Serata all'insegna dell' horror, sabato.
Tre filmetti niente male, che se siete amanti del brivido, della suspance, dell' orrido (in senso positivo), potreste gradire e potrebbero piacervi. Per cui oggi vi beccato questo triplice articolo a tema, magari i titoli proposti vi incuriosiscono e ve li guardate pure voi.
Quella casa nel bosco
Due ragazze e tre ragazzi decidono di passare il weekend fuori porta, in una casetta immersa in un boschetto vicino ad un lago. Non hanno idea che la casa nel bosco è un ricettacolo infernale dove sono presenti i peggiori incubi orrorifici che mente umana abbia mai concepito…
Non posso dirvi nel dettaglio di cosa parla il film, perché svelare la trama sarebbe davvero un delitto. Quello che sembra il “solito” clichè o la solita trovata da solito film horror in realtà rivela un giocattolone divertentissimo, dove il clichè altro non è che una parte del gioco. Anzi: il clichè del film horror in questa pellicola viene utilizzato per ribaltare tutti gli stereotipi e gli archetipi di un certo tipo di “genere”.
La parte finale è letteralmente da Oscar e da applausi.
Divertentissimo.
1408
Tratto da un racconto breve di Stephen King (che non ho letto, e non metterei la mano sul fuoco su quel “breve” – se qualcuno di voi l’ha letto ci faccia sapere com’è), questo 1408 è una pellicola assai intrigante.
In soldoni: uno scrittore del “paranormale” recensisce nei suoi libri case e alberghi stregati, assegnando punti di gradimento in base al “terrore” che l’albergo o la casa effettivamente suscita nell’ospite. Lo scrittore è una persona assolutamente scettica, ma dovrà ricredersi quando entrerà nella famigerata camera numero 1408, che in passato ha mietuto numerosissime vittime, molte delle quali trovate brutalmente mutilate.
Una camera dove nessuno riesce a resistere per più di un’ora…
Questo filmetto si regge praticamente sull’impatto scenico della casa e sulla pazzia che piano piano prende il povero John Cusack, il quale non può assolutamente uscire dalla 1408. La stanza “maligna” ha tutto ciò che una stanza “maligna” possa desiderare: sbalzi di temperatura, isolamento dal resto del mondo, fantasmi, immagini residue di morti, pareti sanguinanti, elettrodomestici che funzionano anche con la spina staccata, telefoni inquietanti, parato a fiori.
Intrattiene che è un piacere, ed ha un paio di momenti topici veramente esaltanti.
Chained
Una mamma e suo figlio salgono su un taxi per tornare a casa…salvo essere rapiti dal taxista. La mamma viene violentata e assassinata, mentre il figlio, un bimbo di nove anni, viene costretto dal taxista a diventare il suo schiavo personale. Incatenato, non può uscire di casa ed è costretto ad assistere agli abusi e alle uccisioni che il suo orco perpetra nel corso del tempo, dato che si tratta di un vero e proprio serial killer.
Passano gli anni, il bimbo cresce e diventa ragazzo. Il taxista decide che è il momento che impari anche lui a fare qualcosa, e tenta di insegnarli il suo “mestiere” di serial killer…
Sicuramente il più duro e crudo dei tre film del sabato “horror”, soprattutto perché è quello che, anche nella realtà potrebbe accadere per davvero. La pellicola non mostra nulla di nuovo (quante volte abbiamo visto il mostro plagiare la sua preda?), ma inquieta lo stesso.
Il finale lascia davvero allibiti ed esterrefatti.
Agghiacciante.
Tre filmetti niente male, che se siete amanti del brivido, della suspance, dell' orrido (in senso positivo), potreste gradire e potrebbero piacervi. Per cui oggi vi beccato questo triplice articolo a tema, magari i titoli proposti vi incuriosiscono e ve li guardate pure voi.

Due ragazze e tre ragazzi decidono di passare il weekend fuori porta, in una casetta immersa in un boschetto vicino ad un lago. Non hanno idea che la casa nel bosco è un ricettacolo infernale dove sono presenti i peggiori incubi orrorifici che mente umana abbia mai concepito…
Non posso dirvi nel dettaglio di cosa parla il film, perché svelare la trama sarebbe davvero un delitto. Quello che sembra il “solito” clichè o la solita trovata da solito film horror in realtà rivela un giocattolone divertentissimo, dove il clichè altro non è che una parte del gioco. Anzi: il clichè del film horror in questa pellicola viene utilizzato per ribaltare tutti gli stereotipi e gli archetipi di un certo tipo di “genere”.
La parte finale è letteralmente da Oscar e da applausi.
Divertentissimo.

