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DiCaprio sniffa cocaina dal culo della puttana

Non me ne voglia Germano se gli ho fottuto bellamente una delle più belle chiavi di ricerca dell’ultimo millennio. Sono sicuro che con DiCaprio sniffa cocaina dal culo della puttana arriveranno pippomani a frotte.
Ma gli avevo promesso una risposta, e anche se in ritardo (va così, ultimamente), eccola.
In QUESTO ARTICOLO Germano fondamentalmente si lamenta di alcune cose:
- Le recensioni non se le caga più nessuno;
- I blog non li commenta più nessuno;
- Il SEO ha ucciso la blogosfera;
- La demenzialità ha ucciso il web.

Io come la penso?
Seguitemi, che ce n’è un po’ per tutti.

Partiamo da un fatto certo: a meno di non avere un team di marketing dietro, o di non essere una grande azienda, o di non essere già un blogger conosciuto con un blog avviato (o uno youtuber con un seguito impressionante di fedeli), chi intraprende oggi la strada del blogger (a meno di una botta di culo impressionante), ha vita durissima.
Di blog “nuovi” belli e interessanti nell’ultimo paio d’anni ne ho visti…uhm, zero. Viceversa, ne ho visti chiudere parecchi, e ho visto la transumanza di molti verso tutti i tipi di social network possibili e immaginabili. Di più: la stessa parola “blogger” è evoluta. Per cui io che sono “creatore di contenuti” (virgolette d’obbligo) vengo equiparato a uno che su instagram fotografa solo biciclette. E lo chiamano “Bikeblogger”.
Per dire.


Ma andiamo al sodo.
Le recensioni non se le caga più nessuno.
A meno di non essere uno da tre miliardi di visite al giorno, è vero: l’utente visualizza la recensione X (che sia di un film/libro/fumetto/telefilm) solo se si tratta di un prodotto uscito da non più di una settimana.
Per “Il viagra della mente”, parlare – chessò – de “L’arcano incantatore” di Pupi Avati (film del ’96) equivarrebbe ad un seppuku. 200 views al massimo, quando in media, ormai, ne faccio 15 volte tanto parlando "di altro".
Lo so, perché lo vedo ogni volta che scrivo di film o telefilm.
Ecco perché non ho parlato più di libri singoli (ed ho inaugurato “Il segnalibro di sommobuta”, che invece gli utenti apprezzano). Ecco perché dalla settimana prossima avrete la rubrica gemella a tema film, “Il raggio b(l)utico”.


I blog non li commenta più nessuno.
Dipende.
C’è sempre il problema di “incuriosire” e coinvolgere il lettore. Sicuramente i social, che rendono tutto più “veloce”, hanno ammazzato buona parte del coinvolgimento “critico”, per cui un lettore atterra su un blog, legge e poi se ne va.
Faccio mea culpa e dico che io sono tra i peggiori lurkoni della storia del web. Ma a mia discolpa aggiungo il fatto che commento solo quando sono sicuro di aggiungere qualcosa alla discussione.
Ma sono il primo a sapere che i commenti sono la miglior gratificazione per un blogger. Di qualunque natura essi siano (anche i più critici, purchè non siano offensivi).



Il SEO ha ucciso la blogosfera.
Vero, e allo stesso tempo falso.
Tra i 1000 e più articoli scritti, ne avrò scritti solo 5 o 6 in chiave SEO, consapevole di che effetto avrebbe avuto sulle serp e sugli algoritmi.
E quegli articoli, su tutte le key secche, sono ai primi posti in prima pagina su Google.
Ma scrivere in chiave SEO significa autocondizionare la propria scrittura. E far diventare il proprio blog un qualcosa di autoreferenziale. Ne ho visti tanti di blog interessanti piegarsi ai voleri “SEO”. Sono diventati orripilanti. Ne abbiamo già parlato, se vi ricordate.
Vero è che il SEO ha un po’ ucciso il mondo dei blog, ma rimane il fatto che se un blog è interessante e sa crearsi il suo pubblico…avrà lo stesso un proprio pubblico, a prescindere dai posizionamenti nelle serp.


E veniamo ora al punto che mi interessa di più.
La demenzialità che ha ucciso il web.
Perché fare gli scemi aiuta.
Di più: alla gente piacciono i clown, quindi stanno a guardare i clown.
Ho visto (anche qui) blogger diventare vittime di loro stessi, piegarsi a ciò che voleva il proprio pubblico e diventare l’ombra di loro stessi. Tutto, per accontentare le statistiche.

A me piacciono le stupidaggini, adoro le battute e amo la comicità. Ma se questi elementi sono dosati bene con il resto. Se invece la stupidaggine diventa demenza, e si tramuta nella colonna principale di un “qualcosa”, quel “qualcosa” inizia a farmi paura.

