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Prometeo e la guerra - 1937 di Alex Girola

Non è un caso se quest'anno ho letto quattro romanzi, un bel po' di novel e diversi racconti di Alex Girola. Alex sa raccontare e sa farmi divertire. Cosa non da poco, visto i miei gusti piuttosto difficoltosi in materia letteraria. Sono di quelli che non crede che esistano belle o brutte storie, poichè siamo noi a definire "bella" o  "brutta" una storia. Però esistono "buone" storie, e sono quelle storie che, pur pescando dall'immaginario comune (e collettivo), riescono a proporti sotto una luce nuove qualcosa che conosciamo bene.

Prometeo e la guerra - 1937 fa anche questo. E' una buona storia (ed è una bella storia, per me), e chiude il discorso iniziato col bellissimo 1935 e con il buon 1936, concludendo il trittico dieselpunk in maniera più che degna e (ri)proponendo anche quel "qualcosa" che conosci attraverso un certo tipo di cinema, di letteratura (e di fumetto), senza risultare banale, scontato o noioso.

Come nei precedenti capitoli, l'aspetto storico/politico ucronico è sviluppato in maniera credibile (e in questo 1937 si raggiunge l'apice dell'evoluzione ucronica del mondo (re)inventato da Alex), così come sempre è accurata la ricerca per quanto riguarda armi e armamentari vari (e per chi è a digiuno di modelli di carriarmati e macchinari simili viene in aiuto la preziosissima appendice a fine volume).

Se 1935 era un romanzo incentrato sul "thriller", e 1936 era incentrato su una trama simil-spionistica, 1937 ha come motore principale e come fulcro centrale la seconda guerra mondiale (ucronica). Nei due precedenti romanzi abbiamo assistito al come e al perchè si è arrivati (piano piano) al secondo conflitto bellico.
In 1937 siamo catapultati in mezzo alla guerra, che viene vista (e vissuta) attraverso gli occhi dei due protagonisti dei precedenti romanzi, l'antropologo Enrico Laddavero e l'ufficiale Clelia Fagan. Come in 1935 e 1936 non mancano i colpi di scena, non mancano i personaggi storici veramente esistiti e non mancano le "solite" scene d'azione made in Girola (d'antologia la parte della Dozzina, che da sola varrebbe la lettura della trilogia). Soprattutto, ritornano in auge gli assemblati e la loro umanità, che in 1936 erano stati lasciati un poco da parte.

Unico, piccolissimo neo: le parti di guerra raccontate. Non sono un maniaco dello "show don't tell", ma mi sarebbe piaciuto vedere almeno una battaglia mostrata nel dettaglio. Se per la campagna di Sardegna e Corsica (e tutti gli altri resoconti bellici) era comprensibile una panoramica "generale" (anche perchè immagino che se ogni singola battaglia fosse stata mostrata, avremmo dovuto leggere un tomo di 1000 e più pagine), la battaglia "finale" di Moulins avrei preferito "vederla" attraverso gli occhi dei soldati (o di Raddavero stesso) e mostrata per filo e per segno fase dopo fase.
 Ad ogni modo, a parte questa piccola (e personalissima) critica, 1937 (come i suoi predecessori) si fa leggere con piacere. Un plauso ad Alex per il lavoro, l'impegno e la passione con cui ha lavorato, e anche per come ha concluso il tutto, lasciando(si) una porta aperta per un (eventuale?) prosieguo degli eventi narrati.

Potete scaricare l'eBook gratuito QUI.

3 commenti:

  1. wow!
    Gran bella recensione, grazie mille! Lieto che la conclusione della trilogia ti sia piaciuta. E, sì, la parte della "sporca dozzina" è indubbiamente una delle mie preferite ^_^

    Sulla scelta di raccontare le battaglie in stile quasi da cronista, posso solo dire che ho pagato lo scotto di non aver scelto nessun personaggio combattente come POV narrante.

    Detto ciò, non nego che un domani mi piacerebbe tornare sul "mio" mondo e vederne gli sviluppi tra qualche anno.
    Del resto c'è tutta la parte dei sovietici lasciata in sospeso, no? ;-)

    Ancora grazie!

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  2. @Alex:sì, è stato un piccolo scotto da pagare la mancanza di un combattente come PoV. Poco male, comunque. Sono io che vorrei che le "battaglie finali" non finissero più. E sì, la terza guerra mondiale contro i russi ci vuole. I mostri russi li voglio vedere! :D

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  3. Ho appena terminato la lettura dell'intero ciclo con grande piacere. Caro sommobuta ti ringrazio di questi spunti che ci regali! Ti seguo da un po' e apprezzo in particolar modo i tuoi approfondimenti storici(vedi il recente sulla battaglia delle Termopili). Aspetto il seguito di questa saga e nel frattempo concordo nel voler vedere quel georgiano in azione. :D

    Con stima per te e per l'autore,
    T

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