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Alice senza niente (persino senza trama) - Pietro De Viola

Nei miei 26 (quasi 27 ormai, la vecchiaia avanza) anni di vita ho letto libri di tutti i tipi.
Ma pessimo come l'ormai "famigerato" Alice senza niente di Pietro De Viola mai.
Se provate a fare un giro in rete troverete recensioni più o meno entusiastiche e/o lusinghiere su quello che viene definito "un caso letterario" in quanto sembra (e sottolineo il sembra) che l'eBook sia stato scaricato 35000 volte. E perchè racconta il mondo e lo stato d'animo di un lavoratore precario che potrebbe essere un lavoratore precario qualsiasi.

Il libro, per farla in soldoni, è la "storia" (virgolette d'obbligo) di una giornata di una giovane disoccupata, Alice, che nell'arco di una giornata ha un colloquio di lavoro, assiste alla lezione di chitarra del fidanzato e...e poi non lo so, perchè arrivato a pagina 40, ero sul punto di prendere la mia adorata katana e fare seppuku.
Secondo le recensioni che ho letto in giro, il libro prosegue con la protagonista che si incontra con la sua migliore amica, e partecipa a un buffet dove risolve il problema derivante dalla cena, data l'assenza sistematica di soldi in cui versano lei e il fidanzato.

Perchè a mio avviso il libro è pessimo, e stava quasi per togliermi la vita?



sommobuta sul punto di commettere l'insano gesto

Semplice: perchè è un libro dove non avviene praticamente nulla.
Ma proprio nulla di nulla...



Il libro è un rigurgito di sogni, speranze, passioni della protagonista, un vero e proprio sfogo stile-diario dove l'autore  - e lo si avverte, dando anche un senso di fastidio nel lettore - ha vomitato tutto ciò che sentiva e pensava, sproloquiando per 100 e rotte pagine sul niente più assoluto.
Volendo andare a scomodare il gotha letterario, è quasi una sorta di flusso di coscienza di Joyciana memoria.
Solo che l'autore non è Joyce, e il libro, oltre ad essere noioso fino all'inverosimile, nel suo essere breve è estremamente prolisso.
Il che è un peccato, perchè per lo meno il libro è scritto abbastanza bene, e le rarissime scene in cui avviene "qualcosa" sono pure abbastanza interessanti (la parte del colloquio di lavoro non è niente male, in effetti).

Il giudizio, già negativo per i non-contenuti presenti all'interno di questo libro, è completamente "affossato" dal fatto che ho letto che Alice senza niente (persino senza trama, aggiungerei) è stato pubblicato da una piccola casa editrice, e sarà venduto alla ragguardevole cifra di ben 10 euro.
Per poco più di 90 pagine.
Follia allo stato puro.

Sia perchè Alice senza niente, per quanto mi riguarda, è proprio orrendo - ma roba che non augurerei di leggere nemmeno al peggiore dei miei nemici. Sia perchè sfido chiunque a spendere 10 euro su un libro che parla "del nulla".
Vista la cassa di risonanza "mediatica" derivante dal fatto che il libro è stato scaricato così tante volte, non sarebbe stato più saggio metterlo in vendita sempre in versione eBook a 1 o 2 euro?
L'autore avrebbe potuto ricavarci bei soldini, se i numeri sono effettivamente quelli esposti...

Ps: qualcuno potrà domandare "Perchè l'hai letto se sapevi che poteva non piacerti?"
La risposta è semplice: curiosità nel leggere questo famigerato "caso letterario". E avvisare gli ignari che magari hanno intenzione di buttare 10 euro, che online, se si cerca bene, si trova...

Postilla
Possibile che il 90% degli autori italiani scrivano soltanto di quella che è la loro vita quotidiana?
Mabenedettoilsignore, già ognuno ha la propria, di vita "dimmerda"...Perchè mai ci si deve affliggere leggendo la vita dimmerda degli altri, esattamente piatta, noiosa e uguale come magari potrebbe essere la propria?
Mistero.

5 commenti:

  1. Non conoscendo il libro ho poca voce in capitolo ma quoto la postilla finale, difatti ritengo che le narrative più belle siano quelle di fantasia (attenzione, non necessariamente fantasy, semplicemente mi riferisco a vicende inventate e comunque non associabili al quotidiano) storiche, epiche e/o avventurose.
    Vite di operai/impiegati/casalinghe... beh, se le vivano, SO come son fatte. Se devo leggere qualcosa di realistico preferisco libri di denuncia sociale o politica, al limite.

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  2. Ho letto l'ebook, che era gratuito... e mi aveva divertito. Come dici tu, non c'è una storia propriamente detta, ma gli eventi sono ben congegnati. Non portano a nulla... ma sono raccontati in modo divertente. Insomma, mi è piaciuto. E' comunque probabile che un libro così, se avessi dovuto pagarlo, non avrei mai neppure pensato di prenderlo... non per pregiudizi, bensì perché le mie letture sono di tutt'altro genere, solitamente!

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  3. La solita troiata autoreferenziale italiana, un po' sinistro-snobbista, tipica di un paese che sa solo piangersi addosso.
    Di questo ebook ho letto qualcosina online, meglio una fucilata nei testicoli.

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  4. ottimo modo su come bruciare un potenziale best seller! ^^

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  5. Io l'ho iniziato solo ieri, e finora non lo trovo ne' imperdibile ne' particolarmente brutto.
    Riservo il giudizio per quando avrò finito, sempre che riuscirà a portarmi fino alla fine.
    Dieci euro novanta pagine?
    Forse un pelo troppo, in effetti.
    Ma sono troppi anche per una margherita e una coca.

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