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Le tre domande che mettevano in crisi "gli esperti"

Quand'ero piccolo ero molto curioso. Mi piaceva leggere e imparare tantissime cose, e soprattutto non perdevo occasione per fare (a chi ne sapeva) alcune domande su quelli che erano i miei dubbi su questo o quell'argomento.
Ci sono tre domande, tuttavia, che mettevano sempre in difficoltà i miei interlocutori. Una di carattere scientifico/letterario, una di natura puramente teologica, e l'altra unicamente storica.

La prima aveva a che fare con la Bibbia e con la nascita dell'Universo. Avevo (e ho ancora) un libro molto interessante per bambini dove veniva spiegata l'origine dell'universo a partire dal Big Bang, la sua composizione, la disposizione del Sistema Solare e tutto il cammino evolutivo dell'Uomo, soffermandosi a parlare anche degli studi evolutivi di Darwin.
Così a 7 anni, molto spesso, domandavo durante il catechismo a suore e sacerdoti: "Ma scusate, perchè la Bibbia parte da Adamo ed Eva e non c'è traccia di evoluzione e dei dinosauri?"
La risposta - sempre piccata -  era che la scienza diceva un mucchio di stupidaggini, che la Bibbia era l'unica fonte di verità, e che i nostri progenitori non erano "scimmioni volgari", bensì "Adamo ed Eva" (sigh!).

La domanda storica invece ha fatto penare le mie professoresse delle medie e del liceo. Naturalmente, studiando a fondo la faccenda, la risposta sono arrivato a darmela da solo, ma vi giuro che quando domandavo questa cosa alle varie prof era quasi incredibile vedere che non sapevano cosa dire.
La domanda era molto semplice: "Come mai ad Ottaviano fu permesso di diventare imperatore a tutti gli effetti, mentre non fu permesso a Cesare, che aveva fatto decisamente di più del suo successore in ambito politico e militare?"

L'ultima domanda, quella di natura teologica, è probabilmente una di quelle che farebbero impazzire anche il Papa in persona. E' una di quelle domande che solo l'ingenuità di un bambino poteva escogitare. A professori, sacerdoti, pretoni e vescovi, più di una volta ho domandato: "Ma quando Gesù muore sulla croce, la sua anima che fine fa? Va in paradiso, ci rimane tre giorni e poi ritorna sulla terra facendo resuscitare il corpo? Oppure rimane all'interno del corpo donandogli una sorta di morte apparente?"
Anche in questo caso, da parte degli esimi esperti, ho sempre ricevuto il silenzio più assoluto. Soprattutto, i più imbarazzanti erano i sacerdoti, che non avevano la più pallida idea di cosa rispondere...

E voi? Avete mai avuto qualche domanda particolare "senza risposta"?

14 commenti:

  1. Per rimanere in campo teologico, la domanda che mi ha sempre più interessato e a cui nessuno mi ha saputo dare risposta è il cosiddetto paradosso di S.Tommaso: la religione cristiana, così come le altre, si basa sul concetto di credere, di fede. La domanda è: perchè non si può vedere per credere, proprio come il Santo di cui sopra, che non aveva fede, ma che si convertì dopo aver ricevuto le "prove" dell'essenza divina di Cristo? Perchè l'uomo moderno deve per forza avere fede, e non può avere altrettante prove? E' un comportamento discriminatorio e molto comodo :D Oltretutto a Tommaso l'hanno anche fatto santo dopo quell'episodio, ma così son buoni tutti!! (Va da sè che non sono cristiano, ma spero di non offendere nessuno con questo ragionamento..il concetto di fede nel contesto della religione andrebbe benissimo, se non ci fosse questo bug :D)

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  2. La domanda a carattere teologico che mi ha sempre fatto rincretinire è stata: "ma se Dio conosce già il futuro, come può esistere il libero arbitrio?"

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  3. Una domanda che mi assillava a cui molti non sapevano rispondere è :
    "Perchè,se lo scopo di Dio era di crearci,ha creato anche l'universo e tutto il tempo che precede la nostra comparsa sulla terra?".
    Non so voi ma a me sembrava un inutile spreco di spazio e di tempo.

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  4. una domanda che mi lascia perplesso è : "qual'è il vero scopo della religione?" e soprattutto "perchè chi la professa risulta statico(incapace di adattarsi alle nuove scoperte dell uomo rimanendo fissati alle parole della bibbia)?"

