L’anno scorso l’amyketto Dellimellow ha rischiato una fatwa da parte della categoria “cosplayers” per aver “osato” sollevare qualche critica al loro mondo fatato.
Per dire: ce la vedete una cosplayer di Memole alta un metro e una vigorsol lanciarsi contro ‘nu piezz’ d’omm’ comm’ a Dellimellow?
Poi è successo che gli sono arrivate pure un bel po’ di informazioni interessanti riguardo i cosplayer del mondo di One Piece – e limitatamente alla gara tenutasi al Lucca Comics&Games 2014 – ; e quindi “il Grandissimo” ha deciso di andare a fondo in questa faccenda.
E di cagare il cazzo pure a me, condividendo tali cosucce col sottoscritto*.
Potevamo quindi, noi amyketty uanpisosi, non indagare e non rompere le bolle a chi di dovere, dato che questo contest è stato messo sotto la lente d’ingrandimento da parte di molti partecipanti?
Ma assolutamente no!
Non potevamo sottrarci al nostro arduo compito sancito dal patto di sangue dei #massimiesperti. Soprattutto perché molte cose di questo Contest Cosplay su One Piece non sono chiarissime.
Sembra ci sia stata poca trasparenza nell’organizzazione.
Sembra ci sia stata poca chiarezza nel gestire il tutto.
In buona sostanza: gli organizzatori “hanno fatto gli imbrogli”?
E poi: perché io e dellimellow ci impelaghiamo in queste cose per farci nuovi amyketty?
Scopriamolo insieme!
Al Lucca Comics & Games 2014 si è tenuto il One Piece Pirate Warriors Italian Contest, ovvero la gara cosplay uanpisosa sponsorizzata nientepopòdimenoche da Namco Bandai. Per l’occasione, uno dei curatori dell’evento mi ha contattato a inizio ottobre per chiedermi se fossi stato disposto a partecipare come giudice per la gara. Per il mio viaggio Londra-Lucca, soggiorno, biglietto alla manifestazione e lavoro alla gara (diverse ore) sarei stato pagato non con “vil moneta”, ma in visibilità.
Ad ogni modo, al termine della gara, vincono ben 25 persone (che andranno a Parigi, spesati da Namco Bandai, ad esibirsi per la gara cosplay internazionale di One Piece). Solo che qualcuno tra i partecipanti inizia a mugugnare, perché alcuni riscontrano stranezze o anomalie nel novero dei vincitori. Sembra infatti che diversi concorrenti, tra i 25 vittoriosi, fossero persone conosciute, “amici di amici" dei giurati, nonché ragazzi molto vicini all’organizzazione dell’evento.
Potrebbe essere il solito GOMBLODDO!!11!!11 delle solite malelingue (su tutti, dellimellow, eterno rosikone, e io, che mi sono sottratto a cotanta “visibilità”), se non fosse che ci sono foto che testimoniano queste relazioni amicali piuttosto strette.
Per carità: niente di male ad essere amici di organizzatori di eventi. Anche io e dellimellow abbiamo rapporti piuttosto stretti**, e per questo articolo ci siamo tenuti a stretto contatto. Ma non patrociniamo a concorsi cosplayer dove ci sono nostri amici.
La domanda però è lecita: quant’è conveniente che uno o più giudici di una gara pubblica, dove partecipano molte persone che hanno investito tempo, soldi e danaro per la loro passione, si trovino poi a giudicare i loro stessi amici?
Per dire: sarebbe come se Berlusconi, in uno dei suoi processi, fosse giudicato da Ghedini.
Ad ogni modo, potrebbe non essere un problema.
Si può facilmente immaginare che la gara cosplay sia stata disciplinata da regolamenti seri e oggettivi che hanno tutelato tutti i partecipanti. In questo modo, qualsiasi giudice, anche “di parte” o “amico di”, non può essere soggetto a critiche di sorta. Con un regolamento chiaro, le sue decisioni, prese attraverso uno spettro di criteri noti a tutti, diventano intaccabili.
