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The Books of Magic - Neil Gaiman

Quattro misteriosi figuri discutono del futuro, e di quello che potrebbe accadere.
Soprattutto discutono di Timothy Hunter, un ragazzino che sembra avere le potenzialità per divenire il più potente mago del mondo. Tuttavia la magia è un qualcosa di difficile interpretazione, così come la vita. E dato che il fulcro centrale della vita, per un essere umano, è il libero arbitrio, a Timothy viene data una scelta: diventare o non diventare un mago.
Inizia così il viaggio di Timothy Hunter nel mondo magico. Un mondo dove il tempo e lo spazio quasi non contano, un mondo “altro”, specchio deformante del nostro, dove tutto ciò che è immaginario è, in realtà, reale…

Ha gli occhiali.
Ha un gufo.
È poco più di un bambino.
È destinato a divenire un grande mago.
Ma no, non è Harry Potter.

Le malelingue spesso e volentieri hanno tirato fuori la storia che il mago piagnucolone e cacacazzo della Rowling fosse una mera scopiazzatura di Timothy Hunter. Gaiman non ha mai raccolto la provocazione, specificando che gufi, bimbi occhialuti e varie cose sono quasi una sorta di “base” se si vuole scrivere e raccontare di magia al giorno d'oggi.
Sta di fatto che, fisicamente, Harry Potter è veramente la copia copiarella di Tim.
Per fortuna, però, le somiglianze si limitano solo all’aspetto fisico.


Per carità, non ho niente contro Harry Potter (anzi, ci sono praticamente cresciuto con i suoi libri), ma a livello narrativo e metanarrativo, The Books of Magic, in quasi 200 pagine sotterra 7 volumi di Harry Potter. È un Neil Gaiman brillante, che sfodera il meglio di sé, in questa miniserie.

La magia è il mezzo che soprintende ordine e caos, non regala nulla, e chi incomincia a percorrere le sue vie, nel bene o nel male, ne viene compromesso. Ecco perché, prima di entrare a far parte di questo mondo che sembra (sembra) essere elitario, a Timothy viene data l’opportunità di dare un’occhiata all’universo magico.

I suoi mentori (John Costantine, Mister E, lo Straniero Fantasma e Dottor Occult) sono quattro tra le più potenti personalità magiche del mondo DC, e hanno il compito di mostrare al ragazzo ciò che lo aspetta. Questo perché, una volta entrati nel mondo della magia, e una volta sperimentate le arti magiche, non è più possibile uscirne.

I mentori di Tim Hunter. Hanno una brutta cera...

È un volume che si presta a numerosissime letture, questo The Books of Magic. Lo si può leggere come avventura pura, ma tra le pieghe dei numerosi dialoghi saltano fuori compendi di storia, filosofia e “magia”. Da applausi i vari camei di personaggi di "gaimaniana memoria" come Morfeo degli Eterni, di Caino e Abele, nonché del regno di Faerie (applausi per i pupazzetti di Totoro in una delle bancarelle magiche - ingrandite l'immagine qui a fianco). Splendido il primo capitolo sulla genesi delle magia.

Da recuperare, se amate Neil Gaiman.
Ma anche se non lo amate, e volete leggere una novel coi controcosiddetti.
Anche se "graphic novel", in questo caso, è un termine più che riduttivo...

13 commenti:

  1. Capolavoro dire che ci sta u.u
    E' da stamattina che attendevo questo articolo uhauahuha xD.
    Figurati che un paio di volte ho sentito bestemmiare "Gaiman ha copiato la Rowling"...

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    1. Ghghghghgh...Come ti avevo detto era in programma da tipo 2 settimane... :P
      Sulla "bestemmia": brutta cosa i fanboy! XD

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  2. Interessante, mi ha molto incuriosito! :)

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  3. *_* adoro Gaiman. Ma non sapevo di questa graphic novel. Devo recuperarla.

    Sommo smetti di pubblicare libri e graphic novel interessanti. :) Ho già una lista lunghissima di cose da leggere, e i soldi son pochissimi!!!!

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    1. Ghhghghh...spendi, spendi! :D
      Comunque sì, se si ama Gaiman, questa è imprescindibile.

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  4. sommo, è solo un volume??! Quanto viene??! Perdonami per l'interrogatorio!

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    1. Volume unico, autoconclusivo (in realtà sarebbe il volume che dà il "la" alla serie normale, ma si legge come autoconclusivo). Costa poco meno di 20 euris...
      E non ti preoccupare per l'interrogatorio.

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  5. Sommo vorrei chiederti se conosci i libri Di Michael Scott e soprattutto la sua saga che preferisco quella di"Nicolas Flamel". Tene parlo come esempio di una saga fantasy sensa ragazzini occhialuti(gemelli)1, senza gufi(qui ci sono i corvi)2, con i protagonisti in eta adolescenziale 3 e ovviamente con un grande avvenire.

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    1. Si, sommo, merita.
      Merita perchè Scott è un esperto in Mitologia e i pezzi nella sua storia vengono incastrati davvero bene.

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