Non so come ieri sera, parlando con Deborah, siamo finiti a disquisire di personaggi italiani di fantasia molto brutti (peggio: ANTIPATICI). Ad ogni modo, sul trono dei più pessimi, non ci sono stati dubbi. In cima alla lista figuravano Topo Gigio e Calimero.
Per quest’articolo volevo focalizzarmi sui due personaggi e su quanto la loro antipatia e insopportabilità raggiungesse vette smisurate.
Per quanto riguarda la storia di Calimero, però, avevo solamente alcuni ricordi sbiaditi.
Nel senso che ricordavo bene che lui fosse nero in quanto “solo” sporco (e quindi nel cartone animato made in Japan non s’è mai lavato una singola volta), e che, in quanto testimonial di Ava, diventasse bianco solo dopo un proverbiale lavaggio.
Non ricordavo però il contesto, né la pubblicità primigenia in cui vediamo i suoi natali.
Che, a guardarla con gli occhi di oggi, è di un agghiacciante unico.
Non ci credete?
Anche io, come voi, sono rimasto basito.
Sicuramente lo sponsor non contiene sottotesti di questo genere, e sarà stato realizzato con “l’ingenuità” tipica dell’epoca, ma con gli occhi moderni il comportamento della mamma di Calimero è senza ombra di dubbio razzista.
Mamma Gallina non vuol sapere niente di Calimero, perché è nero, mentre lei ha tutti i figli bianchi. Ma se anche lui si sbiancasse…beh, sarebbe tutta un’altra storia.
La situazione si fa ancora peggiore con il jingle vero e proprio, che negli anni a seguire sarà destinato a diventare un vero e proprio tormentone. Calimero, disperato per non avere una mamma, si lamenta che non lo vuole nessuno, in quanto “piccolo e nero”.
Il provvidenziale aiuto della lavandaia lo rincuora, ricordandogli che lui non è nero, ma “solo sporco”.
Che se con il primo spot pubblicitario poteva anche – narrativamente parlando – funzionare, in quelli successivi diventa stucchevole, perché applicato a contesti e situazioni completamente “alieni”.
Insomma, se fosse stato bianco, secondo la “sua” logica, Calimero non sarebbe stato buttato fuori dal Maestro (a calci) o non sarebbe stato insultato dal cugino.
Si raggiungono picchi di intolleranza e discriminazione “over 9000”.
Al di là del fatto che Calimero è sempre, costantemente SPORCO, e che beneficia di lavaggi gratis dalla bella lavandaia della AVA ogniqualvolta si sente discriminato.
Ma farsi un bagno ogni tanto a casa tua per evitarti problemi, caro Calimero, mai?
Per quest’articolo volevo focalizzarmi sui due personaggi e su quanto la loro antipatia e insopportabilità raggiungesse vette smisurate.
Per quanto riguarda la storia di Calimero, però, avevo solamente alcuni ricordi sbiaditi.
Nel senso che ricordavo bene che lui fosse nero in quanto “solo” sporco (e quindi nel cartone animato made in Japan non s’è mai lavato una singola volta), e che, in quanto testimonial di Ava, diventasse bianco solo dopo un proverbiale lavaggio.
Non ricordavo però il contesto, né la pubblicità primigenia in cui vediamo i suoi natali.
Che, a guardarla con gli occhi di oggi, è di un agghiacciante unico.
Non ci credete?
Anche io, come voi, sono rimasto basito.
Sicuramente lo sponsor non contiene sottotesti di questo genere, e sarà stato realizzato con “l’ingenuità” tipica dell’epoca, ma con gli occhi moderni il comportamento della mamma di Calimero è senza ombra di dubbio razzista.
Mamma Gallina non vuol sapere niente di Calimero, perché è nero, mentre lei ha tutti i figli bianchi. Ma se anche lui si sbiancasse…beh, sarebbe tutta un’altra storia.
La situazione si fa ancora peggiore con il jingle vero e proprio, che negli anni a seguire sarà destinato a diventare un vero e proprio tormentone. Calimero, disperato per non avere una mamma, si lamenta che non lo vuole nessuno, in quanto “piccolo e nero”.
Il provvidenziale aiuto della lavandaia lo rincuora, ricordandogli che lui non è nero, ma “solo sporco”.
