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Il segnalibro di sommobuta (Marzo)

Marzo è agli sgoccioli, quindi è tempo di regalarvi qualche nuovo spunto di lettura.
È tempo di farvi attivare i neuroni.
È tempo di farvi divertire.
Insomma, è tempo de “Il segnalibro di sommobuta”.

Ho letto parecchio nella seconda metà di febbraio e nella prima metà di marzo, mentre nel corso delle mie ferie all’estero (a Napoli XD) ho trovato il tempo solamente per un volume (di cui parleremo) e per la lettura di un po’ di arretrati fumettosi.

Tuttavia, ciancio alle bande, e cominciamo con i libercoli che mi sembrano più interessanti per voi.

Ammazziamo il Gattopardo, di Alan Friedman
Questo di Friedman è un saggio politico che mi sono ritrovato nonsonemmenoiocome tra le mani. Il simpaticissimo giornalista americano traccia un profilo dell’ultimo biennio politico italiano, sottolineando come la causa dell’immobilismo nostrano, oltre ad essere endemica nell'italico DNA, sia riconducibile alla paura del rinnovamento. La prima parte del saggio è sicuramente la più interessante. Attenendosi a fatti comprovati e testimonianze dirette, Friedman parla di un piano ordito dalla Presidenza della Repubblica (aka Napolitano) che già pensava di sostituire Berlusconi con Mario Monti dai primi mesi del 2011.
Oltre a ciò Friedman ricostruisce l’impallinamento di Prodi al Quirinale, intervista Silviuccio, Monti, Passera, D’Alema, Renzi e traccia una mappa dell’inamovibile situazione italiana, condita da un coro di “avrei voluto cambiare il paese, ma non ho potuto a causa di…”.
Friedman suggerisce poi una soluzione politico-economica bella corposa, ma si prodiga nel suggerire che il problema italiano è insito nell’italiano stesso: finchè non cambierà mentalità, rimarrà impantanato tra le grinfie del Gattopardo.
Un buon saggio, che si fa leggere in un paio di giorni.

La notte dei cacciatori, di Davide Mana
In una sperduta landa piemontese, un killer prezzolato è alla ricerca del suo bersaglio. Trovatolo, si accorgerà ben presto che l’obiettivo è circondato da mostri non proprio amichevoli, che sono in procinto di conquistare il mondo…
Il racconto del dottor Mana si legge in un niente, e questa è la cosa brutta: potrebbe essere benissimo il prologo di qualcosa di più gustoso e succulento. Le poche pagine, tuttavia, sono assolutamente godibilissime, intrise di atmosfere horror, pulp e hard-boiled. Soprattutto, i richiami ai miti lovecraftiani di Chtuhlu e dei Grandi Antichi sono la ciliegina sulla torta che rendono lo scritto meritevole di essere letto e acquistato.
Sono un tipo difficilmente impressionabile, ma quando il protagonista si ritrova davanti il primo mostro, ammetto di aver provato la proverbiale “scarica elettrica dietro la schiena”.
Costa meno di un caffè, potete acquistarlo QUI

INRI, di Michael Moorcock
Questo romanzo fantascientifico mi sento di consigliarvelo per l’idea di fondo e per il modo in cui è strutturato. Tuttavia sarò sincero con voi: buona metà del libro l’avrei bruciata, dato che ho fatto molta fatica a digerirla.
In soldoni, il protagonista del romanzo, Karl Glogauer, grazie ad una macchina del tempo decide di tornare indietro nel tempo per conoscere Gesù. Incontrerà Giovanni Battista, entrerà a far parte della setta degli Esseni, ma quando si renderà conto che la Sacra Famiglia non è proprio come viene descritta nella Bibbia, e che Gesù non è proprio il Gesù che si aspettava…deciderà di diventare egli stesso Gesù, narrerà le parabole presenti nella Bibbia e abbindolerà la folla con abili giochetti (che verranno, naturalmente, scambiati per miracoli). Il tutto fino al tragico epilogo che tutti conosciamo.
Ora, se il romanzo fosse stato solo questo mi sarebbe piaciuto tantissimo.
Il problema è la struttura del romanzo, geniale, ma appesantita da frequenti salti nel passato (o nel futuro, fate voi) del protagonista, che sono un pretesto dell’autore per disquisire di religione, filosofia, sociologia e psichiatria. Mentre assistiamo alle gesta di Karl-Gesù, Moorcock ci catapulta spesso nel suo passato, e ci mostra spaccati di vita quotidiana (e disquisizioni con amici/fidanzate) che sì, approfondiscono il personaggio, ma che, per quanto mi riguarda, sono state peggio di una pugnalata nelle gonadi.
Volevo vedere Karl-Gesù, non Karl&soci filosofeggiare.
Nonostante questo, beh…potrebbe piacervi, e non poco.

