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Zorro: l'inizio della leggenda - Isabel Allende

Avete presente Batman Begins?
Bene, questo Zorro - L'inizio della Leggenda di Isabell Allende è il "Batman Begins" incentrato (ovviamente) sulla figura dell'eroe mascherato ottocentesco.
Lasciando da parte le influenze più che evidenti che il Cavaliere Oscuro deve alla famigerata "volpe" (Bob Kane infatti si ispirò proprio a Zorro per creare il suo personaggio, e non è un caso che il film che il piccolo Bruce Wayne stesse vedendo al cinema con la mamma e col papà - prima che questi venissero ammazzati nel vicoletto - fosse proprio Zorro), questo romanzo di Isabel Allende è un bell'affresco storico, e racconta (come fosse una biografia "autorizzata") della vita di Diego De La Vega, dall'incontro dei suoi genitori, alla nascita, passando per l'infanzia, la crescita, l'adolescenza trascorsa a Barcellona, fino alla prima, grande impresa di Zorro in terra Californiana.

Il romanzo è estremamente piacevole, e si fa leggere dall'inzio alla fine.
Interessante il fatto che il piccolo Diego sia figlio di un hidalgo e di una india agguerritissima, che abbia come nonna una delle sciamane più importanti del mondo indiano (e bellissimo il capitolo in cui Diego e Bernardo vengono sottoposti all'iniziazione indiana per rivelare il loro spirito totemico: Bernardo, l'inseparabile amico/fratello di Diego troverà Tornado - il futuro cavallo di Zorro, ancora cucciolo - e capirà che il suo animale totemico è il cavallo; Diego scoprirà - nemmeno a dirlo - che il suo animale totemico è la volpe), che sviluppi la sua agilità e destrezza allenandosi in un circo a Barcellona ed esercitandosi sui pennoni della nave che lo porterà a Barcellona. Così com'è interessante il fatto che la Allende abbia voluto ricreare un "mondo" di Zorro che fosse un perfetto prequel a tutti i telefilm e a tutti i film a lui dedicati.

Se avete visto "La maschera di Zorro",e ricordate un certo medaglione, in questo romanzo si "scopre" cosa sia anche quel medaglione, così come si comprende meglio il famigerato "cerchio del maestro" presente all'interno della pellicola.

Alla facciaccia dei "talebani" dello Show don't tell (secondo i quali questa sia la regola principe per scrivere bene), metà del romanzo è raccontato. Ciò non vuol dire che il romanzo sia brutto o da buttare; anzi, il romanzo "raccontato", se si è in grado di scriverlo, in certe scene rende meglio del mostrato.
A dimostrazione che "la regola delle regole" alle volte, toppa. Soprattutto se ad infrangerla è qualcuno che dimostra (e ha già dimostrato) di saper scrivere in modo eccellente.

Ps: non sono mai stato un estimatore della "volpe". I telefilm mi hanno sempre fatto quasi schifo, così come i cartoni e film vecchi. Le uniche due pellicole che sono riuscito a sopportare sono "Zorro" con Alain Delon e il sopracitato "La maschera di Zorro". Ora, dopo la lettura di questo romanzo, posso dire di essermi finalmante riappaciato con l'eroe.

1 commento:

  1. Ah... Zorro!
    Io personalmente da bambino guardavo sempre la serie televisiva con Duncan Regehr, la adoravo!
    Per il resto non è che andassi proprio matto per la volpe, anche se questo libro è proprio una chicca! Se riesco me lo prendo.

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