Che se con il primo spot pubblicitario poteva anche – narrativamente parlando – funzionare, in quelli successivi diventa stucchevole, perché applicato a contesti e situazioni completamente “alieni”.
Insomma, se fosse stato bianco, secondo la “sua” logica, Calimero non sarebbe stato buttato fuori dal Maestro (a calci) o non sarebbe stato insultato dal cugino.
Si raggiungono picchi di intolleranza e discriminazione “over 9000”.
Al di là del fatto che Calimero è sempre, costantemente SPORCO, e che beneficia di lavaggi gratis dalla bella lavandaia della AVA ogniqualvolta si sente discriminato.
Ma farsi un bagno ogni tanto a casa tua per evitarti problemi, caro Calimero, mai?
Oltretutto dove stracazzo va a sporcarsi così? Spala carbone per hobby? Si rotola nei camini spenti?
RispondiEliminaMistero della fede.
EliminaEra pure strabico!
RispondiEliminaLa ricordavo quella pubblicità del Carosello: la maestra dell'asilo ci faceva vedere Carosello... ovviamente erano vecchissime VHS (forse anche di qualche replica televisiva)!
Come dici te, penso che siano "storie" che hanno guadagnato diversi significati con il tempo... Come i disegni stereotipati degli afroamericani nei cartoon Warner Bros. degli anni '30.
Poi vabbhè, molte pubblicità di Calimero non hanno per nulla filo logico: sembra che abbiamo dovuto trovare un pretesto per offenderlo gratuitamente (e mostrare lo spot dell'Ava).
Cmq oggi hai mostrato di essere un #MassimoEsperto di Calimero XD
Ti saluto lasciandoti il link della pagina Nonciclopedia di Calimero
Troverai una "sorpresa"... ahah!
Come detto, il primo spot, narrativamente parlando, ha senso. Se ti guardi tutti gli altri - io ne ho messi due a caso, ma li ho visti tutti, e la solfa non cambia - non hanno il minimo senso logico. Calimero si lamenta dell'ingiustizia subita "perchè è piccolo e nero", va dalla lavandaia e si fa lavare.
EliminaFarlo a casa sua ed evitare casini no, eh? XD
Ps: SILVIO!!!! XD
Ahahah forse Calimero ha anche un velo di masochismo interiore. Magari gli piace farsi offendere XD
EliminaSono d'accordo XD
EliminaA parte la dolcezza e simpatia del piccolo Calimero.....non ci ho mai pensato,ma in effetti la caratteristica di essere piccolo ma soprattutto nero lo svantaggia in varie occasioni.
RispondiEliminaA questo punto mi chiedo se al tempo suscito polemiche come le susciterebbe oggi
A me è sempre stato antipatico.
EliminaNon credo che abbia suscitato polemiche, anzi. Se l'avesse fatto, non sarebbe diventato uno dei personaggi italiani di fantasia più famosi di sempre, anche all'estero.
C' è da dire che nelle serie animate Calimero diventa nero naturale. Infatti solo da grande ho scoperto la sua origine bianca XD!
EliminaMassì, si sa che la pubblicità si basa su ripetizioni e tormentoni. XD
EliminaC'era proprio un'altra mentalità.
RispondiEliminaVogliamo ricordardi di Loretta Goggi e della sua "FIGLIOCCIA NEGRA"?
Indubbiamente. Fino agli anni 70 si rideva e scherzava di certe cose, senza cattiveria o malizia.
EliminaMa come detto, a riguardare questi spot con l'occhio "contemporaneo", si rimane agghiacciati.
RUSPA!
RispondiEliminaAltri tempi. Non c'era neppure coscienza del "politically correct". Se avessero detto a colui che ha creato questi spot che "sono razzisti" probabilmente sarebbe caduto dalle nuvole.
RispondiEliminaSommo, praticamente trovate antipatiche le uniche, se non erro due icone televisive animate-pupazzesche nostrane storiche pre Winx! XD
RispondiEliminaPenso che prima a nessuno sarebbe venuto in mente che fosse una pubblicità razzista,
RispondiEliminacome non era venuto in mente a me prima di leggere l'articolo. Certo il bubblicitario autore non aveva ideato Calimero con questo intento.