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I Social Network stanno "ammazzano" tutto ciò che ha a che fare col "mondo internet"?

Ricordo - con una punta di umorismo pirandelliano - quelli che (mi) dicevano con aria schifata e quasi allibita: "Ma come? Hai un blog? E non ti vergogni a scrivere i cavoli tuoi e far sapere le tue cose alla gente?"
Che poi sono le stesse persone che su Facebook ora hanno 21464657564366 amici, profili pubblici dove chiunque, pur non essendo nella cerchia dei contatti, può monitorare ciò che fanno, 7 milioni di miliardi di fotografie (la maggior parte delle quali seminudi/e), eccetera.

Sono caduti i "veli" del privato, e si sono riconvertiti nel pubblico.
Se non pubblichi "cose a caso", e non sei "pubblico", non esisti.

Al di là del Social Network utlizzato in questo (malo) modo, però, c'è da dire che lo scambio di informazioni ne ha giovato: molte notizie, foto, aggiornamenti e quant'altro arrivano prima su Facebook e fratelli, che non sui siti "canonici" che si occupano di dare questa o quella news.

Ed è così per ogni tipo di settore: recensioni, videogames, articoli, editoriali, semplici video; compaiono prima su un Social Network. Il che sta contribuendo - a mio avviso - ad affossare ulteriormente quelle piccole "sacche di resistenza" composte dai blog e dai forum.

Agorà virtuali "personali" o "pubbliche" stanno pian piano scomparendo. A meno che non ci si trovi davanti qualche "colosso del sistema" (un forum o un blog "potente", dall'attività ) è molto difficile - soprattutto per un neofita che ha intenzione di cimentarsi come bloggere o nell'opera titanica rappresentata dall'apertura di un forum) confrontarsi con la rapidità e l'immediatezza nel trasmettere/condividere informazioni offerta e rappresentata da un Social Network.

Per una persona "normale", è più semplice e meno impegnativo dare una scorsa ad una notizia più o meno interessante e cliccare sul "Mi Piace" di Facebook, piuttosto che leggersi un articolo di 300 parole su un blog.
Figuriamo commentarlo.

I Social Network, dunque, stanno ammazzando tutto ciò che ha a che fare col "mondo internet".
Da un certo punto di vista, a mio parere, sì.
E secondo voi?

5 commenti:

  1. I social network sono come i discount: c'è tanta roba di scarsa qualità ma si fanno anche grossi affari!!!

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  2. Due video che vi consiglio di vedere (sull'argomento):
    - http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/224598/lucci-senza-facebook-e-cellulare.html
    - http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/224849/fubini-facebook.html

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  3. Ti do ragione, anche se sono un po' più cauto nel decretare la morte di blog.
    Di certo i social network, che io per primo ritengo divertenti e di simpatico cazzeggio, non esortano gli utenti a industriarsi in chissà quali pensieri profondi (salvo rare eccezioni).
    I blog necessitano post più ragionati e complessi. Li paragonerei a dei vecchi pub in cui i clienti si siedono e chiacchierano amabilmente.
    I social network sono invece i baretti che alle 8 di mattina sono pieni di gente che parla distrattamente di calcio, di figa e del Grande Fratello.
    In questo senso il loro successo incredibile nel nostro paese direi che rispecchiano l'apatia intellettuale dell'italiano medio...

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  4. Devo dire che non sono molto d'accordo... I social network anzi possono essere la spinta che rilancia l'informazione scritta, meno immediata di quella "visiva" della televisione. Se prima erano i telegiornali a essere più rapidi nel trasmettere ai telespettatori le notizie, con la possibilità di tre/quattro edizioni giornaliere, contro il singolo quotidiano giornaliero, ora i giornali si aggiornano di continuo, e i social network possono essere il veicolo che renderà questo tipo di informazione più cool e al passo con i tempi. Inoltre è impossibile negare quanto utili possano essere i social netowrk nella diffusione delle notizie, basta pensare al ragazzo pakistano che su twitter affacciato dalla finestra commentava l'azione militare contro osama diverse ora prima che le agenzie di stampa immaginassero cosa stesse accadendo. L'importante è che però anche i blog non restino statici nel tempo, ma che permettano l'integrazione del vecchio col nuovo. Questo è il primo commento che lascio con l'account blogger collegato con quello google che uso per android: se solo gli utenti potessero invece di loggarsi e registrarsi nei forum e nei blog, sfruttare la propria registrazione facebook o twitter, visualizzando così come dei feed rss nella bacheca del proprio proflio facebook, gli aggiornamenti dei propri blog preferiti e risparmiando infiniti tempi di login! Molti risponderanno che basta salvare le password nella cronologia: vero, ma in un mondo dove praticamente qualunque strumento, dal tablet, al cellulare e alla fotocamera si connette a internet, non è possibile nè comodo nè sicuro salvare le proprie password dappertutto.

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  5. Secondo me hai ragione, anzi ti dirò di più: l'uso sbagliato di FB rovina anche la reputazione delle altre piattaforme internet. Difatti se con qualcuno che non lo conosce parlo del DFF, all'inizio, pensano che sia una cosa stupida in cui non si fa altro che buttare tempo ed energie, spiattellando gli affari personali al fine di pavoneggiarsi.
    Non dubito che ci sia dell'utile in FB, anzi io stesso ne nutro vantaggi grazie alla rapidità con cui mi arrivano le informazioni dagli altri, ma per me la stragrande maggioranza degli utenti ne fa un uso stupido e sbagliato.
    In questo sono d'accordo con AlexMcNab, rispecchia ciò che l'italiano medio si aspetta e vuole trovare dalla tv e da internet. Anche se secondo me Buta ha ragione nel predire la morte dei blog, proprio in virtù di ciò che è l'italiano medio e di ciò che guarda e cerca. Infatti FB dà messaggi immediati e di facile comprensione (a volte anche stupidi), al contrario di altre piattaforme in cui si fanno e/o si cercano di fare discorsi seri o quasi.

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