Eppure, la demenza tira.
E anche tanto.

Per dire, mi hanno fatto vedere il video di un esagitato che criticava One Piece. Critiche legittime, ma per tutto il quarto d’ora del video, il tizio in questione sembrava un tarantolato in preda a un’overdose di cocaina.
Risultato?
Millemila visualizzazioni e altrettanto iscritti.
Stessa cosa per la blogosfera: gente che parla di nulla in modo “scemo e ccciovane”, con decine di hits giornaliere e migliaia di contatti.

Il che mi fa pensare che (almeno per quanto riguarda il sottoscritto) ho sbagliato completamente approccio sul web: dovevo buttarmi sull’imbecillità.
O sul nudo.
Il nudo tira.
Sempre.

25 commenti:

  1. Concordo pienamente su quello che dici.
    Il Seo è stato un dito nel cuore (per non dire altro) che ha tappato le ali a molti blog.
    Personalmente mi sono messo sotto, da un paio di mesi ho ripreso tutte le visualizzazioni che avevo perso per colpa del dannato algoritmo pinguino.
    Però... che fatica! Ed è una battaglia che ancora non ha fine...

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    1. Panda e Pinguino sono stati una mazzata per tutti, soprattutto perchè non si è mai capito bene in base a cosa agissero.
      Mai abbandonare il campo di battaglia, comunque!

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  2. Non sapevo cosa fosse il SEO, mi sono informato per comprendere meglio il tuo articolo e devo dire che non credevo ci fosse tutto questo giro d'affari legato anche ai blog...

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    1. Beh, le aziende oggigiorno campano esclusivamente di SEO (avendo lavorato per due anni in una delle migliori agenzie d'Italia so come funziona il sistema). Se non sei visibile sul web, non mandi avanti la tua azienda. E quindi va da se che l'azienda si rivolge a specialisti per fare in modo di essere sempre visibile.

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  3. E io che mia aspettavo un articolo con Di Caprio, droga e donnine nude.
    Uff, vabbeh, già che sono qui ormai commento xD

    Je suis d'accord caro Buta, ora come ora dubito fortemente nascerà un nuovo "Doc Manhattan" o comunque un bloggaro con i suoi numeri. Su youtube uguale, per quanto amo Yotobi sono sicuro che se avesse cominciato ORA e non sette anni fa, arriverebbe al massimo a un terzo dei suoi attuali iscritti.

    Per quanto riguarda il SEO non mi esprimo, ignoro completamente cosa sia O_O

    Infine il tasto dolente: la demenzialità.
    Io sono tra quelli che nel blog cerca di "parlare come magna", far ridere (spesso senza riuscirci) e cercare di buttare il tutto sul "non sono un vero recensore ma sono il simpa della cumpa yeah".

    Non mi sforzo più di quel tanto ad adottare questo linguaggio, perché la mia tutto sommato non è una forzatura (non ci crederai mai, ma sono scemo pure nella vita reale). Solo che non credo di avere le carte in regola per risultare professionale e autorevole in determinati argomenti come possono essere la letteratura e/o il cinema.

    Insomma, nei blog come con le donne, mi tocca sempre puntare sulla simpatia, perché se no sono fregato hahahah

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    1. Ma i tuoi articoli sono divertenti E intelligenti.
      E sì, oggigiorno è difficile raggiungere risultati "ampi" se non conosci nessuno/non hai qualcuno alle spalle.

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    2. "Per quanto riguarda il SEO non mi esprimo, ignoro completamente cosa sia O_O"

      Anch' io! XD Anche se forse l' ho intuito.

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    3. "ora come ora dubito fortemente nascerà un nuovo "Doc Manhattan" o comunque un bloggaro con i suoi numeri. Su youtube uguale, per quanto amo Yotobi sono sicuro che se avesse cominciato ORA e non sette anni fa, arriverebbe al massimo a un terzo dei suoi attuali iscritti."

      Quoto! Più che altro perché fino a qualche anno fa un certo modo di vedere imprenditoriale generale non c' era. Tra l' altro il doc ha iniziato nel 2007 con articoli di calcio ed altri piuttosto "strani" secondo me che ci credo che non se li filavano XD. Poi tra il 2010 e il 2011 quando ha cominciato a fare il nostalgic-blog ha scoperto la strada giusta. Ma gli ci sono voluti 3 anni come ha detto ironicamente lui qualche anno fa! Oggi in quanti hanno e avrebbero la sua pazienza diciamo? Stesso discorso di yotobi. Mica ha avuto subito successo e sperasse tanto di averne a certi livelli. Oggi invece anche li, in quanti avrebbero e hanno pazienza? All' epoca fare visualizzazione era relativo. E non c' era l' ODIOSA PARTNERSHIP nonché gli utenti marchettari! A me piace quando un utente grazie a youtube riesce a fare altro come Matano, Wilwush o come si scrive, Moccia ecc... insomma la piattaforma fa da lancio e da spazio a gente che magari sennò non sarebbe mai stata notata! No invece, come ha scritto qualcuno a "youtube caritas dei nulla facenti", soprattutto quelli che ormai manierati e calcolatori!
      Non sto dicendo che era il paradiso, ma almeno ci si scambiava video e basta! Mah! Riguardo il cominciare oggi, chiaro che la tempistica è tutto! XD Certo, poi ti vedi questi che sbucati dal nulla fanno certi numeri assurdi grazie soprattutto ai giovanissimi che prima vedevano la TV e non youtube e ti cascano le braccia! XD

