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Sull'eBook, eReader, libri di carta, e altro ancora

Ogni tanto mi imbatto in discussioni più o meno legittime sul cartaceo che è sempre migliore rispetto a un dispositivo elettronico, sul fatto che un libro stampato sia superiore a un eBook, che il romanticismo e il fascino del profumo della carta, e dello sfogliare delle pagine, è un qualcosa di così superlativo e appagante che un eReader non potrà mai trasmettere.
Eccetera, eccetera, eccetera.

Non so quanto (e se) ci sia di vero in queste affermazioni.
Io so solo che da un anno a questa parte, in concomitanza con l'acquisto del Prs 600, non solo non ho rimpianto "il libro di carta", ma ho letto di più, ho letto sempre, e ho letto cose che senza eReader non avrei potuto leggere (soprattutto diversi eBook ed autopubblicazioni davvero niente male).

Senza contare che ho recuperato alcuni fumetti che ormai è impossibile trovare nel mercato dell'usato a prezzi "umani" (andate a vedere quali sono i prezzi di 20th e 21st Century Boys di Urasawa, giusto per dirne uno).

Non so. Io sono di quelli che più che all'oggetto (libro, fumetto) in sè, tiene al contenuto dell'oggetto (le storie che si raccontano). Del libro (o del fumetto) mi rimangono impresse le storie, le situazioni, i personaggi. Non mi importa più se la carta del libro è di buona qualità, se ha un profumo particolare, se è bianca, gialla o riciclata (anche se ho una memoria fotografica [e bibliofila?] e ricordo bene copertine, anni di stampa e posizionamenti di libri, siano essi riposti a casa mia, o in biblioteca, o in libreria).
 

Non sono più un feticista, e non ho più assurde pretese di collezionismo maniacale (anche perchè tale collezionismo mi ha costretto a dividere la mia collezione di fumetti e manga in casa di amici e fidanzata), e da quando ho acquistato l'eReader devo ammettere che ci ho guadagnato.

Ci ho guadagnato in termini di soldi (anche se continuo ad acquistare fumetti e libri che intendo comunque avere nella mia biblioteca personale), ma soprattutto, ci ho guadagnato in spazio.

3 commenti:

  1. Ti quoto in tutto e per tutto.
    Più contenuti, meno contenitori.
    Per un buon libro può anche essere scritto su un blocchetto di cera o come graffito su un muro.
    Che m'importa dell'odore della carta?
    Voglio belle storie.
    I miei feticismi li riservo all'universo femminile.

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  2. Concordo! Sto viaggiando molto e l'ipad mi consente di portare con me biblioteche intere senza peso/volume. Continuo a pensare che possano sopravvivere entrambi i supporti, anche se con funzioni ben distinte.

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  3. @Alex: ai miei libri ci tengo e certi classici preferisco averli in cartaceo (per esempio nel week end sono riuscito a recuperare in libreria l'Iliade e l'Odissea a cura di Maria Grazia Ciani, che li cercavo da una vita). Però in questo 2010 ho veramente, ma veramente stramega risparmiato. E se non fosse stato per il lettore, ammetto candidamente che i tuoi libri (e quelli di altri autori come Glauco) non li avrei letti sul pc. E mi sarei perso belle letture.

    @Gloria: l'iPad lo prenderei - molto nerdisticamente - anche solo per leggermi quintali di comics. Però è vero, e sono d'accordo: il cartaceo (per fortuna) non sparirà. :D

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