E’ uscito da qualche giorno un interessantissimo trailer di GTA V, che sarà a disposizione di noi nerdacci a partire dal 17 settembre prossimo.
Diciamocelo sin da subito: è un trailer spettacolare.
Se promette anche solo la metà di quello che si vede, potrebbe essere il miglior GTA della storia.
Il perché?
Semplice.
Vediamo se siete d’accordo anche voi.
Al di là della rivoluzione videoludica che la Rockstar ha avviato con l’acerbo (ma sempresialodato) GTA 3 per Playstation 2, apripista in senso globale del “free roaming”, è da GTA Vice City che il brand entra di diritto nel cuore di noi appassionati.
Catapultati nella “Miami” degli anni ’80, alle prese con una scalata al vertice criminale che manco Scarface (oh oh oh! I bravi artisti copiano, i grandi rubano!),Tony Montana Tommy Vercetti da piccolo criminale di mezza tacca diventa il Padrino assoluto, guadagnandosi “money, pussy & respect”.
Tommy Vercetti è un personaggio dannatamente carismatico e, dal mio punto di vista, il miglior personaggio di tutto il brand GTA. Vice City è una città tentacolare, sfavillante e luccicante come solo una delle metropoli del divertimento mondiale poteva essere negli anni ’80.
E poi diciamocelo: la colonna sonora di Vice City, con tutte quelle canzoni che hanno fatto a pieno titolo la storia della musica…Valeva da solo il prezzo del gioco.
GTA Vice City, per l’epoca, era un gioco perfetto.
Ma alla Rockstar non basta, e così decide di migliorare la perfezione.
Nasce così GTA San Andreas.
Da “Miami” ci spostiamo a “Los Angeles”, dai favolosi anni ’80 passiamo ai ben più sporchi anni ’90, e dalla scalata al vertice criminale di Tommy, passiamo alle lotte tra gang rivali dei quartieri malfamati. Il protagonista, Carl Johnson vuole fare il “gangsta mothafuck”, controllare il giro di spaccio e far diventare il suo gruppo la crew dominante.
Le implicazioni a livello politico e sociale sono maggiori, vengono introdotte nuove innovazioni ludiche sotto tutti gli aspetti: si può personalizzare CJ a propria volontà (a partire dal vestiario fino al fisico), si possono prendere parte a minigiochi interessanti (io alla corsa dei cavalli all’epoca ho vinto roba come 15 milioni di dollari scommettendo i 500.000 che avevo sul brocco di turno; non ho più avuto problemi da AmmuNation quando dovevo comprare l’arsenale per le missioni), bisogna gestire i territori sotto il proprio controllo e tenerli al riparo dagli attacchi delle varie gang rivali, e così via.
Un gioco magistrale, che poteva contare su ben tre location differenti (San Andreas, San Fierro e Los Santos).
Non parlerò dei vari spin-off di GTA, e non mi soffermerò più di tanto su GTA IV, che per quanto mi riguarda è stata una delusione.
Dopo Vercetti e CJ ci aspettavamo tutti un personaggio cazzuto, e non quella noia mortale di Niko Bellic, che io personalmente avrei preso a calcagnate sulle gengive dall’inizio alla fine del gioco. Liberty City sviluppata su PS3 mi ha regalato ore di giocazzeggio puro, ma sempre a causa di Bellic, mi sentivo a disagio.
L’altro giorno apro questo fantastico trailer su GTA 5.
E cosa mi sono trovato davanti?
Quello che aspettavo da anni.
La naturale evoluzione di Vice City, San Andreas e quello che Niko Bellic avrebbe dovuto essere.
Dal trailer, infatti, capiamo che potremo mettere le mani su tre personaggi giocabili, ovvero Michael, Travor e Franklin.
Michael è un boss della malavita. Ha “money, pussy & respect”, ma c’è qualcosa che lo turba, e come nel bellissimo film di Ramis con DeNiro e Billy Cristal, “Terapia e Pallottole”, è in analisi. È, a conti fatti, quello che potrebbe essere Tommy Vercetti 30 anni dopo.
E tornare a dominare il regno criminale di una città è una delle cose che ogni amante di GTA vuole SEMPRE fare.