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    4. Manhattan e yotobi ormai hanno raggiunto livelli in cui possono anche pubblicare l' uno un articolo senza niente e l' altro un video muto e faranno sempre gli stessi numeri! XD
      Vedi invece gente come sommobuta o altri come victorlaszlo e dellimellow per dire che vnano molto ad elastico!

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  4. Concordo, sommo. Io sono un nuovissimo acquisto del mondo dei blog e mi sono accorto subito che cio' che fa arrivare la gente ai miei articoli non e' tanto un argomento interessante, ma qualcosa di attuale. Di popolare adesso come non mai. Se mi mettessi a commentare i capitoli di One Piece, Bleach e Naruto nel mio blog immagino che avrei molte piu' visite e commenti.. ma non lo faccio per scelta, perche' so che e' una cosa che fanno in troppi ormai. Preferendo, da masochista quale sono, un minore afflusso di lettori.
    Poi da quando ho cambiato lo stile, aumentando gli argomenti aldila' di quelli semplicemente fummettistici non so cosa mi riservera' il futuro. Il primo articolo non-manga related che ho scritto, quello su Buffy, alcuni se lo sono cagato, ma non ha avuto lo stesso impatto delle varie top Mugiwara o del discorso sui Big 3, uno dei primi articoli che GUARDA CASO e' ancora fra i piu' visualizzati per adesso.
    L' unica cosa da fare e non demoralizzarsi e scrivere meglio che si puo'. .-.

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    1. Sì, concordo. Non si può far altro che perseverare. Poi pian piano il "risultato" arriva. Poi comunque (parlo per me) rimane sempre il piacere personale nel bloggare. Quello viene prima di tutto.

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  5. Ottimo articolo! :-D
    Dico la mia, in breve:

    - Recensioni: è vero, non interessano più a nessuno. Oramai si va per "stelline", in stile Amazon, direttamente sugli store o sui social network. Se va di culo aggiungono un paio di righe di spiegazione, altrimenti ti becchi il voto e muto! :P Non credo che recensirò ancora a lungo.
    - Commenti: non li ritengo strettamente indispensabili. Se si tratta, come è stato per anni, del consueto scambio di smile, tanto per obbligare l'altro a contraccambiare, posso fare a meno. Ben vengano i commenti pensati, ma in effetti sono pochi. Comunque sono un lurkone anch'io!
    - SEO: la vedo esattamente come te. Conosco un paio di blogger che scrivono post solo in base alle parole chiave o gli argomenti di tendenza. Sono patetici. Che facciano 5000 visite al giorno non li rende meno stupidi.
    - Demenzialità: pensavo di scrivere un articolo su quella volta che un mio amico, in università, si è cacato addosso. Vediamo come va.

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    1. Sulle recensioni penso sia un problema di meri numeri (e paradossalmente) di Social Network. L'utente vede che si parla di libro/film/telefilm/fumetto non "di moda" e nemmeno apre il link. Ci può stare.
      Sul SEO, i numeri sono mostri che ingannano la mente. Lo sappiamo, abbiamo visto gente sbarellare dietro ai numeri. E sono patetici, per quanto mi riguarda.
      Demenzialità: ma magari un articolo scemo al 100% una tantum ci sta pure benissimo. XD

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  6. Buta alla fine la scelta è sempre la solita, con davvero poche eccezioni... O ti rivolgi alla massa, sbandierando idiozia e regalando divertimento spicciolo senza senso, o ti rivolgi ad un pubblico serio, ricercato, intelligente. Sinceramente dovresti preferire di gran lunga la seconda, perche ok nel primo caso avresti millemila idioti che seguono ciò che fai , gente capace di dirti solo che sei il migliore o che fai cagare, nel secondo avrai una community in grado di apprezzare veramente il tuo lavoro e soprattutto di discuterlo.. Il lusso di piacere a stupidi e intelligenti assieme è roba per pochi.