Per dire: se ogni giudice elargisce un voto da 1 a 10, valutando gli aspetti del vestito del cosplayer, i suoi accessori, la somiglianza col personaggio che sta interpretando, e la bontà generale della sua esibizione, e lo fa pubblicamente, mostrando le sue votazioni, nessuno potrebbe mai dire nulla, vero?
E invece pare che così non siano andate le cose. Sembra che i giudici abbiano premiato i cosplayer non in base a criteri oggettivi, ma secondo il proprio gusto e piacere personale. Il che è un gran bel problema. Secondo il regolamento della manifestazione i giurati dovevano assegnare i voti secondo un peculiare metro di giudizio. Ma mai nessuno ha visto queste schede di valutazione.
Il che, aggiunto alla faccenda del circolo delle foto degli amyketty, immagino possa rendere la cosa un leggerissimamente irritante…
Sorvolando poi sul fatto che buona parte dei vincitori fossero vestiti esattamente come le controparti uanpisose videludiche, sfruttando quindi il vantaggio dato dal fatto che la gara era sponsorizzata da Namco Bandai (per dire: sarebbe come se io partecipassi a un concorso di scrittura patrocinata dalla BIC e mi presentassi con zaino, astuccio e penne esclusivamente BIC) c’è un aspetto che ha infastidito molti: lo stravolgimento di parte del regolamento.
Una delle vincitrici, una cosplayer di Nami, si è esibita facendo funzionare i suoi “Clima Tact”, che sprigionavano fumogeni.
Peccato solo che il regolamento lo vietasse esplicitamente.
Molti dei partecipanti asseriscono che, proprio causa regolamento, non hanno potuto portare in scena nemmeno una sigaretta. Mentre invece la cosplayer di Nami pare abbia detto di avere avuto il permesso di utilizzare quei fumogeni.
Se sì, da chi? E perché?
Ma soprattutto, chi ha dato il permesso di stravolgere il regolamento pregresso, consentendo di violarlo apertamente, e solo per alcuni cosplayer?
In ogni caso sia io che il buon dellimellow (poiché quest’articolo, e ci teniamo a specificarlo, nasce in collaborazione) ci teniamo a ricordare che il mondo cosplayer ha un’importanza enorme nella diffusione del fumetto (e in questo caso, trattandosi di One Piece, del manga) dal punto di vista culturale. Ed essendo il cosplay un hobby (per non dire “un’arte”) con un enorme seguito di appassionati, sia io che dellimellow, (che pure del mondo del fumetto siamo appassionati a nostra volta) abbiamo voluto sollevare qualche interrogativo più che legittimo su di una faccenda che sta cuore a molti.
Quelle appena poste sono domande alle quali, immagino, farebbe piacere a tantissimi ricevere una risposta.
Sarebbe opportuno che gli organizzatori di quest’evento fossero più chiari riguardo questi punti, in modo da garantire a tutti i partecipanti, anche per le prossime manifestazioni, onestà e trasparenza.
Non trovate?
--------
*Chè si sa, i “grandissimi”, coi “sommi”, van sempre d’accordo e a braccetto.
**Non di natura sessuale però. Non ancora, per lo meno.
Per dire: ce la vedete una cosplayer di Memole alta un metro e una vigorsol lanciarsi contro ‘nu piezz’ d’omm’ comm’ a Dellimellow?
Poi è successo che gli sono arrivate pure un bel po’ di informazioni interessanti riguardo i cosplayer del mondo di One Piece – e limitatamente alla gara tenutasi al Lucca Comics&Games 2014 – ; e quindi “il Grandissimo” ha deciso di andare a fondo in questa faccenda.
E di cagare il cazzo pure a me, condividendo tali cosucce col sottoscritto*.
Potevamo quindi, noi amyketty uanpisosi, non indagare e non rompere le bolle a chi di dovere, dato che questo contest è stato messo sotto la lente d’ingrandimento da parte di molti partecipanti?
Ma assolutamente no!
Non potevamo sottrarci al nostro arduo compito sancito dal patto di sangue dei #massimiesperti. Soprattutto perché molte cose di questo Contest Cosplay su One Piece non sono chiarissime.
Sembra ci sia stata poca trasparenza nell’organizzazione.