Per chi non è soddisfatto di Michael, c’è Franklin.
Dalle colline smaltate e altolocate di San Andreas (sì, avevo dimenticato di dirlo: si ritorna a San Andreas!), passiamo al ghetto.
“Yo Brotha!”
Ci sono brotha vestiti di verde. Ovunque. E Franklin bazzica questo simpatico ambientino dove forse – sarebbe bello se fosse così, visto che il verde era il colore della sua gang – CJ e la sua crew hanno il controllo definitivo del territorio anche a distanza di vent’anni.
Non fosse così, poco male.
Franklin è sin da subito il novello CJ.
E chi non voleva tornare a crivellare di proiettili le gang rivali?
Infine Trevor.
Con quella faccia un po’ così, da Jack Nicholson scazzato.
L’outsider.
Quello che avrebbe dovuto essere Bellic, e che invece non è mai stato.
Quello coi contatti giusti, la vita un po’ a puttane, che ascolta musica country, che è manovalanza quando serve, pugno di ferro quando c’è da menare le mani, ma che anche chi conta rispetta.
Quello che possiamo immaginarci anche un po’ come “linea comica” di questo GTA, ma che già dalle prime immagini emana cazzutaggine da ogni singolo pixel.
Can’t wait.
Seriously.
Can’t wait.
GTA V.
17 Settembre.
Quello che probabilmente sarà il miglior GTA della storia.
Voi che dite?
Diciamocelo sin da subito: è un trailer spettacolare.
Se promette anche solo la metà di quello che si vede, potrebbe essere il miglior GTA della storia.
Il perché?
Semplice.
Vediamo se siete d’accordo anche voi.
Al di là della rivoluzione videoludica che la Rockstar ha avviato con l’acerbo (ma sempresialodato) GTA 3 per Playstation 2, apripista in senso globale del “free roaming”, è da GTA Vice City che il brand entra di diritto nel cuore di noi appassionati.
Catapultati nella “Miami” degli anni ’80, alle prese con una scalata al vertice criminale che manco Scarface (oh oh oh! I bravi artisti copiano, i grandi rubano!),
Tommy Vercetti è un personaggio dannatamente carismatico e, dal mio punto di vista, il miglior personaggio di tutto il brand GTA. Vice City è una città tentacolare, sfavillante e luccicante come solo una delle metropoli del divertimento mondiale poteva essere negli anni ’80.
E poi diciamocelo: la colonna sonora di Vice City, con tutte quelle canzoni che hanno fatto a pieno titolo la storia della musica…Valeva da solo il prezzo del gioco.
Holà, Thomàs! (cit.)
GTA Vice City, per l’epoca, era un gioco perfetto.
Ma alla Rockstar non basta, e così decide di migliorare la perfezione.
Nasce così GTA San Andreas.
Da “Miami” ci spostiamo a “Los Angeles”, dai favolosi anni ’80 passiamo ai ben più sporchi anni ’90, e dalla scalata al vertice criminale di Tommy, passiamo alle lotte tra gang rivali dei quartieri malfamati. Il protagonista, Carl Johnson vuole fare il “gangsta mothafuck”, controllare il giro di spaccio e far diventare il suo gruppo la crew dominante.
Le implicazioni a livello politico e sociale sono maggiori, vengono introdotte nuove innovazioni ludiche sotto tutti gli aspetti: si può personalizzare CJ a propria volontà (a partire dal vestiario fino al fisico), si possono prendere parte a minigiochi interessanti (io alla corsa dei cavalli all’epoca ho vinto roba come 15 milioni di dollari scommettendo i 500.000 che avevo sul brocco di turno; non ho più avuto problemi da AmmuNation quando dovevo comprare l’arsenale per le missioni), bisogna gestire i territori sotto il proprio controllo e tenerli al riparo dagli attacchi delle varie gang rivali, e così via.
Un gioco magistrale, che poteva contare su ben tre location differenti (San Andreas, San Fierro e Los Santos).
I fratelli della crew. Vatti a fidare...
Non parlerò dei vari spin-off di GTA, e non mi soffermerò più di tanto su GTA IV, che per quanto mi riguarda è stata una delusione.
