trovata anch'io semplicamente fantastica. Una di quelle che mi hanno fatto dire: "peccato che non l'abbia pensata io 'sta roba qua!". :D

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  8. Finalmente dopo un po' di ricerca sono riuscito a recuperare il volume....grazie del consiglio! Veramente una storia ben pensata e a mio parere ben disegnata anche. Ad essere sincero l'unica cosa che un po' mi ha deluso è la scarsità di dettagli nella narrazione, mi spiego meglio... avrei preferito qualche dettaglio in più, per esempio, sul perchè è sopravvissuto nel "tubo" tutti questi anni...in parole povere avrei voluto un volume più "ciccione"!Come dici tu veramente interessante anche l'intervista con il papà di Primo...chicca! :)

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  9. Avesse avuto qualche pagina in più, non avrebbe stonato. Ma effettivamente è un gran bel volume. Ce ne fossero sempre così! :D

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