Questa settimana Il Viagra della Mente è molto personale, siamo proprio dalle parti de “i cazzi miei” (vedi alla voce millesimo articolo, vedi scalata al monte Bianco alla Cupola di San Pietro). Quindi anche questa Top 5 è assolutamente personale. Probabilmente la più personale tra quelle fatte fino ad oggi, dato che mi riguarda molto da vicino. Si tratta delle cinque “marachelle” (o meglio, dei cinque “guai” – se così si possono chiamare) che ho combinato nella mia vita scolastica. Tendenzialmente sono una persona molto pacifica e molto tranquilla, ma qualche fatterello cattivo l’ho fatto anch’io. Ecco quindi un elenco dei cinque fatti più “cattivelli” e delle cinque “marachelle” scolastiche di cui sono stato protagonista (nel bene e nel male). Nessuna posizione di sorta, comunque.
In prima elementare c’era un bambino turbolento, che come diciamo a Napoli, “scassav’ ‘o cazz’”. L’ho sempre odiato, quel marmocchio, e l’odio era reciproco. Quando poteva, lo stronzo mi rompeva le palle. Io ho stoicamente sopportato, esultando quando è stato bocciato.
Il problema è che me lo sono ritrovato un paio d’anni dopo al minibasket. Al primo accenno di rottura di coglioni è partita la mia controffensiva: approfittando del momento in cui si faceva la doccia, ho aperto il suo borsone…e ho fatto pipì sui suoi vestiti, insozzandogli tutto. È stato un atto del quale ancora oggi vado estremamente orgoglione. La sua faccia nel vedere i suoi abiti luridi non aveva prezzo. Così come quella di sua madre, totalmente allibita.
Non è proprio "scolastico", ma le radici sono nate a scuola...
Sempre in prima elementare ho ricevuto la mia prima “nota”.
Da bambino era un piccolo secchione, studiavo tantissimo e dal punto di vista scolastico avevo sempre buoni voti. Peccato che a una verifica in classe di matematica sbagliai alcuni calcoli, e la maestra mi scrisse sul quaderno “Attento!”
Mi arrabbiai, non tanto per quell’Attento, ma perché tutti erano andati bene, tranne me. Allora cominciai un diligente lavoro di inquinamento delle prove, cancellando l’Attento! della maestra e sostituendolo con un più dignitoso “Lode”.
Fui sgamato, e tornai a casa in lacrime, con l’onta della prima (ma anche ultima) nota scolastica della mia vita.
Non ho detto a nessuno il giorno in cui mi sono laureato.
Sono andato a discutere la tesi da solo.
A differenza di (credo) tutto il mondo, che si laurea in giacca e cravatta o con i vestiti “belli”, sono andato con una semplice polo e un blue jeans.
L’ho vista come una pura formalità, e come tale l’ho vissuta.
Né più, né meno.
Sotto certi aspetti ho fatto la stessa identica cosa il giorno dell’orale dell’esame di maturità. Discutevo la mia tesina su “Il Calcio” (fatta apposta per prendere in giro i professori che avevano rotto le bolle tutto l’anno), e mi sono presentato con cappellino e maglia del Brasile.
Facce allibite, sguardi impressionati, domande astruse (i professori non sapevano cosa domandarmi).
Mi è capitata tra le mani quella tesina pochi giorni fa, sono tentato dallo scriverci un articolo sopra, tanto è spassosa (e folle).
Il giorno del proprio compleanno si era soliti portare la torta quando si era alle elementari, per festeggiare coi propri compagni. Un assaggio della “vera festa” che di solito si organizzava a casa propria. Il giorno del mio ottavo compleanno mi venne commissionato il compito di portare una fetta di torta al maestro d’inglese. Che all’epoca mi stava altamente sugli zebedei.
Quella torta non è mai arrivata a destinazione.
Me la sono mangiata io, seduto in mezzo alle scale.
E voi?
Quali sono le vostre marachelle scolastiche?
In prima elementare c’era un bambino turbolento, che come diciamo a Napoli, “scassav’ ‘o cazz’”. L’ho sempre odiato, quel marmocchio, e l’odio era reciproco. Quando poteva, lo stronzo mi rompeva le palle. Io ho stoicamente sopportato, esultando quando è stato bocciato.