Sembra ci sia stata poca chiarezza nel gestire il tutto.
In buona sostanza: gli organizzatori “hanno fatto gli imbrogli”?
E poi: perché io e dellimellow ci impelaghiamo in queste cose per farci nuovi amyketty?
Scopriamolo insieme!
Al Lucca Comics & Games 2014 si è tenuto il One Piece Pirate Warriors Italian Contest, ovvero la gara cosplay uanpisosa sponsorizzata nientepopòdimenoche da Namco Bandai. Per l’occasione, uno dei curatori dell’evento mi ha contattato a inizio ottobre per chiedermi se fossi stato disposto a partecipare come giudice per la gara. Per il mio viaggio Londra-Lucca, soggiorno, biglietto alla manifestazione e lavoro alla gara (diverse ore) sarei stato pagato non con “vil moneta”, ma in visibilità.
Cortesemente, ho rifiutato l'allettante invito
Ad ogni modo, al termine della gara, vincono ben 25 persone (che andranno a Parigi, spesati da Namco Bandai, ad esibirsi per la gara cosplay internazionale di One Piece). Solo che qualcuno tra i partecipanti inizia a mugugnare, perché alcuni riscontrano stranezze o anomalie nel novero dei vincitori. Sembra infatti che diversi concorrenti, tra i 25 vittoriosi, fossero persone conosciute, “amici di amici" dei giurati, nonché ragazzi molto vicini all’organizzazione dell’evento.
Potrebbe essere il solito GOMBLODDO!!11!!11 delle solite malelingue (su tutti, dellimellow, eterno rosikone, e io, che mi sono sottratto a cotanta “visibilità”), se non fosse che ci sono foto che testimoniano queste relazioni amicali piuttosto strette.
Fotina scattata prima della Gara
Per carità: niente di male ad essere amici di organizzatori di eventi. Anche io e dellimellow abbiamo rapporti piuttosto stretti**, e per questo articolo ci siamo tenuti a stretto contatto. Ma non patrociniamo a concorsi cosplayer dove ci sono nostri amici.
La domanda però è lecita: quant’è conveniente che uno o più giudici di una gara pubblica, dove partecipano molte persone che hanno investito tempo, soldi e danaro per la loro passione, si trovino poi a giudicare i loro stessi amici?
Per dire: sarebbe come se Berlusconi, in uno dei suoi processi, fosse giudicato da Ghedini.
Ad ogni modo, potrebbe non essere un problema.
Si può facilmente immaginare che la gara cosplay sia stata disciplinata da regolamenti seri e oggettivi che hanno tutelato tutti i partecipanti. In questo modo, qualsiasi giudice, anche “di parte” o “amico di”, non può essere soggetto a critiche di sorta. Con un regolamento chiaro, le sue decisioni, prese attraverso uno spettro di criteri noti a tutti, diventano intaccabili.
Per dire: se ogni giudice elargisce un voto da 1 a 10, valutando gli aspetti del vestito del cosplayer, i suoi accessori, la somiglianza col personaggio che sta interpretando, e la bontà generale della sua esibizione, e lo fa pubblicamente, mostrando le sue votazioni, nessuno potrebbe mai dire nulla, vero?
Foto parziale dei vincitori
E invece pare che così non siano andate le cose. Sembra che i giudici abbiano premiato i cosplayer non in base a criteri oggettivi, ma secondo il proprio gusto e piacere personale. Il che è un gran bel problema. Secondo il regolamento della manifestazione i giurati dovevano assegnare i voti secondo un peculiare metro di giudizio. Ma mai nessuno ha visto queste schede di valutazione.
Il che, aggiunto alla faccenda del circolo delle foto degli amyketty, immagino possa rendere la cosa un leggerissimamente irritante…
Sorvolando poi sul fatto che buona parte dei vincitori fossero vestiti esattamente come le controparti uanpisose videludiche, sfruttando quindi il vantaggio dato dal fatto che la gara era sponsorizzata da Namco Bandai (per dire: sarebbe come se io partecipassi a un concorso di scrittura patrocinata dalla BIC e mi presentassi con zaino, astuccio e penne esclusivamente BIC) c’è un aspetto che ha infastidito molti: lo stravolgimento di parte del regolamento.
