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Dylan Dog - Vittima degli Eventi, Back to V!P, e il culopesismo degli stronzi italioti

Ok, se ho attirato la vostra attenzione con questo titolo piuttosto forte, spero che arriverete alla fine dell’articolo. Perché si tratta di uno di quelli che reputo molto, molto importanti.
Oggi parliamo di due progetti, uno terminato e uno appena iniziato.
Progetti nati sul web, per il pubblico del web.
Che hanno richiesto e richiedono il supporto del web.
Insomma, parliamo di Dylan Dog – Vittima degli Eventi e di V!P – Very Importan Powers.

Qualche giorno fa, sulla fanpage di sommobuta, ho postato il teaser trailer di questo progetto su Dylan Dog.



Un progetto (CLICCA QUI per i particolari) che non mi convinceva per nulla, in tutta onestà. Troppo nebuloso nelle intenzioni, e forse anche un tantino pretenzioso. Dylan Dog a Roma, personalmente, mi suona molto fasullo, posticcio. Perché il background del personaggio è tipicamente “british”.
Insomma, sarebbe come vedere un film su Totò Riina ambientato a Manchester invece che a Corleone.O una puntata di Montalbano a New York.
Ce lo vedete Montalbano a New York?
Io no.
E mentre vedevo quel teaser, che dice tutto e non dice nulla, pensavo a Robert Langdon. Il protagonista dei libri di Dan Brown. Non a Dylan Dog, il personaggio di Sclavi.

Corri For...Rober, corri!

Di V!P, invece, ne abbiamo parlato abbondantemente QUI.
Si è trattato di uno dei fumetti migliori che abbia letto lo scorso anno, progetto ambizioso nato sul web, che è stato messo in stand-by perché i creatori si sono resi conto che, nonostante l’interesse dei lettori, un prodotto del genere non sembrava interessare coloro che avrebbero dovuto essere interessati.
Perciò Roberto Gallaurese e Doctor Yesterday ci riprovano, e chiedono l’aiuto di tutti per riuscire a realizzare un volume cartaceo attraverso una campagna su Indiegogo (CLICCA QUA).



Ora.
Perché V!P mi convince come progetto e Dylan Dog “Vittima degli eventi” no.
Perché di V!P ho avuto modo di vedere cosa è stato fatto in precedenza dagli autori. Il primo volume, e tonnellate di altro materiale, sono reperibili sul loro sito. Perciò regalare 2 euro affinchè raggiungano il risultato che si sono prefissati mi è sembrato il minimo. E in tempi non sospetti, proprio nell’articolo sul primo volume di V!P avevo lamentato la mancata presenza del tastino “Donazione”, perché dopo la lettura, avrei avuto piacere a ripagare i due autori del divertimento che mi hanno dato.

Invece Dylan Dog “Vittima degli eventi” mi sembra un salto nel vuoto.
Per le ragioni già evidenziate, e perché (impressione personale) chi è al comando non mi pare abbia tutta questa gran conoscenza sul e del personaggio.

La cosa che mi spaventa – e qui arrivamo al punto – è che i ragazzi di V!P non riescano a raggiungere i 3000 euro necessari per chiudere la campagna.
Come non ci sono riusciti i ragazzi di Dylan Dog Vittima degli Eventi.

Homer dice la sua al riguardo

Sono ampiamente scettico sul progetto di Di Biagio&soci, non sulla modalità in cui è stato presentato. È assolutamente giusto e sacrosanto puntare a realizzare un prodotto di qualità. E un prodotto di qualità ha i suoi costi. Ribadisco, non mi sconfinfera il progetto del Dylan Dog “romano”, ma quando gli ideatori dicevano che il ricavato della campagna che stavano mandando avanti serviva per pagare manodopera e manovalanza, gli credevo alla grande.
Perchè è così che si ragiona.
Il lavoro, qualunque esso sia, va pagato.

Tuttavia, Dylan Dog Vittima degli eventi ha raccolto solo 15000 euro, a fronte dei 30000 previsti.
Tenendo conto che è stato sponsorizzato da Youtuber piuttosto famosi, con centinaia di migliaia di iscritti, volendo fare qualche conto “spiccio”, se il progetto ha raggiunto, a voler essere stretti con i numeri, 300.000 persone, solo il 5% dei famigerati “fan” ha donato il famoso euro.