Il problema è che me lo sono ritrovato un paio d’anni dopo al minibasket. Al primo accenno di rottura di coglioni è partita la mia controffensiva: approfittando del momento in cui si faceva la doccia, ho aperto il suo borsone…e ho fatto pipì sui suoi vestiti, insozzandogli tutto. È stato un atto del quale ancora oggi vado estremamente orgoglione. La sua faccia nel vedere i suoi abiti luridi non aveva prezzo. Così come quella di sua madre, totalmente allibita.
Non è proprio "scolastico", ma le radici sono nate a scuola...
Sempre in prima elementare ho ricevuto la mia prima “nota”.
Da bambino era un piccolo secchione, studiavo tantissimo e dal punto di vista scolastico avevo sempre buoni voti. Peccato che a una verifica in classe di matematica sbagliai alcuni calcoli, e la maestra mi scrisse sul quaderno “Attento!”
Mi arrabbiai, non tanto per quell’Attento, ma perché tutti erano andati bene, tranne me. Allora cominciai un diligente lavoro di inquinamento delle prove, cancellando l’Attento! della maestra e sostituendolo con un più dignitoso “Lode”.
Fui sgamato, e tornai a casa in lacrime, con l’onta della prima (ma anche ultima) nota scolastica della mia vita.
Non ho detto a nessuno il giorno in cui mi sono laureato.
Sono andato a discutere la tesi da solo.
A differenza di (credo) tutto il mondo, che si laurea in giacca e cravatta o con i vestiti “belli”, sono andato con una semplice polo e un blue jeans.
L’ho vista come una pura formalità, e come tale l’ho vissuta.
Né più, né meno.
Sotto certi aspetti ho fatto la stessa identica cosa il giorno dell’orale dell’esame di maturità. Discutevo la mia tesina su “Il Calcio” (fatta apposta per prendere in giro i professori che avevano rotto le bolle tutto l’anno), e mi sono presentato con cappellino e maglia del Brasile.
Facce allibite, sguardi impressionati, domande astruse (i professori non sapevano cosa domandarmi).
Mi è capitata tra le mani quella tesina pochi giorni fa, sono tentato dallo scriverci un articolo sopra, tanto è spassosa (e folle).
Il giorno del proprio compleanno si era soliti portare la torta quando si era alle elementari, per festeggiare coi propri compagni. Un assaggio della “vera festa” che di solito si organizzava a casa propria. Il giorno del mio ottavo compleanno mi venne commissionato il compito di portare una fetta di torta al maestro d’inglese. Che all’epoca mi stava altamente sugli zebedei.
Quella torta non è mai arrivata a destinazione.
Me la sono mangiata io, seduto in mezzo alle scale.
E voi?
Quali sono le vostre marachelle scolastiche?
pura curiosità, tesi di laurea su cosa?
RispondiEliminaso in cosa ti sei laureato ma non l'argomento :)
Ho discusso una tesi sull'evoluzione tattico/strategica in ambito militare adottata dai Romani a seguito dell'invasione di Annibale. :)
Eliminafigata, io come tesina delle superiori ho portato la strategia militare dal de bello gallico all'invasione (a cazzo) del nazismo...
Eliminaal secondo superiore ho rinchiuso la professoressa di matematica in bagno dicendogli che se non mi avesse messo almeno un sei l'avrei lasciata nel bagno a marcire :)
RispondiEliminaSi, si. Difatti "anonimo". Mah!
Eliminane ho molte altre solo che non mi basterebbe un blog per scriverle tutte :) eheh
RispondiEliminala peggiore è stata mettere il lassativo nella macchinetta del caffè in sala professori.(non potevamo usarla perchè a sentire loro era "riservata ai docenti"). vedere i prof correre ad andare in bagno e saltare una verica è stato inconiabile. non mi hanno mai scoperto.
RispondiEliminal'unico guaio che ho combinato in tutta la carriera scolastica non lo dimenticherò mai! Nella mia classe durante la ricreazione si usava giocare con delle "palline" fatte con la carta stagnola dei panini, una in particolare era il risultato di un mese di raccolta. Un giorno mentre giocavamo a una sottospecie di calcio mista a pallavolo, in seguito a una mia rovesciata la benedetta palla finisce in piena faccia al preside che era appena entrato in classe facendolo cadere a terra.
