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Frost/Nixon - Il duello (Ron Howard, 2008)

A causa dello scandalo Watergate, il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon è costretto, per la prima volta nella storia degli States, a dimettersi dal suo incarico. Il discorso delle sue dimissioni, così come la sua uscita di scena, diventano immediatamente l'evento medianico più seguito in assoluto in tutto il pianeta, e questo convince David Frost, showman e talento visionario, che intervistare l'ex presidente possa essere il modo per "fare quattrini" poichè sarebbe visto praticamente da tutti.
Se poi, durante le interviste, si riuscisse anche a inchiodare Nixon sul Watergate, facendogli ammettere le proprie colpe, e offrendo ai cittadini quel (giusto) processo che invece è stato negato loro a causa del perdono presidenziale concesso da Ford, l'evento potrebbe diventare lo show televisivo più importante della storia...

Il film di Ron Howard è splendido.
Non ci sono altre parole per descriverlo. La ricostruzione storica dell'intervista a Nixon da parte di Frost è la punta di un iceberg profondo e quasi inaccessibile. Minuto dopo minuto assistiamo a un vero e proprio duello, mentale e psicologico, tra i due personaggi. Da una parte David Frost (interpretato da Michael Sheen, un attore che m'è sempre piaciuto - e incredibilmente somigliante al vero Frost), genio visionario della comunicazione "nascosto" dal suo essere tombeur des femmes, festaiolo, leggero e svagato, dall'altra Richard Nixon, impersonato da un Frank Langella in stato di grazia, serio, profondo, imperscrutabile e imperturbabile.

Dopo le prime interviste chiaramente a favore dell'ex presidente, che sembra essere a suo agio nei panni del "narratore" della propria vita e delle proprie decisioni politiche, quando si arriva a parlare del Watergate Frost comincia a fare le domande giuste, mettendo nell'angolo il suo "avversario", e strappandogli fuori l'agognata confessione e le scuse che hanno fatto storia.

La televisione diventa così, per la prima volta, giudice e carnefice, e in Frost/Nixon - Il duello viene specificato e sottolineato, perchè la tv, oltre ad essere un mezzo potente, è un mezzo che semplifica. Là dove non era riuscita la giustizia, dove non era riuscita la politica coi suoi intrighi, dove non erano riusciti i giornali e le manifestazioni di migliaia di persone, ci riesce la televisione con un primo piano: immortalare il capo di stato più temuto, invidiato e ammirato di tutti, colui il quale ha tenuto per anni le redini del mondo, da solo, con i suoi fantasmi e con il peso delle sue colpe.

Magistrale.

2 commenti:

  1. Si trova già in streaming? ho visto il trailer e mi ha fatto gola :D

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  2. Il film è del 2008, quindi penso che si trovi facilmente in streaming, dato che io ho scaricato il dvdrip. :)

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