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  5. La mia domanda a cui nessuno sa darmi una risposta appagante è: Perchè se noi con la storia abbiamo imparato che la forma migliore di governo è la democrazia e la monarchia assoluta è una forma nociva di governo, allora perchè la concezione cattolica-cristiana di Dio, lo vede come un monarca che ha in mano tutti i poteri e tutto può decidere di noi? E' vero che c'è il libero arbitrio, però alla fine decide sempre lui se mandarci all'inferno o in paradiso o in purgatorio. Dio ha già deciso cosa sia bene e cosa sia male, cosa è peccato e cosa è grazia, noi mortali dobbiamo sottostare. Per esempio quando in chiesa si dice "Noi ti adoriamo ti benediciamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa..." ecc.. non sembra la supplica dei sudditi rivolta verso il sovrano? Perchè la volontà divina non può essere democratica? Perchè gli uomini non possono decidere della propria vita da sè? Non possono decidere cosa è giusto è cosa è male? Perchè il cristianesimo che professa l'uguaglianza e la fratellanza universale poi vede Dio come massimo creatore a cui tutto è concesso e anche solo paragonarsi a Dio è peccato? Io non lo capisco. Se Dio ci ha creato è perchè anche lui aveva bisogno di noi credo, quindi Dio siamo anche noi, e perchè invece del timore di un Dio vendicativo e sovrano non si possa professare l'amore di un Dio fratello a cui ogni uomo è universo? Chi mi sa rispondere?

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  6. io credo che tu ti sia trovato di fronte persone fondamentalmente impreparate, in quanto i sacerdoti avrebbero dovuto rispondere parlando della cosiddetta creatio continua (come la definiva Giovanni Paolo II), gli insegnanti di storia e filosofia evidentemente non erano molto competenti della loro stessa materia(mentre non mi sentirei di condannare i laureati in lettere delle scuole medie onestamente, che pure si sono specializzati in un campo diverso - io ad esempio, studiando in un campo scientifico, non potrei rispondere tuttora alla seconda domanda)

    La terza domanda in effetti presuppone che esista uno spazio fisicamente definito dalla terra per il luogo che ospita il paradiso, un po' a ricordare i cartoni animati in cui l'anima esce simile a un fantasmino dal corpo per salire sopra le nuvole: in realtà la fede cattolica è una fede in una causa prima trascendente non spiegabile scientificamente con i concetti dello spazio e del tempo. Una volta che si accetta un simile assioma per dato di fatto si può pure facilmente credere che l'anima di Cristo non viaggiasse avanti indietro, perchè il trascendente non ha dimensioni fisiche(il viaggio corpo-paradiso-corpo o la permanenza nel corpo) o temporali(i tre giorni). Ovviamente ci si può credere partendo dall'atto di fede dell'esistenza di una causa prima trascendente della genesi dell'universo eccetera eccetera, come si può scegliere di credere che la causa prima della formazione di qualunque cosa abbia dato origine al big bang non sia stato causato da niente di trascendente. Rimane comunque un assioma a partire dal quale scegliamo di definire il modo di vedere la vita; assioma proprio perchè non esiste un modo di tornare a quell'epoca e vedere cosa sia effettivamente successo e ci dobbiamo credere per ipotesi.

    Comunque ho letto vari commenti interessanti davvero, è un hot topic!

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  7. Ma, per quanto riguarda la terza domanda, quella teologica, io ho sempre saputo che cristo è sceso all'inferno per spalancarne le porte e portare in paradiso le anime dei sapienti. Non ne sono certo e non mi ricordo quale sia la fonte, però a confermarlo c'è il fatto che i grandi profeti dante li mette in paradiso non all'inferno nel Limbo come invece avrebbe dovuto essere.
    Sull'apparente paradosso conoscenza assoluta vs libero arbitrio io sinceramente non ci ho mai trovato nulla di strano. cioè, Dio conosce già quello che ciascuno di noi farà perchè lui sa tutto, ma questo non significa che noi non si abbia una volontà. Il fatto è che lui conosce tutto ciò che esiste e che esisterà, ma noi essendo liberi da questa conoscenza possiamo scegliere senza esserne condizionati. Ma forse è chiaro solo nella mia testa. (se ve lo chiedeste, non sono credente) Ciao!

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  8. forse esiste una risposta ma non sono mai andato a cercarla e fin da piccolo nessuno mi ha mai risposto..."come mai le nuvole non cadono?" XD cerco un geniaccio che me lo spieghi per bene, e non con "perchè Dio le ha fatte così"

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  9. Premettendo che non sono nè prete nè affini ma che sono credente e un credente molto curioso che si fa le tue stesse domande (e molte altre), posso provare a dirti qualcosa.