Il lupo di Wall Street, di Jordan Belfort
Avevo letto questo libro cinque o sei anni fa, quando uscì, e mi era piaciuto tantissimo. Dopo l’uscita del film (magnifico) ho voluto rileggerlo (velocemente), pur essendo un mattoncino non indifferente. Un mattoncino che però si butta giù in pochissimi giorni.
E Jordan Belfort, il protagonista che ormai tutti conosciamo, sulla carta stampata (o digitale, fate voi) buca molto di più che sullo schermo. Cinico, spietato, irriverente, implacabile: è uno di quegli esempi negativi che però assurgono ad archetipi eroici che esercitano sull’uomo comune il fascino del male.
Jordan Belfort è una di quelle persone che ti fanno pensare per un momento: “Se l’ha fatto lui, potrei farlo anch’io. In fondo, perché no?”
C’è gente che si ferma al pensiero, e gente che invece quel pensiero lo realizza.
Belfort è (ed è stato) uno di quelli che “quel pensiero” l’ha realizzato.
E che tutt’oggi ne sta pagando scotto e conseguenze.

Back from the Grave, di Angelo Benuzzi
Torniamo alle nostre beneamate autoproduzioni, e ritorniamo nello splendido universo di Due Minuti a Mezzanotte. Protagonista di questa storia è il maggiore Maddox, militare esperto e dal sangue freddo che, come sua ultima missione prima di passare al FIELD (una sottosezione dello START, ovvero l’ente che raggruppa alcuni dei più potenti supereroi americani), si ritrova a fare i conti con un Super fuori controllo creduto morto e sepolto assieme ad una scomoda verità del passato.
La Guerra in Libano dei primi anni ‘80 diventa il pretesto per far scatenare i poteri distruttivi di Bolt, e il “ritorno al futuro” di Maddox dà modo all’autore di presentarci un antieroe intrigante (e un po’ malinconico) che spero, vivamente, di ritrovare presto in un’altra storia.
Insomma, Back from the Grave è un racconto che mi è piaciuto tantissimo, e che voi nerdoni non dovreste assolutamente lasciarvi scappare se siete amanti di comics e graphic novels.
Anche questo costa meno di un caffè, lo trovate QUI e non avete scuse.

Storia delle Terre e dei Luoghi Leggendari, di Umberto Eco
35fottutissimieuro (ma se avete visto questo post lo sapevate già).
Evvabbè, per Eco questo e altro.
Come dicevo all’inizio, è l’unico libro che ho letto (anzi, divorato) durante il mio soggiorno napoletano. Attraverso un numero elevatissimo di fonti (riportate integralmente al termine di ogni capitolo), Umberto Eco traccia una mappa praticamente completa di tutti i più importanti luoghi leggendari descritti (o immaginati) dall’Uomo.
Si tratta di un viaggio avventuroso, uno studio geografico di svariati mondi alternativi che per molti uomini (e per molti secoli) hanno alimentato speranze, fantasie, racconti e (alle volte) promesse di richezza o conoscenza.
Dai luoghi biblici a quelli omerici, passando per quelli mitologici, alle utopie, ai continenti sommersi o sconosciuti. Nel saggio del Professore c’è tutto, e anche di più.
Praticamente imperdibile, soprattutto perché è scritto in una maniera talmente semplice che potrebbe piacere anche a un bambino di dieci anni.

E anche per questo mese, coi libri, siamo pace.
Contenti?
Anche se…

Anche se posso anticiparvi che dal mese prossimo, voi bibliofili e lettori accaniti avrete un luogo dedicato a parte, un’appendice de Il Viagra della Mente incentrata unicamente su Libri e Fumetti.
Ma ne parliamo settimana prossima.
Per tutti gli altri, invece, ci rivediamo ad aprile col prossimo Segnalibro!

