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Top 5: Libri Classici

In questo piccolo spazio digitale non ho mai stilato classifiche di sorta.
Volendo cominciare una serie di post dedicati ad una personalissima Top 5 di "cose" che mi aggradano assai (e delle quali magari voi potrete pensare:"Che ce ne 'mporta?"), la scelta per la prima classifica ricade (ovviamente) sui libri, e nella fattispecie, sui "classici".
Questa Top 5 non ha pretese oggettive e segue solo le mie preferenze in materia letteraria.

5° Posto: Delitto e Castigo, Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Mi ero ripromesso di non leggere Dostoevskij prima dei 30 anni. Non so il perchè, ma nei confronti dei suoi volumi ho sempre avuto un timore reverenziale.
Invece poi qualche anno fa mi sono ritrovato tra le mani questo bel "mattone". E ne sono rimasto affascinato. Il dramma psicologico di Raskolnikov è quanto di più tragico e patetico si possa immaginare. Il Delitto delle sorelle Ivanovna dà il La al Castigo intimo e personale che Raskolnikov si autoinfliggerà (giustamente) per tutta la durata del romanzo. Fanno da contorno alla storia una serie di personaggi indimenticabili e umanissimi, alcuni dei quali - soprattutto la prostituta Sonja - aiuteranno Raskolnikov nel suo personale cammino di Redenzione.

4° Posto: Il Signore delle Mosche, William Golding
Di questa piccola classifica, forse il libro che ritengo più importante. Quando mi chiedono di consigliarmi un libro che secondo me si deve leggere per forza, consiglio sempre questo.
Perchè? Perchè nonostante i protagonisti del romanzo siano tutti i bambini, essi sono il veicolo del messaggio che il libro intende trasmette e sono la rappresentazione perfetta di ciò che è l'uomo.
Nel momento in cui l'uomo, per forza di cose, è costretto a convivere a stretto contatto con la Natura, ritorna ad essere solo un animale mosso dall'istinto e dallo spirito di conservazione.
Non è un caso che Piggy, il bambino che rappresenta l'intelligenza e il raziocinio faccia una brutta fine, soccombendo ai Bambini che incarnano appieno l'uomo ritornato al suo stato naturale e primigenio.

3° Posto: Il Signore degli Anelli, John Ronald Reuel Tolkien
O lo si ama, o lo si odia.
Non ci sono vie di mezzo per il capolavoro di Tolkien. Alcuni lo reputano troppo pesante, prolisso e ridondante. Altri invece lo vedono come l'esempio perfetto della narrativa epica.
Perchè fondamentalmente, di epica si tratta. Altro che "narrativa fantastica" con cui viene beceramente liquidato in quattro e quattrotto. Altro che "capostipite del genere fantasy", che ha dato il via a una sorta di rivoluzione letteraria creando diadochi ed epigoni di dubbio valore (chi ha detto Terry Brooks? Chi ha citato a sproposito Licia Troisi?).
Io sono di quelli che Il Signore degli Anelli l'ha amato. Dalla prima all'ultima pagina. Nonostante la pesantezza. Nonostante la prolissità. Nonostante le sequele di foreste, tumulilande e boschi "tutti uguali" (come dicono alcuni). Perchè se è vero che il volume di Tolkien è ostico nelle prime 250 pagine, dal concilio di Elrond in poi si legge che è un piacere.
Ed è impossibile staccarsi.

2° Posto: Il Conte di Montecristo, Alexandre Dumas (padre)
Il libro sulla Vendetta per eccellenza.
Serve aggiungere altro?

1° Posto: Il Nome della Rosa, Umberto Eco
Ricordo che quando ci diedero da leggere questo romanzo in Prima Superiore, i miei compagni guardarono la professoressa di Italiano con la faccia atterrita.
Ma non è troppo difficile Eco, per noi che abbiamo sedici anni? era il commento che andava per la maggiore.
Io invece ne "Il nome della Rosa", ho trovato tutto ciò che ho sempre agognato di trovare in un romanzo.
Ho trovato la Storia.
Ho trovato la Filosofia.
Ho trovato dialoghi arguti e aulici.
Ho trovato un intreccio da far accapponare la pelle.
Ho trovato una mistione di generi da urlo.
Ho trovato una serie di descrizioni impossibili da dimenticare (su tutte, quella di Adso che ammira il portale della Chiesa con il fregio dell'Apocalisse, l'entrata nella Biblioteca per la prima volta, o la storia di Frà Dolcino).
Ho trovato e scoperto Umberto Eco. E tramite Eco, di cui ho letto poi quasi tutta la bibliografia, mi si è aperto un mondo. Perchè i romanzi e i saggi di Eco danno input precisi e suggerimenti su argomenti che il lettore è tenuto poi ad andarsi a cercare.
E cosa c'è di meglio di un libro che non solo ti fa pensare, ma ti fa approfondire e ricercare in prima persona?
A mio avviso, nulla.

6 commenti:

  1. Il primo e il quinto mi piacciono, anzi li trovo deliziosi. Il secondo così così, ma gli altri no. Non sopporto la saga di Tolkien e non sono riuscito ad andare oltre i primi capitoli de "il signore delle mosche"
    :-)))

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  2. Allora ritornando in tema sul tuo post dei "libri maledetti", quello di Golding può essere tranquillamente annoverato tra i tuoi, no? XD

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  3. Ho letto solo il primo ed il quinto e sono stupendi!

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  4. No, no... Il signore delle mosche è cattivo, ma sino a un certo punto, e si trova in giro. I libri maledetti per me sono quelli che spariscono dalle biblioteche e dal mercato:-)))

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  5. Personalmente di questi ho letto solo il Signore degli Anelli e condivido appieno il tuo commento, anche io sono uno di quelli che lo ama, e sì in effetti all'inizio era abbastanza pesante, ma è veramente un capolavoro ed ho adorato leggere quel libro, per gli altri mi organizzaerò per leggerli, Dostoevskij non so perché ma non mi ci vedo proprio a leggerlo, credo che dovrò trovare parecchio coraggio per farlo, per "Il nome della Rosa" anche il mio professore di italiano me l'ha consigliato l'anno scorso (in secondo) ma non ho mai avuto modo di leggerlo, non per mia colpa ma perché l'amico che me lo deve prestare non lo fà xD Ora lo solleciterò ancor di più...

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  6. @Ferruccio: in questo caso allora, io ne ho solo uno. L'ultima tentazione, di Katzantzakis. Fuori stampa ed esaurito.
    Per fortuna che l'ho trovato in eBook. :)

    @Capo: anche io con Dostoevskij ero titubante. Ma Delitto e Castigo l'ho proprio adorato. Fondamentalmente, il "problema" con la letteratura russa sono i nomi dei personaggi.
    Io in genere mi faccio una tabella con su scritto chi sono, e risolvo così. Poi durante la lettura, diventano familiari e non ho più bisogno di consultarla, ma può essere d'aiuto per non perdersi... :D

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