Dopo Vercetti e CJ ci aspettavamo tutti un personaggio cazzuto, e non quella noia mortale di Niko Bellic, che io personalmente avrei preso a calcagnate sulle gengive dall’inizio alla fine del gioco. Liberty City sviluppata su PS3 mi ha regalato ore di giocazzeggio puro, ma sempre a causa di Bellic, mi sentivo a disagio.
L’altro giorno apro questo fantastico trailer su GTA 5.
E cosa mi sono trovato davanti?
Quello che aspettavo da anni.
La naturale evoluzione di Vice City, San Andreas e quello che Niko Bellic avrebbe dovuto essere.
Dal trailer, infatti, capiamo che potremo mettere le mani su tre personaggi giocabili, ovvero Michael, Travor e Franklin.
Michael è un boss della malavita. Ha “money, pussy & respect”, ma c’è qualcosa che lo turba, e come nel bellissimo film di Ramis con DeNiro e Billy Cristal, “Terapia e Pallottole”, è in analisi. È, a conti fatti, quello che potrebbe essere Tommy Vercetti 30 anni dopo.
E tornare a dominare il regno criminale di una città è una delle cose che ogni amante di GTA vuole SEMPRE fare.
Un boss sotto stress(?)
Per chi non è soddisfatto di Michael, c’è Franklin.
Dalle colline smaltate e altolocate di San Andreas (sì, avevo dimenticato di dirlo: si ritorna a San Andreas!), passiamo al ghetto.
“Yo Brotha!”
Ci sono brotha vestiti di verde. Ovunque. E Franklin bazzica questo simpatico ambientino dove forse – sarebbe bello se fosse così, visto che il verde era il colore della sua gang – CJ e la sua crew hanno il controllo definitivo del territorio anche a distanza di vent’anni.
Non fosse così, poco male.
Franklin è sin da subito il novello CJ.
E chi non voleva tornare a crivellare di proiettili le gang rivali?
Piccoli gangsta crescono
Infine Trevor.
Con quella faccia un po’ così, da Jack Nicholson scazzato.
L’outsider.
Quello che avrebbe dovuto essere Bellic, e che invece non è mai stato.
Quello coi contatti giusti, la vita un po’ a puttane, che ascolta musica country, che è manovalanza quando serve, pugno di ferro quando c’è da menare le mani, ma che anche chi conta rispetta.
Quello che possiamo immaginarci anche un po’ come “linea comica” di questo GTA, ma che già dalle prime immagini emana cazzutaggine da ogni singolo pixel.
E' già il mio idolo...
Can’t wait.
Seriously.
Can’t wait.
Un cane idrofobo sbava meno di me davanti a questa immagine
GTA V.
17 Settembre.
Quello che probabilmente sarà il miglior GTA della storia.
Voi che dite?
Non vorrei dirlo ma penso la stessa cosa ogni volta che annunciano un nuovo GTA. I ragazzi di R* sanno come confezionare un prodotto perfetto. GTA 4 accusava il passaggio generazionale (nessuno può essere perfetto subito con una nuova tecnologia in mano) perdendo la vastità offerta da San Andreas ma guadagnandoci dal punto di vista narrativo ed estetico.
RispondiEliminaOra che la tecnologia è matura e che gli sviluppatori hanno fatto esperienza con Red Dead Redemption e Max Payne 3, perfezionato l'utilizzo dell'engine delle animazioni e, perchè no, divagato con quella perla che è "the ballad of gay tony" non oso imaginare cosa potranno combinare in questo seguito.
Attendo solo l'annuncio della versione PC (che ovviamente arriverà) e lo prenoto immediatamente.
Mai rimasto deluso da un GTA fino ad oggi.
Ah personalmente invece ho trovato GTA 4 una figata assurda. Certo, come dicevo, ha perso qualcosa nelle atmosfere e nei personaggi (al punto quasi da non sembrare un GTA, tanto che in quel periodo Saint Row 2 mi era sembrato più GTA-esco) ma si vedeva lo sforzo fatto per costruire un mondo complesso e realistico. Tutto era migliorato: fisica dei veicoli eccezionale, animazioni legnose si, ma basate su una tecnologia avveniristica per l'epoca e che hanno poi raffinato con Max Payne e Red Dead, il telefonino che ancora oggi è fra le feature più geniali mai inserite in un gioco anche se poteva essere sfruttato un po' di più, gli internet point, la TV, Brucie XD.