Una delle vincitrici, una cosplayer di Nami, si è esibita facendo funzionare i suoi “Clima Tact”, che sprigionavano fumogeni.
Peccato solo che il regolamento lo vietasse esplicitamente.
Molti dei partecipanti asseriscono che, proprio causa regolamento, non hanno potuto portare in scena nemmeno una sigaretta. Mentre invece la cosplayer di Nami pare abbia detto di avere avuto il permesso di utilizzare quei fumogeni.
Se sì, da chi? E perché?
Ma soprattutto, chi ha dato il permesso di stravolgere il regolamento pregresso, consentendo di violarlo apertamente, e solo per alcuni cosplayer?
In ogni caso sia io che il buon dellimellow (poiché quest’articolo, e ci teniamo a specificarlo, nasce in collaborazione) ci teniamo a ricordare che il mondo cosplayer ha un’importanza enorme nella diffusione del fumetto (e in questo caso, trattandosi di One Piece, del manga) dal punto di vista culturale. Ed essendo il cosplay un hobby (per non dire “un’arte”) con un enorme seguito di appassionati, sia io che dellimellow, (che pure del mondo del fumetto siamo appassionati a nostra volta) abbiamo voluto sollevare qualche interrogativo più che legittimo su di una faccenda che sta cuore a molti.
Quelle appena poste sono domande alle quali, immagino, farebbe piacere a tantissimi ricevere una risposta.
Sarebbe opportuno che gli organizzatori di quest’evento fossero più chiari riguardo questi punti, in modo da garantire a tutti i partecipanti, anche per le prossime manifestazioni, onestà e trasparenza.
Non trovate?
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*Chè si sa, i “grandissimi”, coi “sommi”, van sempre d’accordo e a braccetto.
**Non di natura sessuale però. Non ancora, per lo meno.
Ragazzi, non per qualcosa ma... avete scoperto l'acqua calda dei cosplay contest. Sono TUTTI pilotati.
RispondiEliminaSBEBEM(?)
EliminaSBEBEM U_U fratello. SBEBEM.
EliminaE ora... rivolta popolare! All'arrembaggio!!!
RispondiEliminaAMen
EliminaEsempio di un classico concorso all'italiana... Di che ci stupiamo? ;)
RispondiEliminaChe bello, eh?! :D
EliminaConcordo con tutto l'articolo ma credo che la parte sui fumogeni non sia corretta perché le regole sopracitate sono per le esibizioni sul palco e dalla foto é evidente che la cosplayer si sta esibendo all'aperto.
RispondiEliminaChissà
EliminaQuello che dici è giusto Giosuè. Il regolamento citato è quello del palco principale del Lucca C&G, mentre la finale del contest si è svolta dall'altra parte della città e nel suo regolamentoi fumogeni non erano vietati
EliminaSe fosse come gli indizi portano a pensare sarebbe davvrro triste, molto. La cosa si svilupperà e ti porterà più pezzi di Visibilità di quanti ne avrebbe portati andare a Lucca xD... o almeno spero!
RispondiElimina-Dal fornaio:
"Scusi quanto viene 1 etto di pane?"
"0,50 Visibilità signora"
"Ah allora me ne dia 2 che vado a Lucca l' anno prossimo"-
Esattamente. ;)
Eliminanon capisco a cosa sia collegata la tua ultima nota
RispondiElimina**Non di natura sessuale però. Non ancora, per lo meno.
e.e
Mea culpa, mancava una frase. Ora c'è tutto.
Eliminanon mi stupirei... ormai la raccomandazione è in ogni parte e in ogni luogo! non solo in questo caso ma nella maggioranza dei casi, non solo nel mondo dei fumetti. peccato perchè così si rischia di rovinare i prossimi eventi. spero si rendano conto di cio!