15 commenti:

  1. Questa rubrica mancava, quindi intanto bentornata a lei. Poi maledico te Buta che mi fai sanguinare il portafoglio ogni volta recensisci qualcosa xD

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    1. Ho promesso un articolone al mese, e un articolone al mese sarà. :D
      Poi ovviamente la data fluttua... :P

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  2. La versione di INRI che uscì su rivista e forma la base del romanzo era in effetti più "asciutta" e carogna - si ha l'impressione che Moorcock abbia scritto INRI per vedere quanta gente sarebbe riuscito a far inc*zzare a secco.
    Comunque un libro da leggere.
    E grazie per la segnalazione dei Cacciatori - a titolo di micro-scoop, posso dirti che sto scrivendo in questo momento una nuova storia nella stessa "serie" ;)

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    1. Grazie a te per la bella lettura, aspetto la prossima.
      Su INRI, mi è piaciuto il soggetto, ma i pipponi esistenziali/filosofici/morali/psichiatrici proprio ho fatto fatica a mandarli giù. Di una noia e una pesantezza unica. La parte "cristologica" è divertentissima (e immagino le polemiche e gli integralisti che gli hanno dato addosso), ma i pipponi a corollario sono proprio dei pipponi indigeribili...

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  3. Su "La Notte dei Cacciatori" mi trovo d'accordo, mi ha fatto storcere un po' il naso la brevità di una trama veramente interessante e ben scritta (poi va beh, mettici qualche richiamo a Lovecraft e con me è come sparare sulla croce rossa! :D)

    Il libro di Eco mi ispira tantissimo, non indifferente il prezzo ma suppongo siano soldi ben spesi vista la tua recensione ed altre in giro per l'internetto.

    INRI mi ispira un sacco e mi ha fatto troppo pensare a quella puntata dei Griffin in cui Stewie torna ai tempi di Gesù e lo vede fare i "miracoli" hahaha

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    1. Si, lo so che tu e Lovecraft siete pappa e ciccia. <3

      Sul libro di Eco, è uno di quelli che va preso tanto per i contenuti, quanto per l'edizione, veramente di lusso. Una delle rare volte che mi sento di dire che "l'odore della carta" batte il digitale (anche perchè l'edizione eBook è orripilante).

      INRI, dacci un'occhiata. Hai visto mai... ;)

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  4. io sto ancora leggendo l'eta sottile... e ho altre cose nel E-book ma appena non ho cosa leggere farò un pensierino su qualcosa da te consigliato!;)
    PS l'eta sottile per adesso... bel libro, sommo!;)

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    1. Ghghghghg lo so che è bello...:D
      Poi fammi sapere a volume finito che ne pensi nel complesso. :P

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  5. Ti ringrazio, mi fai risparmiare due lirette.... volevo prendere il libro di Friedman pensando che fosse più profondo e interessante ma direi che se ne può fare a meno dalla sinossi che ne hai fatto (per certi aspetti sono cose stradette...).

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    1. Si, diciamo che tutta la manfrina uscita un paio di mesi fa su Napolitano che ha chiamato Monti a inizio 2011 invece che a Novembre eccetera eccetera è frutto di questo libro, quindi niente di "nuovo" sotto al sole. Ci sono buoni approfodimenti, qualche intervista interessante, ma lo consiglio più a chi è a "secco" di certe informazioni e vuole fare un ripasso degli ultimi 3 anni italiani che a chi si nutre a pane&news. ;)

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  6. Inri mi sa che ci provo, anche se ha quel difettuccio che dici. Quello di Eco m'attira ma... 35 euri? In digitale non c'è, vero? :/

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  7. Ormai ho una vera e propria lista di libri da comprare, formata unicamente dai tuoi consigli. Solo che mi sono perso in quel di Westeros e gli ultimi mesi li sto dedicando completamente al tentativo di uscirne vivo. Ma un giorno riuscirò a "mettermi in pari" coi tuoi consigli...basta che tu la smetti di darne altri, visto che il mio portafoglio da giovane inoccupato sta già piangendo XD

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    1. Quella di Westeros e dei compari ideati da Martin è una bella avventura. Io la completerò quando (si spera, un giorno lontano, prima o poi) il nostro ciccioautore avrà messo definitivamente la parola "FINE".

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    2. Anche io penso che mi prenderò una pausa (per dedicarmi appunto ad altri libri), ma prima punto a finire il quarto volumozzo, così da poter sghignazzare alle spalle degli amici che seguono solamente la serie tv :D

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  8. Salve Sommo! Ottimo articolo come sempre pieno di spunti interessanti! Ma stavo pensando dopo "Il Vangelo secondo Biff" e "A volte ritorno" questo "INRI" è il terzo romanzo a tema "messiagesùcristo" che ci proponi! Stai pensando ad una nuova rubrica tipo Il catechismo di sommobuta!? :-D

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