RispondiEliminaNon ti dico il cazziatone che mi sono preso, e il cornuto mi voleva pure sospendere senonchè la mia professoressa di italiano è intervenuta in mia difesa dicendo che eravamo solo dei bambini che giocavano.
Ps. voglio leggere la tesina sul calcio.
ahahah bellissima quella della torta "rubata" al maestro d'inglese!
RispondiEliminaBello:
RispondiEliminadunque una volta ho detto al mio maestro delle elementari - per salvarmi dal fatto che non avevo fatto i compiti - che mio papà non mi aveva dato i soldi per comprare il quaderno
poi ricordo che alle superiori - facevo il serale - ho saltato tutte le ore di disegno meccanico perché non avevo voglia di fare le tavole - naturalmente mi hanno rimandato. Non ne ricordo altre
Ahahah l'ultima non so perché ma me l'aspettavo xD Comunque... Sei stato epico a pisciargli nel borsone! Un vero demonio! ;)
RispondiEliminaIo sono sempre andato abbastanza bene durante la mia carriera scolastica, ma alle medie c'era un odio reciproco tra me e la quasi totalità del corpo dement.. docente, in particolare la prof di lettere (materia che alle superiori ho semplicemente amato, merito anche di una prof straordinaria), quindi un bel giorno, non ricordo per quale motivo, appena uscito da scuola sputai sulla maniglia della sua 500. Questa è una di quelle che ricordo con più orgoglio, ma ce ne sarebbero molte altre.
RispondiEliminaRicordi queste cose con orgoglio? Beato te! Glie l' hai mai detto? XD
Eliminacome mai hai discusso la tesi da solo??
RispondiEliminavorrei farlo anche io, ma a casa come l'hanno presa? :)
Beh, una volta ho fatto sparire dei libri a un tizio che me ne aveva combinate troppe. Ho scoperto tempo dopo che non erano neppure suoi e glieli avevano prestati. Ho doppiamente goduto.
RispondiEliminada piccoli si combinavano tanti di quei casini perchè tanto non si pensava al "dopo" ma si agiva istintivamente.. bei tempi.. comunque volevo dirti che la tua tesina di maturita sul calcio mi ha molto incuriosito!! perchè non la pubblichi qui sul tuo blog?' o almeno un percorso per capire come l'hai strutturata e come hai incorporato gli argomenti delle altre materie..
RispondiEliminadi marachelle ne ho fatte tante... di note ricevute a bizzeffe.. ma per quanto riguarda l'esame di maturità ti supero. ho presentato una tesina su Iron Man e ho esordito con "è meglio essere temuti o rispettati? io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?" :D mi hanno dato il massimo :D
RispondiEliminaEhe? Ma che scuola fai! Te l' hanno fatta portare!?! Quando leggo ste cose da fantascienza capisco come ormai sta messa la scuola italiana! Mah!
EliminaSommo anche io in quinta superiore ho portato come argomento della mia tesina "il calcio"
RispondiEliminaDifatti "anonimo". Mah!
Eliminama per curiosità visto la tesi sul calcio ,quanto ti hanno dato alla maturità? :D
RispondiEliminaEcco anche i miei, di cinque episodi:
RispondiElimina- Io ho preso tante note che non me le ricordo, pur essendo sempre stato tra i migliori della classe a livello di voti, ero parecchio turbolento, e spesso anche pigro (non facevo i compiti per casa).
A ricreazione giocavamo a pallone in classe, i professori non volevano che portavamo il pallone in classe (inizialmente avevamo un tele-tilt, quei palloni di plastica che vendono in spiaggia) e così ci facevamo le nostre palle di carta, in un escalation tecnologica che ci ha portato ad una palla durissima, compressa tantissimo dal nastro isolante a strati sopra... poi è successo che uno si è quasi rotto il naso, e non abbiamo giocato più.
- Un giorno, io e la mia classe abbiamo preso lo scheletro didattico dal laboratorio e l'abbiamo vestito coi vestiti che avevamo per la ginnastica... poi gli abbiamo costruito una sigaretta finta e dopo avergliela messa in bocca, abbiamo fatto un cartello che abbiamo attaccato sopra: "Il fumo uccide... e anche la matematica!"