Tratto da un racconto breve di Stephen King (che non ho letto, e non metterei la mano sul fuoco su quel “breve” – se qualcuno di voi l’ha letto ci faccia sapere com’è), questo 1408 è una pellicola assai intrigante.
In soldoni: uno scrittore del “paranormale” recensisce nei suoi libri case e alberghi stregati, assegnando punti di gradimento in base al “terrore” che l’albergo o la casa effettivamente suscita nell’ospite. Lo scrittore è una persona assolutamente scettica, ma dovrà ricredersi quando entrerà nella famigerata camera numero 1408, che in passato ha mietuto numerosissime vittime, molte delle quali trovate brutalmente mutilate.
Una camera dove nessuno riesce a resistere per più di un’ora…
Questo filmetto si regge praticamente sull’impatto scenico della casa e sulla pazzia che piano piano prende il povero John Cusack, il quale non può assolutamente uscire dalla 1408. La stanza “maligna” ha tutto ciò che una stanza “maligna” possa desiderare: sbalzi di temperatura, isolamento dal resto del mondo, fantasmi, immagini residue di morti, pareti sanguinanti, elettrodomestici che funzionano anche con la spina staccata, telefoni inquietanti, parato a fiori.
Intrattiene che è un piacere, ed ha un paio di momenti topici veramente esaltanti.

Una mamma e suo figlio salgono su un taxi per tornare a casa…salvo essere rapiti dal taxista. La mamma viene violentata e assassinata, mentre il figlio, un bimbo di nove anni, viene costretto dal taxista a diventare il suo schiavo personale. Incatenato, non può uscire di casa ed è costretto ad assistere agli abusi e alle uccisioni che il suo orco perpetra nel corso del tempo, dato che si tratta di un vero e proprio serial killer.
Passano gli anni, il bimbo cresce e diventa ragazzo. Il taxista decide che è il momento che impari anche lui a fare qualcosa, e tenta di insegnarli il suo “mestiere” di serial killer…
Sicuramente il più duro e crudo dei tre film del sabato “horror”, soprattutto perché è quello che, anche nella realtà potrebbe accadere per davvero. La pellicola non mostra nulla di nuovo (quante volte abbiamo visto il mostro plagiare la sua preda?), ma inquieta lo stesso.
Il finale lascia davvero allibiti ed esterrefatti.
Agghiacciante.
Daccordo su tutto tranne che su 1408, ho trovato quel film davvero fastidioso, soprattutto per il montaggio malato nel senso letterale del termine (cioè il montatore è epilettico)!!!
RispondiEliminaAh beh tu sei un "tecnico" quindi certe cose ovviamente le conosci e le capisci meglio di me. A me 1408 non è affatto dispiaciuto. Anzi. :D
EliminaI primi due già li conoscevo, il terzo no e mi ha incuriosito, lo guarderò!
RispondiEliminaCiao,
Gianluca
Poi nel caso fammi sapere! :D
EliminaHo finalmente visto "Chained". Hai proprio ragione, è agghiacciante. :O
EliminaLa CNB e 1408 sono molto belli. Chained è una schifezza colossale, IMHO naturalmente. La regista (figlia di un certo Lynch...) non si smentisce in fatto di film fatti male... ;)
RispondiEliminaMi sono andato a leggere un po' di critica dopo aver visto Chained. Non avendo visto gli altri film di Lady Linch non saprei dire com'è questo rispetto agli altri. A me non è dispiaciuto, è un po' tirato, ma certe dinamiche, se ci mettiamo a pensare, sono abbastanza inquietanti. :D
EliminaDei tre, ne ho visti due: di Quella Casa Nel Bosco ne parlai QUI), trovandolo piuttosto riuscito, proprio grazie al suo giocare coi cliché senza diventare una parodia.
RispondiElimina1408 nulla di più che un compitino ben svolto, anche se, come dici tu, ha i suoi momenti forti.
Il terzo, beh, lo lascio ha chi lo stomaco. ;)
Quella casa nel bosco è un bel giocattolone, infarcito di citazioni e omaggi nemmeno tanto velati. Mancava solo Freddy, poi c'erano veramente tutti. :D
EliminaButa neanche uno zombie apocalypse? :( Il povero Romero sta piangendo ora sappilo :p
RispondiEliminaChained mi manca. 1408 non mi è dispiaciuto, riesce ad essere davvero inquietante a momenti, ma in altri è un po' eccessivo e mi sembra che succedano un po' "troppe" cose. Non ti dà il tempo di far montare la suspence per buttare subito lì un'altra... boh, non mi viene la parola, sfiga?
RispondiEliminaQuella casa nel bosco l'ho recensito anch'io, e mi era piaciuto molto.
http://storiedabirreria.blogspot.it/2013/01/quella-casa-nel-bosco.html
Il Moro