RispondiEliminaEvidentemente interessa poco, l'importante è portare avanti un risultato
EliminaNon mi stupisco, a Lucca 2013 sono riusciti a rendere poco chiaro (gomblottoso) un contest art, con premi di gran lunga minori rispetto al viaggio a Parigi di questo contest cosplay... Ci piace pensare che Lucca Comics sia un mondo fatato dove siamo tutti amici e onesti e felici, e in parte è così... ma il marcio è ovunque.
RispondiEliminaÈ un peccato...sono stata al contest uanpisoso da spettatrice e a parte un omino che doveva filmare proprio davanti al palco e ha rovinato tutte le foto mi sono divertita...
Peccato, sì
EliminaAhahah meraviglioso, l' articolo non dice che Namco Bandai è estremamente soddisfatta dell'organizzazione e dei vincitori.
RispondiEliminaRegole violate con i "fumogeni", e qualità dei vincitori oggettivamente più bassa di chi ha perso sono solo sciocchezze sollevate da chi non sa perdere. Saluti
Ciauz! :D
Eliminahttps://www.facebook.com/animenod/posts/725526000879748
Io ci sono andata come spettatrice e non come partecipante, e mi sono chiesta il perché di alcune vittorie e di alcune sconfitte. Personalmente non mi stupisco più. Siamo in Italia... Vince solo chi ha la "spintarella"
RispondiEliminaMa sono contenta che qualcuno di esterno abbia sollevato la questione dimostrando che questi pensieri non sono solo di chi ha perso ( dopo magari essersi fatto in quattro )
Ma anche di chi non ha assistito ma di cosplay ne sa qualcosa ;)
Io penso che quando si fanno manifestazioni del genere è importante rendere note le votazioni. Così nessuno ha nulla da ridire.
EliminaEh sulla faccenda del cosplay ho già parlato nel mio blog, e purtroppo è un mondo con diversi aspetti "oscuri". Una cosa che da fastidio a me, piuttosto, è: perché, dopo che il mio gruppo cosplay è stato letteralmente bombardato di foto durante la fiera, ne abbiamo poi ritrovate pochissime, mentre le gallery dei vari "fotografi" su facebook erano strapiene di ragazze poco vestite? XD
RispondiEliminaAddirittura in una ho visto una foto scattata al sedere di una ragazza che NON era in cosplay...
Più che altro dato che in tantissimi hanno sollevato perplessità sarebbe interessante sentire l'organizzazione. Da pare mia e di delli non ci sono problemi a dare spazio anche a loro, se vogliono rettificare, aggiungere o spiegare qualcosa più nel dettaglio. Il blog è a disposizione.
EliminaCi sono vari punti che mi mettono perplessità.
RispondiElimina1) Ma davvero non volevano darti nemmeno un'euro per le spese? Cavolo, speravo che almeno quelli di Lucca capissero l'importanza di pagare un pensatore o un'artista. E' come se chiami Alan Moore a firmare autografi e poi lo paghi in noccioline. Questo è davvero grave....
2) La foto parla davvero chiaro, senza parlare poi della mancanza dei fogli della votazione. Mi ricorda un vecchio servizio delle Iene dove Enrico Lucci si auto-invitò per fare il giurato a Miss Padania. A fine servizio mostrò che non gli fu dato nessun foglio di votazione... Loro non votarono proprio nulla!
3) I fumogeni parlano chiaro eheheh
Spero che sia la risposta, che sono curioso di vedere cosa hanno da dire.
La risposta del tipo che mi contattò quando io gli chiesi se erano previsti rimborso spese e vitto/alloggio (che per me era il minimo base) fu che essere un giurato a Lucca Comics ripaga più del vil denaro, perchè "vuoi mettere la visibilità"?
EliminaXD
Ehehehe è incredibile!
EliminaGuarda non ti nego che questa è la cosa che mi ha lasciato più basito!
Che facce toste che hanno XD
PS: logicamente "un euro" si scrive senza apostrofo... sono proprio un'analfabeta quando mi ci metto :D
tu e dellimellow preferireste di più presentare in coppia le iene o striscia??
RispondiEliminaehehehe
L'altro giorno er Delli chiedeva su feisbuk se c'erano cosplayer de One Piece abruzzesi... c'entra co sta cosa?
RispondiElimina