Ed è una cosa tristissima, e pure un tantino avvilente.

Avete shockato Dylan Dog...

Questo perché il nostro è il Paese che, fintanto si propongono contenuti online “aggratis”, sei l’idolo delle folle; ma nel momento in cui ti azzardi a chiedere una remunerazione (1 euro, eh) per un progetto (che sia un video, una webseries, un sito internet, un eBook) vieni additato, se va bene, come quello che “non ti ha chiesto nessuno di realizzare il progetto X”; se va male, come quello che si vuole arricchire con facezie.

Se Dylan Dog Vittima degli Eventi, con quel bacino d’utenza enorme, è riuscito ad arrivare solo a metà dell’obiettivo, temo che V!P abbia poche chance di raggiungere il proprio (anche se, ovviamente, auguro agli autori di farcela).

Arrivati a questo punto, mi domando: ma è tanto difficile supportare gli autori che ci piacciono con un gesto che, tutto sommato, non influisce più di tanto sul proprio portafoglio (e questo senza nemmeno invocare lamentele o scusanti idiote come "Non ho la postepay, non ho paypal, non so come fare"?).
E volendo rigirare la domanda: perchè i progetti degli autori che ci piacciono NON dovrebbero essere sponsorizzati con i nostri dindini?
E perchè all'estero un autore 15000 verdoni li fa in un giorno con l'aiuto della rete, e qui da noi no?

Ce lo ricordiamo il putiferio nato dopo QUESTO articolo, no?

Una piccola critica agli autori di V!P, comunque, mi sento di farla.
Personalmente trovavo che la forza intrinseca del loro lavoro fosse proprio il formato “eComic”, perfetto per la lettura online o sui dispositivi come cellulari e tablet.
Vedo l’intenzione di produrre il primo volume in forma cartacea come un passo indietro.
Capisco benissimo che l’Italia non è ancora pronta* per certi discorsi.
Ma la lettura digitale è il futuro.
Anche quella dei fumetti.
È un peccato, quindi, che si sia decisi di puntare sulla pubblicazione tradizionale “cartacea”, perché quella online non ha funzionato.

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*Sul perché rimaniamo indietro mentre tutto il mondo avanza e si adegua alla normale evoluzione tecnologica resterà un mistero…

19 commenti:

  1. Stronzi italioti: sottoscrivo in pieno.
    Grazie per la segnalazione, un contributo alla campagna su Indiegogo lo do volentieri. :D

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  2. Siamo un paese che vive in un'altra epoca. Mi aspetto sempre di entrare in un negozio e vedere i sacchi di farina in juta e i vasi di vetro con le spezie...

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  3. Io non ho supportato il progetto dylan, perchè non sono un grande fan dell'horror, e di conseguenza non amo molto Dylan Dog.
    Mi chiedo perchè non abbiano ottenuto degli sponsor direttamente dalla casa produttrice o altri. Poichè come li hanno avuti per Freaks, perchè no, per un progetto ambizioso?


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    1. Chi lo sa. Sarebbe da domandare ai diretti interessati.

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  4. Se stiamo parlando di massimi sistemi, non credo sia giusto affermare che "tutti gli autori" all'estero fanno 15000 euro in un giorno. Qui come là, ci sono casi che ci riescono e casi che non ci riescono.

    Tu mostri un caso positivo e due negativi (su uno dei quali tu stesso sei dubbioso).
    Questo non è rappresentare il totale, per quanto sia un dato di fatto che gli italiani siano di braccino corto, non è per nulla vero che qui non si riesca a fare mai nulla perché pantalone non paga mai.

    La butto lì solo per dare coraggio a chi ci vuole provare:
    Proprio pochi giorni fa una mia conoscente è riuscita a raggiungere col crowdfunding la cifra necessaria a pubblicare il suo secondo album musicale (sia su cd, sia in digitale)... e anche il primo era stato finanziato alla stessa maniera. Grazie al primo aveva persino ottenuto presenze a trasmissioni televisive musicali, e ovviamente a ospitate in radio. Immagino che per una come lei che c'è riuscita ci siano decine di altri artisti indie che invece non ce la fanno. E' normale.
    E anche se è pur vero che il mondo della musica è differente dal mondo del fumetto, nonostante la plausibile delusione se un bel progetto non riesce, è comunque una cosa da mettere in conto, sia che vivi in Inghilterra, sia che vivi in Italia, sia che vivi in Madagascar.
    E' triste, brutto, ingiusto... tutto quello che vuoi... ma io sono un po' stanco di sentir sempre parlare di italioti in post come questi. Fare di tutta l'erba un fascio non è mai un approccio intelligente.