- Una volta ho fatto credere ad un compagno particolarmente ingenuo che gli uomini hanno le mestruazioni dall'ombelico, e che era preoccupante che non le aveva ancora avute... c'è andato veramente dal dottore! XD
- Le giustificazioni del quinto superiore erano uno spasso, visto che le si faceva da solo... una volta ricordo di esser uscito con giustificazione "mancanza di volontà di rimanere", anche se un amico mio mi ha superato, con motivazione "rottura delle acque" XD
"Non facevo i compiti a casa"? Si mo mai, vabbé. Se ne leggono su internet. Mah!
EliminaQuotone se scrivi l'articolo sulla tua tesina a sfondo calcistico! :)
RispondiEliminaPersonalmente le 2 marachelle peggiori sono state:
1) Nascondermi insieme a un mio compagno alle superiori nell'armadio, per sbucare fuori a metà lezione di storia dell'arte (con conseguente rapporto datoci dalla nostra prof., dotato di scarso senso dell'umorismo)
2) Giocare a calcio nel corridoio contro la classe "rivale".. sgamati dal prof. di chimica, che per fortuna ci ha scherzato sopra.. :)
in prima media un mio compagno mi istigò dicendo che mi avrebbe dato 50 euro se avessi premuto l'allarme anticendio della mia scuola,io lo feci non sapendo però che avrebbe suonato per davvero,ho continuato a premerlo numerose volte perchè smettesse di suonare,ma niente...
RispondiEliminaMorale della favola...
Lo stronzo non mi ha dato i soldi
Alle elementari io e altri due miei compagni di classe eravamo dei veri e propri demoni! Ne abbiamo combinate talmente tante da poterci scrivere un libro. Le top 3 sono state: 1)In un pomeriggio di lezione riuscimmo a collezionare ben 12 note: quattro a testa. 2)Cosparso di colla la sedia della ragazza antipatica della classe 3)Durante una verifica, se non ricordo male di matematica, siamo riusciti ad ottenere una mezz'ora extra manipolando il cronometro/sveglia della maestra che si era assentata un'attimo.
RispondiEliminaAlle medie il magnifico trio fu separato su differenti sezioni su raccomandazione del preside delle elementari... Ora il trio si ritrova una sera a settimana per delle epiche sfide alla Play Station.
Altre 2 top sono state:
4) Alle medie presi questa nota: "L'alunno dopo essere stato punto alla gamba con un compasso dal suo compagno di banco, impreca contro Dio."
5) Quarta superiore sospeso per tre giorni insieme a metà classe per aver tenuto vari comportamenti irresponsabili durante la gita.
Vado ancora a scuola e sto ancora combinando molti guai.
RispondiEliminaInizio dalle elementari:la maestra di matematica in 4°elementare mi scrisse che dovevo fare i compiti che non avevo fatto.torno a casa e il giorno dopo la maestra controlla il quaderno e si ritrova un bel vaffan***o che gli fa rimanere la bocca aperta per 5 minuti contati tanto che credo che non respiri più.
Alle medie:nell'ora di educazione fisica ci troviamo in palestra e c'è una di quelle corde per arrampicarsi.alla fine della corda c'è uno strano nodo che la fa sembrare un fallo e io dico ad una mia amica di guardare quella "strana"forma e lei si mette a ridere.La prof capisce che io abbia detto alla mia amica di "ciucciare" la corda.il giorno dopo devo essere accompagnato dai genitori e finisce nei guai anche mio cugino perché abbiamo lo stesso cognome.
Ora alle superiori(ne racconto solo uno altrimenti dovrei saltare la scuola domani):durante un'ora di buca mettiamo canzoni da discoteca e balliamo come dei pazzi.ad un certo punto entra il preside ma non ce ne accorgiamo a continuiamo a ballare per un po' ma subito dopo ci accorgiamo della sua presenza e smettiamo.4 giorni di sospensione a tutta la classe anche a chi non stava facendo niente
Il bello di internet! Verità o leggende? Non lo sapremo mai!
