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Top 5: I requisiti (fondamentali) di un blog

Non so cosa porta me e altri come me a tenere aggiornato un blog.
Lo sappiamo, il blog è la classica "finestra sul mondo", e probabilmente (anzi, sicuramente) un modo per chi lo gestisce di mettersi un po' in mostra. Ma in un web dove ormai il social network è divenuto quasi il padrone assoluto della comunicazione, scavalcando perfino forum e chat, da un certo punto di vista il blog sembra quasi anacronistico.
Eppure, ad alcune persone, il blog come mezzo di comunicazione continua a piacere.
Già il fatto che su questo piccolo spazio virtuale personale e di nicchia tutti i giorni quasi 300 di voi vengano a trovarmi (sarà che Il Viagra della Mente è assimilabile alle Termopili, e quindi resistiamo strenuamente al dominio di Facebook e affini) è un miracolo. Non farò le 5.000 visite quotidiane del Devil's Fruit Site o quelle milionarie del blog di Beppe Grillo, ma cavolo! Tutti i giorni, 300 di voi sono interessati alle stupidaggini che io scrivo e  propongo. E questo, devo ammetterlo, mi fa molto felice.
Perciò vi propongo questa piccola Top 5 su quelli che secondo me sono i requisiti più importanti che un blog (e un blogger) deve avere. Naturalmente, come sempre, è una Top 5 puramente soggettiva. Anche perchè se fosse oggettiva, probabilmente avrei 3 milioni di visitatori al giorno...


5° Posto: Scrivere in un italiano corretto e comprensibile
Può sembrare una cosa scontata e banale, ma non lo è. Per quanto mi riguarda, quello di una scrittura comprensibile e corretta nell'italico idioma è di fondamentale importanza. Molto spesso sono capitato su blog interessanti, ma con contenuti scritti veramente malissimo, privi di punteggiatura, con sintassi ballerine o peggio: abbreviazioni e linguaggio da sms.
Il modo di scrivere di un blogger è un po' il suo biglietto da visita.


4° Posto: Parlare di ciò che si conosce
Requisito fondamentale, a mio parere. Io seguo diversi blog, la maggior parte dei quali monotematici: c'è il blog che si occupa di film, quello che si occupa di lettura e scrittura, quello che si occupa di arte e cultura, quello che si occupa di fumetti, e così via. Io sono stato sin da piccolo una persona eterogenea per quanto riguarda "i gusti": non mi sono mai "fossilizzato" su un solo argomento per quel che riguardava libri, musica, film, fumetti, sport e tutto ciò che mi circondava. Ecco perchè sul mio blog mi piace parlare di un po' di tutto. Anche se è un "tutto" che naturalmente conosco. Parlare di ciò che si conosce aiuta a essere onesti prima di tutto con sè stessi, e poi con i lettori del proprio blog. Non mi sognerei mai di scrivere di un qualcosa "solo per sentito dire" e che non conosco. Anche se, ve lo assicuro, alcuni blogger lo fanno...Eccome se lo fanno...


3° Posto: Post e articoli della lunghezza "giusta"
Credo che un blog, per essere un buon spazio virtuale, debba proporre articoli che non rubino più di 5 minuti di lettura e non vadano oltre le 1000 parole. Questo perchè io ho sempre inteso il blog come un input iniziale utile per offrire spunti di riflessione. Non è compito mio rispondere a domande esistenziali con articoli di 20.000 parole, nè dissezionare un libro in ogni sua singola parte per mostrare che il libro in questione fa schifo, nè analizzare una singola scena di un film per mostrarvi quanto sia bello e invogliarvi a vederlo.
Il blog deve essere il più essenziale possibile. Dare tutte le informazioni del caso, specificando perchè una cosa è piaciuta oppure no, senza però essere pedanti e prolissi. Anche perchè, non so voi, ma a me con gli articoli troppo lunghi se ne partono gli occhi...
Che poi questo post sia lungo, è un altro paio di maniche... XD


2° Posto: Libertà di argomentazione
Se un blogger non scrive in totale libertà, il lettore se ne accorge. Io sono contento del mio piccolo blog, in quanto posso scrivere tutto quello che voglio, nella più completa e totale libertà. Non mi faccio problemi a scrivere se un libro, un film, un fumetto o un fatto non mi è piaciuto, così come non ho paletti nei confronti delle cose che mi piacciono e adoro. Ho smesso di seguire blog e siti di persone che, mi sono accorto, scrivevano post "costretti", non liberi e non sinceri. C'erano siti e blog interessanti che in cambio di "un qualcosa", sono diventati una sorta di "comunicati stampa", azzerando quanto di buono avevano prodotto in precedenza.