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    1. Penso che il progetto Dylan Dog vittima degli eventi sia una bella cartina da tornasole di una fetta considerevole del popolo italico che su Internet ci è cresciuta e pasciuta, e certi personaggi li eleva al rango di Vip e divinità personali.
      I nomi in gioco erano "forti"; la sponsorizzazione ha davvero raggiunto cifre molto elevate (300.000 persone, per essere "stretti").
      Se nemmeno il 10% dei tuoi seguaci non crede in te o in un tuo progetto, c'è un problema di fondo che secondo me è abbastanza grave. Personalmente fatico a credere che una cassa di risonanza ampissima come quella abbia raggiunto solo metà dell'obbiettivo prefissato.

      E secondo me questo esula addirittura dalla criticità che si può avere nei confronti di un progetto.

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    2. Entro brevemente nel merito del kickstarter di Jeff Combos - conosco Jeff e sono uno dei felici backers.
      Revelations of Mars ha fatto 17.364 dollari in 36 ore, a fronte delle offertedi 232 persone.
      Questo significa che, in media, ciascun backer ha versato circa 75 dollari.
      Se mi trovi un progetto italiano, UNO, che muova 60 euro da ciascuno dei suoi supporter, lo finanzio anch'io.

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  5. Contribuirò piacevolmente al progetto V!P, che scoprii all'epoca sempre grazie a te. :)

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  6. Non Sapevo del nuovo progetti V!P.
    "Shut up and take my money" (Cit.) :D

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  7. Non ho particolari considerazioni da fare. Ci tenevo solo a farti sapere che sono d'accordissimo con te (su tuttotutto, pure sulla critica finale...).
    Sto meditando di donare 10€ per l'ambizioso progetto. Il ritratto V!Ppizzato mi garberebbe, lo ammetto.

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  8. Secondo me su questo articolo ti aspettavi molti più commenti. Sai perché non ne hai avuti tanti?.......... Ecco!

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  9. Salve, sono uno di quegli italioti. Non ho mai donato nulla. Per mancanza di tempo (e spesso voglia) non ho mai fatto un bell'approfondimento sul crowdfunding, per questo non mi sono mai interessato ai progetti che vengono proposti, di conseguenza niente donazioni. Ma è sempre il momento giusto per cambiare, giusto? Avrei una sola domanda, se io dono 5 euro e loro non riescono ad arrivare alla soglia minima, che fine fanno quei soldi?

    Grazie per l'attenzione!! :)

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    1. Risponde direttamente Roberto, uno dei due folli barbuti responsabili di V!P :) La tipologia di campagna che abbiamo scelto ci permetterebbe di tenere comunque tutto ciò che abbiamo recuperato (altri siti di crowdfunding non ti danno nulla se non raggiungi l'obiettivo). Diciamo che se dovessimo raggiungere una cifra consistente (anche se non i 3000) utilizzeremmo comunque quello che abbiamo raccolto per realizzare un pò di copie e manderemmo i "regali" vari a chi ci ha donato. Ovviamente non penso potremo fare la stessa cosa se arrivassimo a due mesi con cifre irrisorie e credo sia ampiamente possibile l'opzione restituzione.

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  10. dici che il progetto vittime degli eventi non ti convince per niente, prova a vedere il trillo del diavolo della grage pictures o la morte puttana di denis frison, entrambi ambientati in italia.... il primo in puglia ed il secondo a venezia..... la personalità british non si è persa per niente, anzi, i due progetti risultano riusciti ampiamente visto che sono stati anche premiati; poi ti consiglierei di non giudicare prima di guardare il prodotto finito perchè rischi solo di passare per una mentalità chiusa a qualsiasi possibilità: tutto è possibile e nulla da escludere, poi ai posteri l'ardua sentenza!!!! senza offesa ma mi ricordi la vendetta della XanaX

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