EliminaCinque ora non mi vengono in mente, però ne ricordo uno in particolare che mi procurò una bella nota. XD
RispondiEliminaOra di musica in prima media, mi annoiavo da morire, quindi con il mio compagno di banco giocavano a lanciare la gomma.
Avevamo creato una sorta di catapulta con il tubetto della colla ed il righello, però stavamo attenti a non fare un lancio troppo forte per non farci notare.
Primi lanci ok, poi ci viene voglia di lanciarla addosso ad un nostro compagno distante 2-3 metri ed aumentiamo la gittata (spostando il righello). Io tiro un bel cazzotto al righello e la gomma attraversa tutta l'aula, finendo contro il muro dall'altra parte e facendo un gran casino. XD
Ovviamente mi beccai la nota sul diario...
Il primo dei tuoi invece è proprio cattivo! XD
Decisamente! °_O Diciamo che riprende punti con questo alla grande XD:
Elimina"Non ho detto a nessuno il giorno in cui mi sono laureato.
Sono andato a discutere la tesi da solo.
A differenza di (credo) tutto il mondo, che si laurea in giacca e cravatta o con i vestiti “belli”, sono andato con una semplice polo e un blue jeans.
L’ho vista come una pura formalità, e come tale l’ho vissuta.
Né più, né meno."
DA piccolo ero abbastanza bravo. E' alle superiori che sono diventato un delinquente... ma dovrei aprire un blog apposta per raccontarle tutte, quindi mi limito a chiedere a gran voce maggiori delucidazioni sulla tesi sul calcio!
RispondiEliminaIl Moro
Questo articolo mi ha fatto capire che sotto sotto, siamo stati tutti dei (piccoli) criminali... :D
RispondiEliminaIo a 7 anni sono saltata addosso a un mio compagno di scuola che ne aveva 9 (era stato bocciato 2 volte ) ed era bello grosso.
RispondiEliminaSemplicemente mi aveva chiamata "quattrocchi" ed era un'onta che andava lavata col sangue :D
L'ho fatto cadere per terra, gli ho puntellato le spalle con le ginocchia e gli ho messo le mani alla gola. Il tizio in questione si e' salvato grazie all'intervento della maestra. In genere non ero violenta, ma se mi provocavano allora reagivo alla grande, anche se l'avversario era piu' ben messo di me.
Ad un altro compagno, sempre alle elementari, ho fatto uscire il sangue dal naso, facendogli sbattere la faccia sul banco, ma ora come ora non mi ricordo perche' avessimo litigato :-p
in quinta elementare c'era uno che mi stava un po' sui coglioni perché mi faceva scherzi e mi prendeva in giro. poi durante l'intervallo ho preso un sasso grande come una mela e gli ho detto corri. quello, dato che aveva paura di tutto, ha incominciato a correre. All'inizio volevo solo spaventarlo ma nn sono riuscito a trattenermi: gli lanciato il sasso in testa. Sinceramente non so come ho fatto a prenderlo comunque so quello che è successo dopo: SOSPESO PER DUE SETTIMANE xD
RispondiEliminaIo mandai a fare in culo un professore.
RispondiEliminaChe non era manco della mia sezione.
Era uno che passava di lì, nel corridoio, che mi beccò in un momento in cui ero scazzatissimo per chi si ricorda cosa.
Finii dritto dal preside, che chiaramente non gli fregava niente della cosa, ma doveva fare la sua parte.
Mi fece il predicozzo di rito, io ascoltai con finta aria contrita e finì lì.
Ah, e poi, una volta (ma eravamo in tanti), ricoprimmo di scritte col pennarello indelebile la 500 bianca della professoressa di matematica, e la scritta più gentile mi pare che fosse "troia".
L'ultimo esame universitario che ho sostenuto in realtà doveva essere il primo: geografia. Dissi in faccia alla prof che il suo esame era inutile, il suo corso faceva schifo, la sua materia noiosa, e il libro che ci aveva dato ignobile. :)
EliminaAltra soddisfazione. :D
Ma veramente? Hai usato proprio la parola "schifo"? °_O
EliminaL'è unione fa la forza e la vigliaccheria! Mai sopportato sté cose! O faccia a faccia o niente! O poi ci si lamenta dei troll internattiani!
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