    Sulla tua prima domanda credo che al giorno d'oggi nessuno ti risponderebbe come ti sei sentito rispondere tu. Anzi mi stupisco che ti abbiano risposto così.
    La religione non nega le scoperte scientifiche. La risposta più semplice è che la Bibbia non è un libro scientifico, è stata scritta per spiegare il trascendente e non l'immanente (cit. Zichichi, uno dei grandi fisici del nostro tempo). Se come risposta non ti basta puoi approfondire l'argomento, ti assicuro che spiegazioni ragionevoli e condivisibili ce ne sono.

    Sulla terza, a parer mio la risposta è in quello che dice Gesù prima di morire "Padre nelle tue mani affido il mio spirito".
    Inoltre, a riguardo, l'insegnamento della Chiesa è il seguente (tratto dal "Catechismo della Chiesa Cattolica"): "Separandosi dal corpo al momento della morte, essa [l'anima] non perisce; si unirà nuovamente al corpo nel momento della risurrezione finale."

    Quindi chi ti ha risposto, in entrambe le domande, era ignorantino nella sua stessa materia u.u

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    A Booga vorrei dire che, tanto per essere concreti, ci sono ad esempio i miracoli. Solo che chi non vuole credere non crederà al miracolo. Quindi alla fine si torna sempre ad un discorso di fede. San Tommaso ha visto Gesù? Bene, se capitasse a uno di noi e questo lo raccontasse, minimo direbbero che si è fumato qualcosa di troppo. Non per niente si dice "beati quelli che pur non avendo visto crederanno"

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    A Riccardo dico che la tua visione dei credenti "statici" è dettata dalla "moda" del giorno d'oggi e dai pregiudizi. La Bibbia non si prende alla lettera e questo si sa. Se poi ci sono quelli che lo fanno mi dispiace per loro ma sono stati fatti dei passi avanti.

    Oh altre domande sono super interessanti e magari cercherò il tempo per dare la mia personale risposta anche ad altri. Intanto posso consigliare a tutti di cercare i propri dubbi sul catechismo. Forse non ci crederete ma è molto logico e lineare e spiega ogni aspetto della fede.

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  10. io mi sono sempre chiesto perchè si dica "infiammabile" per dire che una cosa prende fuoco...il prefisso IN lo usiamo sempre per negare la parola successiva(incredibile, inaccettabile, inaspettato...), dunque infiammabile dovrebbe indicare una cosa che non può bruciare( che non è dunque"fiammabile" :D)

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  11. mi dici la risposta alla tua seconda domanda per favore ?? XD

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  12. sul fatto dell'infiammabile ci è cascato anche il dottor Riviera dei simpson! XD

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  13. Non posso che quotare in toto filippo, e aggiungere che Stefano aveva ragione: anche nel Credo apostolico, recitato in alcuni precisi mometi dell'anno liturgico vi è riferimento al postmorte-preresurrezione :

    ...nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato,

    fu crocifisso, morì e fu sepolto;

    DISCESE AGLI INFERI;

    il terzo giorno risuscitò da morte...

    poi lo dice anche il buon Dante, e mi è parso strano che un lettore attento e accanito come te non si ricordi di questo passaggio della Commedia (do per certo che tu l'abbia letta, anche solo a scuola :D)

    Per quanto riguarda la seconda domanda voglio azzardare una risposta (premetto che non sono mai stato uno storico e che non tocco un libro di storia da almeno 4-5 anni, quindi vogliate perdonare le stupidaggini che dirò e correggete ogni mio errore :D):
    Cesare ha fatto il lavoro sporco, facendosi il c..o cosi in tutto il mondo allora conosciuto, ma ha anche infranto la legge (rubicone) e soprattutto tutta la classe politica lo odiava profondamente (cicero in primis). E non dimentichiamo che solo ufficialmnete non era imperatore, per il resto faceva comunque i suoi comodi, e che oltretutto se non fosse stato ucciso forse avrebbe potuto facilmente col tempo ricevere la carica di imperatore...
    Ottaviano poi è stato furbo e fortunato: la gente era commossa per la morte di cesare(come ancora oggi succede alla morte di qualsivoglia personaggio pubblico)e per il famoso testamento letto da Antonio (che si è tolto di mezzo per la corsa al potere andandosene in egitto,lasciando ottaviano unico aspirante al trono);
    inoltre il popolo aveva capito che cmq la classe politica era perfettamente incapace,e il buon Ottaviano oltre a lavorare bene per tutti ha anche fatto finta di voler ridare i poteri al senato,facendo la sua porca figura. Alla fine il momento era quello giusto, il popolo e il senato erano d'accordo, la figura dell'imperatore poteva nascere! :)

    Non castigatemi per le eresie dette! :D

    Manu

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  14. Mamma mia ragazzi! E chi si aspettava questo popò di discussione! :D Complimenti a tutti per gli interventi! ^_^

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