1° Posto: Piacere personale
Senza il piacere personale di aggiornare il proprio blog e scrivere un post (di qualunque natura esso sia) non si va da nessuna parte. Avere piacere di gestire un blog è a mio parere il requisito fondamentale e primario che un blogger deve possedere. Se non si ha piacere di pubblicare un articolo, è inutile tenere aperto un blog. E senza la pubblicazione dei post, un blog non ha ragione di essere, e muore. A me piace postare una stupidata quasi una volta al giorno. Molto spesso, quando sono al telefono con Deborah e mi chiede cosa devo fare "dopo", alle volte le rispondo: "Devo aggiornare il blog". Lei, puntualmente, ribatte: "Eh, vabbè! Ma mica è un lavoro che lo devi fare per forza!".
No, non lo devo fare per forza. Ma lo devo fare. Prima di tutto perchè ho piacere di farlo (quindi lo faccio per me stesso, perchè è ormai acclarato chi gestisce un blog soffre di una lieve forma di narcisismo), ma soprattutto per quelli che raggiungono queste sponde e si aspettano di leggere anche la più becera delle stupidaggini. E non posso negare loro il piacere di leggere le mie "minchiate".

10 commenti:

  1. mi trovo d'accordo con ogni singolo punto della tua lista. vorrei sottolineare una sola cosa: i blog, personalmente parlando, non potranno essere mai rimpiazzati da social network, perché come organizzazione sono molto meglio strutturati. per fare un esempio, il tipico condividi di facebook ti riempe la home dell'account con centinaia di c****te ,di cui non te ne frega niente, e magari "spingono" fuori dalla schermata alcuni post che meriterebbero. suoi blog, invece, i post sono molto più ridotti e anche, come nel tuo caso buta, molto più studiati e argomentati.

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  2. mi trovo d'accordo con ogni singolo punto della tua lista. vorrei sottolineare una sola cosa: i blog, personalmente parlando, non potranno essere mai rimpiazzati da social network, perché come organizzazione sono molto meglio strutturati. per fare un esempio, il tipico condividi di facebook ti riempe la home dell'account con centinaia di c****te ,di cui non te ne frega niente, e magari "spingono" fuori dalla schermata alcuni post che meriterebbero. suoi blog, invece, i post sono molto più ridotti e anche, come nel tuo caso buta, molto più studiati e argomentati.

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  3. Punti più che condivisibili, che sento anche miei.
    Aggiungo che, se ci pensi, 300 lettori sono tanti. Sicuramente più di quanti leggono determinati giornali e/o fumetti.

    Anch'io, quando penso ai numeri del mio blog, mi dico: "ca**O, ma ogni mattina ci sono TOT persone che si svegliano per leggere le mie stupidate!"
    Fa sempre una certa impressione.

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  4. Sono uno dei 300 e fiero di esserlo :D

    Punti fermi giustissimi, ma secondo me serve anche un nome leggibile e non dico attraente, ma almeno ineressante, perchè spesso bisogna attirare il lettore in poco tempo.

    Posso farti una domanda? (e con questa ne ho già fatta una LOL) Volendo aprire un blog, e qualche idea la ho, come posso iniziare? Con una presentazione/introduzione? O meglio con la prima cazzata?

    Luca (al suo secondo commento :P)

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    Risposte
    1. Ultimamente quei 300 sono triplicati diventando (di media) 900... XD
      Secondo me una piccola presentazione è sempre d'obbligo. Dopodichè puoi andare con tutte le cazzate che vuoi. :D

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