EliminaQuello che ha perso come GTA poi, lo ha parzialmente riguadagnato con The Ballad. Quindi per me il passo avanti c'è stato e come.
Magari ti stupisco, ma il tuo ragionamento non fa una grinza e mi trova d'accordo. Non l'ho voluto scrivere per non andare troppo in là, ma ci sta che il cambiamento di consolle e generazione abbia rivoluzionato il tutto (stesso discorso con gta e gta 2 ---> Gta 3 per ps2).
EliminaA me, quello che proprio non è andato giù di GTA IV è Niko. Come personaggio mi ha detto zero*.
Ma per il resto è un giocone, pochi katsi.
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*Lo stesso discorso, ad esempio, lo potrei fare con altri millemila giochi. Uno a caso, Darksiders. Gioco che ho amato, ma Guerra...un persionaggio piatto, monotono, monolitico. Rovina, il cavallo, ha molto più spessore di lui.
Per dire... ;)
Come ho scritto, in effetti qualcosa di GTA la perdeva il 4 per i motivi suddetti. Ma non puoi negare che qualcosina l'ha recuperata con The ballad of Gay Tony: un personaggio più sopra le righe dell'altro e un protagonista tutto sommato cazzuto e tamarro allo stesso tempo. Penso che il primo tentativo di R* sia stato di creare qualcosa di vagamente più realistico e maturo, ma così facendo ha perso alcuni tratti distintivi. Ma sono dei geniacci e sanno sempre come correggersi e migliorarsi.
EliminaChe dire, sembra sarà una figata assurda... anche a me ha deluso gta IV, mi è sembrato un passo indietro a San Andreas sotto tutti i punti di vista senza contare il comparto grafico ovviamente migliore. Se in questo gioco riusciranno a darci personaggi carismatici, buona storia ma SOPRATUTTO la libertà e la personalizzazione di san andreas, non c'è dubbio che sarà il gioco dell'anno.
RispondiEliminaIl problema e' che non si puo' tenere fuori il comparto grafico. Lo sviluppo di un motore grafico costa un sacco di tempo, fatica e denaro. R* concentro' le risorse su quello allo scopo di mantenerlo per tutta la generazione. Per me il paragone corretto e' con GTA3: come primo gioco basato su quel motore all'epoca fu fantastico (di fatto inventando un nuovo genere) ma confrontato con San Andreas (nel quale gli sviluppatori misero tutta la loro esperienza pregressa sul motore) risultava decisamente meno godibile.
EliminaLo stesso vale per GTA4. Fantastico gioco, preso a se stante, ma decisamente acerbo e figlio dell'inesperienza nell'utilizzo dei mezzi a disposizione. Per questo mi aspetto tanto da GTA5, dato che ora il motore lo sanno usare al meglio e possono sfruttare ogni macchina fino al midollo. Non dover lavorare sul motore fa si che possano finalmente concentrarsi sui contenuti.
Ne vedremo delle belle.
io gia ADORO quel PAZZO PSICOPATICO di Travor...
RispondiEliminaSiamo in due! :D
EliminaConcordo
RispondiEliminaDopo il trailer per forza di cose l'hype si e' impennato ancora di piu' e con i nuovi dettagli che emergono (vedi tonnellate di personalizzazione in piu', membri aggiuntivi selezionabili per personalizzare il piano della rapina corrente, giochi sportivi inclusi e acquisto e vendita di titoli in borsa) diventa davvero difficile non sbavare... :-Q_________________
RispondiEliminaInsomma, in un unico gioco c'è tutto il brand di GTA migliorato all'ennesima potenza!
RispondiEliminaCiao vi parlo dal futuro nell'epoca in cui gta 5 è uscito comunque si è una figata assurda anche se qualcuno si lamenta
RispondiElimina