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    1. Ma secondo me un buon compromesso è possibile. A patto che l'idiozia non prenda il sopravvento. :D

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    2. Concordo con te! A me piace l' ironia e chi come te scrive articoli interessanti mettendo umorismo.
      Non sopporto invece chi parte per fare lo show atteggiandosi e sparando battute o pseudo-tali su un determinato argomento ogni tre per due. La cosa peggiore poi sono gli emulatori che commentano. Anche nei commenti ormai trovi il tipo che vuole fare il suo show personale! Mah!

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  7. Sai caro buta, che il tizio che hai visto nel video...ha anche vinto non so quanti milaeuro ad AVANTI UN ALTRO in una puntata dedicata agli "youtubers"?? anch'io ho visto quel video su One Piece...e mi sono venuti i brividi...1, perchè davvero sembra un epilettico...2, perchè alla fine ha parlato solo dell'anime....3....le cavolate che ha detto le ha lette quasi tutte dalla pagina su One Piece di NONCICLOPEDIA.....

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    1. Ah non sapevo la scopiazzatura da nonciclopedia. XD

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    2. Ma veramente!?! Non siamo ai livelli di Gaucci che fa 5+1 al superenalotto, ma insomma! XD
      Se è vero su nonciclopedia, che tristezza!
      Veramente c' è stata una puntata così ad AUA? Me la sono proprio persa! E non è che a dir la verità ci sia rimasto male! XD
      Riguardo al punto due, ho letto un simpatico articolo su "Flash Gordon" in cui però si parlava praticamente solo del film dell' 80 invece che del fumetto!

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  8. Grazie per la risposta. Come vedi anche la mia giunge in ritarderrimo...
    Per quanto riguarda la storia del SEO, io continuo a pensare che gugle abbia fatto grossissimi danni. Come ho risposto sul blog a chi me lo faceva notare, è vero che i blogger con un parco lettori affezionati non hanno perso molto, ma... è stata drasticamente ridotta la possibilità di entrare in contatto con nuovi lettori tramite ricerche tematiche, se, com'è vero, gli articoli vengono pompati non per la loro qualità, ma per il rispetto degli elementi chiave.
    E poi, possibile che gugle mi debba penalizzare persino se inserisco in homepage una foto priva di link ad ornare la colonna laterale? Ma non staremo esagerando con questa dittatura?

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    1. Sì, assolutamente sì. Il SEO ha ammazzato la spontaneità. Questo è poco, ma sicuro. :)

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    2. Guarda, già solo per aver mezzo distrutto un gioiellino come youtube... mah!
      Vorrei tornare in questo caso a 14-15 anni fa in cui google era solo uno dei motori di ricerca! XD
      Se penso che ora Virgilio è costretto a campare caricando 3000 pubblicità...

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  9. Il mio blog mi sa che va un bel po' controcorrente, visto che la sua anima sono proprio le recensioni (sono recensioni lunghe e ho dei commenti interessanti di dibatto). Ora, io non ho notato particolari cali di visite (anzi, sono in crescita, se devo dire) e nella mia top-ten dei post più letti del mese ho praticamente tutte recensioni (un solo articolo generale e una rubrica, su dieci entry, nessuna puntata di Cross-talk. Due delle recensioni in lista sono tra le più lunghe che abbia mai scritto).

    Al che mi domando, non è che magari potrei fare più visite sfruttando meglio qualche post traino? Cosa suggerisci?

    In realtà uno dei miei obiettivi è far conoscere opere di nicchia o poco conosciute a chi mi legge e l'unico modo per farlo è alternare i post in modo da avere qualcosa di più main stream e qualcosa di più particolare ^^

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    1. Facevo vedere a un po' di compari blogger queste mie statistiche: http://i58.tinypic.com/2n1yg69.jpg

      L'immagine parla chiaro: quando propongo una "recensione", c'è meno di 1/4 dei lettori soliti (che poi intendiamoci, 600 hits per un articolo sono comunque tantissime). Ma i numeri parlano chiaro.

      Non so da cosa dipenda, nè perchè proprio le recensioni non raggiungano il numero solito di lettori.

      Probabilmente, da questo blog, ci si aspetta articoli generalisti o roba di fumetti. Ma non "recensioni". Può essere una chiave di lettura.

      Sicuramente tu che ti occupi solo ed esclusivamente di fumetti non risenti di cali perchè i tuoi lettori sanno cosa troveranno. I miei, forse, sono "spaventati" quando si tratta di libri o film. Chissà.

      I post di traino comunque sono utili, generano traffico. :D

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    2. "
      Sicuramente tu che ti occupi solo ed esclusivamente di fumetti non risenti di cali perchè i tuoi lettori sanno cosa troveranno. I miei, forse, sono "spaventati" quando si tratta di libri o film. Chissà."

      Non posso che quotare

      "l’utente visualizza la recensione X (che sia di un film/libro/fumetto/telefilm) solo se si tratta di un prodotto uscito da non più di una settimana."

      O_O Oh, mamma! Ma è vero!?! Sic!

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